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“ Ma il tubo di prolunga diminuisce la distanza di messa a fuoco e poi tutto il resto è restituito dalla qualità del vetro.. il tubo di prolunga non incide sulla resa della qualità del file in sé, è solo un riduttore di distanza e nulla più..... „
Uno delle tante fonti affidabili che si trovano in rete che dicono esattamente il contrario:
da "Naturalmente Vicini" di Riccardo Polini, non proprio l'ultimo arrivato in fato di macro, consiglio la lettura di tutta la dispensa perchè è veramente fatta bene.
E la cosa è anche piuttosto intuitiva. Anche in un obiettivo normale (non macro), passando da infinito alla minima distanza, l'inclinazione con la quale i raggi colpiscono la lente frontale (e quindi tutto il percorso ottico) cambiano; quindi variano anche le caratteristiche ottiche, difetti compresi. In un obiettivo normale generalmente si privilegia la resa ad infinito rispetto a quella alla minima distanza che risulta spesso più problematica (specialmente a diaframmi aperti), figuriamoci se questa minima distanza viene accorciata con i tubi forzando l'obiettivo a ricevere raggi che gli arrivano con un'inclinazione non contemplata nel progetto, chiaro che convergeranno un po' peggio.
“ .il problema è che non puoi dire che i tubi di prolunga distruggano le bolle „
Difatti non è così ma nessuno l'ha detto; i tubi possono modificare l'intensità luminosa della corona circolare (essendo un'aberrazione che può dipendere dalla distanza di messa a fuoco come tante aberrazioni) che è la caratteristica delle bolle tipo Trioplan.
Angus, il punto non e' dare una nuova definizione. Il punto e' cercare di capire perche' un tubo aggiunto, in certi casi migliora ed in altri attenua il fenomeno.
Le mie osservazioni sono piu' che altro un tentativo di comprendere perche' succede. Non per mettere in dubbio che, sul tuo obiettivo, le bolle spariscano se monti i tubi.
“ E la cosa è anche piuttosto intuitiva. Anche in un obiettivo normale (non macro), passando da infinito alla minima distanza, l'inclinazione con la quale i raggi colpiscono la lente frontale (e quindi tutto il percorso ottico) cambiano; quindi variano anche le caratteristiche ottiche, difetti compresi. „
Il signore non sarà l'ultimo arrivato, ma quello che ha scritto, purtroppo, è al limite della banalità senza fondamento, già solo per il fatto che parla di un obiettivo 50mm generico, quando invece esistono millemila schemi ottici diversi anche per un 50mm....il fatto poi di come parli anche tu dei raggi e relativa inclinazione, fa pensare al solito danno culturale che fanno gia dalle scuole inferiori, rappresentando geometricamente linee che entrano in una lente e convergono nel punto di fuoco...cosa che porta sempre a ragionare in termini geometrici e non ondulatori, quale effettivamente l'ottica è....cosa denunciata già molti anni fa dal compianto Luigi Farioli...
ps: detto questo, come ha fatto notare qualcun altro, anche Alberto Ghighi Panizza non è esattamente l'ultimo arrivato....e spesso ha rimarcato che preferiva una lente con i tubi di prolunga che non un macro....e non credo fosse sotto l'effetto di stupefacenti.
ps2: aggiungo, cosa provata anche da me con ottimi risultati, che molti montano anche i macro su tubi di prolunga.
Angus, come ho detto prima la resa dipende dai vetri dell'obiettivo, più è buono l'obiettivo e più riesce a ricavare con una messa a fuoco più ravvicinata tramite i tubi di prolunga… Il degrado che parla in quell'articolo che dici tu si riferisce alla qualità del vetro che ovviamente avvicinando la messa a fuoco viene maggiormente spinto al massimo ed ovviamente il risultato finale è direttamente proporzionale alla qualità del vetro, ma qui già stiamo parlando della qualità del dettaglio mentre che è il discorso dello sfocato e delle bolle è un discorso diverso e non influenzato dal tubo di prolunga in termini di resa qualitativa, ma il ridurre la distanza di messa a fuoco indubbiamente crea più problemi con la profondità di campo perché la riduce…
Poi, come tutti sappiamo diminuendo la distanza di messa a fuoco diminuisce anche la profondità di campo, e questa della profondità di campo è un problema in più sulla resa qualitativa finale del dettaglio, ma il tubo di prolunga in sé per sé non incide sulla qualità del file perché è un pezzo di tubo senza vetri…
Qui sotto il video di Panizza dove al minuto 53 parla di come monta i tubi di prolunga su un obiettivo macro per ridurre ulteriormente la distanza di messa a fuoco.... al 37esimo minuto nomina un obiettivo, un comune 50mm non magro, che usa con i tubi di prolunga per fare macro fotografia perché lo trovo estremamente nitido…
Angus guardalo questo video che è molto interessante perché Panizza è davvero un maestro in ambito macro fotografia, e di sicuro non avrebbe usato i tubi di prolunga se questi avrebbero fatto perdere qualità sul dettaglio o su altro…
“ Il signore non sarà l'ultimo arrivato, ma quello che ha scritto, purtroppo, è al limite della banalità senza fondamento, già solo per il fatto che parla di un obiettivo 50mm generico, quando invece esistono millemila schemi ottici diversi anche per un 50mm....il fatto poi di come parli anche tu dei raggi e relativa inclinazione, fa pensare al solito danno culturale che fanno gia dalle scuole inferiori, rappresentando geometricamente linee che entrano in una lente e convergono nel punto di fuoco...cosa che porta sempre a ragionare in termini geometrici e non ondulatori, quale effettivamente l'ottica è....cosa denunciata già molti anni fa dal compianto Luigi Farioli...
ps: detto questo, come ha fatto notare qualcun altro, anche Alberto Ghighi Panizza non è esattamente l'ultimo arrivato....e spesso ha rimarcato che preferiva una lente con i tubi di prolunga che non un macro....e non credo fosse sotto l'effetto di stupefacenti.
ps2: aggiungo, cosa provata anche da me con ottimi risultati, che molti montano anche i macro su tubi di prolunga. „
Intanto per obiettivo normale intendevo non macro, come ho anche specificato fra parentesi; ma non ha importanza dato che la variazione dell'angolo di incidenza al variare della distanza di messa a fuoco vale per tutti gli obiettivi.
Il tracciamento dei raggi attraverso le lenti di un obiettivo era, ed è tutt'oggi, il metodo di progettazione delle ottiche; la differenza è che una volta si facevano i calcoli trigonometrici a mano ed adesso li fa un software.
Software usato anche dagli autori di questo interessante sito (molto utile se si vuole approfondire l'argomento) che fornisce molti parametri ottici ed il tracciamento dei raggi di vari obiettivi, inserendo i dati presi dai brevetti.
Nel loro archivio non c'è il Trioplan purtroppo, ho preso ad esempio il Nikon 105mm f/2.8 AF.
Cambiando "Scenario" si può passare dalla configurazione infinito a quella minima distanza e si può notare come cambia l'incidenza sulla lente frontale e tutto il percorso dei raggi fino al sensore. Pensare che tutti i parametri ottici siano identici per le due configurazioni estreme e che la distanza di messa a fuoco non incida su niente è veramente senza fondamento.
Tutto ciò non vuol dire che i tubi non siano una buona soluzione alternativa, anche perchè il deterioramento si manifesta soprattutto a grandi aperture e nelle zone periferiche, quindi in macro non è generalmente un problema.
"Do bear in mind that whilst extension tubes are a cheap way to get into extreme macro, they're not necessarily optically the best. Although tubes, being empty, don't add any extra aberrations into the mix, what they might to is cause the optical aberrations of a non-macro lens to be magnified. So if you're using a standard lens on the end of tubes, this might not be optimised for flatness of field, or even for a close distance, and that would be magnified by the effect of using extension tubes."
In pratica i tubi non aggiungono nuove aberrazioni ma amplificano quelle esistenti alla minima distanza che potrebbe essere una configurazione non ottimizzata.
“ In pratica i tubi non aggiungono nuove aberrazioni ma amplificano quelle esistenti alla minima distanza che potrebbe essere una configurazione non ottimizzata. „
che poi l'aberrazione cromatica sulle bolle non ha nessun effetto, e l'aberrazione sferica può incidere sulla forma della bolla ma più che altro ai lati del frame, ma se un'ottica distorce le bolle non è certo colpa del tubo di prolunga, ma dei vetri dell'ottica...
“ che poi l'aberrazione cromatica sulle bolle non ha nessun effetto, e l'aberrazione sferica può incidere sulla forma della bolla ma più che altro ai lati del frame, ma se un'ottica distorce le bolle non è certo colpa del tubo di prolunga, ma dei vetri dell'ottica... „
La correzione dell'aberrazione sferica incide sul contorno luminoso dei punti luminosi sfocati, che si può manifestare nello sfocato dietro il soggetto (sovracorrezione) o davanti (sottocorrezione); basta usare uno dei due Nikon DC per verificarlo.
La perdita della forma arrotondata allontanandosi dal centro è figlia della vignettatura, meno ce n'è e meno il fenomeno si manifesta (tipo Nikon Plena 135mm f/1.8); l'aberrazione cromatica non c'entra niente.
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