| inviato il 07 Maggio 2015 ore 15:09
Per chiarezza e anche per rispetto verso una azienda dove la gente lavora va detto che moltissimi comprano da loro e che alla fine i rischi sono sempre noti ma non accettabili per molti; è la voglia di risparmiare che ci fa perdere tutto questo tempo a parlarne. Mandiamo giù ogni giorno un sacco di ingiustizie e ipocrisie nel nostro quotidiano ma quella di aspettare più del dovuto un obiettivo non siamo disposti ad accettarla. Questo dovrebbe essere l'argomento sul quale discutere per rendere la discussione utile a chi vuole fare acquisti da loro. |
| inviato il 07 Maggio 2015 ore 16:29
Io accetto assolutamente i ritardi, con loro ho aspettato anche 4 settimane e ho continuato ad acquistare senza problemi proprio perché li conoscevo, quello che non accetto è di farmi pagare una Conferma d'Ordine senza che la merce ci sia e soprattutto senza aver comunicazione alcuna, se avessi solo aspettato come ho sempre fatto senza telefonare sarei ancora ad aspettare una cosa che non arriverà mai! |
| inviato il 07 Maggio 2015 ore 17:17
“ Io accetto assolutamente i ritardi, con loro ho aspettato anche 4 settimane e ho continuato ad acquistare senza problemi proprio perché li conoscevo, quello che non accetto è di farmi pagare una Conferma d'Ordine senza che la merce ci sia e soprattutto senza aver comunicazione alcuna, se avessi solo aspettato come ho sempre fatto senza telefonare sarei ancora ad aspettare una cosa che non arriverà mai! „ Ma difatti ciotto la lacuna di galaxia non sono le 4 settimane (oltre o meno) di attesa (come molti sostengono). Il problema è quando ci sono delle magagne da risolvere (sia post che intra che pre vendita). Ho comprato un mese fa un 135mm (900euro quindi non proprio 2 lire). È arrivato con evidenti problemi di lenti disassate. Chiamato lo shop (risposte telefoniche e mail istantanee), effettuato il reso e ricevuto un 135 nuovo (perfetto). Tutto nel giro di 24 ore. Se compravo da galaxia mi tenevo il 135 da usare come fermacarte !! Galaxia semplicemente ti vende un oggetto e poi, qualunque cosa succeda (arriva rotto, difettoso, non arriva, ecc) non è più un suo problema, quando ovviamente per legge non è così. Ma la cosa sconcertante è che fino a che uno con galaxia non ha un problema (che ovviamente non è quel mese di attesa il problema) continua a ripetere che galaxia è affidabile e che c'ha comprato 50mila euro di attrezzatura e che bla bla e bla... Poi arriva il giorno che compra l'85L e gli arriva difettoso e poi c'è da ridere. Che ne dici ciotto? Fai parte di quelli che diceva che galaxia era affidabile appunto perchè non si erano mai presentato un intoppo, vero ? Ma ragazzi, l'affidabilità di uno shop viene misurata nella capacità e serietà di logistica postvendita e non se spedisce o meno un prodotto pagato. Quello si chiama truff@re. Vabè... lascio la palla perchè la questione galaxia, come del resto il senso di affidabilità di uno shop, è a quanto vedo un argomento indiscutibile, proprio perchè il termine affidabilità è percettivamente soggettivo ed interpretabile. |
user39791 | inviato il 07 Maggio 2015 ore 17:24
Dipende anche da dove uno abita. Fanno anche consegna a mano e ti fanno fare delle prove sull'ottica prima del ritiro se lo chiedi, io ho la fortuna di abitare a mezz'ora da loro e lo faccio sempre. Capisco che per molti è impossibile. |
| inviato il 07 Maggio 2015 ore 22:36
Non sono sicuro di aver letto tutti i messaggi, ma l'impressione è che se ne ricavi davvero poco. La questione riguarda LA GESTIONE DEI RESI da parte di un negozio on-line. Non la gentilezza del personale, non i tempi di consegna quando le cose vanno male, né i tempi di consegna quando le cose vanno bene, nè la corrispondenza tra disponibilità dichiarata ed effettiva. Le risposte utili a capire come stanno le cose sono quelle che descrivono esperienze di resi. Un ago in un pagliaio. Rimane l'impressione vagamente negativa derivante dal messaggio riportato sul DOA. E l'esperienza riferita da un utente che ha scritto solo 22 messaggi: di cui 20 solo relativi a Galaxiastore, in topic diversi. Nessuna foto postata, nessun amico, né tracce successive all'aprile 2014. Per 12 pagine, mi pare un bilancio a dir poco povero. |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 1:12
“ Galaxia semplicemente ti vende un oggetto e poi, qualunque cosa succeda (arriva rotto, difettoso, non arriva, ecc) non è più un suo problema, quando ovviamente per legge non è così . „ Le cose non stanno proprio così; ho diretto il Servizio Clienti di un'azienda leader a livello mondiale, quindi un minimo di esperienza e conoscenza in materia penso di averla: la legge dice che il costruttore (non il venditore...), a sua discrezione è tenuto a riparare il bene, o a sostituirlo con un'altro nuovo, cioè, è il costruttore che in funzione della problematica e delle possibili soluzioni, decide cosa fare, non il cliente. La sostituzione di un bene difettoso con uno nuovo, è un'azione sicuramente apprezzata dal cliente, ma non è dovuta; chi adotta tale "politica", in genere lo fa per "tenersi buono il cliente", ma i costi di tale politica vengono poi comunque scaricati nei costi generali dell'azienda e quindi si ripercuotono sul prezzo di vendita del bene........della serie non regala niente nessuno ed alla fine il servizio lo paga il cliente.... ! Tra l'altro, non capisco perchè ci si incaponisca a non prendere minimamente in considerazione il fatto che tutti i prodotti acquistati in Italia hanno un'assistenza e che è a questa che bisogna rivolgersi, non al venditore. Faccio un esempio pratico: molto recentemente, io ho acquistato, guarda caso da Galaxia, un 70-200 f 2,8 L IS II ed una 7D Mk2 e dopo qualche tempo ho notato delle imperfezioni di MAF; secondo voi avrei dovuto contattare Galaxia? Io ho portato il tutto al Foto Check Up di Bologna che in pochi giorni mi hanno tarato tutto in garanzia, non è forse stato più rapido e razionale che stare a discutere col venditore? |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 2:12
www.agcm.it/consumatore/decalogo/5102-garanzia-del-venditore-guida-per europa.eu/youreurope/citizens/shopping/shopping-abroad/guarantees/inde "Se un prodotto acquistato in un paese qualsiasi dell'UE si rivela difettoso, appare diverso o non funziona come descritto nella pubblicità, il venditore è tenuto a ripararlo o sostituirlo gratuitamente o a rimborsarti o concederti uno sconto . In alcuni paesi potrai scegliere sin dall'inizio fra queste quattro possibilità. In altri casi potrai chiedere il rimborso integrale o parziale solo quando non risulta possibile o conveniente riparare o sostituire l'articolo." non confondiamo il diritto di sostituzione/rimborso in caso di d.o.a. con la garanzia legale dei due anni, a carico ovviamente del produttore e non del venditore (anche se in realtà in certi frangenti le responsabilità si accavallano). |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 3:01
@_zentropa_ Immagino che l'azienda sappia perfettamente quali sono i suoi obblighi ma non agevola queste cose, ormai mi sembra evidente e basta saperlo senza agitarsi :) Basta inviare una pec o una RR con il seriale del prodotto e la descrizione del danno per creare il precedente legale. A me è successo con galaxia tanti anni fa con un 85mm 1,8. Prima ho spedito la RR e poi ho inviato la scansione della RR per posta elettronica. Ho pagato circa 20E ( non ricordo bene) per l'istruttoria e le spese per spedirlo indietro e ho avuto il rimborso. Era scritto nelle regole di acquisto e se non ho avuto problemi è perchè ho evitato mail non sempre utili o insistendo. Le spese sostenute possono essere discutibili ma sono in chiaro e compensano secondo me la mancanza di assistenza che si riflette positivamente sui prezzi. Con il risparmio che ho avuto con loro negli anni è una spesa accettabile. |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 9:39
Per fare bene i propri conti, l'aspetto importante è capire cosa si scambia contro il minor prezzo. SE è solo una questione di tempo di consegna, uno lo mette in preventivo e sceglie di conseguenza: non hai particolare urgenza? Metti in preventivo 40 giorni di attesa, e risparmi un bella somma (senza iniziare a telefonare la mattina dopo l'ordine, e spenderti la somma risparmiata in farmaci per la cirrosi epatica). Devi partire per il viaggio in Namibia tra una settimana? Compra da un'altra parte. SE, oltre i tempi, ci sono problemi di politica dei resi, l'importante è saperlo, per fare anche qui i propri conti. Ovviamente basati sul livello di protezione fornito direttamente dal produttore. Abbiamo capito che comprare lì articoli di produttori terzi senza garanzia aggiuntiva è un azzardo; se invece devo comprare una lente Canon, so che posso sfruttare la convenienza. |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 9:50
N.B. In accordo con il msg di Michelangelo, preciso che anche a me la legge interessa fino a un certo punto. Dato che non vado dall'avvocato per 500 euro, mi interessa di più capire come si comporta il venditore. Se dovessi basarmi sulla normativa, dovrei stare tranquillo dappertutto. I riferimenti normativi postati sopra sono ovviamente giusti, ma incompleti. Valgono per le vendite in generale. Sulle vendite per corrispondenza ci sono delle restrizioni ulteriori, tutte in favore dell'acquirente. Il recesso può essere esercitato dal consumatore senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere alcun costo . Altro che DOA: in teoria potete rimandarlo indietro perché non vi piace il colore. Il venditore ha l'obbligo di restituire il prezzo pagato entro il termine massimo di 14 giorni dalla ricezione della comunicazione. Trovate qui una guida con riferimenti normativi Ovviamente, per piccoli importi, non ha senso fare affidamento sulla teoria. E conviene fare le proprie valutazioni in base alla pratica effettivamente osservata dal venditore. |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 9:56
Gli aspetti fondamentali sono stati sottolineati da Giulianoma e Michelangelo; emerge con tutta chiarezza che si pretende di accedere al risparmio dei siti di vendita online senza pagare l'inevitabile dazio, che può assumere forme diverse, rispetto ai negozi esclusivamente fisici. 'E una situazione che richiede una valutazione ed una scelta; inutile protestare se non si vuol fare né l'una né l'altra. |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 13:09
Insomma, a quanto pare tutti d'accordo ! Perfect. |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 14:37
@Giulianoma “ ho diretto il Servizio Clienti di un'azienda leader a livello mondiale, quindi un minimo di esperienza e conoscenza in materia penso di averla „ Pensa se non ce l'avevi, visto che praticamente tutto quello che hai scritto è inesatto... Vedi qua sotto. @_zentropa_ “ la garanzia legale dei due anni, a carico ovviamente del produttore e non del venditore (anche se in realtà in certi frangenti le responsabilità si accavallano). „ E' proprio il contrario. Che poi sia molto più comodo (se si ha un centro assistenza nelle vicinanze) rivolgersi all'assistenza del produttore è un altro discorso. Mi si tratta di comodità e convenienza, non di mancanza di doveri del venditore. Per non parlare del fatto che spesso i venditori per non sostenere costi (economici ed in termini di tempo) ti dicono, in perfetta malafede, che "devi" rivolgerti al venditore. www.agcm.it/consumatore/decalogo/5102-garanzia-del-venditore-guida-per GARANZIA LEGALE SUI BENI DI CONSUMO: ECCO I DIRITTI DEI CONSUMATORI 1. Che cos'è la garanzia legale La garanzia legale di conformità è prevista dal Codice del Consumo (articoli 128 e ss. ) e tutela il consumatore in caso acquisto di prodotti difettosi, che funzionano male o non rispondono all'uso dichiarato dal venditore o al quale quel bene è generalmente destinato. 2. Nei confronti di chi può essere fatta valere Il consumatore può far valere i propri diritti in materia di garanzia legale di conformità rivolgendosi direttamente al venditore del bene, anche se diverso dal produttore. 3. Contenuto della garanzia legale In presenza di un vizio di conformità, il consumatore ha diritto, a sua scelta, alla riparazione o sostituzione del bene difettoso da parte del venditore, senza addebito di spese, salvo che il rimedio richiesto sia impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all'altro. Se sostituzione o riparazione non sono possibili il consumatore ha comunque diritto alla riduzione del prezzo o ad avere indietro una somma, commisurata al valore del bene, a fronte della restituzione al venditore del prodotto difettoso. 4. Durata della garanzia legale La garanzia legale dura due anni dalla consegna del bene e deve essere fatta valere dal consumatore entro due mesi dalla scoperta del difetto: occorre quindi conservare sempre la prova di acquisto (ricevuta fiscale o scontrino di cui si consiglia di fare subito una fotocopia perché le carte termiche degli scontrini possono scolorirsi con il tempo).Le clausole inserite da professionisti in contratti o condizioni generali di contratto con i consumatori che limitano la durata della garanzia legale o la escludono possono integrare clausole vessatorie ai sensi dell'articolo 33, comma 2, lettera b), del Codice del Consumo. 5. Obblighi del venditore Il venditore deve: prendere in consegna il prodotto difettoso per verificare se il malfunzionamento dipenda o meno da un vizio di conformità. In particolare: (i) per i difetti che si manifestano nei primi sei mesi dalla data di consegna del prodotto la verifica è sempre a carico del venditore in quanto si presume che esistessero al momento della consegna; (ii) successivamente, nel solo caso in cui il malfunzionamento non dipenda da un vizio di conformità, può essere chiesto al consumatore il rimborso del costo - ragionevole e preventivamente indicato ? che il venditore abbia sostenuto per la verifica; riscontrato il vizio di conformità, effettuare la riparazione o la sostituzione del bene entro un congruo tempo dalla richiesta e senza addebito di spese al consumatore. 6. Differenza tra garanzia legale e garanzie convenzionali Le garanzie convenzionali, gratuite o a pagamento, offerte dal produttore o dal rivenditore, non sostituiscono né limitano quella legale di conformità, rispetto alla quale possono avere invece diversa ampiezza e/o durata. Chiunque offra garanzie convenzionali deve comunque sempre specificare che si tratta di garanzie diverse e aggiuntive rispetto alla garanzia legale di conformità che tutela i consumatori. [...cut..] |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 15:36
Innanzitutto, come si dice dalle mie parti, visto che non abbiamo mai mangiato fagioli assieme" ti pregherei di evitare commenti inutilmente sarcastici anche perchè le cose, andando per vie legali non prevedono affatto la sostituzione del bene da parte del venditore che non è obbligato a fornire nessuna garanzia, alcuni lo fanno, ma ripeto non c'è nessuno obbligo e poi visto anche i Diritti dell'acquirente (art. 130) che cita testualmente: "Il venditore risponde per tutti i vizi esistenti nel prodotto al momento della consegna. L'acquirente gode di un diritto alla riparazione gratuita del bene o alla sua sostituzione nel caso esso presenti un vizio. È a lui che in linea di principio spetta la scelta tra la riparazione e la sostituzione, a meno che una di queste opzioni risulti impossibile o eccessivamente onerosa rispetto all'altra . Per valutare questo rapporto ci si riferisce al valore che avrebbe avuto la merce in assenza del vizio lamentato e all'entità del vizio, nonché dell'eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il consumatore. Se ad esempio una piccola riparazione fosse in grado di risolvere i vizi lamentati, pretendere la sostituzione completa del bene non sarebbe proporzionato " . Alla fine va a finire che la riparazione del bene viene ritenuta la soluzione più congrua........ |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 15:57
“ le cose, andando per vie legali non prevedono affatto la sostituzione del bene da parte del venditore che non è obbligato a fornire nessuna garanzia, alcuni lo fanno, ma ripeto non c'è nessuno obbligo „ Perfetto, allora scrivi una bella letterina a questo indirizzo "Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - Piazza Verdi, 6/a - 00198 Roma" indicandogli che sul loro sito hanno scritto delle inesattezze. Ah, già che ci sei ti chiederei una cortesia. Mi spieghi quale parte dell'articolo da te citato dice (parole tue) che "la legge dice che il costruttore (non il venditore...), a sua discrezione è tenuto a riparare il bene, o a sostituirlo con un'altro nuovo, cioè, è il costruttore che in funzione della problematica e delle possibili soluzioni" Già che hai fatto 30, se per cortesia puoi fare anche 31 e rendere edotto un ignorante come me da dove salta fuori la seguente affermazione: "tra l'altro, non capisco perchè ci si incaponisca a non prendere minimamente in considerazione il fatto che tutti i prodotti acquistati in Italia hanno un'assistenza e che è a questa che bisogna rivolgersi, non al venditore." |
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