| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 16:20
@Baronerosso “ Il disco di confusione è il diametro apparente del circolo che riproduce un punto fuori fuoco per un obiettivo ideale (senza aberrazioni, in particolare curvatura di campo): ovvero il diametro di un disco corrispondente alla sfocatura, misurato sul piano del punto fuori fuoco, e quindi indipendente dal rapporto di riproduzione. E' una misura assoluta, non soggettiva, come il circolo di confusione. Dipende dalla distanza del soggetto e dall'apertura fisica del diaframma. Non è quindi esatto affermare che non dipende dalla focale dell'obiettivo, dato che un obiettivo di focale maggiore deve essere chiuso ad un rapporto focale (stop) superiore per avere la stessa apertura fisica dell'obiettivo. „ Scusami Barone, potresti spiegare un po' più terra terra questa tua definizione, semmai corredata di uno schema ottico come nel libro da te citato? Ooo, fammi la gentilezza, non rispondere tu! |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 19:49
Gabriele: quello lo so anche io ma nella realtà in una foto vedo più sfondo e nell'altra no. I fatti sono quelli. Vi lascio alle formule..... |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 22:52
@Gabriele67 “ " Ti pongo un'altra domanda, perno di questo topic, sulla quale non ho capito la risposta. la domanda è questa: "se riprendo lo stesso campo con due focali diverse, chiaramente a distanze diverse, a parità di diaframma la PdC è identica o no?"" La risposta è sì se il rapporto di ingrandimento non scende sotto 1:10 (poi l'approssimazione peggiora sensibilmente). Era a pag. 2, con formula ed esempio pratico con foto. „ Il si era abbastanza scontato, ma perchè se il rapporto di ingrandimento scende sotto 1:10 non è più così? |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 22:57
Mini OT sui ritratti. Gli ombrelli spiegano un aspetto interessante, non sempre realizzato dai maniaci delle lenti ultraluminose. Caso pratico: un ritratto in esterno con un 100mm f2.8. Gli occhi sono entrambi ragionevolmente a fuoco, ma lo sfondo è troppo netto. La reazione è: "mi serve ridurre la profondità di campo, per liberarmi dello sfondo e valorizzare il soggetto. Purtroppo uno degli occhi andrà fuori fuoco, ma non si può avere tutto." Il "purtroppo" ce l'ho messo io, ma per per molti fotoamatori quello è un pregio (altrimenti non si vede che hai pagato una lente luminosa ). Se invece di prendere un 100 più luminoso si va su un 200 2.8, sappiamo tutti che lo sfondo migliora. La cosa meno chiara è che il secondo occhio ti resta a fuoco come prima . Cosa che non sarebbe accaduta con un'ottica più luminosa ma sempre pari a 100: quella oltre lo sfondo avrebbe cambiato anche la PdC. |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 23:35
“ Il si era abbastanza scontato, ma perchè se il rapporto di ingrandimento scende sotto 1:10 non è più così? „ E' vero che nella formula (a pag. 2) compare solo l'ingrandimento, senza f. Ma quella è una approssimazione: dove c'è scritto: "RR^2", manca un pezzo. L'espressione corretta è invece "RR^2 - (CdC*diaframma / focale )^2 " , che purtroppo dipende dalla focale. Il termine in parentesi è trascurabile rispetto a RR^2, se quest'ultimo è compreso tra 1:1 e 1:10, e possiamo dimenticarcene. Puoi provare però ad abbassare l'ingrandimento nell'esempio che hai postato prima (50mm contro un 200mm da distanza quadrupla). Per esempio, 10metri per il 50mm. E la PdC comincia a cambiare tra le due lenti. |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 23:46
@Gabriele67 a pag. 2 ho trovato questa: Profondità di campo = 2 * Diametro CdC * f x (RR+1)/(RR^2) sopra scrivi: RR^2 - (CdC*diaframma / focale )^2 gentilmente mi potresti scrivere la formula completa, senza approssimazioni, per ricavare la PdC? e qual è il metodo più rapido per determinare RR? |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 8:34
Giuliano vedi più sfondo per lo schiacciamento dei piani. La pdc é solo apparentemente inferiore nei tele proprio perché si passa subito a piani completamente sfocati mentre nelle focali corte sono ben visibili piani solo leggermente sfocati, alcuni sei quali lo sono così poco da sembrare ancora a fuoco e quindi tali da estendere APPARENTEMENTE la pdc proprio per una maggiore gradualità nella transizione fra i suddetti piani. |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 8:59
Esatto, è quello che conta. Se, al posto del 6o avessi usato un 21mm lo sfonfo lo avrei visto nitido. La realtà è quella. |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 9:15
 21mm. |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 9:18
 180mm. |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 9:20
14 pagine di formule..... |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 10:11
Non so come sia stato possibile arrivarci (mi sembrava che ci fosse tutto all'inizio). Ma qualche buon effetto collaterale potrebbero averlo... I lettori potrebbero finalmente smetterla di usare il calcolatore dofmaster per capire con quale lente vengono meglio i ritratti. |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 10:23
Mario2006: “ gentilmente mi potresti scrivere la formula completa, senza approssimazioni, per ricavare la PdC? e qual è il metodo più rapido per determinare RR? „ Sì, è: Profondità di campo = 2 * Diametro CdC * diaframma x (RR+1)/[RR^2 - (CdC*diaframma / focale )^2 ] ; Dove RR=lunghezza focale/(distanza lente oggetto - lunghezza focale) . Occhio che è "esatta" nel senso che non sono omessi i termini più piccoli. Ma è comunque semplificata, perché assume che le lenti siano sottili, che la luce viaggi solo in traiettorie rettilinee, e molto altro. |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 10:44
Giuliano concordo. Non le ho neppure lette ste robe da onanisti tanto nessuno le userà come nessuno usa dofmaster....sul campo intendo cmq lo sfondo lontanissimo oltre la casa avrà lo stesso sfocato perché prima o poi anche il wide raggiunge un piano di sfocatura totale che il tele raggiunge prima |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 10:59
“ cmq lo sfondo lontanissimo oltre la casa avrà lo stesso sfocato perché prima o poi anche il wide raggiunge un piano di sfocatura totale che il tele raggiunge prima „ ????? |
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