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guardando in rete, per 'testa' si trova co' ma l'assonanza della frase è palesemente corretta impiegando il 'cù' che mantiene la sonorità della 'ü' -con la dieresi che, da pronunciare, tanto fa impazzire chi non è padano- ed in famiglia è sempre stato così, almeno a livello di pronuncia.
EDIT:
interessante notare che, nel vocabolario che ho reperito in rete, anche il verbo comperare/comperato è tradotto con 'comprà' ma lo abbiamo sempre pronunciato 'cumpraa'. Un esempio può essere la canzone 'to cumpraa i calsett* del seda cun la riga nera' (pronunciato così) di Enzo Jannacci (che peraltro era di origini pugliesi)
*la pronuncia in milanese è con la 's' mentre nel comasco si usa la 'z'
comasco: ul zu (il sole) milanese: el sô comunque non sono d'accordo, il bisogno dell'assonanza non porta distorcere le vocali, io sono di Como mio padre comasco, mia madre mia nonna e zii milanesi e ho sempre sentito dire cent cò cent crap cent cu dusent ciapp. Comunque se ti vai a vedere le poesie del porta in milanese troverai che molti termini sono scritti con pronuncia apparentemente diversa da quella che si sente oggi ed anche alcuni vocaboli o l'ausiliare essere ed avere non sembrano usati e scritti nel modo del dialetto moderno milanese. Detto questo c'è anche il problema di come si debba scrivere e quale sia l'ortografia del dialetto che è lingua essenzalmente parlata ma non scritta. Scusate il pedante Fuori Tema
“ *trad. dal lombardo arcaico per chi non è un glottologo: Cento teste cento modi di ragionare, cento culi duecento chiappe „
Tanti co tante crape (BS).
Proviamo a fare un riassunto: se c'è un pò di rosso è meglio graffi e sporco meglio di no leggera sfocatura e vignettatura ai bordi desaturazione selettiva di alcuni colori
Correzioni ed integrazioni a quanto sopra assolutamente necessarie e gradite.
Eccellente iniziativa: ecco il mio contributo. - I verdi perdono il giallo dell'erba e vanno tutti verso il verde scuro da aghifoglio, per intenderci, e desaturati. - Il giallo canarino va verso tonalita' piu' calde ma non sfora nell'arancione. - Il viola/lilla diventa violetto tenue - il rosso si desatura, scurisce e acquista una punta di terra di siena ma conserva magnifiche e delicate sfumature - le ombre si aprono - il cielo parte verso la carta da zucchero e pure il mare - non riesco assolutamente a definire gli incarnati !!! - c'e' una dominante grigio/verdognola Questo per quanto riguarda i colori. Per l'obiettivo: - vignettatura - scarsissima definizione ai bordi e aberrazioni + distorsioni a manetta - morbidezza al centro - velatura generale ( dominante ?? ) ma non scarso contrasto - sottoesposizione costante - tempi lunghi - profondita' di campo eq. su 35 mm tra f 5,6 ed f 16 a seconda della foto - inquadrature da ~ 40 a 100 mm di lunghezza focale - luce diffusa naturale in pieno giorno
Col colore ci si puo' anche arrivare, ma nel nostro caso la simulazione software della lente appare decisamente farlocca.... deve essere per forza in hardware. E son cavoli.
Che ne dite dei carboni sulle pareti delle grotte?
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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