“ ... quel piacere del controllo che è inseparabile dal sorgere dell'arte decorativa. Nello stesso tempo lo schema stesso viene piegato a servire finalità culturali; la tradizione pretende il diritto di restringere la libertà del gioco man mano che i motivi acquisiscono significati. Il bisogno dello standard e del ripetibile si fa sentire nel segno che va pienamente controllato. Ma persino la produzione di segni - l'arte di scrivere e quella di rappresentare - raramente recide il legame con quei ritmi organici che ho paragonato a una macchina interna. Si osservi un bambino che effettua la transizione dallo scarabocchio ritmico alla configurazione di forme che esigono un crescente grado di coordinazione, e si notino le configurazioni che si costruiscono in base a tali subunità o subroutines , come tratti regolari verso il basso od occhielli, e che non richiedono piú attenzione. I grafologi pretendono di discernere qualcosa di questa macchina interna, il ritmo permanente del corpo, persino nella scrittura a mano dell'adulto, ed è molto probabile che abbiano ragione, poiché soltanto attraverso tale integrazione si può raggiungere la
fluidità di scrittura. „
da Gombrich IL SENSO DELL'ORDINE
Questi elementi di coordinazione oculo-motoria da un lato consentono ad un occhio esperto di distinguere il quadro cubista di Braque da quello di Picasso, dall'altro consentono anche di trovare un'unità ed una continuità tra i quadri di Picasso del periodo cubista e quelli di successivi periodi (ed i passaggi da un periodo ad un altro sono comunque graduali non sono delle cesure. è pur vero che questo elemento del"tratto" non è di per sé sufficiente a configurare uno stile pittorico, però è un elemento del tutto assente in fotografia e questo contribuisce a rendere più difficile l'acquisizione di uno stile personale.