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 | user46920 | inviato il 24 Dicembre 2016 ore 11:52 
 Otto:
 “  Basterebbe provare, del resto. Ma viviamo in un'epoca dove battere sulla tastiera a raglio costa meno fatica anche di montare due obiettivi o uno zoom sulla reflex e fare due scatti.Confuso „ eh, ma a volte non è così semplice, se non sai cosa guardare o come fare le prove (vedi fireshoot ed altri, che comunque vogliono capire).
 C'è praticamente scritto anche nel testo di Stroebel, linkato da Ironluke e Nico_s, dove il termine  perspective andrebbe tradotto come  percezione e non come "prospettiva" (anche se potrebbero assomigliarsi), ma anche lì non è facile comprendere chiaramente la cosa.
 La geometria è già un argomento ostico, quella applicata all'ottica fotografica produce ancora più "morti ignoranti", che altro.
 
 questo è il pezzo che dovrebbe interessare ed essere capito .. ma capisco che non sia cosa da tutti
 s24.postimg.org/h0vw3ye45/Stroebel_Percezione.jpg
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 |  | inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:19 
 "Lo schiacciamento dei piani dipende dal punto di ripresa in relazione alla distanza tra il soggetto ed il suo sfondo"
 
 A voler essere proprio pignoli lo schiacciamento (o dilatazione) dei piani dipende dal rapporto fra la distanza che intercorre fra PDR e soggetto e la distanza che intercorre fra soggetto e sfondo (PDR->soggetto/soggetto->sfondo) come detto più volte da Ooo, ma si era capito lo stesso.
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 |  | inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:40 
 Il mio voleva essere un post riassuntivo senza complicare la comprensione a chi aveva ancora le idee confuse, ho dato volutamente una descrizione generica citando le variabili PDR, soggetto, sfondo.
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 |  | inviato il 24 Dicembre 2016 ore 15:35 
 @Roberto P
 Verissimo.
 Leslie Ströbel (probabilmente nato in Germania ma vissuto in USA; su tutti i libri americani il suo cognome è scritto senza dieresi: Stroebel) era una persona competente e preparata e sicuramente conosceva sia l'opera di Leonardo che Erwin Panofsky (nato in Germania e rifugiato negli Stati Uniti).
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 |  | inviato il 24 Dicembre 2016 ore 16:43 
 Su Leslie Ströbel per ora ho trovato in rete solo questa pagina dal sito del Rochester Institute of Technology*, in cui ha studiato e insegnato, che ne annuncia la scomparsa all'età di 92 anni:
 
 photo_sciences.cias.rit.edu/?p=330
 
 Oltre a non esserci la dieresi (la "ö" è sostituita da "oe" e il cognome è quindi Stroebel) il nome di battesimo è abbreviato in "Les", ma senz'altro è lui.
 Da quel che leggo sembra anche a me altamente probabile che conoscesse  La prospettiva come forma simbolica di Panofsky, Autore molto letto e considerato negli ambienti accademici anglosassoni.
 
 
 *  En passant ricordo che Rochester è la città in cui aveva sede la Kodak.
 
 
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 |  | inviato il 24 Dicembre 2016 ore 16:56 
 
 “  * En passant ricordo che Rochester è la città in cui aveva sede la Kodak.  „ E già!
 Sono andato a leggere la pagina con la storia di questo ateneo: hanno un «department of photography» dal 1930. Credo che in Italia tuttora non ne esistano e anche nel resto del modo sono pochissimi.
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 |  | inviato il 25 Dicembre 2016 ore 14:45 
 Non ho ancora letto gli articoli degli illustri studiosi, ma sullo stiramento ai bordi dei grandangoli devo dire che qualche piccola differenza l'ho notata. La deformazione e la dimensione di quanto ripreso nella parte laterale può cambiare leggermente.
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 |  | inviato il 26 Dicembre 2016 ore 10:19 
 Nonostante sia così conosciuto per i suoi lavori, è davvero incredibile la scarsità di informazioni su di lui.
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 |  | inviato il 26 Dicembre 2016 ore 10:24 
 Penso che lui stesso abbia tenuto un profilo da studioso accademico, oltretutto in un ambito piuttosto specialistico, concedendo poco o nulla all'immagine mediatica, cosa tutto sommato tipica per uno della sua generazione.
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 |  | inviato il 28 Dicembre 2016 ore 9:42 
 @L'occhiodelcigno devo quotarti:
 
 “   vedo che anche tu hai sposato l'idiozìa e l'ignoranza, come Ooo e Gr8wings e qualche altro. Che posso dirti? a parte di leggere bene tutto per cercare di capire e magari fare alcune domande agli interessati ... sei liberissimo di vivere e perfino di morire da ignorante!   „
 
 Non capisco certe tue "uscite" penso involontariamente offensive ...
 
 Ringrazio Ooo e tutti quelli che hanno contribuito a questa discussione, è stato chiarito l'argomento su cui chiedeva lumi l'autore del thred.
 
 
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 |  | inviato il 05 Novembre 2017 ore 14:43 
 tutto chiaro?
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 |  | inviato il 27 Dicembre 2018 ore 10:50 
 
 “  Darei non so cosa per assistere a discussioni simili ma al posto di essere virtuali e anonime le vorrei reali con al tavolo alcuni partecipanti "convinti", sono sicuro che sarebbe un vero spasso.MrGreen „ 
 Dal vero, con una macchina fotografica a disposizione e senza il rischio di leggere di fretta quello che viene scritto su un forum con i conseguenti fraintendimenti, discussioni simili durerebbero poco più del tempo necessario per guardare dentro al mirino.
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 |  | inviato il 27 Dicembre 2018 ore 11:05 
 
 “  Dal vero, con una macchina fotografica a disposizione e senza il rischio di leggere di fretta quello che viene scritto su un forum con i conseguenti fraintendimenti, discussioni simili durerebbero poco più del tempo necessario per guardare dentro al mirino. „ 
 
 Si appunto. È come discutere della validità o meno del teorema di Piatagora, o se 3x4 faccia 12 o 13...
 
 Si tratta di principi di base dell'ottica noti da vari secoli, da prima che la fotografia fosse inventata.
 
 La verifica è appunto semplicissima: si mette la macchina su cavalletto con uno zoom, si stringono i morsetti e si fanno due foto, una con la focale minima e una con quella massima. Poi si fa un ritaglio (o crop) della parte centrale della foto con la focale minima al punto di ottenere l'angolo di campo di quell'altra e a questo punto le si confronta.
 
 Se non si ha uno zoom si usano due fissi, purché abbiano focali adeguatamente distanziate.
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