| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 18:39
Praticamente Lollus, colla scusa di avere qualche parente che "sa come funziona", ritiene che qualunque artista/opera legata ad ambienti politico/culturali sia fuffa alimentata dai poteri istituzionali che ne decidono l'importanza da rivendere ai creduloni sprovvisti di senso critico. Lasciate che si diverta così... |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 18:52
“ Ovvero, se parliamo delle opere di un grande artista, poiché la gran parte è oggettivamente percepita come meritevole di giudizi quali "stupenda", "capolavoro", "unica", "inarrivvabile" e "geniale", allora TUTTA la produzione proveniente da quell'artista deve obbligatoriamente essere meritevole di pari giudizio. Ma perché? „ da parte del circolo delle gallerie e case d'asta, perchè dopo essersi accaparrate tutte le opere di un artista, è interesse che siano vendute tutte al massimo prezzo possibile...per cui, nei rispettivi cataloghi e pubblicazioni, sono tutte attorno allo stesso livello medio....ogni tanto sfuggono a questa regola alcuni esemplari che, per ragioni puramente collezionistiche, finiscono nel giro degli investimenti e crescono esponenzialmente, fino a cifre veramente senza senso persino per il mercato dell'arte moderna. da parte degli estimatori...molto più semplice: mediamente incapaci di elaborare un vero giudizio proprio, non sono in grado di differenziare un'opera che hanno letto essere buona da un'altra parimenti giudicata buona. Infatti, difficilmente qualcuno si azzarda a criticare apertamente un'opera di un artista riconosciuto e correre il rischio di finire nella cerchia degli ignoranti (sempre nel senso che ignorano, poveretti loro)... |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:05
Non so, di/su Ghirri ho letto quasi tutti i libri facilmente reperibili (una mezza dozzina). Sono stato ad una sua mostra e prevedo di andare a Parma. Non vado pazzo per ogni suo scatto, ma trovo che un buon 25% siano davvero buoni. Mi interessa molto osservare il "fenomeno", che è inutile negare esiste, di beatificazione da parte di una intellighenzia politicamente schierata (cui io non appartengo e forse per questo mi sembra più facile notarlo). Non amo, d'altra parte, l'atteggiamento di chi critica senza aver "studiato" l'argomento, perchè il più delle volte si finisce col buttare il bambino con l'acqua sporca. p.s. mi sono appena riguardato Kodachrome e se devo proprio dirla tutta, trovo molto più interessante la prefazione di Berengo Gardin dell'80% delle foto. |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:11
“ perchè il più delle volte si finisce col buttare il bambino con l'acqua sporca. „ Non arrivo ancora a capire come diavolo riescono tutti quanti a farlo passare nelle tubature. A meno che facciano dei gran gavettoni dalla finestra. |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:11
HAHAHAHA !!! |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:16
Le grandi opere riescono ad impressionare senza richiedere che l'osservatore abbia studiato l'autore. Possono invece produrre il percorso inverso ossia di impressionare l'osservatore al punto di spingerlo a studiare l'autore. Io mi sono documentato su Ghirri ( non sulla dimensione delle stampe esposte, mea culpa) perché non riuscivo a capire perché questo autore avesse raggiunto successo di critica. Sicuramente ho visionato almeno il 50% delle sue foto più famose, ho letto varie versioni della storia della sua vita, visto qualche documentario incluso quello ora presente su Sky arte. Nonostante ciò…..non riesco ad apprezzarlo |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:19
Quindi quasi tutti scemi :-) |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:24
>Nonostante ciò…..non riesco ad apprezzarlo Il che è assolutamente lecito. Comunque dissento sul fatto che "le grandi opere riescono ad impressionare senza richiedere che l'osservatore abbia studiato l'autore". Vi sono grandi opere che sono tali, ma non sono per tutti. O meglio, per essere comprese nella loro grandiosità, bisogna studiarci un po' sopra. |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:31
Arci, al di là di Ghirri, il discorso di "impressionare senza studiare l'autore" può andar bene per tutte quelle opere/autori che usano dei codici linguistici/visivi immediati e già digeriti dal senso comune. Per fortuna non esiste solo quello, altrimenti dovremmo buttare nel cesso tutto ciò che è fotografia, musica, cinema, letteratura che richieda approfondimenti. |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:33
Oh, ognuno ha i suoi gusti... a me piace una roba che fa schifo ad altri.... basta non percularli per questa differenza. |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:33
Allora magari meglio evitare il “non sono per tutti” lo trovo troppo snob, ribadisco se non scalfiscono la sensibilità dell'osservatore il passo successivo lo vedo difficile o al limite forzato. |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:37
“ Per fortuna non esiste solo quello, altrimenti dovremmo buttare nel cesso tutto ciò che non è fotografia, musica, cinema, letteratura che richieda approfondimenti.” Si ma attenzione ad allargare troppo il raggio di azione Ascolto musica da sempre, ho studiato e studio il pianoforte, ho fatto un percorso di piano jazz con un maestro noto per alcuni anni….ma nonostante tutto il Free Jazz e molto Jazz modale ….non riesco a farmelo piacere, anche avendo studiato gli autori e il loro percorso e il loro approdo a certi confini. Io non dico di “buttare”, non mi permetto, ma ciò non significa che se a me non piace….il problema sono io |
| inviato il 17 Gennaio 2023 ore 19:39
“ Non arrivo ancora a capire come diavolo riescono tutti quanti a farlo passare nelle tubature. MrGreen” Perché ahimè venivano buttati nei cassonetti e non nel water |
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