| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 9:25
L'Oasi di Racconigi è molto bella ed è divisa in due parti. Una più "zoo" con le anatre di vario tipo in recinti e una più wild. Ma anche in quella wild non serve vestirsi da Rambo. Ricordo che una quindicina di anni fa, quando ero proprio all'inizio dell'avventura fotografica, avevo un tremendo 70-300 (mi pare Sigma) e fotografavo un'anatra mandarina nei recinti con un angolo di 45°, con ovvi risultati orrendi. Mentre fotografavo, un tizio in full mimetica mi si mette vicino e con un bazooka (anche lui ottimamente mimetizzato) fotografa la mandarina con la stessa orrenda inclinazione. |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 9:31
A Racconigi quasi tutti i capanni hanno aperture molto larghe ed alte, non sono feritoie ma finestroni. Vestirsi in modo poco appariscente non è una cattiva idea. Perché poi ci si lamenta che rimane tutto lontano mentre è tutto un susseguirsi di chiacchere, movimenti, gente che discute di astrofisica e via dicendo. Se è vero che i selvatici possono maturare una certa tolleranza, andare un questi contesti con la tuta da snow verde blu e rossa metallizzata e discutere ad alta voce non aiuta di certo. |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 9:33
Quoto Luve |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 9:33
Scusate, ma come si veste uno saranno caxzi suoi spero, io per esempio ho abiti dedicati all'attività fotografica, siccome mi sdraio nel fango o sul pavimento pulito a seconda di dove mi trovo ho pantaloni che indosso quando fotografo e sono colorati di verde o mimetici, e li indosso indifferentemente da che genere di foto sto facendo, lo stesso per il giaccone, con adeguate imbottiture movibili per quanto è freddo, che c'entra se un giorno vado a fare ritratto si una spiaggia pensate che dovrei dotarmi di un abbigliamento specifico? |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 9:41
“ A Racconigi quasi tutti i capanni hanno aperture molto larghe ed alte, non sono feritoie ma finestroni. Vestirsi in modo poco appariscente non è una cattiva idea. Perché poi ci si lamenta che rimane tutto lontano mentre è tutto un susseguirsi di chiacchere, movimenti, gente che discute di astrofisica e via dicendo. Se è vero che i selvatici possono maturare una certa tolleranza, andare un questi contesti con la tuta da snow verde blu e rossa metallizzata e discutere ad alta voce non aiuta di certo. „ Si, ma sono d'accordo anch'io. Però a cosa serve vestirsi in mimetica se poi urli con il tuo amico tutto il tempo. In ogni caso stavo solo evidenziando alcuni comportamenti estremi che ho notato. |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 10:09
Beh... il Rambo dei fotografi l'ho incontrato veramente Aveva pure il coltellaccio da mezzo metro legato alla coscia, fosse mai che una lepre lo potesse aggredire. Se ne stava in bella vista in mezzo al bosco su un'altura priva di vegetazione, lo si vedeva da un chilometro. Si è accorto di me solo perché, visto sto semaforo in mezzo al bosco, mi sono spostato per appostarmi da un'altra parte, ovviamente. Manco a dirlo mi ha augurato "buona caccia" a voce alta . L'ho incontrato più tardi, alla Capanna Genziana (in Cansiglio), dove mi sono fermato a prendere un caffè. Si è lamentato dei lupi che, secondo lui, si erano mangiati tutti i cervi, dato che non ne aveva incontrato nessuno . Ha anche detto che se gli si fosse avvicinato un lupo gliene avrebbe fatto passare la voglia... Mi ha annichilito, non ho neanche trovato le parole per mandarlo a quel paese. Mi sono voltato e me ne sono andato. Deve aver pensato che sono una persona maleducata Aggiungo: anch'io mi vesto di verde e con abiti dedicati, altrimenti mia moglie mi spiuma. |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 10:10
Meraviglioso |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 10:11
La vita reale è piena di co_glioni. Di tutti i tipi... Si, qualcuno pratica anche fotografia naturalistica purtroppo. |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 10:57
Concordo |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 11:11
Lascerei perdere il bramito, vera e propria allegoria tutto ciò che non funziona in questo genere fotografico. A partire da chi organizza i workshop in campeggio. Poi vai a giugno luglio con 30 gradi per fare i rossi con le ultime luci e non trovi nessuno. Tutti al centro commerciale. |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 11:47
Purtroppo tutti noi avremmo episodi spiacevoli da raccontare a riguardo, e questo la dice lunga su come siamo in genere visti male da ornitologi e naturalisti di professione, che comprensibilmente tendono a fare di tutta l'erba un fascio (anche solo per un principio di precauzione, non conoscendo magari le persone). Chi non vuole guastarsi il sapore di un'uscita fotografica, in genere tende, come faccio io, ad evitare situazioni di forte richiamo o ben note. Non è detto che debba essere per forza una via più faticosa e meno appagante, capita sovente che si riescano a fare foto che sarebbero state impossibili in contesti più frequentati. Poi, pur adottando tutte le precauzioni ed attenzioni, come possiamo escludere di esser noi stessi motivo di disturbo e danno, spesso inconsapevolmente? Finchè l'esperienza ci assiste, sappiamo come comportarci, e limitare i rischi. Ma l'esperienza è pur sempre parziale. Ma poi... che c'entra con lo sfondo omogeneo???  |
| inviato il 17 Gennaio 2024 ore 11:55
“ L'oasi di sant'alessio è come andare allo zoo, io ci andai 4 anni fa, ma credevo fosse un oasi naturalistica e arrivato lì ci rimasi talmente di me..a che venni via dopo 10 minuti e senza fare foto. „ E' un punto di raccolta per animali selvatici da reintrodurre, come la torbiera. Perlomeno così raccontano, ricordo che avevano anche un gipeto. Gli spazi sono limitati, tieni presente che dai 100 ettari iniziali, poi diventati per poco 300, la politica ha via via ridotto a 30, fino agli attuali 10. comunque è ben diverso da uno zoo tipo le cornelle. Ovvio non c'è il gusto della "caccia fotografica", e non può essere considerata wildlife, ma puoi rimediare dei buoni scatti. Una delle due aveva anche un ocelot, non ho ben capito cosa ci faceva li. Credo fosse un sequestro. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 13:08
perche non hai foto nel profilo ? |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 13:45
“ e questo la dice lunga su come siamo in genere visti male da ornitologi e naturalisti di professione, che comprensibilmente tendono a fare di tutta l'erba un fascio (anche solo per un principio di precauzione, non conoscendo magari le persone) „ diciamo che a molti di questi signori bird calza alla perfezione il detto di predicare bene e razzolare male, ce ne sono tantissimi di esempi di birdiwocciari ripresi in azioni e documentati che vanno contro la loro etica, alcune volte addirittura per fare dispetti ai fotografi senza motivo ma a scapito della fauna, ma per correttezza di categoria ci sono anche fotografi filmati a tirare sassate alle anatre per riprendere il loro involo, in coppia alternandosi a vicenda, addirittura alcuni difensori della natura molto attivi anche qui sul sito, per cui..........non ci sono categorie ma comportamenti singolari in ognuno. “ Vedo sul forum bellissime foto di passeriformi con sfondo perfettamente omogeneo, indipendentemente dal fatto che siano state scattate con zoom o con fisso da 10K; pppure che il diaframma fosse f/5.6 o f/11. Ora la mia domanda è, sono tutte foto realizzate con gli elementi sullo sfondo a 10 m, oppure c'è molta PP, vedi ad esempio (no sia mai), sostituzione dello sfondo, per rendere la foto più accattivante. „ basta cercare e posizionarsi in modo da avere lo sfondo lontano, tutto qui, non esprimo pareri su altri metodi che non conosco. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |