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Certo che: - sottoesporre un po' perchè così si salvano i dettagli nelle alte luci; - sovraesporre un po' perchè il soggetto è controluce e lo si vuole ben leggibile mentre il cielo lo si vuole bruciare di proposito; - sottoesporre per non avere problemi di colore se il soggetto contiene parti importanti di colori molto saturi; - eccetera eccetera.
Tutte queste cose non si chiamano "sottoesporre" e "sovraesporre", si chiamano "esporre giusto".
Ciao ragazzi, ho letto le ultime quattro pagine di questa interessante discussione e sono rimasto un poco perplesso: si parla dei problemi conosciuti dei sensori più piccoli rispetto a quelli maggiori, si discute dei vecchi palliativi come l'esposizione a destra, utilizzabile solo quando non vi sia una gamma di luce-ombra troppo estesa, ma nessuno pare tenere in considerazione la vera grande rivoluzione, che ha fatto fare un salto di qualità enorme all'utilizzo dei sensori più piccoli. Parlo dei softwares di demosaicizzazione del raw basati su AI e della loro capacità di annullare il rumore e salvaguardare i dettagli anche in condizioni apparentemente disperate. Uso molti formati, FF, Aps-c, MFT, 1”, ma sicuramente sono proprio i formati minori ad avere tratto i vantaggi maggiori da questa tecnologia software. In particolare il micro 4/3 anche ad iso base nelle ombre profonde o sul blu del cielo creava un disturbo che agli amanti della visione a elevato ingrandimento poteva arrecare fastidio. Io prima lavoravo sempre in maschera: trattamento di denoise a sfondi, sfocati, ombre profonde, e lavorazione accorta al soggetto nitido, per evitare di aumentare con lo sharpen il disturbo oltre limiti visibili. E complessivamente, già così, il micro 4/3, mi regalava immagini buone, certo con un trattamento di PP più attento di quello necessario con formati maggiori. Oggi però sono problemi praticamente scomparsi. Demosaicizzo i raw di G9 e Gx9 con Dxo e già questo mi fornisce Dng totalmente, ripeto totalmente privi di rumore anche nelle ombre, con dettaglio ineccepibile e una superlativa interpretazione dell'ottica impiegata. E non solo a iso bassi. Ho confrontato iso 1600 di MFT trattati con Dxo con iso 100 di D800 e a7r4 naturali non trattati e posso garantire che le FF, in ombra, presentavano un po' più di rumore. Capiamoci non dico che i files di MFT fossero migliori in assoluto, certi transizioni tonali e di colore sono migliori in FF, però è anche vero che i files MFT, visti non in confronto, sono spettacolari, non è più facile come un tempo distinguerli da quelli di formati maggiori. Di solito faccio foto in Natura a iso non alti, però sabato scorso ho scattato con micro 4/3 a una conferenza a iso 6400 e 12800, con tempi appena decorosi, quindi in luce veramente bassa, e i risultati dopo la PP sono incredibilmente migliori di quelli che avrei ottenuto con FF a pari iso prima di questi nuovi softwares. E' pacifico, a parità di lavorazione, un sensore maggiore darà sempre un risultato migliore. Però oggi i sensori più piccoli possiedono un'arma che li ha fatti avanzare enormemente, certi compromessi che prima esistevano si sono praticamente annullati. Penso quindi che dovremmo essere ben felici di questo e goderci appieno la qualità e la resa attuale dei piccoli sensori. Poi se uno vuole il massimo, oltre al FF, esiste anche il medio formato.
“ ma nessuno pare tenere in considerazione la vera grande rivoluzione, che ha fatto fare un salto di qualità enorme all'utilizzo dei sensori più piccoli. Parlo dei softwares di demosaicizzazione del raw basati su AI e della loro capacità di annullare il rumore e salvaguardare i dettagli anche in condizioni apparentemente disperate „
Intanto se è m43 a beneficiare maggiormente di questa tecnologia rispetto ad altri stai eventualmente solo dicendo che è quello che ne ha più bisogno... e che io sappia anche tutti gli altri formati possono beneficiarne. Non capisco tuttavia il continuo tirar fuori di artefizi, perchè quelli sono, rispetto a file più nudi e crudi. Ma cosa è? una rincorsa per avere in futuro un sensore 3x2 millimetri? A me tutte queste elaborazioni, specie on camera danno solo ai nervi. Le foto peggiori che vedo con il 4/3 sono proprio quelle che hanno utilizzato software on camera o fuori camera. Mi danno fastidio anche quelli che dicono, spesso nel ff, che ti importa della distorsione, tanto la corregge la fotocamera... Ma anche no. preferisco partire da tutta la qualità possibile, ottiche buone, sensori buoni. Le alchimie le uso dopo lo scatto, se mi piace e se ne ho voglia.
Io uso dxo dal 2013, le differenze sono sempre le stesse con tutti i sensori, più è grande più lunga è la focale che si usa per avere lo stesso angolo di campo, più dettagli ci sono, più informazioni ha il file. Il rumore salvo confrontare due sensori di decadi differenti è uguale su tutti i sensori, nei formati crop è solo più visibile. Per rendere più facile, se scatto con la d810 prima in FF e poi in aps-c, poi 1" il rumore è sempre lo stesso non aumenta, è solo più visibile per via del crop, ecco perché si chiamano formati crop. La rivoluzione ci potrà essere se faranno sensore capaci di leggere l'immagine in tempo reale e contare su software, potenza di calcolo per sfruttare il multiframe come gli smartphone fanno già, al momento le tecnologie si sviluppano prima dove gira più denaro, smartphone e full frame.
“ Parlo dei softwares di demosaicizzazione del raw basati su AI e della loro capacità di annullare il rumore e salvaguardare i dettagli anche in condizioni apparentemente disperate „
La riduzione del rumore è un conto, la gamma dinamica un altro. Certamente i software di ultima generazione fanno una riduzione di rumore associata allo sharpening che è fantastica. Ma se i dettagli non ci sono, per via di una gamma dinamica più limitata, non si possono inventare. Anche se non è escluso che l'IA possa inserirne di verosimili copiandoli da immagini simili, ma in quel caso si tratterebbe di falsificazione bell'e buona: un conto è ricostruire in maniera intelligente il dettaglio disturbato da grandi quantità di rumore, ma presente, un altro sarebbe inserire dettagli inesistenti nel file di partenza. Non dico che non si possa fare, e probabilmente lo si farà, ma certamente si sconfina nel campo delle immagini create (anche se solo in parte) tramite IA.
Miopia artistica già si può chiedere a Gemini di generare uno foto HD di qualsiasi posto del pianeta, con qualsiasi condizione meteo, fulmini, neve ecc stando sul divano. Gemini per chi non lo sapesse è l'IA di Google
Stiamo dicendo cose ovvie. Sabato sera ero con la famiglia (e il niponito) a prendere un aperitivo e dato che era sera ed era buio ho portato una FF con un 50/1.8 per fare qualche foto... beh...a 5000 iso e f/2 scattavo a 1/60 sec. e in alcuni casi si andava a 6400... Secondo voi potevo portarmi una m4/3 e ottenere le stesse foto? Ovviamente no. Ma... per tutto il resto... vacanze, paesaggio, ritratti... dove c'è "abbastanza" luce (diciamo almeno 8-9 EV?) dove sarebbe "limitato" il m4/3? In questi casi riduzione del rumore (già di per me piuttosto ridotto) si fa senza problemi anche senza usare software "esoterici"... E hai meno ingombro, meno peso e... più soldi in tasca.
“ Miopia artistica già si può chiedere a Gemini di generare uno foto HD di qualsiasi posto del pianeta, con qualsiasi condizione meteo, fulmini, neve ecc stando sul divano. Gemini per chi non lo sapesse è l'IA di Google „
Certo, quel che volevo dire è che mi sembrerebbe un po' equivoco un software di fotoritocco che, senza dir niente a nessuno, inserisse dettagli verosimili ma arbitrari al posto di quelli mangiati dalla sovra o sottoesposizione. Ma credo che succederà.
Ma infatti anche se scatto spesso ad eventi in basse luci, tuttavia la maggior parte delle foto le faccio di giorno e in vacanza, e a conti fatti visto che agli eventi non mi pagano, nel mio caso non avrebbe senso spendere soldi x un sistema ff magari professionale, solo per far vedere quanto sono pulite e nitide le mie foto, postate sui social. Spendo molto meno se prendo un paio di fissi e un flash x le emergenze.
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