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La scimmia con la reflex per Milano e Benedusi.


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avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 13:19

Marinaio, io all'opposto penso che un dilettante abbia molte più possibilità, una volta imparata la tecnica, di mettere il "pensiero", "l'idea" nelle sue foto. Essere liberi da committenze ed obblighi significa avere, potenzialmente, una marcia in più in tema di possibilità espressive.
Il fotometro? Era chiaramente una provocazione, Benedusi stesso lo dice.
Poi vi possiamo leggere solo l'arroganza e la presunzione (ammessa dallo stesso autore), le firme, i 1000 euro. Ma la definizione "fotografie inutili" non merita un approfondimento? Non infastidisce nessuno?

user19058
avatar
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 13:23

...Fotografie inutili.... io andrei cauto nel definirle così: una foto non è mai inutile, almeno per chi la visualizza e la scatta. Inutile e dannoso, semmai, è il costruirci sopra significati che non ha, darle importanza oltre l'emozione provata nel realizzarla, ritenersi un fotografo o - peggio - un 'artista fotografo' a sproposito. Ma ognuno di noi si scontra quotidianamente con il proprio limite, e non è certo demerito della fotografia. Come dire nulla di per sé è bello/brutto, buono/cattivo, tutto dipende dalla cultura del momento. Diciamo pure alle persone che le loro fotografie culturalmente parlando 'fanno cagare'. Ma facciamolo con sensibilità e argomentazioni, dietro le fotografie ci sono persone di varia personalità e sensibilità.

user19058
avatar
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 13:25

Jer, posto il commento e ... zac, ecco il tuo, in contemporanea! Coincidenze? concause?
GG

avatarsupporter
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 13:35

Jeronim non credo di aver mai scattato una fotografia inutile, nonostante butti il 95% dei miei scatti.
Tutti gli scatti hanno contribuito a coltivare questa mia passione che mi diverte quando leggo un libro, quando compro del materiale e quando riesco a fotografare.
Insomma mi piace e mi interessa la fotografia. Non ho ambizioni artistiche.
Le mie foto possono risultare competamente inutili agli altri, anzi di sicuro lo sono, di certo non lo sono per me.

Per quanto riguarda la possibilita' tra profesionista e dilettante non mi trovi d'accordo. Per professionista in questo caso non parlo di chi ha partita IVA e emette fattura, ma di chi fa il proprio mestiere con passione.
Da professionista hai a disposizione mezzi, informazioni e collabori a progetti che aiutano la crescita tecnica e artistica. Ho avuto la fortuna di assistere e partecipare a shooting fotografici e alla ripresa di spot pubblicitari grazie al mio lavoro e ho imparato tantissimo.

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 13:35

P.S. Maurizio Palumbo, secondo te chi apprezza Ghirri, Giacomelli, Ciol è radical chic? Poche cose mi fanno arrabbiare come la tua definizione. Te la rimbalzo educatamente, con cordialità. Tienila da conto. È utile quando non si ha nulla da dire


E' quanto traspare dai tuoi post. Quando sono attribuibili a te in prima persona chiaramente e non, copiati di sana pianta dalla rete come è avvenuto in passate occasioni (ricordi il dialogo con Fortunato con un tuo post trovato per intero su google..) solo per darti un tono da filosofo della fotografia.

Parli di paesaggistica e porti autori che hanno una visione particolare come se fossero l'elitè assoluta, tacciando di "cartolinismo" e di "visione limitata" tutto ciò che esce da questi schemi. Bhè mi spiace ma arrabbiati quanto ti pare da dietro il tuo bel monitor ma la sostanza non cambia. Uno spocchioso arrogante tale rimane.

Saluti, tutt'altro che cordiali verso gente come te.

user5620
avatar
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 13:35

Partendo dall'apertura della discussione,dico questo:Benedusi con le sue dichiarazioni avrà voluto anche provocare,ma da parte mia,alla luce dei nostri tempi,sono assolutamente condivisibili.
Poi ho visto grandi "incensamenti" ad un fotografo di Still Life,bene mi sento di dire che sicuramente fa immagini "oneste",ma nulla di più,ce ne sono tantissimi che fanno meglio,ma molto,anche qui in Friuli.Tutte queste affermazioni che ho letto,mi sembrano veramente scaturite da scarsa conoscenza della materia.
Saluti
Max.

user10190
avatar
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 13:41

Mi sono appena letto gli articoli di Benedusi e li trovo molto interessanti se valutati come provenienti da un professionista, che per sopravvenuta "deformazione professionale" deve per forza vedere il "valore di scambio" in ogni conseguo lavorativo. Alcuni punti sono chiaramente opinabili ma la loro impostazione è chiaramente iperbolica... deve scuotere insomma, oltre a definire un confine tra lavoro e passatempo. Di certo sono "notarili" e non lasciano spazio a licenze di collocabilità sociologica nella questione "fotografia". Sino ai primi anni del '900 il fotografo era notorio come una sorta di alchimista che faceva le foto su commissione e quindi retribuito. Con le facilitazioni tecnologiche si è progressivamente arrivati al paradosso che una scimmia può realizzare delle foto, come afferma Benedusi, ed è la realtà. Ogni genere espressivo alla portata di tutti, è in primis una fruizione "onanistica", che può assurgere a mestiere se si vuole o si raggiungono livelli qualitativi di riferimento. Mesi fa menzionai che molti miei amici mi riconoscono del buon gusto nel cucinare (che rottura quando tutti gli altri colloquiano amabilmente e tu cucini... ecc... ecc...) ma non posso essere definito un cuoco e la stessa cosa dovrebbe valere nella fotografia. Credo che rimarcando i confini tra ciò che è una dedizione "onanistica" e ciò che è lavorativa, la questione si semplifichi di parecchio...

avatarsupporter
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 13:52

Odisseus sono d'accordo con te, credo che gran parte del problema sia li.

Penso che dopo aver fotografato un bel po' il tarlo di chiedersi come andare avanti arrivi, e a quel punto anche in un dilettante possono arrivare degli stimoli e la voglia di portare avanti un progetto, tante cose diventano relative e si capisce che uno scatto deve essere coerente con il messaggio che vuole portare sotto tanti punti di vista.

Un profesionista nello svolgimento del suo lavoro scatta perche' ha un progetto da realizzare, qualcosa da comunicare, credo che questo approccio automaticamente e forse inconsapevolmente diventa il motore anche della ricerca personale e del giudizio dei lavori altrui.

Capisco Settimio che giudica le foto che riceve con questo parametro capisco anche pero' chi le scatta che non ha bisogno di un'utilita' per farlo, il divertimento nel farlo puo' bastare.
Non avere lo stesso scopo per la stessa pratica porta a giudicare in modo molto diverso la stessa cosa.

user10925
avatar
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 13:57

Oggi son cascato su questo:




Offre delle interpretazioni che ben si abbinano con qualche passaggio di questa interessante discussione.
P.F. non prendete "questo punto di vista" come "il punto di vista" ma piuttosto come "un punto di vista"

user13260
avatar
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 14:02

Intervengo solo ora, anche se mi sono letto dall'inizio la discussione.
Per me il concetto di "foto inutile" non esiste, a meno che noi non facciamo coincidere il concetto di utilità con quello di racconto.
Una foto "punta e scatta" a mia cugina che gioca è inutile secondo questo criterio, ma è utile tra qualche mese o anno per ricordarmi di quel momento, per riviverlo, ma al mondo interno non racconterebbe, giustamente, nulla....
Una foto di un arto di un coleottero non racconta nulla... quindi sarebbe inutile. Ma è necessaria per descrivere quella nuova specie (quindi è utile ad un fine).
Una foto Still Life di una conchiglia non racconta nulla, ma mi può permettere di archiviarla o farmela determinare da uno specialista (quindi è utile ad un fine).
La maggior parte delle mie foto sono "esercizi", studiati solo per fare dei test, per allenarmi.... non raccontano nulla o per lo meno non hanno la pretesa di farlo, prima di raccontare qualcosa devo imparare come fare a farlo, altrimenti farei solo peggio.

Capisco pero cosa intende dire Benedusi, soprattutto nel suo intervento sul forum. Io non mi sognerei mai di mandargli una foto, per avere un parere artistico, realizzata solo come esercizio di tecnica, sarebbe inutile ed una perdita di tempo!
Sarebbe anche inutile voler spacciare per arte la foto di un arto di coleottero o di mia cugina che gioca. Hanno una loro utilità, ma non sono studiate e pensate per veicolare un messaggio, una storia.

Basterebbe saper riconoscere i propri limiti, conoscere il motivo delle proprie azioni ed avere un poca di umiltà.
Con questo non mi sto riferendo a nessuno in particolare, ma a tutti quelli che comprano una fotocamera e si sentono dei Bresson.

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 14:04

@Maurizio Palumbo
Ti sfido a trovare miei interventi copiati da google. Non ho mai dialogato o polemizzato con Fortunato. Credo tu stia sbagliando persona. Certo di questo, spero accoglierai i miei saluti cordiali, questi sì.

P.S. Se non trovi ciò che a tuo dire ho copiato, pretendo le scuse.

user10190
avatar
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 14:15

Marinaio hai descritto perfettamente la questione. Forse una critica bonaria la si può rivolgere al fotoamatore che si rivolge al professionista per trovare delle conferme ai propri risultati. Il prof. non può che arrabbiarsi di fronte a qualcuno che tra migliaia di scatti senza "progetto" ne trova una decina di meritevoli da cui spera di ricevere un "bravo". Sono certo che se un fotoamatore manda una serie di immagini ad un prof. giustificandoli con uno scopo e una volontà di entrare nel mondo della fotografia "utile" viene trattato con il massimo rispetto. Poi convengo che nessuna foto è del tutto inutile. I miei figli nel rivedersi oggi bambini attraverso le mie foto, ne sono contentissimi ma la mia consorte giudicava la mia passione semplicemente uno spreco di soldi...

user6021
avatar
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 14:15

Personalmente il termine "fotografie inutili" mi da un po' di fastidio.... Inutili per chi? Per quello che vuole andare a predicare il "vangelo" per il mondo forse...
Ma per me che ho scelto un hobby come la fotografia, quella non è inutile... Può essere la conferma di un certo livello raggiunto....
O può essere più semplicemente la giustificazione alle migliaia di euro spesi.... Che per me, può avere più valore di tanti messaggi e perché insiti al suo interno.... Ho speso tot euro.... Faccio belle foto che non dicono nulla ma sono tecnicamente ineccepibili? Si? Bene.... Perché è quello il livello che volevo raggiungere.... Il ruolo del Guru te lo lascio con piacere.... Non ho mai voluto cambiare il mondo con la fotografia.... Mi serviva solamente per tappezzare i muri di casa mia e "farmi bello" con gli amici.....
Personalmente non avrei nulla da obiettare a un ragionamento simile perché lo trovo sacrosanto.....
Quindi anche il termine "fotografie inutili" è molto legato al contesto nel quale è inserito..... Settimio Benedusi, può certamente dichiarare che la maggior parte delle fotografie che gli vengono sottoposte sono inutili.... Ma sono inutili secondo il suo punto di vista, perché lui, che scatta secondo una sua maniera personale di vedere la fotografia, vuole che i suoi scatti provengano da un ben determinato ragionamento... Nulla da obiettare anche lì...... Ma che provi ad andare dal figlio di Marinaio a dirgli che la sua foto è inutile.... Lui lo guarderà stupito e poi probabilmente penserà "sisi dì pure quello che vuoi ma a me questa foto piace"

user18686
avatar
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 14:16

Alex.... Anche Manzoni ha fatto un'opera d'arte: si chiama "Merda d'Autore"........ Ma sempre cacca resta anche se è di Manzoni... MrGreen


Certo, da Wikipedia: l'opera alluderebbe con ironica metafora all'origine profonda del lavoro dell'artista.

Forse è questo il vero significato della nostra (quando c'è) arte?


avatarsupporter
inviato il 24 Gennaio 2013 ore 14:18

Maurizio trovo il tuo ultimo intervento fuoriluogo. Non vedo perche' si debba finire ad attaccarsi direttamente e non si possa continuare ad esprimere le proprie idee con i toni giusti.



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