| inviato il 14 Marzo 2020 ore 18:08
@Vafudhr: “ Se io autorizzo un prodotto a tracciare i miei spostamenti di chi è la colpa? O la difesa dei diritti prevede anche il non accendere il cervello della gente? Sempre tutto gli altri devono fare? „ Cervello sempre ben acceso, ovviamente. Il problema è che non si sa ESATTAMENTE cosa facciano Google & co., e dove ESATTAMENTE vadano a finire i nostri dati, e nemmeno si sa cosa ne facciano ESATTAMENTE dei nostri dati. Quindi il tutto è molto fumoso. E' come avere qualcuno che ci segue costantemente, si annota tutto e poi vende gli appunti a cani e porci. Ma non è esattamente così, è molto peggio! Quindi per conto mio ci vuole una protezione dall'alto, che metta dei bei paletti. Non perché abbiamo il cervello spento, bensì perché questi giganti non si sa bene cosa facciano dei nostri dati personali. Sono pericolosi. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 18:12
“ Il problema è che non si sa ESATTAMENTE cosa facciano gli "altri", e dove ESATTAMENTE vadano a finire i nostri dati, e nemmeno si sa cosa ne facciano ESATTAMENTE dei nostri dati. „ Assolutamente, ma questo è il passo successivo che è compito delle varie autorità, tra cui i garanti, che devono vigilare sull'uso che le aziende fanno dei dati, quand'anche li abbiano avuti con la nostra autorizzazione. Da parte nostra serve attenzione a cosa autorizziamo quando clicchiamo quelle onnipresenti richieste di autorizzazione. “ Quindi per conto mio ci vuole una protezione dall'alto, che metta dei bei paletti. „ Ci sono già, le leggi sul trattamento dei dati intendo... il problema è che valgono zero se noi autorizziamo tutto in automatico. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 18:15
“ Ci sono già, le leggi sul trattamento dei dati intendo... il problema è che valgono zero se noi autorizziamo tutto in automatico. „ Secondo me alcune cose non dovrebbero essere "autorizzabili". Proibite e basta, poiché troppo invasive. Nel commercio ci sono cose vietate anche se viene stipulato un contratto in cui le parti le accettano. Anche nella vita sociale. Perché in rete no? |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 18:15
Skylab59, . . . . do pienamente appoggio alle tue parole la maggioranza delle persone non si rende conto dei pericoli, crede che alla fine un po di dati registrati in più e in meno non cambi nulla e che tutto si risolva ai fini delle speculazioni comm. Non hanno voglia di farsi domande, non ha fiuto, si adeguano mentre i più scaltri orientano, lucrano, sfruttano, spiano e forse anche qualcosa di più. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 18:20
Grazie Cirillo!  |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 18:24
Anche volendo fare attenzione la difesa della propria privacy è difficoltosa, una lotta continua. E non si sa nemmeno se sia andata a buon fine. Nulla! Non ci sono alternative, nemmeno a pagarle: vuoi i servizi? Accetta! Se non accetti sei tagliato fuori dalla vita presente. Non esisti più, non puoi lavorare. Un ricatto vero e proprio. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 18:26
“ Se non accetti sei tagliato fuori dalla vita presente. Non esisti più, non puoi lavorare. „ Huxley e Orwell messi assieme |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 18:28
E' vero che se hai una laurea in informatica forse riesci anche a trovare le scappatoie, ma io non ce l'ho, e il 99.9% della popolazione nemmeno. Quindi se vogliamo far parte del mondo attuale dobbiamo stare tutti quanti al ricatto: testa bassa e la spia incollata dietro col fiato sul collo. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 18:36
Comincio a sospettare che le "autorità" non facciano nulla, poiché in realtà questi dati li usano anche loro. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 19:20
Io invece comincio a sospettare che le "autorità" abbiano compreso che se fanno qualcosa, alle prossime elezioni (o forse anche prima) verranno stirati sottozero dai GAAFA. Io credo che si sia tutti sotto schiaffo, dall'ultimo povero cristo alle autorita'. Alla finem quanti scandali son venuti fuori per "fughe di notizie" su fatti che dovevano essere segreti?. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 19:33
“ Secondo me alcune cose non dovrebbero essere "autorizzabili". Proibite e basta, poiché troppo invasive. Nel commercio ci sono cose vietate anche se viene stipulato un contratto in cui le parti le accettano. Anche nella vita sociale. Perché in rete no? „ Saic he quando paghi con carta o bancomat in un normale esercizio i tuoi dati vengono aggregati e raccolti per fini statistici? O quando fai una tessera punti o fedeltà firmi per l'uso di tutti i dati dei tuoi acquisti? La rete è solo più efficiente e più tentacolare nel raccogliere più fonti e aggregarle, ma se pensi che non lo facessero anche prima si torna al discorso che non si leggono mai i contratti che si firmano. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 19:47
“ Saic he quando paghi con carta o bancomat in un normale esercizio i tuoi dati vengono aggregati e raccolti per fini statistici? O quando fai una tessera punti o fedeltà firmi per l'uso di tutti i dati dei tuoi acquisti? „ e questo e' normale. Mi pare pero' che i Gaafa vadano ben oltre a cio' |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 21:32
Scusa l'ignoranza... cosa significa esattamente GAAFA? |
user175879 | inviato il 14 Marzo 2020 ore 21:46
Sono le iniziali delle big tech Gugl, Eppol, Alibaba, Feisbuc, Amazon Comunque la buona notizia è che ci stermineranno tutti con l'esposizione alle frequenze del 5G, così non potranno spiare più nessuno. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 22:01
Grazie omonimo147 |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |