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ma la tecnica serve davvero?


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avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 12:45

Sul bordo a destra sono d'accordo, tagliare via la dama tagliata invece sarebbe delittuoso. (Bellissima foto)

E comunque il Lenza ha detto tutto citando Gardin: La tecnica è fondamentale, ma si impara in un pomeriggio... e mi permetto di aggiungere che la parte difficile è dimenticarsene, farla diventare invonsia e non vincolante...

avatarsupporter
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 12:46

Ciao Fabrizio, penso che la fotografia, come tutte le espressioni artistiche sia creatività; me per esprimere al meglio la creatività serve certamente padroneggiare al meglio lo strumento e quindi conoscere al meglio la tecnica.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 12:51

Sul bordo a destra sono d'accordo
a sinistra Sorriso
grazie FPiegnae

user46920
avatar
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 12:57

Spesso si cita la tanto "cultura"...Ho diversi libri sparsi in tutta la casa..,ma non credo che possano aiutare il mio livello o stile fotografico.Possiamo leggere quanto ci pare,ma il talento e'una cosa innata che secondo il mio punto di vista va al di fuori della cultura fotografica stessa.


la "cultura" è un insieme di esperienze e di filtri acquisiti più o meno didatticamente, che "usiamo" in ogni momento, anche in questo, quando leggiamo questa frase, per capìrla.
Ma come dici, la cultura non basta per produrre opere di talentuasità: mica tutti sono Jimi Hendrix o Caravaggio !!! ... ma tutti hanno qualcosa che può emergere ed è solo nostro-personale-irriproducibile, quindi volendo sarebbe necessario sviluppare almeno quella parte sviluppabile ...

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 13:16

Ma dipende su...non é che ci sia una percentuale di tecnica da utilizzare nella Fotografia. Dipende da quello che si vuole mostrare ed esprimere. In alcuni casi sará sufficente conoscere le "4 regole basilari", in altri invece ci vorrá una tecnica molto piú sofisticata. E' tutta una questione di linuaggio. Ad ognuno la possibilitá di scegliere il "suo", purché non si limiti ad esporre una scatola vuota o ancora un insieme pirotecnico di effetti. Trattasi comunque di un discorso piuttosto ampio e pieno di sfaccettature.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 13:19

Se fai l'artista puoi anche non conoscerla, usi il tuo mezzo per il tuo fine e te ne freghi perchè succedono le cose, sai che facendo nel modo x y hai i risultati che vuoi e stop! se ci lavori proprio no! perchè sul lavoro può esserci un imprevisto e devi saperti muovere di conseguenza, il lavoro, fotograficamente parlando spazia tantissimo e se non conosci la tecnica bene, sei limitato o cmq rischi che difronte ad un imprevisto ti prende il panico e fai tilt... in quei casi un attenta conoscenza della tecnica ti aiuta e non poco ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 13:25

Se la tecnica non servisse, non avrebbe senso comprare una reflex. Molto meglio una compatta di buona qualità, un po' di occhio e creatività faranno il resto.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 13:35

Beckerwins, è vero. specie se affronti alcuni generi in cui sei tu che decidi come posizionare la luce, quanta darne, e tutto il resto.
in effetti lì non bastano le 4 regole su come funziona una fotocamera perchè c'è una differenza sostanziale.
Non sei tu che ti limiti a riprendere l'ambiente, ma sei tu che l'ambiente lo crei.
Quindi c'è una specie di ribaltamento della situazione e lì si che l'apertura ad una sconfinata conoscenza tecnica è molto molto utile.

avatarsupporter
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 13:55

La tecnica serve, deve divenire scontata, un aspetto al quale non si presta più attenzione; diviene deleteria e stupida quando è l'unico lato a cui si guarda. Non so se mi sono spiegato.

Ti sei spiegato benissimo, bisogna vedere quanto reale interesse ci sia, da parte di molti a capirti;-)
Concordo anche con gli interventi di Franco e Fortunato.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 14:10

Ha detta di tanti fotografi professionisti, la tecnica non è la prima cosa. Oggi si pecca troppo di ipertecnicismi, dando come prerogative basilari, sensori, megapixel, Marche fotocamera, post produzione. Ma è chiaro che questo è il percorso del tipico appassionato amatore che comprando una reflex cerca di utilizzarla al massimo cercando di carpirne tutti i segreti 'tecnici' che riguardano lo scatto. Il professionista che studia fotografia, i grandi fotografi e la loro storia, il reportage, mette in secondo piano tutto quello detto fin ora. Ma è ovvio che deve conoscere la tecnica, altrimenti il solo talento e creatività non basterebbero, come in ogni lavoro o mestiere. La frase belle e buone fotografie, sintetizza un po questo concetto. Belle, perfette ma insignificanti. Buone, imperfette ma significative. Quindi a mio parere un buon fotografo per essere completo deve avere entrambe le cose. Creatività e conoscenza. Oggi ci sono sempre a mio parere, sbilanciamento sia da un lato che dall'altro. Chi crede di essere un creativo, strafregandosene della tecnica pensando di essere unico nel suo genere e chi è straipertecnico scattando una foto con tutte le tecniche possibili in un unico scatto di un semplice panorama. HDR, calcoli di iperfocale, recupero impossibile dei dettagli nelle ombre ed in cieli clippati con eliminazione incredibile del rumore lasciando spazio ad una meganitidezza costruita in pp. Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 14:15

"La tecnica serve, deve divenire scontata, un aspetto al quale non si presta più attenzione; diviene deleteria e stupida quando è l'unico lato a cui si guarda. Non so se mi sono spiegato"

Questo è fin troppo scontato ... però rimane che ci sono fotografi che non sanno neanche da che parte sta la tecnica ma cmq sono dei grandissimi artisti!!

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 14:21

@Blade: per riassumere, la tecnica é tranquillamente paragonabile ad un metodo, ma é il tuo presupposto ad essere sbagliato, perché cerca di racchiudere la tecnica in un contenitore dove vi sono delle azioni predefinite, conosciute ed a cui tutti possono avere accesso. Anche una nota "stonata o diversamente accordata" nella musica puó essere parte di un metodo/tecnica. Partendo da questo presupposto non esiste artista che non ne faccia uso.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 14:27

Guarda capisco il tuo ragionamento ma potremmo discutere ore, dovremmo prima discutere fino a che punto è considerata tecnica e fino a che punto no... una famosissima ritrattista, purtroppo non ricordo il nome cmq metà scorso secolo, non sapeva minimamente cos'era e come funzionava il diaframma, però sapeva che con la lente x alla distanza y otteneva un risultato che era quello che la soddisfaceva, ora se questo è conosce la tecnica stiamo dicendo la stessa cosa, altrimenti no! spero di essermi spiegato

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 14:34

Ma vedi l'equivoco nasce proprio qui. Non é che se tu ignori o dici di non conoscere le tecniche, non ne usi una che faccia al tuo caso (anche se magari in maniera meno conscia). Credo sia concettualmente e operativamente impossibile. Indi per cui alla domanda "La tecnica é necessaria?" La risposta a mio parere é SI.;-)

avatarsupporter
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 14:39

Beh Giacomelli era certo più artista che tecnico, però alla fine scelte tecniche ne faceva pure lui... da una sua intervista...

"E la macchina fotografica ? Tu non hai una macchina come noi tutti, Kodak o Nikon o Leica.

Io non so cosa hanno gli altri. Io ho una macchina che ho fatto fabbricare, una cosa tutta legata con lo scotch, che perde i pezzi. Io non sono un amante di queste cose. Ho questa da quando ho iniziato, sempre la stessa. Con lei ho vissuto le cose, belle o brutte, con lei ho diviso tanti attimi della mia vita. Mi rattrista solo l'idea di staccarmi da lei.

Ma questa macchina da dove viene ?

L'ho fatta fare io. Ho smontato un'altra macchina di un amico mio, togliendo tutte le cose inutili. Per me l'importante è che ci sia la distanza e? cosa c'è d'altro? Io non so came funzionano queste cose. L'importante è che non passi la luce. È una cassa senza niente.

E che film ci metti ?

Quello che trovo.

Ma un film 35 millimetri ?

Non mi chiedere i millimetri. I film grandi, non quelli piccoli. Non il piccolo formato. Mai avuto.

Centoventi ?

Non mi dire mai i numeri! Io so solo una cosa: il sei per nove e ridotto a sei per otto e mezzo.

Cioè fai dodici foto con un rullino ?

Non ricordo. Mi sembra che ne faccia dieci, non dodici. Dieci immagini. Per me questo è importante. Una volta ho vinto un apparecchio di piccolo formato, in un concorso, ma non sono riuscito a fotagrafare, era troppo veloce, non c'era più la partecipazione come con la mia macchina, non avevo il tempo di pensare, scattavo quasi inutilmente. E perdevo la gioia più bella, che è questo aspettare, questo preparare l'immagine, girare, cambiare il rullino. Invece questa è giusta per me, per il mio carattere.

E che velocità ha questa macchina ? Un trentesimo? Un centesimo ?

Non ricordo. So che non arriva oltre il duecentesimo. Per fare i paesaggi dall'aereo, me ne faccio prestare un'altra, da un amico, ci sarebbe da vergognarsi, però non me ne frega niente. Per me va bene lo stesso, perché io, se potessi, fotograferei senza macchina, non ho questo grosso amore per la meccanica.

E il diaframma che apertura ha?

Secondo le volte. A Scanno, per esempio, le ho fatte quasi tutte a un venticinquesimo. In inverno faccio due e ventidue.

Diaframma ventidue e mezzo secondo.

So che c'è un due e un ventidue. È la chiusura dell'obiettivo, questo l'ho imparato a memoria.

Dunque chiudi completamente l'obiettivo.

Tutto chiuso, sempre uguale. Perché sono paesaggi. Invece quando faccio le figure no. Tengo l'obiettivo aperto perché c'è poca luce."

Ovviamente stava anche giocando un po' con il giornalistaMrGreen



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