| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 12:19
“ quindi la certificazione Fogra la passa anche in D65...;-) „ la passa solo se la forzi, cioè gli dici ok, mi controlli il profilo ma tienimi in cosiderazione che uso D65 D65 senza forzare il programma ma lasciando i setup di default
 D50 e setup per la certificazione di default
 io però a D50 non mi ci ritrovo bene e metto D55 |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 12:19
Sì, è logico che sia così. Il D50 è sempre preferibile, non devi introdurre delle CAT, ma la soft proof funziona anche se calibri in D65. |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 12:26
“ Sì, è logico che sia così. Il D50 è sempre preferibile, non devi introdurre delle CAT, ma la soft proof funziona anche se calibri in D65. „ funziona si, ma fino ad un certo punto, il bianco ti rimane freddo e non corrisponde alla carta. Sul programma della Fogra per passare tutte le certificazioni ti deve leggere la luce ambiente che deve essere a 5000k e tot lux, io ho saltato questo passaggio perchè non avevo voglia di prendere lo spettrofotometro
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| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 12:30
“ funziona si, ma fino ad un certo punto, il bianco ti rimane freddo e non corrisponde alla carta. „ Perché non operi in intento assoluto sulla conversione a monitor; altrimenti avresti la simulazione sia del nero carta che del bianco carta. |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 12:31
“ Quindi flusso di lavoro srgb? „ si, quando sviluppo per il web uso una emulazione sRGB. |
user15476 | inviato il 05 Ottobre 2017 ore 12:31
L'ottimo Eizo in questione compre molti gamut tra cui l'eci coated volevo sapere come si comporta il mio monitor, se gentilmente potete fare il confronto ho incluso in questo zip profilo del mio monitor e profilo eci coated...grazie www.sendspace.com/file/lhzrx0 |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 12:34
“ Perché non operi in intento assoluto sulla conversione a monitor; altrimenti avresti la simulazione sia del nero carta che del bianco carta. „ provato più volte, ma non è la stessa cosa, non ho la stessa corrispondenza che col profilo. “ e comunque devi avere la pupilla delicata perchè D65 e 110 cd/m2 è un set normalissimo e neanche tanto elevato visto cosa sparano di default certi monitor.. „ 110cd è un valore normale in base a cosa? varia in base alla luce ambiente, quindi normale non è mai, lo devi settare a seconda di dove guardi le stampe, idem per il punto di bianco. |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 14:08
E come fai ad avere corrispondenza con il bianco carta senza un intento assoluto verso il monitor? Stampi solo su carte che risultano una CCT di 5500K sotto lampade D50? |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 14:30
“ Stampi solo su carte che risultano una CCT di 5500K sotto lampade D50? „ si sono carte certificate fogra, quindi con il punto di bianco ben preciso e sempre quello + visore e ambiente con luci a D50. Quindi in pratica, prendi una rivista ed è quello il punto di bianco che ho come standard... le carte fine art generalmente sono anche più calde/gialle, per questo mi risulta difficile capire come ci possa essere una buona corrispondenza col D65 in stampa. |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 14:34
Capisco; ma se usi l'intento assoluto nella conversione a monitor la soft proof funziona bene anche se hai calibrato in D65. Ma è assolutamente necessario che il profilo della stampante sia molto preciso sia in forward che backward, il che raramente accade visto che di norma i software di profilazione assegnano una precisione assai scarsa alla tabella RGB->PCS. In ogni caso calibrando in D50 si ottiene la migliore conversione matematica. |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 14:42
“ Ma è assolutamente necessario che il profilo della stampante sia molto preciso sia in forward che backward, il che raramente accade visto che di norma i software di profilazione assegnano una precisione assai scarsa alla tabella RGB->PCS. „ la stampante è calibrata bene
 è che io mi trovo meglio col monitor già calibrato sulla carta che provare la simulazione, non ci azzecca mai preciso |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 14:49
Sì, d'accordo che è calibrata bene, che c'entra.... può anche essere caratterizzata perfettamente e anche il profilo può essere perfetto. Il punto è che i software di profilazione delle stampanti usano la massima precisione per la tabella PCS-->RGB, che è quella che si usa per stampare. Siccome la tabella inversa RGB-->PCS di norma rimane inutilizzata e occupa spazio, il software la costruisce con una precisione inferiore. Ma nella soft proof il profilo stampante è percorso sia in forward che backward; quindi risulta valida solo se il profilo è preciso in entrambi i versi. La certificazione che mi hai mostrato non dice nulla di questo aspetto; si limita a dire che il profilo è buono da PCS a RGB (o CMYK). |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 14:58
come funzioni il processo lo ignoro non conosco i termini che usi Il software fa la calibrazione della carta, quindi gamut max, ink limit ecc ecc, poi il passo successivo è la correzione colore sul profilo da simulare, in questo caso il Fogra39L, di cui hai visto la certificazione. Ora come ci arrivi ad avere questi risultati non lo so, ma ti assicuro che quei valori sono davvero bassi, mai visto far meglio con altri software, soprattutto la gestione dei grigi. |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 15:29
Detto in breve la soft proof funziona così : profilo di origine -> sistema da simulare -> sistema di simulazione Mettiamo che la foto sia in ProPhoto, il primo passaggio è da RGB a XYZ, poi da XYZ a Lab, poi da Lab a RGB (o CMYK) della stampante. In questo passo l'intento usato è quello previsto all'atto della stampa, che potrebbe essere un percettivo o un relativo ad esempio... Adesso bisogna fare il passaggio di simulazione; da RGB (o CMYK) stampante a Lab, da Lab a XYZ, da XYZ a RGB monitor. In questa catena la conversione da device dipendent della stampante al PCS è sulla tabella inversa del profilo, mentre la conversione finale verso il monitor può essere assoluta, relativa o relativa con cpn. Se il profilo della stampante è preciso in entrambi i versi e l'intento verso il monitor è assoluto, vengono simulati con precisione i colori della stampa, incluso il punto di nero e il punto di bianco. Nei limiti dell'hardware ovviamente. |
| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 15:45
“ Se il profilo della stampante è preciso in entrambi i versi e l'intento verso il monitor è assoluto, vengono simulati con precisione i colori della stampa, incluso il punto di nero e il punto di bianco. Nei limiti dell'hardware ovviamente. „ allora è assoluto ti spiego, la stampante (software) accetta solo quello che gli arriva in cmyk, col profilo della simulazione Fogra39, su photoshop converto in cmyk con lo stesso profilo che viene inserito dentro al software della prova colore. Intento quasi sempre relativo su photoshop, il software della stampante quando arriva il file non so bene che passaggi fa e che conversioni faccia, mi è oscuro, l'importante è che torni preciso in macchina da stampa. |
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