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Grandangolo--->Tele: matematica, prove.


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avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 9:36

OT sono molto preoccupato per Jannik. In condizioni normali Shelton lo batte in tre set secchi, dappertutto.
È un mancino con un servizio potente e ha dalla sua a livello fisico di essere figlio di una bianca (bella, pure) e di un padre afro-americano. In Italia si sprecano casi così nello sport, Jacobs su tutti.

Per tenermi su il morale leggo attentamente i messaggi che mandano alla rosea con oggetto Sinner.
Mi pizzico e ripizzico e francamente non avrei mai pensato che in Italia ci fossero così tanti minus habens.

Poi ci aggiungo Gigio a cui Neuer rimprovera di essere uscito pericolosamente. Ho sempre venerato Neuer, ho sempre pensato anche che fosse un muscolare quasi puro (muscolare e intellettuale sono due divisioni forzose introdotte da GianniBrera-fu-Carlo, Economia&Commercio ed ex-Folgore imboscato in Italia, non ad El Alamein).
L'uscita di Donnarumma è stata tecnicamente perfetta, era in leggero anticipo e infatti ha abbrancato la palla netta.
A me Musiala è sempre piaciuto ma qui se l'è tirato addosso lui l'incidente. Devi mettere in conto che un portiere oltre i novanta kg ti uscirà incontro e il portiere in questo momento è anche il più forte al mondo, non puoi sperare che resti in porta e tu gli fai un tocco per uccellarlo!
Di Gigio ho visto tutte le partite che ho potuto, non parlo a vanvera. L'ha lanciato il compianto Sinisa a 16 anni, a S. Siro, davanti a 60,000 spettatori.
Non c'entra niente, il mio minore è 1.84 (basso per un portiere, attualmente) e gli ho sparato GB di raffiche principalmente dagli spalti. Tutti e due abbiamo sempre amato Neuer.
Più invecchio e più divento lombrosiano: per me Neuer non ha la faccia da furbo...MrGreen

Mi ritiro per ora, anche se qui ci sarebbe per me da ridere per ore per tenermi su. Non so se torno se Jannik perde e poi sono stato sopraffatto da uno stuolo di muscolari qui al cui confronto sarei degno di un Nobel.
"If I were modest, I'd be perfect"

avatarjunior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 9:49

@valgrassi no dai, prima di chiudere almeno fai un'analisi sulla mia prova con il 21 mm con soggetto a 40 e 20 cm.


avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 9:50

@Mrexo:
CONTACI! MrGreen

avatarjunior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 9:52

Ho letto solo le prime pagine e devo dire che il concetto di cui parla Valgrassi mi è chiaro (anche se espresso in modo abbastanza confuso, senza offesa), e penso possa tornare utile in certi generi fotografici come alternativa all'iperfocale.
Non condivido invece l'idea che si possa tranquillamente usare un grandangolo e poi ritagliare. Al di là della precisione della messa a fuoco (il piano di fuoco è sempre uno, il resto è solo approssimativamente a fuoco in base alla percezione, quindi ingrandire peggiora la situazione) ci sono tutti i problemi di distorsione dell'ottica, quantità di pixel residui... insomma il degrado di qualità è dietro l'angolo.
Per me il crop è uno strumento da usare con parsimonia: piccoli ritagli per aggiustare la composizione e solo raramente qualcosa di più.
Chiaro poi che se il destino della foto è diventare un mini jpg da caricare su un social ci si può accontentare... ma allora forse non prendo neanche ml nuova e vado di cellulare

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 9:55

@Mrexo ti avevo già detto che avevi ragione su tutta la linea, cosa vuoi ancora da me, il sangue?MrGreen
Non so in che modo, ma la prova l'hai sbagliata per l'ennesima volta, esattamente come GKorg.
Il fatale 35 mmTriste

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 10:02

Sono anche io preoccupato per gli sponsor di Sinner ;-)

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 10:17

Non ci sono più certezze nella vita;-)

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 10:20

Valgrassi: "Ignoranti, non sapere che con un 35mm, f16, fuoco all'infinito sarà tutto a fuoco fino ai piedi".
Tutti: "Fatto. 35mm, f16. Il foreground è sfocato però".
Valgrassi: "Siete stupidi, non avete capito niente".
Tutti: "Ci spieghi cosa avremmo sbagliato?"
Valgrassi: "A Sinner ci fa male il gomito"
Tutti: "Eh?"
Valgrassi: "Non ho detto 35mm, ho detto 20mm. E non intendevo veramente fino ai piedi, era tanto per dire"

Grazie Valgra ma non ci servivi tu per farci sapere che a un oggetto a 150cm con un 20mm (o un 24) a f16 e fuoco all'infinito è a fuoco. Basta una qualsiasi tabella indicativa (che solo chi ha iniziato a fotografare ieri prende alla lettera, dato la DOF è un continuum, soggettivo per giunta, e non un valore assoluto)







avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 10:49

Per l'autore e' sufficiente che tutte le persone réitratte in una foto siano riconoscibili. Non esattamente cio' che oggi definiremmo unbuon risultato.
NON BISOGNA dimenticare che parliamo di un libro scritto 35 anni fa. quando si usava la pellicola. Non lo definirei esattamente lo stato dell'arte. Oggi.


In realtà Merklinger era andato "più avanti" di noi...
Il presupposto: le pellicole degli anni '90 erano molto più risolventi di quelle degli anni '30 del secolo scorso, nei quali le teorie e le prassi fotografiche si erano forgiate.
Esigendo un circolo di confusione più piccolo, Merklinger faceva notare come l'iperfocale si spostasse in là, verso distanze maggiori..
Intuitivo anche questo: inutile focheggiare su un particolare lontano, che verrà riportato sul piano pellicola in dimensione molto piccole, se poi questa pellicola non ha abbastanza risoluzione per riprodurlo distintamente.

Tuttavia, se passati altri 35 anni con annessa rivoluzione digitale (e ulteriore incremento delle risoluzioni), le teorie fotografiche di inizio secolo scorso sono ancora valide, Merklinger si è un pò come dire "lasciato trasportare" dalle sue idee...

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 10:55

Esigendo un circolo di confusione più piccolo, Merklinger faceva notare come l'iperfocale si spostasse in là, verso distanze maggiori..


Appunto, c'è il circolo di confusione che, se impostato con cognizione di causa, permette di trovare la distanza di messa a fuoco tale da avere infinito perfettamente nitido (praticamente come focheggiando ad infinito), senza focheggiare ad infinito e perdere in profondità di campo anteriore (si perde la metà della distanza iperfocale).


avatarjunior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 10:59

dato la DOF è un continuum, soggettivo per giunta, e non un valore assoluto


Alleluja alleluja! Ho letto velocemente tutto il thread (più gustoso di un kdrama su netflix e a tratti altrettanto kitsch), e credo che il punto del discorso sia tutto qui: si mescolano confusamente ottica fisica e pratica fotografica, un errore metodologico non banale soprattutto se accompagnato da un linguaggio (volutamente?) farraginoso.

Per me la questione è che, semplicemente, la tecnica esposta nelle prime pagine, pur funzionando sulla carta, potrebbe non essere fotograficamente funzionale o efficiente. Il resto è sesso degli angeli...

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 11:32

Mah.. sul fatto che la fisica della luce sia rimasta uguale nei secoli, non ci piove. Bene o male gli ostacoli son sempre gli stessi. Sia che si parli di un fotografo del 1800 che di un fotografo moderno.

Gli ostacoli e le regole son quelli. Cio' che e' cambiato e' il fotografo ed il suo modo di aggirarli.

E' profondamente diverso l'approccio di un fotografo che usa pellicola da quello di un fotografo che fa uso di tecniche avanzate di ripresa digitali. basti pensare a focus stacking o sistemi di riduzione del rumore. Correzioni attive dell'immagine in tempo reale e chi piu' ne ha piu' ne metta...

E' ovviamente anche cambiata l'aspettativa dell'osservatore. provate ad andare a scattare una adolescente con una ammiraglia, e confrontate il risultato con un suo selfie armato di tutti i filtri e dispositivi di correzione attivati.
Il confronto sara' impietoso. MrGreen

Nessuno accetterebbe oggi la foto "fantastica da premio" scattata con qualita' anni 90. Semplicemente sarebbe insufficiente come qualita', esattamente come oggi non sarebbe sopportabile una partita ripresa e trasmessa con qualita' anni 90 e visualizzata su un comune televisore 50".

Le regole sono le stesse, e' cambiato il gioco.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 11:58

Per concludere il mio intervento, le formulette (elementari) per calcolare una profondita di campo attesa in un determinato spazio, equivalgono alla regola del 16 in un mondo di esposimetri intelligenti.MrGreen

Oggi per la messa a fuoco di una immagine si parla di "operatore di Sobel" e di "performance curve". (volendo possiamo approfondire)

Avendo a disposizione microprocessori si utilizzano algoritmi, con l'applicazione di regressioni vettoriali e' possibile estendere la gamma di fuoco efficace in regioni inaccessibili ad un grezzo e primitivo sistema "ottica/pellicola".

Siamo in un epoca in cui per valutare e correggere l'immagine usiamo reti neurali convoluzionali e tecniche FIR.

Merklinger, seppure sempre valido, mi pare un po' retro'.

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 12:21

Ci si è molto girato intorno, ma in pratica la formuletta di Valgrassi di dividere la focale utilizzata per f16 ti dice che se vuoi un dettaglio "apparente"migliore mettendo a fuoco all'infinito conviene utilizzare grandangolari spinti. Alla fine dei discorsi, questo è il risultato pratico . E , questo, mi sembra ovvio, al limite del banale
I problemi, per me che spesso faccio paesaggi sono 2:
1- a f16 con molti obbiettivi sei già in diffrazione e se la vuoi evitare per evitare di sfruttare make il tuo obbiettivo la regoletta può non essere utilizzabile. Devi conoscere il comportamento del tuo obbiettivo, quindi.
2- spesso in un paesaggio hai un riferimento in primo piano o primissimo piano che fa da apertura alla tua foto e ne determina la profondità scandendo vari piani. In questo caso, ovviamente, non vuoi che il tuo primo piano sia "ragionevolmente a fuoco" o ragionevolmente nitido, lo vuoi molto nitido e perfetto; e, quindi, salta completamente il senso della "regoletta empirica" ( anche se poggiata su basi geometriche. Magari in una street potrebbe bastare il "ragionevolmente a fuoco". Ma anche nella street che senso ha, sul piano pratico, mettere a fuoco all'infinito quando in questo genere quasi sempre gli spazi sono limitati e l'infinito non lo vedrai mai?
Non sono un matematico e le prove continue mi annoiano; non chiacchiero troppo ma cerco di scattare foto; e infatti, nel mio spazio non troverete proposte di chiacchiere, ma un po' di foto ( strano per un sito di fotografie?). Tra le mie foto ( non certo eccezionali) ce n'è una recente di Atrani: pur utilizzando un 18mm a f/16 non ero sicuro di poter avere a poco il primo piano del mare e allora, un po' per questo problema e un po' per avere un'immagine più piacevole, ho spostato il fuoco un po' più in là e utilizzando un tempo lento ho reso le onde in primissimo piano mosse in modo che il mosso coprisse anche la non perfetta messa a fuoco a pochi centimetri dal cavalletto. Senza matematica, ma con più o meno l'iperfocale calcolata direttamente sull'obiettivo ( o sulle tabelle DOF master). Non credo che Franvo Fintana o Ghirri si mettessero a fare ragionamenti complessi di geometria otticaMrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2025 ore 12:34

@claudio:
se ne parlava proprio a pagina 1
Fai in modo che il diametro dell'apertura sia dell'ordine di almeno 2 mm [...] Hai a fuoco l'infinito perfettamente e hai RAGIONEVOLMENTE a fuoco fino ai tuoi piedi di fotografo.
È una tecnica utile per i paesaggisti che però non la conoscono, difatti chiudono quasi tutti a f/8 e focheggiano a metà strada spesso usando l'iperfocale.

Meno male che non usi/conosci certe "tecniche", perché altrimenti il tuo scatto non sarebbe venute bene come invece è venuto. ;-)



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