| inviato il 13 Maggio 2019 ore 17:19
“ solo gli americani per il bourbon le usano una volta solamente, ma poi mica le buttano, le riutilizzano gli scozzesi ;-) „ Sì questo lo sapevo ma mi chiedevo le scozzesi che fine facessero, grazie per l'info ;) Ho sentito birrai che per avere una "botte di Lagavulin 16" versano diverse bottiglie nella botte nuova io non lo avrei fatto |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 17:27
Non farò altri nomi di whisky, lo prometto. Dopo aver creato il "mostro" Ninni Barbera, non voglio altri cc altrui sulla coscienza Però un Hakushu 12 un assaggio lo meriterebbe... Per chi dice che i whisky jap sono solo una moda, magari usurpata, dovrebbe dare uno sguardo ai riconoscimenti in ambito mondiale che alcuni di questi jap hanno meritatamente conquistato. Karuizawa, Hanyu e Yamazaki sono i più apprezzati. Della stessa scuderia (leggi proprietà, la Suntory) di Yamazaki fa parte Hakushu, meno nota ma con una produzione di primo livello. |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 17:45
Ciao Josh, ben ritrovato! |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 17:49
Per quanto riguarda le botti, Ninni dice bene. Normalmente in rovere o quercia, le più pregiate sono le ex sherry spagnolo. Le più organizzate distillerie scozzesi comprano interi lotti di legno e mandano i propri mastri falegnami presso le grandi bodegas di Jerez de la Frontera dove le botti vengono concesse in comodato gratuito con l'accordo di riprenderne possesso al termine dell'affinamento dello sherry. Sono tre i riempimenti : first fill, second refill, third refill dove naturalmente il primo viene concesso ai distillati migliori. Dopo i tre riempimenti la botte viene smontata e ricarbonizzata per un nuovo ciclo di vita oppure regalata a pub e altri locali tipici che le usano come oggetti di arredamento. |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 17:51
Ciao Peppe, è un piacere anche per me. |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 17:53
“ Ho sentito birrai che per avere una "botte di Lagavulin 16" versano diverse bottiglie nella botte nuova Eeeek!!! io non lo avrei fatto „ Chiamasi t*fa @Josh, i giapponesi, sono una moda per i consumatori inconsapevoli.... gente che non ha idea che per bere giapponese allo stesso livello di uno scozzese buono deve spendere mediamente un buon 50% in più. Quando vado in giro per le degustazioni e mi chiedono dei base di Nikka, mi vien da ridere.... poi quando li accontento e metto in degustazione i giapponesi, bottiglie di pari prezzo degli Scotch..... tutti regolarmente delusi. Non mi dire che chi compra il "from the barrel" e lo trova buono..... non segue le mode eh.. I primi due nomi che hai fatto, prima dell'exploit dello Yoichi 10 a Parigi, rimanevano regolarmente invenduti nei negozi, poi dopo la chiusura delle rispettive distillerie hanno seguito la strada dei Port Ellen. Yamazaki 12 e 18... ottimi per carità... ma c'è chi compra le botiglie di 12 anche a 200 euro.... e per me non li valgono. Ne ho 4 bottiglie del 12 a casa, ma prese a 90 euro... più di quello non ci spenderei. Hibiki Harmony (il master select), lo prendo ai duty free a 60 euro, e per me è già al limite di un buon rapporto qualità prezzo. I nikka base, i vari coffey, il Toki ,sono convinto che li vendono solo per moda... gli italiani si comprano pure il The Chita e lo trovano buono.... i giapponesi lo usano per farci l'Highball.... vuoi mettere E ripeto... per me riescono a smerciare quella roba per moda, poi decisamente ci sono ottimi, memorabili whisky anche tra i giapponesi e ne apprezzo diversi. Ma il discorso moda vale ultimanente pure per gli Scotch... scorso anno mi sono rifiutato di portarmi da Islay il Groove.... decisamente inferiore alle altre release del festival.Nessuno di quelli che era con me ne ha opreso una bottiglia. Il tirar fuori tanti NAS ultimamente sta assecondando questo nuovo boom del mercato del whisky... E poi succede come per Talisker, il 10 che avevano levato dal mercato per inserire tanti NAS peggiori... l'hanno dovuto reinserire. E vale decisamente molto di più di prodotti più recenti che costano anche 3 volte in più. |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 17:57
“ Per quanto riguarda le botti, Ninni dice bene. Normalmente in rovere o quercia, le più pregiate sono le ex sherry spagnolo. Le più organizzate distillerie scozzesi comprano interi lotti di legno e mandano i propri mastri falegnami presso le grandi bodegas di Jerez de la Frontera dove le botti vengono concesse in comodato gratuito con l'accordo di riprenderne possesso al termine dell'affinamento dello sherry. Sono tre i riempimenti : first fill, second refill, third refill dove naturalmente il primo viene concesso ai distillati migliori. Dopo i tre riempimenti la botte viene smontata e ricarbonizzata per un nuovo ciclo di vita oppure regalata a pub e altri locali tipici che le usano come oggetti di arredamento. „ Josh grazie...molto interessante, tutto altamente ottimizzato!  “ Chiamasi t*fa Confuso „ Penso che lo dichiarino tranquillamente, comunque ci sono rimasto anche io :) |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 17:58
Solo un'aggiunta a quanto detto da Josh, una di quelle aziende e Macallan ad esempio. E le botti fanno un paio di anni max di passaggio in Sherry Fino, questa è l'attuale situazione generale.. poi ovviamente ci sono casi particolari. Nessuno produttore di sherry si leverebbe una botte dal sistema solera... salvo casi eccezionali. Alcune aziende Irlandesi, ultimamente manda le botti qui a Marsala, un esempio ne è il nuovo Red Spot. |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 18:16
@Ninni, lo so benissimo che hai perfettamente ragione e ti spiego anche perché un buon whisky jap costa mediamente il 50% (o anche più) di uno scozzese. Il clima giapponese non è molto adatto alla coltivazione dell'orzo e le distillerie serie giapponesi importano il Golden Promise dalla Scozia quando neanche le distillerie scozzesi lo usano più. Aggiungiamoci le moderne metodologie di distillazione che mediamente hanno letteralmente sconquassato la qualità del prodotto. Hai mai avuto la possibilità di confrontare un Macallan di importazione Giovinetti con uno attuale? Un Laphroaig di Johnston con uno al caramello di oggi? Un Ardbeg di prima che la distilleria finisse nelle mani di Luis Vuitton con il Grooves? |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 20:08
“ Non farò altri nomi di whisky, lo prometto. Dopo aver creato il "mostro" Ninni Barbera, non voglio altri cc altrui sulla coscienza MrGreen Però un Hakushu 12 un assaggio lo meriterebbe... „ Mi sa che è troppo tardi, è proprio leggendo tutti i tuoi post che mi sono ridotto così |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 21:02
Hakushu 12 c'è un privato in Germania che sulla baia lo vende a 119,00 ma non so con quale affidabilità |
| inviato il 13 Maggio 2019 ore 21:57
“ Il clima giapponese non è molto adatto alla coltivazione dell'orzo e le distillerie serie giapponesi importano il Golden Promise dalla Scozia quando neanche le distillerie scozzesi lo usano più. „ Non è solo quello: - hanno scorte inferiori ed infatti al momento stanno eliminando pian piano dal mercato tanta roba, soprattutto quelli con età dichiarata... devono fare di nuovo magazzino. Nei primi anni 2000 le distillerie erano quasi tutte chiuse, un pò quello che successe in Scozia negli anni 80. - La forte richiesta, insieme alle scorte ridotte, gli permette di tenere e giustificare prezzi mediamente più alti. - La moda..... purtroppo influisce, c'è un prodotto giapponese, che dentro ha solo ed esclusivamente whisky proveniente da Scozia e Canada che costa 90 euro a bottiglia.. e non da 70cl.... , però ha la bottiglietta carina, stile giapponese minimalista con le scritte tutte in giapponese. Insomma sappiamo bene che dietro al prezzo del whisky ci stanno tante, troppe variabili e in alcuni casi la qualità non è tra queste Per quanto riguarda il caramello nel laphroaig e non solo..... se lo hanno inserito nel disciplinare, vuol dire che lo usano/usavano in molti, del resto loro (non laphroaig, ma il consorzio dei produttori) dicono che serve solo a dare consistenza al colore del whisky tra i vari lotti. Se non fosse stato per le bottiglie destinate al mercato danese/tedesco o polacco, forse non ce ne saremmo accorti. Poi il laphroaig 10 da quando a 40% è tutt'altra storia rispetto a quello da 43% di cui ho comprato alcune bottiglie perchè merita davvero tanto. |
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