| inviato il 05 Marzo 2025 ore 17:42
Non ho mai usato lo strumento dello sfocato in post. Com'è l'effetto? Posticcio? |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 20:03
Ogni funzione di Photoshop serve a correggere difetti o sviluppare uno scatto grezzo. Una di queste funzioni aumenta lo sfocato in modo regolabile. Io uso un 200-600 con sfocato spesso nervoso e ... lo correggo. Cosa c'entra questo con lo sfocatone di cui parli? C'è un cursore e ti assicuro che io lo uso in modo molto dosato. Spero di essermi spiegato meglio. Non si può demonizzare uno strumento o un obiettivo perché qualcuno esagera con lo sfocato. Mi sembra lapalissiano. Se poi nelle 3000 foto che ho pubblicato qui ne trovi una con questo bokeh eccessivo... faccela vedere. Così impariamo tutti qualcosa. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 8:53
"A me più dello sPHocato mi fanno venire la nausea quei ritratti con la pelle del viso levigata come se chi scatta dovesse promuovere un fondotinta o una cipria. Non sembra più un viso femminile ma la sua proiezione! In secondo luogo odio quei ritratti "artistici" con le modelle che tengono le mani sul viso in posizioni completamente innaturali e che sanno di finto lontano un km" Bravissima, l'ho sempre pensato ma, a quanto pare, ci sono le mode anche nella fotografia di moda; ora le bambole di terracotta stanno passando di moda e, guardando retrospettivamente al loro recente operato, i postproduttori si accorgono di quanto facessero schifo quelle pelli artificiose. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 8:57
"mi chiedo perché c'è gente che sputa sul forum e sui suoi membri, ma non se ne va" Una delle battute da me preferite di Groucho Marx è: "Non vorrei mai appartenere ad un club che mi accettasse tra i suoi membri" ...mi sa che la citazione non c'entra nulla ma mi piaceva citare Marx |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 9:20
@Andrea.taiana: hai ricordato la celebre battuta di Marx e hai fatto bene; un po' di ironia e di autoironia è sempre utile. Io non amo lo sfocato ad ogni costo, ma, utilizzato in post come dice Claudio Cortesi, per correggere un difetto, non lo vedo scandaloso. Devo dire che il più delle volte ho il problema contrario: mi accorgo in post che mi sarebbe piaciuto un diaframma un pochino ancora più chiuso e una maggiore pdc. Oltretutto io stampo sempre e stampo da me e quello che a monitor mi sembra vada bene poi spesso in stampa non lo trovo altrettanto piacevole; la bellezza della retroilluminazione nasconde, addolcisce e addomestica la bruttezza di uno sfocato eccessivo. E comunque non potrei sfocare più di tanto: i miei zoom sono sempre stati f/4 e i fissi proprio al massimo f/1,8. Mai avuto una apertura 1,4 e men che meno 1,2  se avessi un obbiettivo f/32 o più chiuso senza diffrazione sarei ancora più felice |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 9:57
“ i miei zoom sono sempre stati f/4 e i fissi proprio al massimo f/1,8. Mai avuto una apertura 1,4 e men che meno 1,2 „ Più o meno anch'io, fino a un certo periodo. Le mie lenti da ritratto erano l'EF 70-200 F/4 IS L e l'EF 100mm F/2.8 IS L Macro. Poi ho provato l'RF 85mm F/2 STM, ed è una cosa che - almeno a me - può dare dipendenza. Infatti, successivamente sono arrivati l'EF 135mm F/2.0 e il Sigma Art 50mm F/1.4. Nei prossimi anni magari oserò una lente RF F/1.2. Comunque la vita e la fotografia sono fatte di compromessi più che di assoluti. Acquistato un RF 70-200 2.8, credo che il "magico" EF 135mm F/2.0 prima o poi uscirà dal mio corredo per mancato utilizzo, pur se l'RF 70-200 F/2.8 a 135mm sfoca meno ed è meno "magico". |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 10:18
Sono proprio questi “effetti magici” a provocare la stanchezza di alcuni spettatori. Esiste anche la famosa espressione “one trick pony”, che probabilmente è simile. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 10:21
Sicuramente chi scatta sempre da da f/4 in poi campa meglio, spende poco e fatica ancora meno. In ogni caso ritengo luminosa anche una lente che apre a f/2.8 quindi a f/1.8 è cmq molto luminosa lasciando alle varie f/1.4 e f/1.2 la "qualifica" di ultra-luminosa ma sono grosse, pesanti e costano molto quindi chi le acquista o è ricco di famiglia oppure le reputa necessarie per produrre le immagini che gli interessano. L'imperativo resta sempre che un amatore, che spende soldi e non guadagna nulla, .................. ama quello che gli pare. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 10:24
“ Sono proprio questi “effetti magici” a provocare la stanchezza di alcuni spettatori. „ Giusto, non bisogna mai abusare di un effetto speciale. A meno che non faccia parte dello specifico stile di una persona: ad esempio, foto con flare invasivo possono essere errori o particolari ricercati dall'autore, piaccia o non piaccia ai suoi spettatori. A proposito di stanchezza dello spettatore, non c'entra con il topic ma io mi stanco molto velocemente con le immagini dei fish-eye. “ un amatore, che spende soldi e non guadagna nulla, .................. ama quello che gli pare. „ Sacrosanto! Viva la libertà! |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 10:28
In fotografia credo che l'applicazione di democrazia totale sia d'obbligo, ognuno è padrone di rappresentare come gli pare la sua fotografia, con o senza post produzione, sfocature o meno quello che importa è che la foto piaccia all'autore e gli dia occasione per esserne pago, se poi piace anche agli altri ben venga, se poi ci escono battute ironiche e sarcastiche è solo perché troppo spesso si assiste a veri diktat su come deve essere una immagine oltre agli spassosissimi nomi affibbiati a certe caratteristiche: croccante, poetici, magico, pasta ecc.ecc |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 10:41
Voglio spezzare una lancia ma non so a favore di chi: - supersfocare sempre e comunque non può essere una buona cosa; - molte volte sfocare, se si ha la possibilità di scattare a f/1.2/f/1.4, è una buona cosa; - se non si ha la possibilità di usare f/1.2 mi viene in mente la favola della volpe e l'uva; - qualche volta sfocare troppo è una cosa fatta male, ricordo che le lenti che possono aprire a f/1.2 possono anche essere chiuse fino a f/16 in genere. Insomma è come dire che se hai fame è meglio che mangi qualcosa ma se non hai fame forse è meglio non mangiare troppo. Aho io la giro e la rigiro ma non riesco mica a cogliere l'utilità di questa discussione che però (mi contraddico) trovo abbastanza piacevole. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 11:28
“ Aho io la giro e la rigiro ma non riesco mica a cogliere l'utilità di questa discussione che però (mi contraddico) trovo abbastanza piacevole. „ Peppe, se mi permetti, uso quest'ultima tua affermazione. Si tratta, IMHO, della volonta' di applicare logiche pseudoscientifiche per affermare che il mio gusto e' quello corretto ed il tuo fa cagare. A partire dal concetto: "il troppo stroppia" che viene, per l'appunto, applicato ovunque, con la pretesa di essere assoluto. La piacevolezza, nel mio caso, sta nel leggere le piu' disparate opinioni che stimolano la curiosita'. Insomma, discussione, sempre IMHO, che lascia il tempo che trova. Poiche' ribadisce l'ovvio. Cosa che, oggigiorno, sembra necessaria, poiche', e' sempre piu' comune la pretesa che la propria opinione sia una verita' assoluta che non ammette contraddittorio. |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 11:52
"Si tratta, IMHO, della volonta' di applicare logiche pseudoscientifiche per affermare che il mio gusto e' quello corretto ed il tuo fa cagare". È vero, nel campo del gusto tutto può essere opinabile. Ma qui sono stati fatti anche interventi di tipo diverso. Si è detto, ad es., che nella storia della fotografia, quella che finisce sui manuali di storia della fotografia, per intenderci, non sui manuali di tecnica fotografica, non esistono esempi di ritratti in cui un occhio sia a fuoco e l'altro sis sfocato. Ora questa non è un'opinione, é un dato di fatto che, se non viene smentito con esempi, avrà un suo senso, (al netto del fatto che in realtà, a meno di basculare, è impossibile che se un occhio è a fuoco lo sia anche l'altro, dipenderà tutto dal fattore di ingrandimento. La foto della vecchia rugosa, vista sul mio cellulare, sembra avere entrambi gli occhi a fuoco). |
| inviato il 06 Marzo 2025 ore 12:07
Comunque vi voglio raccontare un aneddoto. Lo scorso anno mi sono comprato con €720 un sigma 40mm f1.4 Art, perché non è vero che gli obiettivi ultraluminosi sono sempre ultracostosi come non è vero che gli obiettivi ultranitidi non siano in grado di fare sfocati più o meno magici (adesso sparatemi pure). Faccio la prime foto di prova ad un amico al bar a mezzo busto f2.8, un occhio a fuoco l'altro fuori fuoco. Penso "devo regolarmi meglio, però non è male tutto sommato". Con il nuovo obiettivo faccio una breve vacanza primaverile i Sardegna dove, a Cala Greca, fotografo la mia compagna in posa su uno scoglio con sfondo di mare e rocce. Fammi provare ad esagerare, "smarmella tutto" apri ad f 1.4, in realtà non c'è l'effetto figurina ritagliata c'è quella che i bravi forumers chiamano la progressione dei piani. Tornato dalla vacanza mi reco al bar (dove avevo fotografato il mio amico di cui sopra), prendo il telefonino e mostro sul telefonino la foto della mia compagna sulle rocce a Toto, il barista che di fotografia non sa e non capisce una cippa. Commento di Toto? Breve pausa di suspance... "Ma cos'è? Perché non si capisce quello che c'è dietro? Non mi piace non si distingue il mare gli scogli le rocce, è tutto confuso". Morale del racconto: non è vero che lo sfocatone magico piace come il Tè Maraviglia. |
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