| inviato il 09 Agosto 2018 ore 21:51
Sì, secondo me tanti ma piccoli avrebbe più senso che uno gigante. Anche perché avresti più superficie dove l'acqua evapora “ comunque in un cilindro alto 1,8m „ È poca roba; ventilato è molto meglio...poi concordo con te...un ventilatore elettrico dentro questo sistema stona parecchio a livello concettuale |
| inviato il 09 Agosto 2018 ore 22:23
“ tanti ma piccoli avrebbe più senso che uno gigante „ ma si aggiungono due problemi. 1. piccolo vuol dire perdere l'azione continentale che è una buona garanzia sulla conservazione della temperatura. 2. la struttura cilindrica è migliore del tetraedo ai fini della robustezza. occorre trovare un compromesso forse. |
| inviato il 10 Agosto 2018 ore 8:19
“ azione continentale „ Che cosa intendi esattamente? “ la struttura cilindrica è migliore del tetraedo ai fini della robustezza. „ Sì, però forse una superficie piana è più facile da costruire che una curva. Volendo possono essere anche a base quadrata al posto di rettangolari. “ occorre trovare un compromesso forse. „ Anche tanti cilindri dove la distanza media è 5 cm tra uno e l'altro si può fare |
| inviato il 10 Agosto 2018 ore 9:54
per struttura continentale intendo... la Russia ha struttura continentale ed è fredda. il termos ha struttura continentale, fatto a libro non terrebbe la temperatura. L'orso polare ha struttura continentale, è grosso e rotondo nel suo pelo, per tenere meglo la temperatura. L'inuit ha una struttura più continentale del watusso, ha gambe proporzionalmente più corte, corpo più rotondo, dita più affusolate, per conservare meglio la temperatura. ci penserò su, intanto ho dato un'occhiata all'acqua... a me sembra uguale a ieri non c'è un filo di vento. |
| inviato il 10 Agosto 2018 ore 12:50
ma se parliamo di cassesempre piu piccole… perche, come gia suggerito, non tornare a pensare ad un camino verticale? In fondo il vento all'interno del camino si genera autonomamente. |
| inviato il 10 Agosto 2018 ore 12:56
Salt, vele, camino verticale, è nella tua testa, sviluppa un disegno e dai una spiegazione, non è facile capire per chi non è nei tuoi pensieri... __________________________________________________ la superficie esposta del recipiente è 98,47 cmq, si può stimare che in 24 ore l'acqua sia diminuita di 35g, alle 17:3O darò conferma. Per approssimazione diciamo che su 1OOcmq di superficie esposta in 24 ore sono evaporati 35g di acqua che corrispondono a 3,5mm di spessore d'acqua evaporato. faccio subito la correlazione qualora la superficie fosse stata di 6,5mq come il coccio esposto nell'idea proposta. 1OO:35=65OOO:X quindi 2275Og sarebbero evaporati, ovvero 22,75 litri d'acqua. Ad occhio direi che la quantità mi sembra sensata e possibile, su un coccio particolarmente efficiente. Leggo che esistono differenti tipi di porosità: macropori: più grandi di 50 nm; mesopori: di ampiezza compresa tra 2 e 50 nm; micropori: più piccoli di 2 nm. dove la più efficiente è quella tra 2 e 50 nm, quella dei mesopori . |
| inviato il 10 Agosto 2018 ore 13:58
Mi aspettavo meno, quindi meglio! Quindi due calcoli veloci: Un litro d'acqua evaporato assorbe circa 2260 kJ di energia quindi avresti un assorbimento di 2260 x 22.75 / 24 = 2142 kJ/h (Non ho fatto nessun calcolo a proposito ma ipotizzando un rendimento del 1%) Hai quindi 21.42 kJ/h di raffreddamento Ipotizzando una temperatura interna di 30 °C e 70% di umidità, portarla a 25°C a 95% un kg d'aria c'è una differenza di 6 kJ/kg (dati presi dal diagramma psicrometrico ) Peso specifico aria 1.3 kg/m3 Un m3 d'aria vuole un assorbimento di 6x1.3 = 7.8 kJ/m3 per abbassare di 5 °C 21.42 / 7.8 = 2.7 Abbasseresti la temperatura dell'aria di 5 °C a 2.7 m3 PS: però attento che avresti serio rischio di condensa interna a portarla a 25° rendendo il tutto meno efficiente dal punto di vista termico...ma otterresti aria più secca e quindi meno afoso |
| inviato il 10 Agosto 2018 ore 14:19
scusa non ho ben capito. calcolando il rendimento dell'1% mi interesserebbe sapere soprattutto in quanto tempo la temperatura in quei 1,35mq di aria scende da 3O a 25°C. se non ho capito male, in 12 ore. se così fosse, la resa dell'1% è troppo bassa perchè il sistema sia interessante, o almeno perchè sia interessante con queste caratteristiche. mi pare che tu non consideri la capienza del vaso ma la superficie di dispersione. ora mi spremo un po' le meningi per vedere se riesco a pensare a qualcos'altro ma tu dammi qualche certezza in più su quell'1%. come lo hai preso? |
| inviato il 10 Agosto 2018 ore 14:29
21.42 kJ/h (kJ orarie) di raffreddamento Per portare da 30 a 25 1.35m3 d'aria ci vuole 7.8 x 1.35 = 10.53 kJ Quindi diciamo ogni mezz'ora 1% solo ipotizzato, il calcolo è un po' più lungo. Lo farò settimana prossima, ora non ho tempo |
| inviato il 22 Agosto 2018 ore 17:59
io pero' non ho capito perche' l'acqua debba essere stivata nel coccio. l'acqua potrebbe essere anche spruzzata esternamente e conservata in un punto molto piu fresco e basso (es cantina). Alla fine, se parliamo di cento litri giorno (per ipotesi) la pressione stessa dell'acquedotto e' sufficiente a spingerla in alto. i profili alari invece dovrebbero contenere i leggerissimi dissipatori a nido d'ape in alluminio che consentono di trasferire il freddo all'aria che, per convezione, scenderebbe fino a raffrescare le stanze. |
| inviato il 22 Agosto 2018 ore 18:06
chissà se Bernalor è tornato... allora, spruzzare come? richiede un'azione da controllare. e poi l'aria fredda chi la spinge in alto se parte dal basso? ci vuole una ventola e siamo di nuovo sui consumi... |
| inviato il 22 Agosto 2018 ore 18:25
no, L'aria fredda e' contenuta nei profili alari al posto dell'acqua. Profilo alare verticale vuoto… o meglio riempito di nido d'ape che funziona da dissipatore. L'aria si raffredda per effetto della evaporazione esterna che, attraverso il nido d'ape, le sottrae calore. Diviene pesante e comincia a scendere per la condotta andando ad allagare di fresco le stanze sottostanti. La pressione consente di spruzzare acqua direttamente sui profili alari. L'eccedenza eventuale di acqua puo essere inviata in un piccolo serbatoio di raccolta a meta' del profilo alare. Qui potrebbe alloggiare la valvola del troppo pieno. Quando l'evaporazione si riduce (per umidita' o condizioni sfavorevoli) l'acqua, invece di evaporare tutta sul coccio, ruscella, si raccoglie e riempie il serbatoio azionando il galleggiante ed interrompendone la mandata. |
| inviato il 22 Agosto 2018 ore 18:27
anche se poi, tutto sto ambaradan potrebbe essere gestito benissimo da un piccolo microcontrollore alimentato da una cella solare e dalla pressione dell'acquedotto. |
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