| inviato il 07 Agosto 2023 ore 23:44
No, miglior prof d'Italia fu il successivo, quello giunto dopo di lui. |
| inviato il 08 Agosto 2023 ore 9:31
Meno male... |
| inviato il 08 Agosto 2023 ore 11:31
“ ...valutare uno studente con i 2 e i 3 già la dice tutta...la didattica del Giurassico „ Sono d'accordo, ma anche quando a chi non ha capito una mazza, ha raffazzonato vaghi ricordi delle lezioni ricevute e ha imbrattato carta per redigere qualcosa che chiamare "elaborato" è già decisamente eccessivo si regalano dei sei perchè "comunque si è impegnato" sicuramente non stiamo facendo l'interesse dell'alunno. E questa è la didattica attuale, nel 99% dei casi. |
| inviato il 08 Agosto 2023 ore 11:44
Misurazione e valutazione: branca della pedagogia..non mette in discussione la validità delle insufficienze, ma obbietta sull' inutilità di voti come 2 e 3. |
| inviato il 08 Agosto 2023 ore 12:23
“ Misurazione e valutazione: branca della pedagogia..non mette in discussione la validità delle insufficienze, ma obbietta sull' inutilità di voti come 2 e 3. „ Mah, io penso soprattutto al lato psicologico della faccenda, cioè a dire come viene interpretata la valutazione da chi la riceve. Se do un sei chi se lo prende, a seconda del carattere che ha, potrebbe pensare "Porca miseria, sono un po' scarsino, meglio che mi do una mossa!" oppure "Ok, tutto sommato vuol dire che vado bene". Questa seconda possibilità è da considerare con attenzione, e quindi il sei sarebbe da NON dare, sostituendolo con un cinque o un quattro, quando l'alunno non ha prodotto qualcosa di almeno minimamente valido. Altrimenti penserà che va bene così e che raffazzonare qualcosa è una buona soluzione per tirare a campare. Peccato che poi quando inizierà a lavorare scoprirà, a sue spese, che le cose non stanno affatto così. Meglio fargliela capire prima, 'sta cosa. Ed è questo che la scuola dell'obbligo (e anche spesso le superiori) non sta affatto facendo, ed è un problema mica da ridere. |
| inviato il 08 Agosto 2023 ore 12:54
Sono stato un lettore compulsivo per gran parte della mia vita. Adesso un po' meno ma leggo spesso. Impossibile fare una classifica. Bellissimo l'ultimo che ho letto intervallato da libri di fisica divulgativa : I due stendardi |
| inviato il 08 Agosto 2023 ore 13:52
“ E questa è la didattica attuale, nel 99% dei casi. „ A volte sembra si sia passati da un estremo, i 2 e i 3 che facevano media, che non potevi recuperare perchè oltre all'8 non si andava, all'altro, con l'inesistenza dell'insufficenza e i 10 distribuiti con maggior generosità. Al solito, l'aurea via di mezzo sembra esser perduta. Periodo, questo, difficile anche per i libri. Ho visto una versione iper super semplificata di "Zanna Bianca", scritto per bambini delle primarie. Tutto il racconto riassunto in 70 facciate scritte a caratteri grandi, enormi. Non so se sia il sistema giusto, semplificare troppo. Quand'ero alle elementari ho sempre letto di tutto, dai fumetti ai libri, passando per le istruzioni di qualsiasi cosa... tanto che i miei parenti, che non brillavano in lettura, erano persino preoccupati dalla cosa:" Basta dargli qualcosa da leggere e lui sta lì calmo", sembrava quasi una constatazione di qualche brutto male. Ora si legge pochissimo, a quanto sembra, però boh... come fare ad invogliare qualcuno? L'esempio è relativo: nella mia famiglia solo mia mamma era (ed è tutt'ora) lettrice, tutti gli altri manco se li metti sotto tortura. Tornando ai libri... uno che avevo dimenticato, forse dandolo per scontato: Moby Dick, di Melville, il libro che mi ha riportato alla lettura, dopo una pausa di qualche anno. |
| inviato il 08 Agosto 2023 ore 18:08
In ordine sparso: It - Stephen King Dieci Piccoli Indiani - Agatha Christie Mostri - Dean Koontz Nessun Dove - Neil Gaiman Stardust - Neil Gaiman Il Conte di Montecristo - Dumas Il Circolo Pickwick - Dickens Novecento - Baricco Sfera - Michael Crichton La bara - Richard Laymon Il totem - David Morrell La compagnia dei celestini - Stefano Benni La variante di Lunenburg - Paolo Maurensig Riccardo III - Shakespeare Tutta la saga Malaussene - Daniel Pennac Triologia Millennium - Stieg Larsson Non dirlo a nessuno - Harlan Coben Marina - Carlos Ruiz Zafon Saga Trono di Spade - George R.R. Martin Dicembre è un mese crudele - Elizabeth George La notte eterna del coniglio - Giacomo Gardumi L'uomo del labirinto - Donato Carrisi Miserere - Jean-Christophe Grange Il silenzio degli innocenti - Thomas Harris Il signore degli anelli - Tolkien etc, etc, etc... |
| inviato il 08 Agosto 2023 ore 19:08
Chiedi alla polvere: John Fante Bufalino.... Il maestro e Margherita.... e tanti tanti altri... |
| inviato il 08 Agosto 2023 ore 21:25
Kent Haruf Trilogia della pianura Qualcuno lo ha letto ? A me è piaciuto |
user249402 | inviato il 09 Agosto 2023 ore 21:20
100 anni di solitudine Lo straniero La solitudine dei numeri primi Il sorriso etrusco La casa degli spiriti Il vecchio che leggeva romanzi d'amore Don Chisciotte Naufragi Cargo Mistero buffo Per chi suona la campana La chimera |
| inviato il 09 Agosto 2023 ore 22:21
Pinocchio l'ha già detto qualcuno? poi a caso: Cronaca di una morte annunciata Il fattore umano A casa dopo l'uragano |
| inviato il 09 Agosto 2023 ore 22:56
“ Periodo, questo, difficile anche per i libri. Ho visto una versione iper super semplificata di "Zanna Bianca", scritto per bambini delle primarie. Tutto il racconto riassunto in 70 facciate scritte a caratteri grandi, enormi. Non so se sia il sistema giusto, semplificare troppo „ Questione, a mio avviso, importantissima, fondamentale: non solo ci sono questi libri semplificati, ma ormai quasi tutti gli "autori" moderni italiani scrivono con un lessico ultrasemplificato, anche per le scuole medie. Una volta erano gli alunni che dovevano sforzarsi di capire e imparare termini nuovi, ora sono gli scrittori che devono autocensurarsi. Uso questa parola non a caso. Perché oltre alla semplificazione, non devono esserci parole sgradevoli o "pericolose". Il risultato oggi è che per i ragazzi delle medie, 11-14 anni, risulta complicata la lettura di un fumetto come Topolino degli anni ottanta. Ovviamente oggi anche Topolino si è semplificato. |
| inviato il 09 Agosto 2023 ore 23:11
“ Risulta complicata la lettura di un fumetto come Topolino degli anni ottanta. „ Ho provato a dar da leggere ai miei nipoti "Topolino e la Spada di Ghiaccio", del grande Massimo De Vita, anno 1982, uscito su Topolino quando avevo 7 anni, e letto già allora, appassionandomi. Ebbene, terza vignetta, piantano lì tutto perchè ci sono vocaboli incomprensibili. Il discorso della semplificazione nasconde la terribile minaccia raccontata da Orwell in "1984": l'incapacità di un pensiero articolato e, soprattutto, critico... Mancando gli strumenti, ovvero le parole, impoverisci sia la lingua che il cervello che la parla. Parlando di fumetti... Tempo fa discuto con un amico, di professione fumettista, relativamente alla "magrezza" di alcuni nuovi albi Bonelli, tipo Tex Willer da giovane... praticamente la metà delle pagine al medesimo prezzo. Lui mi risponde che così vuole la gente, chi compra, perchè 100 pagine di un albo di Tex sono troppe, troppo impegnativa la lettura per le nuove generazioni, che non comprano l'albo. Cioè... un albo a fumetti da 100 pagine lo si finisce in 20 minuti scarsi. Boh, non so che pensare. |
| inviato il 09 Agosto 2023 ore 23:16
Hardy: Pinocchio è un grande libro, specialmente se pensiamo alla prima stesura, che finisce con l'impiccagione del protagonista. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |