| inviato il 20 Maggio 2020 ore 8:44
“ credo che l'idea più sconvolgente fu la Contax AX ... Eeeek!!! di cui sto attendendo l'arrivo. Assolutamente geniale. Una pietra miliare. Solo a loro poteva venire quell'idea... E da raccattatore di ottiche vintage, avere l'autofocus su una lente del 1955 ... beh... nn ha prezzo ... per tutto il resto c'è MC. „ www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Contax_AX_secrets/00_pag.htm |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 8:45
@Roberto P: “ Poi hanno fatto quello che, perlomeno col senno di poi, appare un grave errore; ovvero dividere l'offerta in troppi sistemi incompatibili tra loro. „ Credo anch'io che questo sia stato un grave errore. Forse i prezzi altissimi hanno impedito ad uno di questi sistemi i prendere quota, a vantaggio dei marchi giapponesi. Forse Zeiss ha poi sempre tentato con dei cambiamenti radicali di proporre un "nuovo top"... sempre però un pochino in ritardo, e sempre costosissimo. La qualità al top non è sempre ciò che vuole il grosso degli acquirenti. Questi si accontentano di un 5% di qualità in meno, ma alla metà del prezzo. Insomma, il borsellino nella maggior parte dei casi ha l'ultima parola |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 8:49
“ Roberto „ da analogicaro, se nn conoscessi gli scritti di Marco Cavina e PP Ghisetti, sarei da mettere alla gogna !!! Cmq grazie ! |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 8:50
“ Forse i prezzi altissimi hanno impedito ad uno di questi sistemi i prendere quota, a vantaggio dei marchi giapponesi. „ Certo, negli anni '60 i giapponesi avevano il vantaggio competitivo del costo della manodopera che all'epoca era molto più basso che in Europa. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 8:53
@ Schyter L'80% di quel che io so della storia di Nikon, Zeiss ecc. viene da Cavina e Ghisetti. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 8:55
Sì, i giapponesi hanno anche sgomitato parecchio per conquistarsi il mercato, copiando tutto il copiabile, e nel contempo anche migliorando le tecnologie. I tedeschi, forse ancora menomati dalle conseguenze della guerra, non hanno saputo reggere il ritmo e per finire si sono fatti superare. Penso anch'io che il fattore costo fosse determinante. A loro volta i giapponesi si sono stati messi in difficoltà da coreani, indiani, e ora dai cinesi. E' così che gira il mondo... |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 9:12
Certo, nagli anni '50 i giapponesi copiavano smaccatamente sia gli schemi ottici che i corpi macchina tedeschi (Zeiss, Leitz, Schneider Kreuznach ecc.). Esemplare è il caso delle Nikon a telemetro, apparentemente identiche alle Contax, ma con la tendina e la leva di avanzamento presa dalla Leica. Copiavano con intelligenza. Non si limitavano a pantografare le realizzazioni dei tedeschi, ma studiavano i principi progettuali alla base di essi (e a volte realizzavano copie migliori degli originali, come nel caso delle Nikon a telemetro). E così si sono fatti le ossa Zenji Wakimoto, Yoshiyuki Shimizu, Sei Matsui, Ikuo Mori e gli altri grandi lens-designers degli anni d'oro di Nikon. E così hanno posto le basi dei loro successi negli anni successivi. P.S.: Infatti, a partire dagli anni '60, alla Nippon Kogaku (cosi si chiamava allora la Nikon Corp.) hanno depositato non pochi brevetti, quali ad esempio il dispositivo CRC (Close Range Correction), brevettato da Nikon (e introdotto nel 1968 con il Nikkor-N Auto 24mm f/2.8 progettato da Yoshiyuki Shimizu), che consisteva nel rendere due lenti flottanti tra loro durante la messa a fuoco. Tra l'altro il CRC fu adottato dal grande progettista della Zeiss Erhard Glatzel per diverse sue ralizzazioni, tra cui il leggendario Zeiss-Contax c/y 28mm f/2 Distagon detto "Holliwood". Non so se alla Zeiss tocco di pagare una royalty alla Nippon Kogaku; comunque sia sembra un interessante caso di contrappasso storico. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 9:36
Si chiama TAROCCAMENTO CREATIVO Ma li ammiro lo stesso, hanno fatto ottime cose! La prima Nikon a telemetro (che vedete nella mia foto sul profilo) in effetti è stata un ibrido fra Leica e Contax: il meglio dei due sistemi. Cioè hanno eliminato la complicatissima e delicatissima tendina metallica verticale della Contax, una specie di tapparella con delle cinghiette in seta che periodicamente andavano sostituite, e che ora nessuno più produce. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 10:01
nel TAROCCAMENTO CREATIVO come dimenticare i miei amati sovietici ... ?? La misteriosa TSVVS (TCBBC) ancor oggi è avvolta dal mistero ... nn si sa con certezza dove fu prodotta e da chi. Il periodo costruttivo è probabilmente tra il 1949/1950 ... un po' prima della Nikon S. Come la Nikon S ha la baionetta Kiev/contax e l'otturatore a tendina orizzontale in stile Zorki/leica e il telemetro diviso dal mirino. Era destinata agli alti graduati del servizio topografico dell'aviazione sovietica e fu prodotta in circa 900 pz ed ha raggiunto quotazioni moooolto alte. Ovviamente è bellissima. www.sovietcams.com/sovietcams/m/m_images/wfiles/ixs22i8573.jpg www.sovietcams.com/index.php?3034850006 |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 10:18
E' bellissima perchè è copiata dalla Leica II Già la Zorki 1 e la Fed 1 erano cloni della Leica II |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 10:36
Comunque i russi non erano gli unici a scopiazzare alla grande Leica Copies |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 10:58
Dove i giapponesi ancora non riescono a essere alla pari è nella qualità degli schemi ottici per lenti cinematografiche. Lì la tecnologia tedesca è ancora saldamente in testa (Leica, Zeiss, Schneider-Kreuznach, Hawk) in compagnia di inglesi (Cooke) e francesi (Angeneiux). La Leica M4 è talmente bella che pure le sue imitazioni (anzi, copies, come da sito postato da Skylab) lo erano. |
| inviato il 20 Maggio 2020 ore 12:40
... si... ma giusto un poco |
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