| inviato il 21 Novembre 2019 ore 9:58
Resta il fatto che "filosoficamente" una macchina (Sony) che si "cucina" il file RAW di una lunga esposizione a me personalmente fa un po' storcere il naso. Per lo meno vorrei avere la possibilità di scegliere io se inserire o disinserire quel filtro digitale di cui parla AlbertoIal |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 11:20
Antonio, ovvio che una situazione di maltempo può essere catalogata come dinamica e di conseguenza il ps si rivelerebbe inutile... ma allo stesso tempo, con pioggia battente, a meno di ricercare effetti particolari, anche un nd sarebbe da sconsigliare. Io il ps lo uso in montagna, con sfondi molto ampi. Ad agosto ho fatto fatto quattro scatti x4 in pixel shift da Bormio 3000, e li ho attaccati in orizzontale. La differenza rispetto ai quattro scatti “normali” è notevole e in quel contesto non ci sono stati artefatti. |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 11:28
In merito al PS mi chiedo semplicemente cosa possa essere utile una funzione così in un paesaggio quando di definizione con sensori FF da 36 mpx in su con ottiche fisse moderne o anche zoom e software super evoluti di sharpening ce ne è fin troppa. Concordo con te Andrea.taiana per quanto riguarda sony, da utilizzatore assiduo di ND il fatto che cucini il raw con algoritmi di riduzione rumore a me non piace, preferisco fare post produzione piuttosto. anzi preferisco che con esposizioni di qualche minuto il livello di rumore sia quello a base ISO |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 12:54
Vulture, è una funzione che può andare bene per cose statiche, ma che non è sfruttabile a mio avviso per immagini di paesaggio con una certa progettualità, dove non si può controllare l'imprevedibilità della luce stessa, dell'ambiente, e l'imprevedibilità metereologica. Per fotografare personalmente mi muovo molto e piedi, e capita di essere in un luogo dalla calma apparente e che dopo poco tempo inizia a tirare vento ed acquazzone. Inoltre come dice Alberto e come ho detto diverse volte io, non apporta nessun miglioramento apprezzabile lato ''fotografico''. |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:08
Ragazzi, non ripeto più le stesse cose altrimenti risulto ripetitivo ho parlato in base alla mia esperienza in ambito paesaggistico, poi ovviamente nessuno vieta l'utilizzo. |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:13
“ In merito al PS mi chiedo semplicemente cosa possa essere utile una funzione così in un paesaggio quando di definizione con sensori FF da 36 mpx in su con ottiche fisse moderne o anche zoom e software super evoluti di sharpening ce ne è fin troppa. „ Si ottengono foto ad alta risoluzione e molte sfumature perché l'immagine è generata usando le informazioni su colore e luminosità con un superiore potere risolvente. Non si generano falsi colori e moiré cromatico perché non viene eseguita l'interpolazione sui pixel. |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:17
E questo può andar bene per lo still life, dove hai tempo per organizzare il lavoro, dove la risoluzione può far differenza nei ritagli eecc, ma in ottica paesaggistica e naturalistica, dove niente è statico, non apporta alcun miglioramento, ma solo rogne. Poi per carità, per chi fa fotografie a bordo strada e su soggetti statici, può anche andar bene. Il tutto ovviamente lato tecnico eh |
user81826 | inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:21
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| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:24
Rimanendo al paesaggio vorrei rivolgervi due domande sulla gamma dinamica. Premesso che anche un mezzo stop di gamma dinamica in più è meglio di niente volevo chiedere se qualcuno ha esperienza diretta sulla maggiore gamma dinamica che una Sony A7r avrebbe rispetto ad una Canon 5DmkIV. Sono ca. 0.75 EV a ISO base come indicato qui? photonstophotos.net/Charts/PDR.htm Detto questo in quali situazioni fotografiche avete sentito il bisogno di gamma dinamica in più e potete dire che in quel caso 0.75EV sono stati risolutivi? Anticipo le mie sensazioni. Io sento bisogno di gamma dinamica in più in queste tre situazioni: - fotografando in un bosco di giorno le zone di cielo risultano sempre sovraesposte se voglio ottenere la giusta esposizione della vegetazione - fotografando all'imbrunire (magari in una giornata con qualche nuvola) subito dopo il tramonto rivolgendo la camera verso la zona di cielo dove il sole è calato se espongo per avere il cielo con la giusta esposizione gli eventuali alberi controluce risultano essere solo delle siluette - fotografando paesaggi notturni di periferia urbana con zone di luce artificiale molto alta a fronte di altre zone buie La mia personale impressione è che, comunque, in tutti questi tre casi uno 0.75EV di gamma dinamica in più non risolve il problema, se (e sottolineo se) ho necessità di preservare le alte luci ed avere dettaglio senza disturbo nelle ombre dovrei fare esposizioni a forchetta con almeno 2 o 3 EV di differenza. |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:28
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3387687 ho preso dpreview, caricato due fotocamere con pixel shift, pentax e sony e puntato su uno dei colori. screenshot e analisi in Lab... io vedo un viraggio colore |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:30
A iso base a parità di output c'è quasi uno stop di differenza, non è spesso risolutivo ma meglio averlo che no. Anche perché è “gratis”, non pagando dazio ad esempio sulle alte sensibilità. |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:31
Andrea IMHO la gamma dinamica è come il denaro... non è mai abbastanza... comunque da quando ho implementato sulle mie nikon l'UNIWB spremo ogni singolo decimo di GD... prova |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:32
“ ho preso dpreview, caricato due fotocamere con pixel shift, pentax e sony e puntato su uno dei colori. screenshot e analisi in Lab... io vedo un viraggio colore „ Credo dipenda molto (tutto?) dal sw utilizzato per i due scatti e soprattutto da quello usato per decodificare il ps. |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:34
dici che usano due sw differenti a parità di macchina fotografica? non credo |
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