| inviato il 01 Marzo 2020 ore 23:21
Beato te... p.s. quando avevo la a6000, non potevo certo dire lo stesso... |
user92328 | inviato il 01 Marzo 2020 ore 23:26
Chi dice che il file Sony faccia schifo di sicuro sta facendo disinformazione, anche perchè, chi più chi meno, tutti i jpg di qualsiasi marca son buoni, e spessissimo bastano piccoli aggiustamenti in PP per avere bei jpg velocemente, del resto c'è anche una parte di gusto personale che entra in gioco, quindi è quasi impossibile avere un jpg perfettamente pronto, ma bensì un jpg il più vicino al nostro gusto... E poi, come già detto, i jpg sono personalizzabili su tutto direttamente in macchina, basta solo conoscere come lavora la macchina... |
| inviato il 01 Marzo 2020 ore 23:45
La prima mi ha convinto di più a primo impatto |
user92328 | inviato il 02 Marzo 2020 ore 0:04
“ mai concepito di metter mano su un jpeg. Per me non ha davvero senso, è come andare a lavorare su un file già distrutto in partenza. „ Maurizio, mi sembra evidente che tu non abbia dedicato tempo sui jpg della macchina, ma ti assicuro che il file non è per nulla distrutto in partenza, o perlomeno dalla mia esperienza con i file sony ho notato questo... Tante volte ho fatto la PP sia al jpg che al raw per arrivare a risultati simili per bellezza generale... Altre volte mi è capitato che, dal raw non riesco ad ottenere lo stesso risultato ottenuto dal jpg.. Altre volte, su scatti in condizioni di luce difficile, ovviamente con il raw si ha più margine di recupero, ma sono casi più sporadici.... Tante altre volte vedo jpg cosi belli che non ha proprio senso andare a sviluppare il raw... Insomma, per me, meglio scattare raw+jpg per poi, di volta in volta valutare quale usare..... |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 2:23
ok!...sono fra i vincitori! |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 7:52
@Salvo Parlo prima da informatico e poi da fotografo E' esattamente come dici tu: “non ho dedicato minimamente tempo al jpeg on-camera” con cognizione di causa proprio per il motivo che ti dicevo prima e per il quale ti confermo la fondatezza informatica del concetto: si tratta di un file inadatto ad essere ri-lavorato, in quanto mancante di tutto il patrimonio informativo catturato dalla macchina durante la ripresa. Non si tratta di opinioni o di democrazia dei pareri: questa è informatica, bianco o nero, zero o uno, lossless o lossy. Raw o Jpeg, io scelgo RAW. Quando scatti in jpeg il software on-board della A7R4 di Maserc applica tutti gli step previsti lato firmware atti a produrre un raster a colori che poi verrà compresso attraverso l'algoritmo jpeg. Sicuramente è possibile impostare alcuni parametri, come lo spazio colore o la quantità di sharpening fino anche alle curve di contrasto che tuttavia non potremo in alcun modo controllare in modo selettivo come invece possiamo fare durante l'editing di un negativo digtale. Vogliamo parlare di headroom disponibile durante l'editing? Bene, pensiamo alle skin-tones mostrate nei vari ritratti presenti in questo topic, anche piccoli interventi in Ps su tono e colore inevitabilmente risulterebbero “castrati” dal pattern 8-by-8 che sta alla base dell'algoritmo di compressione jpeg e, sebbene vada comunque detto che l'algoritmo produca un ottimo lavoro nel preservare l'informazione di luminanza, il colore ne esce davvero limitato a danno di quelle quelle gradazioni molto delicate che naturalmente dovrebbero riscontrarsi nel risultato finale quando stiamo lavorando sulla pelle. Potrei andare ancora avanti parlando, sempre di numeri, della differenza nel poter disporre del dato informativo derivante da una cattura a 12 bits - per channel - per pixel che equivalgono a 4.096 livelli (o gradazioni) in ogni canale a nostra dispozione durante l'editing via RAW-converter rispetto al dover lavorare con soli 8-bits - per channel - per pixel. Inevitabilmente Salvo , se scegli di lavorare in jpeg avrai (volente o nolente) almeno questi due signori con cui fare i conti: - posterizzazione quando estendi dei tonal range - perdita di dettaglio quando comprimi dei tonal range Se tieni sott'occhio l'istogramma inizierai a vedere o degli spike (dove hai compresso) o proprio dei buchi (dove hai esteso).. Mi sono dilungato, perdonatemi, non voleva essere un trattato anti-jpeg Ma, chiamando in causa Domenico che ho letto su questo thread è un pò come se proponeste a lui di: - far scegliere da terzi quale rullo utilizzare - premere solo click sulla fotocamera - far sviluppare i negativi da terzi potendo solo dare qualche minima indicazione e null'altro - far stampare sempre da terzi il risultato prodotto (anche qui, minimo spazio di azione) Secondo me vi/ci manda tutti a stendere eh! |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 8:01
Maurizio, sei troppo informatico=estremista.
 Questo è un jpg. Mi andava bene come luci e colori. L'ho lasciato com'era. Questo non mi ha impedito di fare skin softening e togliere qualche brufolo. Senza che succedessero disastri. |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 8:02
Sarà anche vero quello che dice Maurizio Palumbo, ma lavorando il jpg con C1 per estendere/comprimere la gamma non si verificano quei buchi e quei picchi di cui parla, cosa che invece succede puntualmente facendo le stesse operazioni in PS. Il risultato non dico sia lo stesso, ma è molto simile nella maggior parte delle situazioni (un po' meno nel ritratto) e si riesce ad ottenere con meno passaggi. Ovviamente quando si può il raw è preferibile sia perché permette di applicare i profili lente, sia perché permette un maggior controllo cromatico/tonale. Bisogna inoltre tenere conto che il risultato finale sarà sempre un file "compromesso" rispetto all'originale, sia che si sia partiti dal raw, sia che si sia partiti dal jpg. |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 8:05
Le correzioni, in caso di lenti native, le puoi applicare anche in camera. |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 8:10
Sisi ma ragazzi, ribadisco, non vi volevo convincere di nulla! Ci mancherebbe eheh @Mase: nel tuo esempio stai solo spostando dei pixel da una parte all'altra del file.. idem per la skin softnening (immagino tu vada in frequency separation da Ps giusto?) @Marco: probabilmente C1 non lavora direttamente sul jpeg ma si crea un raster suo |
user14103 | inviato il 02 Marzo 2020 ore 8:25
Questo non mi ha impedito di fare skin softneing e togliere qualche brufolo. Senza che succedessero disastri. Mai provato topaz clean? |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 8:29
“ Tante volte ho fatto la PP sia al jpg che al raw per arrivare a risultati simili per bellezza generale... „ Sono allora 2 o 3 regolazioni di contrasto, tono e saturazione. “ Altre volte mi è capitato che, dal raw non riesco ad ottenere lo stesso risultato ottenuto dal jpg.. „ Probabilmente perché non padroneggi ancora il programma di elaborazione RAW (sia esso LR che PS che un altro). “ Altre volte, su scatti in condizioni di luce difficile, ovviamente con il raw si ha più margine di recupero, ma sono casi più sporadici.... „ Il RAW non serve solo per migliorare gli scatti in condizioni di luce difficiel, ma per tirare fuori il meglio da ogni singolo scatto senza lasciare che a farlo sia un software in camera settato 4 o 5 anni fa a Tokyo. Ti consiglio caldamente di approfondire e di molto con un corso dedicato l'enorme valore aggiunto che una PP sul RAW con programmi come PS può apportare alla tua fotografia. |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 8:38
No, Stefano. Già uso c1 e ps. Mi basta. Poi i miei interventi sono abbastanza soft. Non mi piacciono cose invasive, tipo bambola di porcellana. |
| inviato il 02 Marzo 2020 ore 8:41
Scattare in JPEG, seppur legittimo, consente di sfruttare la macchina al 5% delle sue possibilità. Legittimo ma che gusto c'è?
 |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |