| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 17:54
“ Ciao, comunque se mettessi una foto dei negativo, come ti hanno già suggerito, non sarebbe male „ Appena torno a casa stasera lo faccio... |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 19:56
Gli scanner che ho usato (vari Epson) e uso attualmente (Hasselblad), prevedono il lato supporto (lucido, con immagine non speculare) rivolto verso l'obiettivo; poi nel caso di riproduzione con fotocamera, non saprei, ma non vedo ragione per cui dovrebbe essere differente. In fondo lo scanner (tranne quelli a fotomoltiplicatori, come quelli a tamburo) non è altro che una fotocamera, con l'unica differenza concettuale che non ha un sensore con filtro di Bayer ma ogni pixel viene rilevato in tutti e tre i canali da un sensore trilineare (ad eccezione dei Fuji Frontier che funzionano in maniera differente, ma il concetto non si discosta poi di molto). Questo appena descritto è uno dei motivi (non il solo) per il quale in genere gli scanner offrono risultati migliori (tranne quelli di fascia bassa) rispetto alla riproduzione con fotocamera: poiché, come avviene con le fotocamere che permettono il "pixel shift" ogni pixel viene letto in tutti e tre i canali, senza interpolazione, con vantaggi in termini di fedeltà colori e nitidezza. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 20:28
Grazie Diebu per la tecnicissima precisazione. Mi collego a quanto scrivi per riportare una delle mie esperienze "empiriche". Tra le digitali che posseggo, vi è una Pentax K1-I, che dispone di una - seppure primitiva - funzione pixel shift. Ho fatto alcune prove confrontando le immagini ottenute con la Pentax abilitando il pixel shift e la solita Fuji X-T2 che adopero per ri-fotografare i negativi, non ho notato differenze apprezzabili, se non il file decisamente più "pesante". Purtroppo la lente usata è differente, ma in teoria il Pentax 100 Macro (lente contemporanea) dovrebbe essere all'altezza del vecchio Nikkor 55. I sensori, almeno come mpx, sono confrontabili. Viceversa, altra prova, ho montato il Nikkor sulla Df, le immagini ottenute non sono malvagie, ma si nota il sensore da "soli" 16 mpx rispetto alle altre due macchine. Ho visto qui sul forum immagini digitalizzate con una Olympus m43 e funzione pixel shift, mi sono parse molto ben riuscite. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 21:21
Enrico, non saprei dirti il motivo, non ho esperienze dirette con l'utilizzo di fotocamere con pixel-shift (ma vedendo dei confronti in giro la differenza si dovrebbe vedere, poca o tanta dipende dai casi), quindi, pur avendo l'abitudine di non parlare di ciò che non conosco bene o su cui ho esperienze dirette, posso azzardare qualche ipotesi, almeno come spunti su cui riflettere e sperimentare: - il tutto era perfettamente stabile? Se non lo è, non solo non ci sono vantaggi, ma addirittura svantaggi; - la messa a fuoco era perfetta? ma soprattutto, ed è questa l'ipotesi che reputo più accrrditata: - hai usato la funzione pixel-shift per aumentare la risoluzione o per leggere ogni pixel con i vari pixel (di più o di meno dipende dalle fotocamere e dalle opzioni selezionate) adiacenti? Visto che mi parli di un aumento di peso del file credo che tu l'abbia utilizzata per aumentare la risoluzione; invece io mi riferivo al vantaggio dato dalla mappatura di ciascun pixel utilizzando anche quelli adiacenti con filtro di diverso colore. In tal asso la risoluzione in pixel non dovrebbe aumentare e di conseguenza neanche il peso del file. Però quanto ho scritto sopra prendilo con le pinze, come spunto per approfondire, poiché, lo ribadisco, non ho esperienze diretta. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 21:36
L'allestimento è lo stesso, treppiede robusto ed appesantito, con la reflex live view e fuoco manuale (sebbene la lente sia AF) con peaking sullo schermo, ovviamente autoscatto 10 secondi, escluderei dunque il problema vibrazioni. Non ricordo i valori diaframma, comunque sempre compresi tra 5.6 e 8. Probabile la terza ipotesi, non ho mai approfondito come funziona nel dettaglio il pixel shift Pentax, l'ho utilizzato per prova solo in questa occasione, per l'utilizzo "normale" - anche su treppiede - basta ed avanza lo scatto "semplice". A memoria mi pare che nel menù della macchina non vi siano modalità differenti di pixel shift. Controllo sul manuale. Grazie Edit: mi sono letto il manuale, vi sono due modalità pixel shift, con o senza "motion correction", nel caso "con" la macchina utilizza una sola immagine nel caso vi siano elementi "in movimento" nell'inquadratura, sostituendo la parte "mossa" che non è il mio caso, essendo tutto immobile. Per il resto, il procedimento è sempre la somma di quattro "letture" La cosa che non mi torna è che, leggendo in rete qui www.bhphotovideo.com/explora/photography/tips-and-solutions/pixel-shif in effetti la dimensione del file dovrebbe rimanere la stessa dello scatto normale mentre secondo Pentax - in effetti così avviene - le dimensioni quadruplicano. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 22:41
Nella pellicola ci sono - il supporto che è il lato lucido - la emulsione che è il lato opaco io consiglio di fotografare con il lato opaco verso l'obiettivo, l'unica scocciatura è che in PP poi bisogna rovesciare l'mmagine, quasi tutti i software lo consentiono. La ripresa secondo me viene più nitida e, nel contempo, si evita il rischio di riflessi generati dalla parte lucida Per i negativi a colori io consiglio poi di fare una prima grossolana regolazione con dei filtri colore, io avevo usato quelli del Cibachrome, non ricordo esattamente i valori, servivano a contrastare la dominante arancione della pellicola, basta fare alcune prove.... poi, scattando in RAW, si perfezionano abbastanza facilmente Altra cosa importante è pulire bene i negativi e le diapositive, la polvere è tremenda, ovviamente è impossibile toglierla tutta, ma ci si risparmia parecchio lavoro in PP. Infine focheggiare sulla grana della pellicola |
| inviato il 13 Febbraio 2024 ore 9:11
I negativi sono OK direi sempre con D700, notare come il medio formato analogico è più ricco di toni e meno "gessoso" questa era una FP4 su 35mm
 questa da 6x6, credo sempre FP4
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| inviato il 13 Febbraio 2024 ore 10:06
I negativi sembrano belli, nitidi e contrastati, come credo sia logico attendersi avendo esposto all'iso nominale della pellicola ed essendo il rivelatore piuttosto energico. L'impressione data dalle prime digitalizzazioni fatte "al volo" era abbastanza fuorviante. Ora non ti resta che passare alla fase successiva con il tuo ingranditore. Solo cosi potrai capire se i negativi hanno una densita' e un contrasto "facili" per la stampa e in funzione di questa eventualmente agire di conseguenza nelle fasi precedenti di ripresa e sviluppo. |
| inviato il 13 Febbraio 2024 ore 10:17
Ottimo! I vostri commenti mi confortano! Allora cominciamo ad organizzarci per il passaggio alla fase stampa...(magari sperando che nei prossimi rulli ci siano foto più interessanti) Sommaria lista della spesa: (l'ingranditore già ce l'ho DURST M601) - 3 bacinelle - 2 pinze - carta politenata(?) quale? che grado? AIUTO! - luce rossa - chimico sviluppo - chimico arresto - chimico fissaggio altro? |
| inviato il 13 Febbraio 2024 ore 10:20
La Ilford Fp4 è una pellicola straordinaria. Spero che la nuova Ferrania P33 si comporti in modo simile ma con quel quid che la caratterizzerebbe, come hanno fatto con la P30N. |
| inviato il 13 Febbraio 2024 ore 10:48
Ciao Arkavi, per la lista della spesa -bacinelle, ne prenderei anche la quarta per il lavaggio. Per le dimensioni dipende molto da quanto grande stamperai. Meglio prenderle di una 'taglia' in più rispetto alla stampa da fare, ad es 24 x 30 se fai una 18x24. -carta politenata sicuramente per iniziare, e multigrade, non a grado fisso. Ovviamente devi controllare che il tuo ingranditore sia completo dei filtri multigrade. Le Foma hanno un eccezionale rapporto qualità prezzo. Decidi se lucida, opaca o molto opaca. Io ti suggerisco partire con una via di mezzo e da lì fai le tue scelte: fomaspeed variant 313 formato 18x24. -sviluppo: in questo momento c'è carenza dei Kodak, forse mi orienterei su un classico ilford PQ o multigrade liquido -stop e fix sono gli stessi dello sviluppo pellicola, ma tienili separati. Pinze ok Luce rossa, mi raccomando quelle specifiche |
| inviato il 13 Febbraio 2024 ore 11:24
La luce va bene, forse meglio giallo-verde. Per la carta ti conviene prendere più gradazioni, dipende dal contrasto del fotogramma, in genere quelle a basso contrasto non servono.... |
| inviato il 13 Febbraio 2024 ore 11:34
Anche io preferivo la luce giallo'verde |
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