| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 14:38
Heisenberg99, non hai considerato solo 1 cosa, nel digitale lo scatto non costa, ma la conservazione si. ho si va su cloud con costi mensili fissi, o si va su HW da tenere in casa e da rinnovare periodicamente. Questa secondo me è la cosa che nessuno considera, finche' l'HD del PC funziona non ci sono problemi, ma se non va... anni cancellati in una frazione di secondo. Quindi chi fa fotografia a diversi livelli deve sempre pagare, o per sviluppare o per conservare, da questo punto di vista per me non c'è una vera differenza di costi finali tra analogico e digitale. |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 14:39
@Giuliano1955 grazie per le immagini, complimenti. Non ho capito se sono digitalizzazioni di negativi o se sono stampe fatte da te e digitalizzare solo per ovvi motivazioni web |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 14:58
Ehhh.... l'archiviazione nel tempo è una dei talloni di Achille del digitale. Almeno su questo, la pellicola vince a mani basse (oltre ovviamente alla clamorosa bellezza dell'immagine in medioformato) Ho ancora dei negativi in condizioni perfette di mio NONNO durante la seconda guerra mondiale! Per non parlare di quelli di quando ero piccolo... Con il digitale e tutti i suoi bei hd e cloud, basta una tempesta magnetica per farli svanire nel nulla! E comunque avere un supporto fisico è molto più sicuro nel tempo sotto molti aspetti: voglio proprio vedere fra 50 anni i selfie della teenager di turno, quando sarà nonna..... |
user39791 | inviato il 02 Ottobre 2016 ore 15:01
“ Con il digitale e tutti i suoi bei hd e cloud, basta una tempesta magnetica per farli svanire nel nulla! „ Vabbè allora un incendio e tutto l'analogico sparisce...... |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 15:17
Sinceramente, pur avendo scattato in analogico per un quarto di secolo, il problema dell'archiviazione proprio non lo vedo. Anzi... Credo che un raw resti quello mentre un negativo, una volta rigato è rigato. La rintracciabilità, se l'archivio analogico è ampio, non è migliore. La conservazione richiede spazio assai diverso e contenitori specifici (uno buono non costa meno di un HD) Ogni volta che i negativi vengono maneggiati si espongono a rischio di danneggiamenti. Poi, cosa resterà nei secoli, dell'una e dell'altra cosa non ne ho idea ovviamente. L'evoluzione delle cose è normale nella storia dell'uomo, e, senza negare in nessuna misura quello che l'età analogica ha prodotto e permesso, non escluso qualche valore di approccio significativo e indelebile, rimanervi ancorati in un certo modo credo sia poco utilmente antistorico. Io amo molte cose del passato: mi piace scrivere con la stilografica e ho una collezione di vinili discreta, nonchè un giradischi di tutto rispetto. E per questo non potrei che avere il massimo rispetto per chi oggi usa la pellicola, anche se io non lo faccio più, nè lo rifarei. Ma non trovo particolarmente giovevole un approccio alle cose di tipo nostalgico, se non in chiave rigorosamente personale, in funzione di altrettanto personali bisogni.... |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 15:42
Ho iniziato a scattare nel 88. Lavoravo in uno studio con sviluppo e stampa. Sucessivamente me ne sono aperto uno tutto mio. Non è tantissimo, ma la mia esperienza con la pellicola posso dire di averla fatta. Si, e vero che anche l'archiviazione del digitale Costa, ma è anche vero che un fotoamatore appassionato, al tempo della pellicola, scattava di media almeno 4 rulli al mese. E pochissimi sviluppavano e stampavano a casa. Se poi consideriamo anche le uscite: gite, escursioni, ferie ecc il numero dei rulli aumentava. Considerando che un fotoamatore esigente non si accontentava dei rulli dati in omaggio, spendeva. Poi sviluppo e stampa. Nel 2009 quando ho chiuso l'attività, un rullo da 36 pose costava bei soldini. Per salvarne poi 5-6 su 36. Poi quelle belle venivano ristampare e ingrandite ecc ecc. Oggi tutto questo mercato non esiste più. Si scatta tantissimo a costo zero. Non si stampa quasi più e ci si accontenta dei like dei vari social. Se vogliamo fare un paragone di spesa tra digitale e analogico, credo non ci sia storia. L'analogico perde e di parecchio. Sull'archiviazione, posso garantirvi che nemmeno l'analogico e eterno. Ho avuto lo studio allagato e si sono incollati tutti i negativi. Ho dovuto buttare parecchia roba ormai irrecuperabile o seriamente compromessa. Anche il digitale mi ha regalato notti buie. Mi si è rotto un hd e ho speso qualche centinaio di euro per recuperare solo parte del suo contenuto. A mio parere e una battaglia che mostra lati deboli da entrambi le parti. Fascino da una parte e praticità dall'altra. Una cosa mi rimarrà sempre. Il ricordo delle persone deluse, quando vedevano pessimi risultati al rientro delle vacanze. Vi assicuro che stavano attentissimi, mentre gli spiegavo dove avevano sbagliato. Ho una marea di ricordi legati alla pellicola, ma onestamente non tornerei più indietro. |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 16:08
“ Se vogliamo fare un paragone di spesa tra digitale e analogico, credo non ci sia storia. L'analogico perde e di parecchio. „ Oggigiorno, non ne sarei sicuro al 100% . Potrebbe essere anche l'esatto opposto . |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 16:09
@Roby Cosa te lo da pensare? |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 16:12
A me, sentire questi ricordi, piace. Tornano alla memoria un po' anche i miei. Grazie a Gianluca e agli altri che li hanno condivisi. |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 16:19
Sui costi, credo ci siano troppe variabili legate al modo di fruizione della fotografia. Comunque, per seguire il ragionamento di Roby, una buona carta Canson A3 costa qualcosa in più rispetto a una baritata Ilford per analogico 30x40 (per fare un esempio), per cui, per quello che una volta si definiva "fotoamatore evoluto", credo possa starci che il digitale non costi realmente meno. A livello di grandi numeri, con una fruizione che non esce dall'ambito del puro file comunque, credo proprio che il fattore economico sia tutto per il digitale... |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 16:19
@Roby Mi è venuto in mente solo uno dei tantissimi paragoni che potrei farti. Un'uscita 1000 scatti. Quanto spendi con il digitale e quanto con la pellicola? 1000/36 sono almeno 30 rulli. A 5 euro l'uno..... E questo solo per fare click. |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 16:26
Francesco, stiamo paragonando la spesa per un ingrandimento di qualità? Ok, ci può stare. Ma per arrivare a poter scegliere lo scatto da ingrandire?? Con la pellicola ti sei sventato prima che poi un ingrandimento lo vuoi in omaggio compreso di cornice. |
user5164 | inviato il 02 Ottobre 2016 ore 16:27
un fotoamatore che fa un'uscita da 1000 scatti, contento lui, fa bene ad usare il digitale... per la gente normale con l'analogico si spende meno... |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 16:30
un fotoamatore che fa un'uscita da 1000 scatti, contento lui, fa bene ad usare il digitale... per la gente normale con l'analogico si spende meno... Ahaha stavo per scrivere la stessa cosa!!! |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 16:37
Adrian, cosa intendi per gente normale? Il mio era un esempio estremo per fare un paragone. Tuttavia, non tanto lontano dalla realtà. Pensa ad una famiglia che va in vacanza. Quanti scatti (in numero) si porta a casa tra cell, compatte e reflex? Ho avuto clienti che facevano un rullino a Natale e uno a ferragosto. Ne ho avuto altri invece che si portavano a casa almeno 5 rulli ogni volta che facevano un'uscita. |
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