RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

E ci risiamo ancora con l'orso, colpa dell'uomo che doveva stare a casa.


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » E ci risiamo ancora con l'orso, colpa dell'uomo che doveva stare a casa.





avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 0:49

Nel Trentino occidentale un tempo gli orsi erano abbastanza, e i trentini, pur temendoli, convivevano anche con essi. Col tempo, però, gli orsi divennero troppi e provocarono danni (asini, pecore e vacche ne facevano troppo sovente le spese), sicché furono sempre meno ben visti. L'Imperatore d'Austria elargiva ricchi premi ai cacciatori di orsi e i locali omaggiavano i loro conterranei capaci di ammazzare la odiata belva che aveva il vezzo di non contentarsi della sola dieta vegetariana.
La conclusione inevitabile fu la totale scomparsa dell'orso in quelle valli, poi consegnate ai turisti (che non solo non recavano danni alle madri, ma portavano anche i soldi, tanto che i locali si occuparono sempre meno della manutenzione dei boschi e sempre più di edilizia e tecniche di sfruttamento della nuova fonte di ricchezza).
Qui riporto un bellissimo articolo che ci racconta di Luigi Fantoma, il re della lunga e profonda Val Genova, nel cui mezzo è ancora individuabile la sua casa.
www.corriere.it/cultura/19_luglio_25/storie-un-cacciatore-d-orsi-96b89
La Storia dovrebbe essere maestra di vita, ma purtroppo gli scolari sono spesso disattenti.
Così è successo che il molto lodevole intento di far tornare in quelle valli orsi prelevati in Slovenia, ovviamente senza essere stati preventivamente interpellati, sta dando luogo a discrete problematiche. Anche perché il citato intento è stato perseguito in malo modo e non ha coinciso, come avrebbe dovuto, con la volontà di ristabilire la naturale e preesistente bio diversità. No, perché all'inizio i trentini hanno visto l'orso anche come una bandiera da sbandierare ai turisti sotto forma di attrazione giocosa; depliants, opuscoli e libretti vantavano questi luoghi in quanto sani ed incontaminati al punto di essere abitati da innocui plantigradi; tanto che all'imbocco della Val Genova, provenendo da Carisolo, gli automobilisti, con in macchina i bambini, al punto di accesso a pagamento chiedevano agli addetti quale fosse il punto migliore per poter osservare gli orsi (sto parlando di fatti realmente avvenuti). Gli opuscoli all'inizio davano anche suggerimenti sui comportamenti da tenere nel frequentare i boschi, fra i quali vi era quello di attaccare un campanello agli scarponi, espediente poi abbandonato quando un esperto venuto dagli USA spiegò che era contro producente, potendo essere scambiato per quello delle capre e delle pecore che gli orsi, nel frattempo moltiplicatisi, avevano iniziato a sbranare (ma delle tante pecore, mucche, capre ed asini, bestie troppo comuni ed insignificanti per meritare interesse e protezione, pochi si curano, tanto c'è l'indennizzo provinciale; ma io ho visto con i miei occhi singhiozzare un malgaro davanti all'asino a cui era affezionato e fatto a pezzi da un orso).
E neppure era stato previsto che gli orsi, che non sono affatto stupidi, anziché starsene prevalentemente in vallette solitarie in alta quota trovassero più redditizio soddisfare il proprio naturale appetito avvicinandosi sempre di più ai centri abitati ed alle risorse umane, sicché la promiscuità è divenuta via via più problematica. Tanto che molti operatori turistici stanno oggi verificando un certo cambiamento nelle condotte dei loro ospiti paganti, sempre meno curiosi verso l'orso e sempre più timorosi di incontrarlo.
Temo quindi che si stia correndo il serio rischio del ripetersi della Storia e che a causa della stupidità umana, di ieri e di oggi, i poveri innocenti orsi possano alla fine essere quelli che verrano a rimetterci di più. Come ai tempi del Fantoma, il re della Val Genova. E sarebbe un peccato ed una sconfitta per gli uomini.

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 1:07

uccidere un orso solo perché un escursionista inesperto che non conosce le basilari regole per le escursioni e si è fatto attaccare, oltretutto qua si parla di un parente del sindaco..e si sa in Italia come funziona.


Quando ho parlato della stupidità umana....

Ci vorrebbe l'intelligenza non solo da parte di chi ha il dovere (ed il potere) di risolvere i problemi della collettività, ma anche da parte di chi si schiera dalla parte dei più deboli (gli orsi) e vorrebbe difenderli.

Come ti permetti, tu, Vampy, figlio di una trentina (ma non hai ancora specificato dove vive e ti è stato chiesto a ragion veduta) di sputare sentenze su quel poveretto che nemmeno conosci, che non è affatto un escursionista inesperto, che ora è in attesa di un intervento chirurgico, che ha il torto di essere fratello del sindaco di un paesino di poco più di 1000 abitanti e che quindi si sa come funziona, siamo italiani ecc.
Vergognati. Non è di persone come te che hanno bisogno gli orsi!

PS - solo per informazione: ho lavorato e vissuto in Trentino occidentale dal 1979 al 2018, non sono mai stato un cacciatore, amo la Natura, conosco i trentini e posso assicurarti che non sono tutti come l'attuale Presidente della PAT

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 1:26

Mia madre vive a Trento Fabio, quindi avrebbe bisogno di persone che prendono un fucile e vogliono farsi una giustizia sommaria contro gli orsi che vivono dei boschi? Bel ragionamento…ma d'altronde non che L'Italia sia ai primi posti come paese europeo…

Esperto? Ci sono migliaia di posti dove si possono leggere le raccomandazioni di non portare il cane nelle escursioni proprio per il pericolo che il cane stesso sia visto come una minaccia… e lui cosa ha fatto? Si è portato il cane…alla faccia dell'esperto…se sei esperto queste cose le dovrebbe sapere…o ha preso sotto gamba la cosa e ora si risolve uccidendo l'orso?

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 6:19

Non si va in zone battute dagli orsi col cane al seguito.
E non si va in zone battute da orsi senza spray anti orso.
E quando si va in zone battute dagli orsi si fa baccano in modo che l'orso, disturbato dal frastuono, si allontani alla svelta.

Allo stesso modo in cui non si fa il bagno in mare, casomai sotto il solleole e dopo aver trangugiato un'anguria sana, convinto di stare in piscina.

In altre parole: est modus in rebus.

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 7:28

Lo spray antiorso è illegale in Italia, è paragonato al porto d'arma senza licenza, vai in galera.

Semplicemente gli orsi vanno tolti di mezzo, possibilmente portando con loro quelli che li hanno reintrodotti e quelli che pensano che la giusta soluzione al problema sia di interdire agli esseri umani la fruizione del territorio dove ci sono gli orsi.

Chissà se la Slovenia si prende almeno gli orsi...

user12181
avatar
inviato il 12 Marzo 2023 ore 7:44

.
ma io ho visto con i miei occhi singhiozzare un malgaro davanti all'asino a cui era affezionato e fatto a pezzi da un orso

Questo malgaro dal cuore tenero cosa ci faceva con l'asino? Una cosa che io mi chiedo è a cosa servono gli asini che vedo in montagna lasciati soli in recinti o, in alpeggio, più spesso senza, come i cavalli ma ancora più soli. Non posso credere che li portino lì solo per fargli fare villeggiatura e neanche che servano per il latte d'asina, li conto ogni volta sulle dita di mezza mano al massimo. L'unica risposta che mi sono dato è che alla fine li macellano, senza alcuna lacrima. Mi è stato anche detto che questo modo di tenere gli asini in alpeggio è praticamente a costo zero, gli asini devono badare a se stessi con minimo o nullo coinvolgimento del padrone. Una triste sorte per animali così intelligenti, direbbe un cittadino.
Il malgaro ha sicuramente dei suoi sentimenti e affetti, ma non è con i sentimenti teneri che funzionano le cose in montagna. Il risarcimento economico funziona invece benissimo per lenire il dolore dei malgari e fargli elaborare il lutto.

P.S. È nota la funzione fondamentale dei soprannomi nelle comunità alpine, così come il ruolo della caccia nelle stesse comunità. Un ramo della famiglia del padre di mia moglie aveva per soprannome "Ursàt"... e il nome "Orso" ricorre con regolarità anche nel suo ramo, quello dei "Pic". Le memorie familiari confermano il significato, già intuitivo, di questa onomastica. Poi a decorare il tutto ci sono alcune barbe lunghe fino al petto.

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 8:27

Semplicemente gli orsi vanno tolti di mezzo, possibilmente portando con loro quelli che li hanno reintrodotti e quelli che pensano che la giusta soluzione al problema sia di interdire agli esseri umani la fruizione del territorio dove ci sono gli orsi.


Già che ci sei vuoi proporre anche la sedia elettrica?
Così facciamo prima.

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 8:44

Assolutamente no, bisogna risparmiare energia

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 8:51

Ma no, puoi usare l'energia solare.

avatarjunior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 9:33

Nessunonego,... mica facile "togliermi di mezzo"...
Forse dovresti essere più composto nelle tue affermazioni.

In Piemonte ci sono le riserve naturali integrali: non ci puoi entrare, punto.

Non so quanto tu abbia frequentato aree protette e parchi all'estero: io un po' di esperienza tra Europa e Nord America me la sono fatta: il concetto di interdire l'accesso per motivi di protezione della fauna o di sicurezza dell'escursionista è considerato cosa normale e sensata.

Nel Denali National Park non sei autorizzato alla permanenza durante la notte se non dimostri di essere equipaggiato per la difesa dagli orsi: è curioso come i ranger, americani col secondo emendamento in una tasca e il tesserino della NRA nell'altra, pretendano i contenitori stagni in acciaio per il cibo, ma non un'arma da fuoco.

In Montana spesso trovi il sentiero chiuso col nastro giallo e nero e un bel cartello che proibisce l'accesso causa orsi: sono i turisti stessi che, in caso di avvistamento, avvertono i ranger.

In UK periodicamente alcune spiagge vengono chiuse per la riproduzione delle foche, e isole o tratti di costa sono interdetti per gli uccelli marini.

In Francia alcune zone costiere sono visitabili solo lungo i sentieri attrezzati, sempre per non disturbare la fauna.

I Greci antichi dicevano che l'uomo, abbagliato della sua grandezza, arrivasse a peccare di hybris, di superbia: Eschilo è ormai morto, ma l'Uomo non è cambiato....

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 10:27

Fred Corno, hai ragione ma occorre considerare la enorme diversità degli scenari ed il fatto che qui in Trentino gli orsi hanno imparato a procurarsi cibo in prossimità dei piccoli centri urbani di cui le valli sono piene, tant'è che gli avvistamenti quasi quotidiani nelle strade, nei giardini e persino al primo piano di una villetta servita da una scala sono prevalentemente avvenuti a quote comprese tra i 400 e i 700 metri di altitudine. L'aggressione più grave ad un uomo (che correva per allenarsi ed è rimasto parzialmente invalido) mi pare sia accaduta nei dintorni di Terlago, a circa 450 metri. Quindi temo che creare delle zone in quota vietate all'uomo possa risultare inutile, tanto più che questi orsi amano spostarsi sul territorio percorrendo lunghe distanze. Se si vuole preservare la presenza degli orsi in Trentino, dove ai tempi del Fantoma già vivevano prima di essere sterminati, è necessario anzitutto educare seriamente i locali ed i turisti, cercare di dissuaderli dall' avvicinarsi troppo ai centri abitati, mantenere controllato il numero degli esemplari, in modo da rendere meno problematica la convivenza con gli esseri umani. Prendendo posizioni non realistiche ed estremiste, infatti, si finirebbe col fare il male degli orsi, purtroppo oggi sempre meno ben visti e sopportati. Anziché litigare e offendersi reciprocamente occorrerebbero da parte delle istituzioni e degli enti che hanno a cuore gli animali studi e ricerche serie volte a trovare equilibri sostenibili.

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 10:37

Tra il togliere di mezzo gli orsi e il togliere di mezzo la possibilità di usufruire del territorio da parte dei residenti, davvero non esiste una via di mezzo? Ma guardate che veramente si potrebbe risolvere un'alta percentuale di questa contrapposizione con un po' di buona volontà. Oltre a moderate misure di redistribuzione dei soggetti problematici, che mi pare si stia già attuando, basterebbe autorizzare l'uso dello spray anti-orso, che in zone dove gli orsi sono veramente un grande pericolo hanno dimostrato una buona efficacia. Ma se la discussione verte solo sul concetto orso si oppure orso no, chi dovrebbe prendere decisioni non le prende per non scontentare una delle due parti… e son sempre voti, alla fine. Come al solito, nel nostro paese ci deve scappare il morto per prendere delle decisioni… che poi vengono prese sull'onda dell'emozione del momento, con il grosso rischio di prendere delle decisioni sbagliate.

avatarjunior
inviato il 12 Marzo 2023 ore 10:53

Fabio1951, grahmann, i vostri ultimi interventi mi trovano pienamente d'accordo, in particolare quando si parla di educazione e controllo: rilocazione, limitazione agli accessi.

Ma attenzione, se gli orsi, come temevo, trovano il cibo nei centri abitati, pur piccoli, è perché noi, diseducati, lo lasciamo a loro disposizione: è di nuovo un fatto di educazione. L'orso che passa in giardino di notte solo per andare da un posto all'altro non è pericoloso come l'orso che viene cercare il bidone con i rifiuti e gli avanzi di cucina. Il primo è un selvatico che usa il territorio, il secondo è un animale ormai abituato all'uomo che conta su una risorsa costante, che considera sua. Il primo si allontana spaventato se vede l'uomo, il secondo reagisce in modo aggressivo.

La reintroduzione non è stata un errore. Un gravissimo errore è stato non formare la gente del posto e i turisti, che è il contrario di quanto avviene nei paesi che sono usi all'orso, perché lo ammirano, lo fotografano e, qualche volta, lo mangiano

user198779
avatar
inviato il 12 Marzo 2023 ore 10:59

www.corriere.it/esteri/23_febbraio_28/san-marino-campione-ciclismo-spa

user198779
avatar
inviato il 12 Marzo 2023 ore 11:05

Tempo sprecato in altri paesi penso più civili certe discussioni non esistono.
Al massimo avrebbero dato del × all'escursionista .



Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me