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Trucchi fotografici: quando vanno dichiarati


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avatarjunior
inviato il 06 Agosto 2021 ore 23:05

Scusate ho letto alcuni dei commenti precedenti... Ma quindi per qualcuno una unione di scatti multipli della stessa scena è considerato alla stregua di taroccamento o fotomontaggio? sono allibito Eeeek!!!

Questo ci porta a situazioni assurde come l'escludere il focus stacking dai concorsi, perchè evidentemente non hanno la pazienza/voglia di distinguere l'aggiunta di qualcosa che non c'è, il vero fotomontaggio, dalla somma di cose che ci sono ma non vengono colte contemporaneamente.
Questo vale per la necessità di andare oltre i limiti fisici delle ottiche, così come per la necessità di immortalare in una stessa immagine fenomeni che si sviluppano nel tempo.


Anche eliminare cose dai paesaggi tipo cartelli stradali o simili elementi di disturbo in ottica paesaggistica naturale non mi sembra neanche lontanamente fotomontaggio e non mi sembra serva dichiararlo... oppure dovrei ragionare sull'estirpare fisicamente i suddetti cartelli e d altri amenicoli artificiali vari, in effetti l'ambiente ne gioverebbe


E ancora... che dire del genere foto di viaggio tra le minoranze etniche, che magari sono palesemente nati da set allestiti ad hoc... lì certamente non c'è fotomontaggio perchè avviene tutto on cam, ma in un certo senso c'è un fotomontaggio alla fonte


Poi aggiungere elementi che proprio non ci sono e non ci sono mai stati concordo anch'io che andrebbe messo in categoria fotomontaggi, ma credo che si giudichi spesso con troppa facilità il lavoro degli altri, seguendo la moda del processo mediatico senza avere dati certi in mano, in nome di un idealismo della Realtà, di per sè come detto da molti irraggiungibile.





avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2021 ore 23:51

@Lauc
per qualcuno una unione di scatti multipli della stessa scena è considerato alla stregua di taroccamento o fotomontaggio?

E' ovvio che no .... ma se tu chiedi all'autore se si tratta dell' unione di scatti multipli e lui, per fare il fenomeno ti risponde che è uno scatto unico, allora scatta il taroccamento", che non è nella foto ma nel modo che l'autore la presenta.

Lo stesso per il Focus stalking, tecnica che io uso e dichiaro sempre. Le regole dei concorsi sono chiare, e tu puoi scegliere di parteciparvi o meno, ma certo dichiarare il focus stacking, non accettato dalle norme di quel concorso, solo quando ti viene chiesto il raw per la verifica non è certo elegante.

Questa è un pò la sintesi dei commenti che non hai letto.

avatarjunior
inviato il 07 Agosto 2021 ore 1:05

Beh francamente... che il taroccamento dipenda dal dichiarare o meno la tecnica utilizzata mi sembra quantomeno surreale... a parte che non so quanti ennemila scatti ho visto qui su juza con dati errati, comunque che un autore mi dica se ha scattato con long exposure o sommatoria di scatti, o dichiari o meno il focus stacking per me è cortesia, non taroccamento. Perchè la tecnica usata alla fine sono solo fatti propri.

Sui concorsi si può aprire un lungo dibattito, ma anche lì a volte il regolamento è breve, a volte lunghissimo e complesso, che loro facciano le dovute verifiche è indubbio, allo stesso modo se un fotografo gli invia una roba che gli viene poi rifiutata non credo che automaticamente lo si debba condannare.
Altrimenti come la mettiamo coi concorsi che non accettavano il focus stacking e poi proprio a seguito di problematiche del genere hanno essi stessi modificato il loro regolamento per stare al passo coi tempi? Un anno prima una foto sarebbe stata taroccamento e un anno dopo la stessa foto perfettamente "Reale".
E ovviamente questo problema si pone soprattutto se partecipo a tanti concorsi durante l'anno, ma se io fotografo ritengo una mia foto degna di partecipare a un concorso, a logica starà poi a loro verificare se ho rispettato il loro regolamento. Addirittura io potrei inviarla proprio in disaccordo con un regolamento che ritengo ingiusto, oppure essere nella più totale buona fede.
Credo che il passare da una analisi della foto a un processo alle intenzioni sia una posizione moralistica quanto meno scivolosa.

E ripeto che oltre alle tecniche di post dovremmo chiederci anche cosa è reale in altre tipologie di foto, fatte magari per apparire autentiche ma in realtà allestite di tutto punto, set allestiti in mezzo al deserto per sembrare più wild, gente che usa costumi appositamente per turisti e via discorrendo.

L'unica dichiarazione che trovo necessaria riguarda l'aggiungere cose che non c'erano, nè prima nè dopo nè durante, cioè appunto quello che è un fotomontaggio.
Che poi, se questo post (incentrato su cosa è reale fotografia e cosa no, come già ce sono a centinaia nel forum) è stato aperto solo per una foto specifica o ancor di più per una persona specifica, io non conoscendo personalmente, lascio comunque il beneficio del dubbio, e sui casi precedenti ritengo la sua parola valida come quella delle parti opposte.

Sulla foto in questione certo a questo punto vorrei sapere se il cielo è posticcio o no, poi se autentico delle dichiarazioni tecniche ecc me ne frego

avatarsenior
inviato il 07 Agosto 2021 ore 7:04

@Lauc
Opinione interessante e come tutte le opinioni in parte condivisibile, in parte diversa da altre opinioni.

La discussione è partita da una foto specifica ma con fini anche più generali. Sul tema, proprio per cambiare autore e mostrare come le percezioni possano essere diverse, farò un esempio diverso e ben noto.

Uno dei più apprezzati fotografi attuali è diventato tale anche per la straordinaria notissima foto, con cromie molto particolari, di una ragazza afgana (1984). Diversi anni dopo ha reso noto che di fatto non si trattava di una foto di street o di reportage naturale ma di una ricostruzione a cielo aperto di quanto solitamente avviene in uno studio fotografico: una ragazza afgana, appositamente scelta, per bellezza, colore degli occhi, ec.ec., e vestita in modo da avere una piacevole armonia cromatica con uno sfondo appositamente creato. Questo imprevisto "coming out" ha suscitata per molti ancor più ammirazione, per la "furbizia" e la creatività, e riempito maggiormente i workshop e le conferenze del fotografo, arricchendelo ancor di più.

Personalmente, io sono solo rimasto deluso e ho perso interesse per le foto di quel fotografo, anche se sono certamente belle e sono il mio genere fotografico preferito. La mie è una posizione di minoranza, ma molto probabilmente il National Geographic non avrebbe pubblicato quella foto se avesse saputo come era stata realizzata, ma questa è un'osservazione che pochi, forse solo io, fanno.

Per questo non sono d'accordo
il taroccamento dipenda dal dichiarare o meno la tecnica utilizzata mi sembra quantomeno surreale...
, in quanto innanzitutto spesso non si tratta solo di tecnica: dichiarare, o anche far credere, di aver scattato a animali in libertà nella foresta o sui monti è cosa ben diversa dall' avere scattato in un rettilario e/o in un allevamento. Inoltre, per la tecnica, uno scatto unico è certamente diverso da un fotomontaggio, ma è anche diverso da un'insieme di scatti plurimi , che si colloca a metà strada tra i due. Nulla di scorretto certamente, a meno però che non lo si voglia nascondere.

Ciò a maggior ragione per le norme dei concorsi che sono note; se non ti piacciono, non partecipi. Se cerchi di eluderle, bari e quando ti scoprono, se sei un professionista, hai una perdita di credibilità; tale perdita per me è irreversibile e per altri può essere solo temporanea ma probabilmente la maggior parte degli utenti non conoscendola non è in grado di valutarla.

Per questo io non ho stima di chi, chiunque sia e in qualunque settori operi, tende ad approfittare di quest'ultima situazione, e si rivolge sopratutto agli "Ignoranti" (scusatemi, non trovo un termini migliore, anche se sicuramente ci sarà) , che poi alla fine sono anche il più probabile acquirente dei prodotti e servizi che si cerca di vendere.

user1856
avatar
inviato il 07 Agosto 2021 ore 7:48

parte puoi avere ragione, ma mi seccherebbe, e anche molto, scoprire che il coniglio appena mangiato era in realtà un gatto .........


Se era strepitosamente buono per me non fa differenza.
Ma capisco sia molto personale.

Difatti tornando alle foto non ricordo scatti buoni (per i miei gusti) senza post... Anzi la mancanza è per me lasciare tutto a metà ricetta...

avatarsenior
inviato il 07 Agosto 2021 ore 7:58

A volte il tema concorsi é complesso.
Mi ricordo quando Giovanni Troilo venne squalificato dal
WORLD PRESS PHOTO.
Al di là della squalifica giusta o ingiusta il problema e la discussione nacque perché lui in fase di presentazione del lavoro non nascose nulla e tutto era spiegato, ma poi su proteste successive di altri partecipanti fu escluso e crocifisso sulla pubblica piazza nei vari forum.
In quel periodo ricordo che chieccheravo con bravo fotografo che aveva un lavoro molto particolare fatto in Palestina ma prima di presentarlo si confrontó con quelli del concorso proprio per non fare la fine di Troilo, gli risposero che per loro andava bene e che poteva presentare il lavoro e che nel caso lo avrebbero squalificato successivamente...
Ovviamente non presento nulla perché non voleva rovinarsi la reputazione in caso di una squalifica legata a un punto del regolamento non chiaro.
Tutto questo pippone per arrivare a dire che anche nei concorsi importanti i regolamenti hanno in po' di discrezionalità e non sempre sono il vangelo.
Quello sul focus stacking écun esempio interessante in quanto successivamente allo stesso concorso sono state premiate foto fatte con la stessa tecnica
Non sto sindacando, se chi gestisce il concorso mette certi paletti bisogna rispettarli ma non é detto che quelle regole siano un riferimento da seguire come se fossero regole etiche nella fotografia.
Come Maurizio ha sottolineato io credo che la credibilità di in autore non sia nella veridicità o meno delle sue foto, ma nel rapporto implicito di fiducia creato con l'osservatore.
É come se scoprissi che a un certo punto Sandy Skoglund non ha creato un set ma lo ha fatto a PC, perde tutte le basi su cui si é fondato il suo lavoro e certe scelte fotografiche fino ad ora.
Ma che la foto che ho postato qualche pagina fa di Jeff Wall sia il risultato di 70 scatti circa non rende quell'autore poco credibile perché quello che racconta e come lo fa parte da basi molto diverse.
Non so se sono riuscito a chiarire il mio punto di vista

avatarsenior
inviato il 07 Agosto 2021 ore 8:03

Io la penso esattamente come Fontcuberta.

Stiamo parlando di postfotografia, dove tutto è ammesso e la differenza tra reale e virtuale si assottiglia, fino a sparire nell'immagine.

Noi non facciamo più fotografie, se le facciamo numeriche, ma immagini.

Le fotografie si fanno solo con il sensore flessibile monouso: la pellicola.

avatarsenior
inviato il 07 Agosto 2021 ore 8:06

Be Fontcuberta menti anche con quella, tutto il suo lavoro é fondato sul rapporto tra reale, credibile e falso che si crea tra chi comunica con una foto o da notizie
a metà non mentendo ufficialmente ma omettendo dettagli importanti, indipendentemente dal mezzo che negli anni ha usato

user1856
avatar
inviato il 07 Agosto 2021 ore 8:44

Sui concorsi:

Le restrizioni ci sono SOLO in quelli reportagistici.
WPP ad esempio...

Ma ce ne sono una valanga dove tutto è permesso se non appunto nelle sezioni reportagistiche.
Dall'Hasselblad master alla WPC ad esempio...

La solita differenziazione tra il "take a photo" e il "make a photo" insomma...

user33434
avatar
inviato il 07 Agosto 2021 ore 9:52

"Questo vale per la necessità di andare oltre i limiti fisici delle ottiche,"
Nulla contro il focus stacking o altre manipolazioni e il tuo discorso lo posso anche trovare corretto ma se cambi attrezzatura e usi una camera a corpi mobili la foto la fai ugualmente. Il limite è il fotografo.

avatarsenior
inviato il 07 Agosto 2021 ore 10:29

Sono affascinato da questa discussione. Mi ricorda quanto sia cambiato il mondo negli ultimi anni! Ovviamente non solo nell'ambito fotografico. Per i nostaglici (soprattutto oltre una certa età...) tutto era meglio prima, per gli innovatori (soprattutto al di sotto di una certa età...) tutto è meglio ora.
La realtà è che nulla si può fare per tornare indietro e in futuro l'immagine "naturale" sarà praticamente una parte residuale dell' "arte" fotografica. Con buona pace dei detrattori ed entusiasmo degli estimatori. Un ricordo da tenere caro, come le fotografie di famiglia ingiallite dal tempo.

avatarsenior
inviato il 07 Agosto 2021 ore 12:08

Alcune righe per dire la mia:
premesso che questa discussione ha toccato vertici metafisici ed escatologici e constatato che non si è giunti a una definizione accettata e condivisa su cosa sia fotografia e cosa fotomontaggio e quali tecniche rientrino in questa seconda categoria, sono dell'avviso che ognuno sia libero di pubblicare ciò che più gli aggrada nelle diverse categorie ma, allorché un utente domanda chiarimenti circa le modalità e la tecnica utilizzate, debba onestamente rispondere al riguardo."

Da ultimo, concordo con Tonyirigo quando dice che con la pellicola si scattano "fotografie" mentre con il "sensore digitale" si ottengono immagini.

avatarsenior
inviato il 07 Agosto 2021 ore 12:11

Anche con le pellicole c'era post produzione e modifiche. Oggi è più facile

avatarjunior
inviato il 07 Agosto 2021 ore 12:24

"sono dell'avviso che ognuno sia libero di pubblicare ciò che vuole nella categoria che più gli aggrada "
Allora posso pubblicare la foto della luna nella categoria nudo o un ritratto nella categoria paesaggio. A questo punto le varie categorie non servono a una mazza.

avatarsenior
inviato il 07 Agosto 2021 ore 12:34

Dopo tutta questa discussione mi viene da chiedermi: per quale motivo valido si pubblica una propria foto su questo forum?



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