| inviato il 08 Gennaio 2023 ore 19:41
@Iron l'auto fantasma te la posso concedere tranquillamente. Per diversa intendo diversa e non è SOLO per l'auto fantasma. |
| inviato il 08 Gennaio 2023 ore 20:00
Certo che son diverse. In una il cartello è nitido e lo sfondo no, nell'altra è tutto più o meno nitido; una è molto più scura rispetto all'altra e presenta una forte vignettatura; anche distorsione e aberrazioni varie sono diverse. |
| inviato il 08 Gennaio 2023 ore 20:02
In effetti la variazione auto sì/no è troppo macroscopica. Poi nella foto con la macchina fantasma , dai finestrini sembra trasparire, sfocata (ma potrei sbagliarmi) una macchia del muro retrostante, ben visibile nello scatto senza. |
| inviato il 08 Gennaio 2023 ore 21:43
Se non piove: Nikkor 28/2.8, Nikkor 20/2.8 e pompone 80-200/2.8 per ovviare ai limiti del Tamron. See you later alligator. |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 1:03
“ Compressione dei piani a mm 50 „ Il dato della focale è irrilevante. È importante sottolineare ancora una volta che l'effetto prospettico evidenziato nel video è dovuto alla variazione della distanza. La variazione di focale (cioè di ingrandimento) serve a mantenere fissa l'inquadratura al variare della distanza. A pagina 2 della discussione ci sono alcuni esempi reali di questo effetto usato da Hitchcock e altri. |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 7:48
Old, il video è molto chiaro ed è ovvio che la compressione NON dipenda dalla focale (equivalente) ma solo dalla distanza, Il punto, in queste discussioni è che si considerano le due cose distinte. Lo sono per davvero, formalmente, ma nella pratica fotografica la focale determina anche la distanza e viceversa, almeno a grandi linee. Per questo si dice che il 200mm comprime i piani più del 20mm...non perchè sia la focale a farlo, ma perchè col 200mm tendenzialmente starò ad una distanza dal soggetto molto maggiore rispetto al 20mm. Per cui se metto il 20mm in macchina, so che avrò foto con una certa separazione dei piani...se metto il 200mm, so che avrò foto con una maggiore compressione dei piani. Per cui, effettivamente, la scelta della focale mi determina anche il tipo di compressione di piani che avrò. Non per caratteristica intrinseca della focale, ma per la distanza che la focale scelta mi costringerà ad utilizzare per fare la foto. A meno di non fotografare col 20mm e poi croppare a 10x, oppure usare il 200mm facendo un mosaico di 10x10 foto. Ma in genere non si fa. |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 9:46
“ è ovvio che la compressione NON dipenda dalla focale „ Dovrebbe essere ovvio, ma il motivo per cui si ripete fino alla noia quel concetto è che prima o poi arriva sempre qualcuno, come accaduto anche in questa stessa discussione, assolutamente certo che le proporzioni tra oggetti vicini e lontani dipendano proprio dalla focale. Forse l'ho già scritto qui qualche pagina fa, ad ogni modo come curiosità recentemente ho trovato per caso, su un manuale del 1940 (di William Mortensen, quello della diatriba con Ansel Adams), un riferimento ai molti fotoamatori convinti che la focale, e non il punto di ripresa, cambi le proporzioni, quindi non è una cosa nuova e temo sia improbabile che smetta di riproporsi. |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 10:58
“ assolutamente certo che le proporzioni tra oggetti vicini e lontani dipendano proprio dalla focale. „ fisicamente no, ovviamente. Ma in ambito fotografico, i soggetti vicini e lontani nell'inquadratura di un 200mm non sono gli stessi dell'inquadratura a 20mm, se mantieni uguale la distanza. E se vuoi mantenere gli stessi soggetti nella stessa inquadratura, devi modificare la distanza. E' questo il punto che genera confusione: fisicamente, la prospettiva (e di conseguenza i famosi piani) dipendono SOLO dalla distanta. Ma nella fotografia, avendo solo una finestra prefissata di inquadratura, distanza e focale diventano collegati tra loro. |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 11:05
Tutto a f/5.6. Nikkor AF 20/2.8. Nikkor AF 80-200/2.8 a 200 mm.
Fuoco su centro cartello LiveView 14x manuale. Sono uno sperimentale per educazione scientifica. Sono partito dal fatto (per me intuitivo) che se si ritaglia un grandangolo non sia possibile arrivare ad un tele. Strada facendo mi sono convinto che ci siano di mezzo i punti nodali. Noto a chi fa panoramiche professionalmente. Non nego che la prospettiva dipenda dal punto di ripresa, a patto che il punto di ripresa sia definito come il centro della pupilla d'entrata. E un grandangolo e un tele hanno punti nodali diversi. Il divieto di sosta sta a ~ 7m, la mura a 7 m + larghezza strada, gli spalti a ~ 80-90 m, le porte oltre 100 m. Lascio a voi giudicare se i nodi influiscano sullo schiacciamento dei piani IN QUESTI DUE SCATTI. Per me sì. Cioè, al di là del diaframma, se uno vuole passare da grandangolo a tele dovrebbe determinare i punti nodali degli obiettivi e regolarsi su di essi. Ma vedo che alcuni prendono già scorciatoie... |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 11:14
ma di quanto si spostano i punti nodali tra 200 e 20? forse qualche cm con soggetti oltre i 2-3m diventa irrilevante. Le due stesse foto che hai pubblicato, a parte lo sfuocato sono identiche. In quale punto vedi una differenza di prospettiva (diamo il nome giusto alle cose) tra uno e l'altro che sia dovuta ai pochi cm di differenza dei punti nodali? |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 11:19
“ Ma in ambito fotografico, i soggetti vicini e lontani nell'inquadratura di un 200mm non sono gli stessi dell'inquadratura a 20mm, se mantieni uguale la distanza. E se vuoi mantenere gli stessi soggetti nella stessa inquadratura, devi modificare la distanza. „ Allora mi sa che non hai avuto la sventura di seguire molto questo genere di discussioni : la più comune affermazione (priva di alcun senso), alla quale tocca rispondere ripetendo la solita tiritera, è del tipo "attento che se monti un 50mm su m43 hai sì l'angolo di un 100, ma la proporzioni restano quelle di un 50". |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 11:34
@Angor va bene, tu non vedi lo stacco dei piani diverso in queste due foto. Tutti d'accordo? |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 11:54
Non so come si possa pensare di valutare l'effetto di minimi spostamenti del punto di vista confrontando due foto in cui la profondità di campo è completamente diversa, comunque da quel che si può vedere non c'è alcuna differenza prospettica apprezzabile.
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