| inviato il 04 Marzo 2022 ore 16:20
Grazie. |
| inviato il 05 Marzo 2022 ore 15:03
 Con questo scatto ho messo alla prova le possibilità di ritaglio del sensore stacked più avanzato del momento: crop in camera 1,5x (file di 22 mega); ritaglio in post del 60% lineare ed ingrandimento di un ulteriore 10% (da 2100 a 2300 pixel sul lato lungo). Considerate che ho effettuato un discreto recupero di maf a partireda un file alquanto morbido, usando sia denoise ai che sharpen ai, opportunamente dosati col pannello storia. Sfondo leggermente sfocato col menù sfocatura di Photoshop. Sono più che soddisfatto dell'ammiraglia. |
| inviato il 08 Luglio 2022 ore 19:21
Claudio sai che sono tutte foto che si facevano e si fanno tranquillamente con una qualsiasi reflex, tralasciando la sequenza incollata che comunque facevano con ammiraglie. Diciamo che le capacità af e di raffica hanno avvicinato tante pi-pe a certi tipi di foto, permettendo anche a chi non è propriamente ferrato di far qualche scatto che in precedenza gli era precluso. Alla fine le varie marche stanno lì come efficacia, le macchine sono fin troppo performanti per la gran parte degli utilizzatori. |
| inviato il 08 Luglio 2022 ore 19:31
Premetto che si tratta di bellissime foto, ineccepibili esteticamente e tecnicamente, non facilissime, nel complesso. Prima difficoltà tra tutte, trovarsi al posto giusto, al momento giusto con l'animale in posizione e con bella luce, e chi le ha fatte può giustamente sentirsi appagato dal bel risultato ottenuto. Detto questo, diversamente dalla tua del beccaccino, si tratta praticamente sempre di arrivi, partenze, da/per un punto prestabilito/conosciuto. Qui la forza, come non mi stanco di dire, non è tanto l'af consentito dagli stacked, o lo stacked in sè, quanto la raffica ultrarapida che, all'involo o all'atterraggio, uno, o anche molti scatti buoni, li consente sempre. Avendo 10-15-20 o più fs sono tutte foto fattibilissime anche manualmente, senza af |
| inviato il 08 Luglio 2022 ore 19:36
Anche queste?

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| inviato il 08 Luglio 2022 ore 19:54
Claudio ribadisco…l'unica cosa che è cambiata riguarda il numero di foto che si riescono a fare. Questa l'ho fatta ancora in erba, scatti senza senso fatti per passare il tempo scattando, esattamente come fanno il 99% degli utenti qui. Fatta con un macro senza af….scatti con fuoco prefissato a raffica (allora ridicola…), alla fine qualche foto viene.
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| inviato il 08 Luglio 2022 ore 23:26
Si vedono foto bellissime di soggetti a volo , lo stacked a mio parere ha sdoganato il fattore dettaglio e precisione del fuoco negli animali veloci al volo, le potenzialita' di queste macchine sono veramente notevoli e ancora per me sono nel loro primo abbozzo, la ripetitivita' nel portare a casa il risultato ,il senso di completezza e di sicurezza nello scatto che infondono queste macchine e' indiscutibile, ovviamente il soggetto va tenuto nel frame ma v assicuro che in situazioni difficili come spazi ridotti ,difficolta' di previsione del moto del soggetto ,smarcamento tra vari ostacoli del soggetto queste tipologie di sensori fanno la differenza nella consistenza di risultati. Affermiamo una cosa impossibile da dire fino ad ora ; lo stacked consente di produrre la macchina totale. |
| inviato il 09 Luglio 2022 ore 0:32
Concordo. |
| inviato il 15 Agosto 2022 ore 9:08
Complimenti a Claudio Cortesi per gli scatti e grazie per la spiegazione chiara e contestualizzata credo tornerà utile a molti! “ Secondo me di possibilità ne aprono molte Il tracking ti fa cogliere istanti che prima avresti faticato a riprendere le raffiche veloci unite all'alta risoluzione aiutano sicuramente tanto ad avere dettaglio anche in situazioni non ottimali... ...L'importante è non cadere nell'errore di credere che se non hai l'ultimo ritrovato tecnologico non si può far nulla Prima bisogna imparare dove si va per vederli.. come si fa ad avvicinarsi.. ad inquadrarli... etc etc Quando uno è capace allora si che le nuove tecnologie lo aiutano ad eccellere Ma sicuramente lo sai meglio di me! „ In questo c'è molta saggezza! |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 7:42
“ Ricordo brevemente le basi tecniche della superiorità mirrorless quando si utilizzino contemporaneamente un otturatore elettronico e un sensore stacked: nell'uso di una reflex, l'autofocus non funziona mentre lo specchio è sollevato. Di conseguenza, il software di OGNI REFLEX deve calcolare il punto futuro in cui si troverà il soggetto al momento effettivo dello scatto e proprio questa approssimazione determina molti scatti fuori fuoco se il soggetto è in virata o cambia direzione. Infatti il software delle reflex approssima il punto in cui si troverà il soggetto all'apertura dell'otturatore, in base ai dati di velocità e direzione del movimento rilevati PRIMA e NON DURANTE L'APERTURA dell'otturatore. Chiaramente questo sistema è efficace con aironi spatole e anatre, visto che si muovono con moto rettilineo uniforme. È poco efficace con piccoli soggetti in volo imprevedibile come rondoni, rondini montane e tutti i passeriformi, oltreché con uccelli in virata e che cambiano direzione come questi due gracchi che, preoccupati dalla mia presenza, stanno rapidamente invertendo la rotta. „ Sono un modesto appassionato e fotografo soggetti statici ma metto nel mio bagaglio questa spiegazione dell'utente Claudio Cortesi. Grazie |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 8:15
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