| inviato il 05 Settembre 2019 ore 15:43
“ Se la vecchia canon l'hai tenuta, quanto cinque anni? „ nono, me la farò bastare per tanti altri anni ;) |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 15:43
“ Ma se il Raw compresso è grande come un JPEG a cosa ti serve il Raw più piccolo? „ un rawettino da 30mp potevano farlo dai... si tratta di tre righe di codice. |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 15:44
Anche io vorrrei dei raw piccoli... |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 15:49
“ i furieri sono i peggiori „ Per chi sa chi sono “ Per cerimonie preferisco i 24 mpx della A7iii...prenderó sta R4 per l impugnatura, il mirino e la costruzione..dei 60 mpx non mi frega nulla, anzi.mi rallentano é basta! „ Aspetta la a7IV allora |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 16:06
Sei nato per soffrire... |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 16:10
Veramente stoico |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 16:57
Gobbo addirittura? Io tutto il contrario, e non solo nei paesaggi (dove era scontato), ma anche in altri ambiti |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 17:01
@Antonio...sono cose soggettive! le lenti sono spettacolari, come lo è l afc... ma ad esperienza d uso no mi ci trovo! |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 18:35
mi puoi confermare che la resa iso è pari a quella della r3? |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 18:39
“ la mia affermazione deriva dalla miriade di foto fatte in paesaggistica ... ... poi, quali sono questi " vari motivi per scegliere una determinata apertura, spesso più importanti "..?? se non fai un esempio diventa difficile capire a cosa alludi visto che ci sono diverse condizioni particolari ... ... ma in ogni caso stiamo parlando di circostanze meno frequenti in paesaggistica... „ Non avevi specificato che ti riferivi solo alla paesaggistica, non lo avevo capito. Comunque, citando quelli che mi vengono in mente sul momento, sì può scegliere un diaframma banalmente per la profondità di campo, voler staccare il soggetto al massimo/ottenere l'iperfocale da un certo punto in poi/avere a fuoco solamente la porzione desiderata, voler abbassare la sensibilità o i tempi, voler alzare i tempi senza l'uso di filtri, voler ottenere un determinato effetto di vignettatura o evitarlo (cose che in parte si possono fare in post), voler ottenere i punti luce a stella o perfettamente circolari, o più generalmente voler ottenere un giusto compromesso tra le cose che ho già citato ed altri effetti quali aberrazioni cromatiche, calo di nitidezza, flare, insomma la scelta del diaframma in generale dipende da un sacco di valutazioni. Quel che suggerisco è che il diaframma cambia considerevolmente l'aspetto si una foto, la maggior parte di questi cambiamenti a mio parere sono più significativi della sola "resa migliore" dello "sweet spot". Se poi un fotografo non è interessato a nessun'altro di quei cambiamenti è una questione puramente personale. “ l'ottica usata corrisponde a un 45mm in FF, non è un grandangolo „ A prima vista pensavo meno. Il concetto comunque vale lo stesso, all'aumentare della lunghezza focale e all'accorciarsi della distanza di maf le differenze tra f/8 ed f/16 si notano sempre di più fino a diventare notevoli. Diciamo che se avessi specificato che ti riferivi solo alla paesaggistica il tuo intervento sarebbe sembrato più giustificato “ Per quello che sapevo io, la diffrazione è sempre presente. Anche a tutto aperto. Ma viene "mitigata" dall'aumento di pdc. Cioé, fino ad un certo punto l'aumento di nitidezza apparente, apportato dall'aumentata pdc, in qualche modo contrasta l'effetto "ammorbidente" della diffrazione. Stante così le cose, verrebbe da pensare che su un grandangolare, le cose dovrebbero andare meglio che su di un tele, a causa della maggiore pdc intrinseca della lente. „ Sempre presente direi nì, nel senso che abbassando la densità del sensore ed ampliando l'apertura massima la diffrazione tende a zero... vi sono lenti che partono già in diffrazione (come le lenti buie per MFT), come lenti luminose per formati superiori nelle quali ai diaframmi più aperti gli effetti della diffrazione non si manifestano proprio. Non so se ho compreso il tuo discorso sulla profondità di campo, di sicuro la sfocatura ha un effetto più netto della diffrazione, ma fintanto che i dettagli di tuo interesse sono a fuoco aumentare la pdc non ne migliora la nitidezza. Se non hai tutti i dettagli a fuoco concordo che convenga aumentare la pdc a discapito dell'influenza della diffrazione. La "presa in giro" è che maggiore è la densità del sensore maggiore è l'influenza della diffrazione chiudendo il diaframma, ma maggiore è la densità del sensore maggiormente bisogna chiuderlo per ottenere la stessa profondità di campo. |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 18:44
Uhm...sull'ultima frase mi fai venire un dubbio. Non dipende dalla grandezza del sensore la pdc? Non dalla sua densità. Cioè a parità di superficie, la pdc non è influenzata dalla densità. Sbaglio? |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 18:47
No dipende proprio dalla densità, il fatto è che superfici superiori normalmente corrispondono a densità inferiori. Questo discorso vale ovviamente se si osservano le immagini a risoluzione originale, se le si ridimensiona il discorso naturalmente cambia, e si considera la "densità equivalente" alla risoluzione ridimensionata o risoluzione di stampa. Però un attimo... prima di causare incomprensioni aggiungo una precisazione: questo discorso vale in generale, è chiaro che se con superfici sensore diverse utilizzi lunghezze focali reali diverse (per ottenere lo stesso angolo di campo) allora sì che anche la dimensione del sensore influisce sulla profondità di campo. Effettivamente questa precisazione era doverosa. |
| inviato il 05 Settembre 2019 ore 20:05
@Tidsynth “ mi puoi confermare che la resa iso è pari a quella della r3? „ Come ho scritto sopra direi di sì. La mia esperienza è ancora limitata ovviamente, ma nell'uso pratico ritrovo le stesse sensazioni che avevo con la r3 in termini resa ISO e di rumore. Naturalmente ricampionare le due fotocamere alla stessa dimensione aiuta la r4 un altro po' |
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