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Liberati del superfluo ;/) L. Ghirri


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avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 8:03

Michelangelo è stato un maestro assoluto "



Sì, certamente lo è stato nell'eleggere la simil-banalità a suo tratto distintivo e suo prediletto terreno di elezione.

Come autore va necessariamente legato al periodo di attività, in quanto molti suoi lavori risentono del tempo trascorso se analizzati con occhio contemporaneo.

Ha fatto sicuramente tendenza e eserciti di proseliti, amatissimo soprattutto nell'ambito della curia Vaticana, circoli e ambienti romani.
Assai probabilmente perchè la sua visione pittorica si presta e risulta di facile imitazione.

Si potrebbero stilare lunghi elenchi di grandi pittori la cui emulazione invece risulta essere pressochè impossibile. E quelli sono i veri Grandi pittori, quelli con la G maiuscola.

Pur comprendendo la poetica visuale delle sue opere, così minimal, simil-zen, o anche metafisiche... Che ripeto vanno obbligatoriamente valutate in considerazione del loro tempo di realizzazione, ma pur tenendo conto di tutto ciò, per un numero non certo esiguo della sua produzione, non si può non rilevare di come il confine sia assai sottile da quello che lo separa della banalità, appunto soprattutto vedendolo in ottica contemporanea.

Pur avendo fatto epoca e tendenza come pochi, personalmente mi sento di ritenerlo autore certamente sopravvalutato e che ha trovato successo e fama in dosi assai più generose di quanto si sarebbe detto.

Certi autori che hanno operato nel secolo scorso, contemporanei o anche antecedenti a lui, risultano a tutt'oggi modernissimi e inavvicinabili, a differenza sua.
E il cui tempo ha reso come autore un po' "stantio


O no ???

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 8:30

Ed io, ieri, ho fatto il "downgrade".

Basta tecnicismi da supercorredo. Ho preso una reflex "Sport", che sembra addirittura funzionare. È ad ottiche intercambiabili, ma non ne hanno mai fatte, tranne il suo bel 50mm. f:3,5 (forse, l'NKVD mandò alla Kolyma tutti i progettisti...). Sembra più un carillon, che una fotocamera.

Solo, sono un pigro, mi tocca caricare da me le sue apposite cartucce di pellicola... magari entro l'estate ne carico una... Nel frattempo, continuerò a parlare di attrezzature.

Resto però ammirato dell'opera di Ghirri.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 9:21

Ghirri lo considero un tantino "linfatico", preferisco autori più "sanguigni" sul tipo Giacomelli, Scianna, Koudelka che credo abbiano fatto buoni scatti pur con corredi e idee "non superflui".

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 9:40

Ghirri lo considero un tantino "linfatico", preferisco autori più "sanguigni" sul tipo Giacomelli, Scianna, Koudelka che credo abbiano fatto buoni scatti pur con corredi e idee "non superflui".


Finalmente una considerazione sensata su Ghirri.
Siccome anche a me piacciono autrici e autori 'sanguigni', insomma che hanno un segno autoriale forte sull'immagine, personalmente ho risolto facendoli convivere con Ghirri (e Robert Adams, e Guido Guidi, Basilico, Walker Evans eccetera), per esempio nella libreria ho Koudelka, d'Agata, Fukase, Moriyama, Giacomelli). Però sono molto selettivo, non voglio né epigoni di Ghirri né criptopittorialisti.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 9:43

Remember nessuno pretende che Ghirri piaccia a tutti.
Ti dico subito che nella lista dei fotografi che mi aspettavo avresti citato al numero 1 avevo messo appunto Fontana (al secondo avevo messo Micheal Kenna che invece non hai nominato). Ho parlato di paesaggio perché l'interesse preminente e quasi esclusivo del periodo maturo di Ghirri fu il paesaggio, con qualche incursione nella foto di architettura e qualche copertina di LP ( a me risulta questo, ma correggimi se sbaglio). Parlare quindi di HCB o Gardin o Parr mi sembra un po' fuori dal tema. Ammetto che alcuni degli autori che hai citato non li conosco.
Dissento sul fatto che Ghirri sia facile da imitare e che invece gli altri autori no, il mondo è pieno di emuli che fanno cose alla 'maniera' esteriore di qualcun altro ed anche Fontana e Giacomelli hanno i loro come Michelangelo e Raffaello (e pure HCB).
Io mi son fatto un'idea ed è che il mondo degli appassionati di fotografia sia quasi bipartito, due poli opposti, quelli che fra gli italiani apprezzano Ghirri e quelli che apprezzano Fontana, quelli che tra gli americani apprezzano Ansel Adams e poi Marc Adamus e quelli che gli preferiscono Walker Evans e poi i New Topographers. Da quando questi ultimi esposero nel 1974 puntualmente si sono riproposti i commenti del tipo "che c'è da vedere in questa foto" oppure "la farebbe meglio mio cugino".
Non ho alcuna bandiera in casa con l'effige di Ghirri ho letto le sue Lezioni di fotografia come ho letto quelle di Fontana.
Tra i due preferisco Ghirri come fotografo, Fontana mi urta un po', mi sembra effettistico, pittorialista e più distante dallo specifico fotografico, a mio avviso.


avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 10:10

se pensi di annoverarmi in certe dinamiche forumistiche


Se vuoi fare il dominus del lessico scrivi 'forumico' come scriveva Luminamenti ai tempi della Società delle Menti di Giuseppe Genna.

Quindi: se pensi di annoverarmi in certe dinamiche forumiche


it.wikipedia.org/wiki/Clarence_(sito_web)

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 10:29

Da quando questi ultimi esposero nel 1974 puntualmente si sono riproposti i commenti del tipo "che c'è da vedere in questa foto" oppure "la farebbe meglio mio cugino". Da quando questi ultimi esposero nel 1974 puntualmente si sono riproposti i commenti del tipo "che c'è da vedere in questa foto" oppure "la farebbe meglio mio cugino".


Corretta osservazione. Quel tipo di fotografia che si sviluppò in America negli anni settanta fu fatta conoscere in Italia da una mostra tenutasi a Venezia all'inizio degli anni ottanta e le polemiche sul tema arte o banalità non mancarono neppure da noi.
L'approccio a quel genere di immagini presuppone operazioni concettuali che non tutti gradiscono e apprezzano il che ha conseguenze divisive.
Quel che non deve mancare mai, però, è il rispetto per l'opinione altrui e l'atteggiamento di chi si appiglia a virgole e puntini mal messi per mettere in cattiva luce l'opinione diversa dalla propria non mi pare corretto. Anzi, è deprecabile in quanto alimenta il sospetto del solito senso di superiorità del solito snob di turno.
In ogni caso Parma è una bellissima città e la mostra che ho segnalato all'inizio di questa discussione vale la pena di una gita. Se si ha fortuna (mia figlia l'ha avuta) si potrà incontrare lì Arturo Quintavalle, il curatore della mostra e arcinoto critico, che accompagna i visitatori illustrando e spiegando le opere più importanti di Ghirri.
Per me Ghirri, il cui apprezzamento risale a pochi anni fa (visto che all'inizio, più di 30 anni or sono, piaceva a pochi e non certo alla massa dei fotoamatori), è stato nel suo genere una pietra miliare nella Fotografia italiana.
Quanto agli imitatori, più o meno consapevoli che siano, ce ne sono stati e ce ne saranno sempre per tutti i Fotografi che hanno saputo lasciare un segno. Fontana, tanto per fare un nome, quando osserva dal vivo le opere dei tanti suoi allievi nei tanti workshop che ancora tiene, non esita per le più riuscite ad usare la frase: te sì che sei bravo a fare "fontanate"!

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 10:32

Fontana mi urta un po', mi sembra effettistico, pittorialista e più distante dallo specifico fotografico, a mio avviso.


E' vero. Però secondo me, collocato nel mondo artistico, gli va riconosciuto un certo talento 'formale' del tipo di Alberto Burri. Quindi verso Burri convergevano due fotograf piuttosto diversi: Fontana e Giacomelli.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 10:35

la cosa che mi fa specie è che Ghirri non è tra i miei primi 5 o 6 preferiti ... Eeeek!!! ma non lo è nemmeno Ansel Adams per dire ... questo non significa niente rispetto all'opera e alle considerazioni del pubblico/critica che lo hanno eletto tra i massimi fotografi italiani della fine del XX secolo.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 10:38

Spero, idea balenata nel leggere i vari commenti giuntomi nella pagina precedente, di non essermi imbattuto in un gruppo di estimatori del fotografo in questione, che sono per lo più mossi dalle stesse dinamiche psicologiche che muovono le curve degli ultrà negli stadi.


Personalmente credo di aver risposto dissentendo in maniera pacata ed educata. Argomentando, senza delegittimare il tuo pensiero.

Di Ghirri, come di altri autori, ho molta stima.
Alla sua fotografia sono particolarmente riconoscente perché alcuni anni fa mi ha fatto porre una domanda (a me stesso) "perché mai le foto di Ghirri a quell'epoca hanno riscontrato tutto quell'apprezzamento, dopo ottant'anni di dibattito sulla semiotica della fotografia, ad argomento ormai maturo?". Questo ragionamento mi ha invitato ad approfondire molti aspetti. A studiare e a leggere molto, oltre che a fotografare.
Liberarmi dall'idea del bello. Andare oltre l'estetica. Rinunciare al controllo totale sul risultato dell'immagine (non sull'immagine, sul suo risultato).
Cercare altro.

Ecco perché penso che sia stato un maestro.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 11:04

Non sono un critico fotografico (posto che la categoria esista e abbia ragion d'essere) e non mi lancerò in verbose disquisizioni, mi limito a dire che amo le immagini di Ghirri per lo stesso motivo per il quale adoro i quadri di Edward Hopper: scene apparentemente banali, ma che ti entrano dentro e non riesci a smettere di guardarle, trovandoci ogni volta significati e sfumature.

Si fa presto a dire "eh, ma è solo una giostrina per bambini sulla spiaggia"... Fotografatela voi (noi, io) e vediamo se la vostra (nostra, mia) immagine ha la stessa carica ipnotica di quella di Ghirri.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 11:44

si è deragliati su Ghirri/si Ghirri/no ... che è una cosa che mi interessa poco o niente rispetto al Topic: Sorriso

Mi interessano di più le Vs considerazioni rispetto al messaggio di Ghirri, relativamente al link nell'apertura del topic, che per comodità ripropongo :


fotocomefare.com/luigi-ghirri/



avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 12:18

Liberarsi del superfluo? Personalmente lo faccio già da quando, nel 2006, sono passato al digitale: mi dissi basta borse spaccaschiena stracolme di ottiche e accessori, da 17 anni a questa parte, esco a fare foto con una macchina e un obiettivo, stop.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 12:19

La risposta al "come fare?" non distante dalla domanda che si pose Lenin: "che fare?"...

Per me, dopo 'la porta aperta', capolavoro assoluto di H. Fox Talbot, la fotografia è solo vuoto sperimentalismo.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2023 ore 12:38

“Bisogna semplificare la strumentazione. Ormai si parla più della fotocamera che della fotografia. Dobbiamo utilizzare la tecnologia come liberazione, non come costrizione. Spesso in fotografia accade esattamente l'opposto”.


Beh mi sembra una considerazione di buon senso, comunque Ghirri sapeva benissimo cosa voleva, cioè il medio formato, non aveva attrezzatura scrausa. Poi è vero parlava pochissimo di attrezzatura, in lezioni di fotografia complessivamente ci sarà una paginetta sull'argomento. Tutto il resto è un discorso sulla pratica del vedere, di un vedere interpretativo, che tiene insieme in modo fantastico intelletto e affetto.



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