RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Vi prego... usiamo la nostra bellissima lingua


  1. Forum
  2. »
  3. Blog
  4. » Vi prego... usiamo la nostra bellissima lingua





avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2020 ore 13:12

On line secondo me ha senso solo l'inglese, per il web i confini han poco senso.
Purtroppo in Italia molti lo conoscono poco me compreso, ma sono dell'idea che ostinarsi all'italiano è solo una cosa provincialotta e volenti o nolenti sarebbe più opportuno usare la lingua che maggiormente è condivisa sia in testi che manuali ecc..

user28347
avatar
inviato il 16 Giugno 2020 ore 13:18


avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2020 ore 13:37

D'altronde abbiamo frotte di parlamentari in grave difficoltà nel traslare l'unica lingua che conoscono, il loro dialetto, nella lingua nazionale in occasione di apparizioni pubbliche.Meglio se si esprimessero in inglese in quelle circostanze.
La RAI per i suoi programmi radiofonici assume solo chi parla romanesco: libbro, fero (ferro), bitolz ( i beatles.)

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2020 ore 14:42

Oddio, ci sono già stati parecchi casi di nostri politici che hanno tentato di arrampicarsi sugli specchi dell'inglese; forse in quei casi è andata bene nei confronti degli auditori italiani, che notoriamente non conoscono le lingue e non hanno capito i loro discorsi, ma nei confronti degli stranieri temo che abbiano fatto capire fin troppo bene che la politica italiana ha ormai l'elettroencefalogramma piatto.

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2020 ore 15:01

@ Daniele: come osi dire questo durante i nostri "Stati Generali"?

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2020 ore 17:18

Senza giri di parole la lingua del web è l'inglese.
Su qualunque pubblicazione on line sarebbe più opportuno usare sempre l'inglese per titoli e descrizione dei lavori.
È semplicemente più logico, qui non lo faccio ma sarebbe più sensato farlo.

quello è un altro discorso, specifico, anche in botanica c'è l'uso del latino.

Che una legge italiana venga chiamata "jobs act" o "family act", anzichè "disciplina del lavoro" o "disciplina della famiglia" , oppire che il Presidente del Consiglio sia chiamato Premier a me da veramente fastidio.
Con questo non è che bisogni italianizzare parole ormai assorbite (tipo computer, standard, ecc) ed assimilate dalla nostra lingua, ma questa sorta di colonizzazione e sottomissione intellettuale verso una lingua primitiva, rozza e illogica (parlano in un modo e scrivono in un'altro) come l'inglese a me fa girare le scatole.
L'italiano ( come lo spagnolo ed il tedesco ad esempio) è una lingua evoluta, bella, è la nostra storia, siamo noi.... perchè sminuirla?

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2020 ore 17:26

Non la sminuisce.
Solo prendo atto che non è la lingua del web è che in genere usando l'inglese si può comunicare con utenti in ogni parte del globo.
Ci sono diversi luoghi dove chiedono specificatamente l'inglese per diverse ragioni, in alcuni concorsi hai una giuria internazionale, certi forum sono frequentati da utenti sparsi per il mondo.
Quindi in effetti vredo che per una pubblicazione sul web l'inglese sia la scelta più sensata.


avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2020 ore 17:34

Non la sminuisce.
Solo prendo atto che non è la lingua del web è che in genere usando l'inglese si può comunicare con utenti in ogni parte del globo.
Ci sono diversi luoghi dove chiedono specificatamente l'inglese per diverse ragioni, in alcuni concorsi hai una giuria internazionale, certi forum sono frequentati da utenti sparsi per il mondo.
Quindi in effetti vredo che per una pubblicazione sul web l'inglese sia la scelta più sensata.


allora non ci capiamo, è evidente che quando vado all'estero parlo inglese, più o meno lo capiscono quasi tutti.

Ma in Italia dobbiamo esprimerci usando l'italiano, soprattutto negli atti ufficiali, leggi, regolamenti, ecc.

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2020 ore 17:36

Certo, ma io sto parlando del web l'ho scritto più volte.
Il web è accessibile da ovunque.
Poi se ci si vuol riferire a un target ok l'italiano, ma in linea generale sarebbe più sensato l'inglese perchè è la lingua comune e più usata e molto spesso anche richiesta
Quindi personalmente per una pubblicazione su un sito o comunque in rete io sarei per titoli e descrizioni in inglese

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2020 ore 19:46

Ieri (mi sembra) ascoltavo Conte in un'intervista e all'improvviso inseriva una parola in inglese. Di già le sue inflessioni sono legnose, comunque quella parola mi è sfuggita e cercando inutilmente di ricordarla ho pure dimenticato il resto dell'intervista.

MatteoG hai detto bene "provincialotto", ma per me si adatta proprio a quelli che cercano di apparire importanti inserendo vocaboli stranieri a caso.
Il problema non è utilizzare l'inglese ma farlo a sproposito, mischiandolo, o quando confonde il significato del discorso.

Io pratico la "lingua della regina" ormai da 35 anni, eppure faccio fatica a seguire quelli che praticano il "cecchinaggio linguistico" (inserire lemmi astrusi all'improvviso e senza qualsivoglia criterio) incuranti che se gli sembra di accrescere la propria autostima, la loro comunicazione diviene miserabile.

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 10:54

Concordo con Matteo.

Se vogliamo cantarcela tra noi è una cosa, ma sul web il discorso è diverso.

Aggiungo che certe volte l'utilizzo di una parola in una lingua/dialetto rende un concetto molto meglio che l'utilizzo di un italiano magari stentato o inutilmente aulico.

Avrei una decina di parole in Veneto (più o meno stretto) che non hanno corrispondente italiano, in quanto a potenza espressiva e trasmissione del concetto.

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 11:42

Avrei una decina di parole in Veneto (più o meno stretto) che non hanno corrispondente italiano, in quanto a potenza espressiva e trasmissione del concetto.


però le usi solo in Veneto, in Liguria o Toscana sarebbero fuori luogo e magari incomprensibili, lì usano altre espressioni......

Questo cosa significa? Che ogni territorio, ogni realtà deve usare il linguaggio che gli appartiene.


avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2020 ore 12:07

“ Questo cosa significa? Che ogni territorio, ogni realtà deve usare il linguaggio che gli appartiene. ”

L'esatto contrario, direi.

Ogni lingua ha una sua espressività, per cui tradurre il concetto espresso da una lingua in un'altra è un'impresa improba.

Il banale concetto dietro l'uso di house/home non puoi tradurlo efficacemente in italiano.

Di contro è anche vero che si fa presto a scadere nell”I am my wife!” di mastelliana memoria.
O nel testo di “First me, second me” di Elio...

user81826
avatar
inviato il 17 Giugno 2020 ore 12:16

Il processo alle intenzioni del singolo lo trovo poco interessante e pure difficoltoso e soggettivo.
Di sicuro l'utilizzo di termini inglesi come "green deal" è sempre più diffuso non solo tra i politici italiani ma anche tra quelli di altri stati europei storicamente molto più nazionalistici, d'altronde le istituzioni europee fanno parte della nostra vita.
L'abitudine, molto comune tra gli italiani, di voler puntualizzare su ogni uso scorretto della lingua inglese la trovo quasi una piaga sociale. Nel Web ad esempio è pieno di stranieri di provenienza magari russa o indiana che fanno video in una lingua inglese terribile ma che sono interessanti e pure apprezzati da molti, quando spesso se è un italiano a farli, con un inglese più che discreto, riceve subito critiche da ogni dove, indipendentemente dal fatto se sia davvero uno che vuole mettersi in mostra, e quindi fare "il buffone", o semplicemente parlare ad un pubblico differente.

user12181
avatar
inviato il 17 Giugno 2020 ore 12:30

Io ho l'impressione (solo l'impressione, non sono in grado di dimostrarla) che l'italiano, pur con tutti i suoi meriti ("Amami Alfredo, amami quanto io t'amo" è pensato, scritto, messo in musica e ogni volta cantato e ascoltato in italiano, basta questo per assicurargli un ruolo assolutamente essenziale nella storia della coscienza umana), sia una lingua poco analitica, per così dire, poco precisa, tra l'altro è nata come negazione dei dialetti e fin dall'inizio ne ha rifiutato la ricchezza espressiva. A peggiorare le cose, c'è il fatto che non viene neanche più usato nella ricerca scientifica e addirittura in diversi corsi di laurea (un ignobile crimine culturale, ma è la conseguenza della nostra attuale miseria). Però è molto studiato all'estero, per solo amore. Finirà che saranno i non italiani e il loro amore disinteressato a garantirne la sopravvivenza, con conseguenze non necessariamente negative, anzi...

RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)



Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.

La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.

Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me