| inviato il 09 Marzo 2017 ore 13:43
No. Anche il soggetto :-) |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 13:45
“ No. Anche il soggetto :-) „ azz... hai ragione!!!  L'ottica, per chi è appassionato di vintage era il favoloso Carl Zeiss Jena Pancolar 50mm/1,8, la fotocamera una modesta Praktica Super TL |
user92023 | inviato il 09 Marzo 2017 ore 13:45
...e non solo nel ritratto, aggiungerei! Quando presentano un'automobile nuova ed il "telecineoperatore" la inquadra ( magari con un bel grandangolarone) a 30 cm. dalla " pinna caudale ", qualcuno e' in grado di capire le vere proporzioni, e persino l'estetica nel suo complesso, di quel veicolo? Parimenti un edificio, ripreso da pochi metri (magari con un bel grandangolarone ), dara' mai l'idea -realistica- delle sue proporzioni? L'unico risultato -che si cerca/che si ottiene- e' solo l'effetto "wow" con cui si tenta di supplire alle proprie carenze espressive. Che poi il problema si risolva, alla maniera dei politici, cambiando nome alle cose e' -ahime'- prassi quotidiana. Cosi' le distorsioni gnomoniche (non solo nei ritratti, come ho illustrato qualche riga piu' sopra ), le distorsioni anamorfiche (le teste "a siluro", come le definiva Sandro Presta, riferendosi ai ritratti ripresi con i grandangolari tenendo il capo dei soggetti umani ed animali ai bordi del fotogramma ), e le distorsioni ortogonali (mari in salita e/o in discesa ) divengono "magicamente" espressioni di creativita' scientemente ricercate ( e "boia" ai rustici che "non ci arrivano" )! Senza polemica, obviously! Ciao. G. |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 13:45
La prospettiva (e le relative deformazioni prospettiche) è determinata dalla distanza di ripresa, non dalla focale |
user92023 | inviato il 09 Marzo 2017 ore 13:47
Pardon, prendevo spunto dal messaggio di Giuliano delle 13:04! G. |
user92023 | inviato il 09 Marzo 2017 ore 13:51
@Gian Carlo F. E' cambiato, e' cambiato...il soggetto, ed in -molto- meglio!!! G. |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 13:54
“ @Gian Carlo F. E' cambiato, e' cambiato...il soggetto, ed in -molto- meglio!!! G. „   |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 13:58
"La prospettiva (e le relative deformazioni prospettiche) è determinata dalla distanza di ripresa, non dalla focale" Corretto per un soggetto piano. La lunghezza focale invece modifica la proporzione tra oggetti a distanze differenti: i grandangoli, ad esempio, rendono piu' grandi quelli vicini rispetto a quelli lontani, al contrario dei tele. I "normali" dovrebbero invece mantenerli abbastanza simili. Inoltre il nostro cervello "legge" i visi umani in maniera differente dagli altri "oggetti" e quindi percepisce come "strane" le prospettive da distanza raccicinata, anche con un obiettivo normale. |
user4758 | inviato il 09 Marzo 2017 ore 13:58
Ma se leggo quanto ho riportato nella pagina precedente, sembrerebbe che l'unica focale a garantire la giusta prospettiva sia quella normale Ottiche Grandangolari -> Allungamento dei piani Ottiche Tele -> Schiacciamento dei piani Per questioni puramente geometriche, la resa tridimensionale di questi obiettivi, imprime sul fotogramma un'immagine del tutto silmile a quella osservata ad occhio nudo (o "visione normale") ed è quindi in grado di rendere una corretta proporzione dei soggetti, rispetto a tutte e tre le dimensioni contemporaneamente (altezza, larghezza e profondità) e diversamente dagli obiettivi Grandangolari e Tele , i quali producono una sproporzione tridimensionale conosciuta rispettivamente come allungamento e schiacciamento dei piani , nella profondità della scena. |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 14:02
Zeppo la prospettiva è determinata dalla distanza. La lente che dici tu non esiste, nessuna focale garantisce nulla. È la distanza di ripresa che cambia la prospettiva. |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 14:06
“ Per questioni puramente geometriche, la resa tridimensionale di questi obiettivi, imprime sul fotogramma un'immagine del tutto simile a quella osservata ad occhio nudo (o "visione normale") ed è quindi in grado di rendere una corretta proporzione dei soggetti, rispetto a tutte e tre le dimensioni contemporaneamente (altezza, larghezza e profondità) e diversamente dagli obiettivi Grandangolari e Tele, i quali producono una sproporzione tridimensionale conosciuta rispettivamente come allungamento e schiacciamento dei piani, nella profondità della scena. „ Quello lo definirei effetto prospettico che cambia e di molto da focale a focale, ma la prospettiva è identica per qualsiasi ottica. Se poni una ragazza a 2m e la fotografi con un 35mm e un 200mm, nella seconda foto otterrai solamente un ritaglio della prima, ma le due immagini saranno come prospettiva identiche - Lo schiacciamento dei piani provoca nei ritratti eseguiti con lunghi tele l'effetto di vedere il volto troppo schiacciato, questo perché sei costretto a focheggiare a distanze elevate - per contro avvicinandoti troppo ottieni l'effetto opposto, i cosiddetti nasoni... ma a comandare non è mai la lunghezza focale, è la distanza |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 14:07
Esatto |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 14:25
Con il 200 mm ed a distanza il viso e' praticamente alla stessa distanza dall'obiettivo = piatto. Invece con il 35 mm a 50 cm dal viso la distanza naso-orecchie e' relativamente grande. Per cui si ritorna al punto precedente. E' la fisica. |
user4758 | inviato il 09 Marzo 2017 ore 15:11
“ Quello lo definirei effetto prospettico che cambia e di molto da focale a focale, ma la prospettiva è identica per qualsiasi ottica. Se poni una ragazza a 2m e la fotografi con un 35mm e un 200mm, nella seconda foto otterrai solamente un ritaglio della prima, ma le due immagini saranno come prospettiva identiche - Lo schiacciamento dei piani provoca nei ritratti eseguiti con lunghi tele l'effetto di vedere il volto troppo schiacciato, questo perché sei costretto a focheggiare a distanze elevate - per contro avvicinandoti troppo ottieni l'effetto opposto, i cosiddetti nasoni... „ Ma scusa Giancarlo, ti ho seguito in tutto il tuo discorso e concordo, ma poi concludi con questa frase... “ ma a comandare non è mai la lunghezza focale, è la distanza „ Lo schiacciamente dei piani o l'allungamento dipendono solo dalla lunghezza focale, a seconda che stia usando un grandangolo o un tele Con la distanza cambio solo il campo inquadrato, ma se sto usanto un'ottica normale, non avrò distorsioni a prescindere dalla distanza... no?!? Riprendo sempre da Wikipedia... La distorsione prospettica o deformazione prospettica indica qualunque variazione della "prospettiva", rispetto a quella della visione ad occhio nudo. L'obiettivo con focale standard e quindi ad angolo "normale", restituisce sull'immagine catturata, la stessa "prospettiva" visiva dell'occhio umano. Per questo anche un occhio non allenato o inesperto, può vedere lo schiacciamento dei piani prodotto da un teleobiettivo o l'allungamento irreale di un grandangolo, effetti che verranno valutati come distorsioni prospettiche. |
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