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sistema zonale!







avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2023 ore 21:53

Per questo considero, a meno di rari casi dove tutto il rullo sia esposto nelle medesime condizioni di luci, inapplicabile il sistema zonale.


parole chiare e condivisibili. Tutto il resto è fuffa o quasi. Ognuno poi se lo stiracchia come crede, ma che non si venga a dire che si sta applicando il SZ in toto. Forse sarebbe meglio, per un fotoamatore dilettante che scatta pellicole in rullo, percorrere altre strade (ed altre letture). In rulli misti si "cerca di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte" perchè come scrivevo, la coperta è sempre corta con l'analogico in rullo (qui il dgt, con la possibilità di cambiare ISO ad ogni scatto, vince alla grande).

L'unica possibilità per avvicinarsi il più possibile al Sistema, è quello di avere dorsi rimovibili oppure vecchi rocchetti automatici apribili (stile Contax/Leica) o tre fotocamere (meglio se identiche ?) al collo. Una bella rottura insomma ...

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2023 ore 22:43

L'unica possibilità per avvicinarsi il più possibile al Sistema, è quello di avere dorsi rimovibili oppure vecchi rocchetti automatici apribili (stile Contax/Leica) o tre fotocamere (meglio se identiche ?) al collo. Una bella rottura insomma ...

Lui applicava il sistema zonale?MrGreen
www.pinterest.it/pin/with-camera--408279522446877924/

Quindi nel caso in cui ri voglia appliccare il sistema zonale con rullini 35mm i migliori candidati sono proprio i fotografi digitali, molti di loro sono già abituati a girare con due fotocamere (a quanto leggo) per non dover cambiare gli obiettivi (pensa che delusione per chi ha inventato gli obiettivi intercambiabili) così da "non perdere il momento decisivo"MrGreen o per non sporcare il sensoreEeeek!!! figurarsi se li può spaventare portare al collo 3 fotocamere a pellicola, in genere molto più piccole e leggere.
Ok, "modalità ironia" off.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2023 ore 22:54

lui aveva capito tutto del SZ da farsi in rullini.MrGreen




avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 7:36

@Schyter
L'unica possibilità per avvicinarsi il più possibile al Sistema, è quello di avere dorsi rimovibili oppure vecchi rocchetti automatici apribili (stile Contax/Leica) o tre fotocamere (meglio se identiche ?) al collo. Una bella rottura insomma ...


Non credo che girare con un banco ottico a lastre sia di una rottura inferiore. Se poi parliamo di risultato finale allora mi taccio.

avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 9:59

@schyter,
quelle poche volte che uso il piccolo formato, la faccio molto semplice....
Uso due corpi (nikon FM2 e F4), la piccolina per lo sviluppo N, l'altra a seconda del posto e della giornata, decido se N+1 o N-1, disolito è il N+1.

A meno di fotografare controluce o situazioni ad alto contrasto ho visto che lo sviluppo N-1 non lo uso quasi mai.
N+1 è più usuale per per perchè spesso non inquadroil cielo e se non ci sono zone illuminate direttamente dal sole, l'aumento del tempo di sviluppo aiuta ad ottenre densità decenti nelle alteluci.

In questo caso sono fortunato, fotografo in posti che conosco e ho una idea precisa di quello che voglio fotografare.

Un caso a parte sono i notturni, che però scatto poco,. quando ci sono luci puntiformi, vado sempre di sviluppo molto "morbido" per non piallare le luci. La fotografia notturna a pellicola è una nicchia molto particolare e richiede un approfondimento e una competenza che ancora non ho.


avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 14:39

In caso di forti contrasti, se ho ben capito, potrei optare per una pellicola sensibile di ipotetici 400 ISO esposta regolarmente e sviluppo normale, oppure per una meno sensibile diciamo 200 ISO ma esposta a 100 ISO e sotto sviluppata; mentre per scene "piatte" potrebbe andar bene o una pellicola a bassa sensibilità mettiamo 100 ISO o meno con sviluppo da tabella, o anche pellicole medio alte 200/400 ISO però esposte ad una sensibilità superiore e sovrasviluppate.
Questo al netto di sofismi e ragionamenti sui massimi sistemi.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 17:04

non proprio. Quanto regge il contrasto non dipende dalla sensibilità della pellicola, ma dallo sviluppo che le dai. Con una 100, 200, 400 iso puoi fare a grandissime linee la stessa foto [facendo finta che abbiano le stesse caratteristiche tonali e di grana e che non ci interessi il tempo di esposizione] .

Le ombre devono essere sempre ben esposte (e questo dipende dalla pellicola e dall'indice di esposizione), ma le luci dipendono dallo sviluppo: se la scena ha un range normale sviluppi normale, se il contrasto è alto devi sottosviluppare. Se il contrasto è basso devi sovrasviluppare per distanziare meglio i toni ed eliminare un po' di piattume.

Il problema della sensibilità è: se guardi il grafico del bugiardino di una foma400, ad esempio www.foma.cz/en/fomapan-400 pagina 2 grafico in alto a sx, vedi che la pellicola arriva al massimo a 320 ISO (curva S), al prezzo però di avere un contrasto (curva gamma) da 0,8 a 1, che è molto ma molto alto (con ingranditore a luce diffusa si cerca di stare sul 0.55, circa).
Esposta a 400 non avrai mai le ombre leggibili, indipendentemente dalla scena e dal contrasto.
Tutto questo serve per capire cosa fare e come comportarsi: una volta che sai come si comportano i tuoi materiali e che risultato hai in testa per la foto, decidi come usare l'esposimetro (spot, di macchina, matrix, regola del 16, quello che vuoi) e come sviluppare.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 18:38

l'ho già scritto in diversi post simili. Alla sensitometria, SZ, BtZS, etc etc preferisco il vecchio metodo del ring around.
Con poco si fa tutto per capire cosa ci piace di più ... non quello che piace "matematicamente" agli altri. Sorriso




avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 18:49

@Ettore,
Tykos ha spiegato perfettamente il meccanismo, ma provo comunque a spiegarlo con parole mie.

Partiamo da una considerazione, il grigio medio al 18% è la zona V; la "zona di mezzo" Sorriso.
Le zone da 0 a IV sono quelle dei toni scuri e da VI a X i toni chiari.

Altra considerazione, la sensibilità di lavoro di una pellicola è indicativamente il 50% della nominale. Non conosco il motivo di questa secelta anche se penso sia soprattutto commerciale.

Su questi due punti non si discute, vanno presi così come sono.

Ora siamo davanti ad una scena da fotografare, sappiamo qual'è la sensibilità reale della pellicola; dobbiamo decidere come esporre.

In questo caso, la cosa più semplice da fare, senza scomodare l'esposimetro spot, è scegliere una zona di grigio medio 18% e leggere la luce in quel punto. Spesso si riesce.

Una volta scattata la fotografia ed esposta secondo la nostra previsualizzazione, sappiamo che le zone da 0 a V, quindi tutti i toni scuri, non verranno modificati dallo sviluppo. Abbiamo come dire, "congelato" la parte scura della scena sul negativo.

Ora dobbiamo curarci delle zone chiare, come facciamo?
Decidiamo per quanto tempo sviluppare la pellicola, andando a lavorare dalla zona V alla X (la V compare due volte ma non fa niente in questo caso). Più energia diamo allo sviluppo (maggiore tempo, maggiore agitazione, maggiore concentrazione) più aumentiamo il contrasto delle alte luci.

Riassumendo: le zone scure sotto al grigio medio le andiamo a definire in fase di scatto (utilizzando sempre la sensibilità giusta per il nostro processo e non quella indicata sulla pellicola); le zone chiare le andiamo a definire con lo sviluppo.

Esempio pratico, foto con scena a basso contrasto, tempo di sviluppo più lungo. scena ad alto contrasto, tempo di sviluppo più corto.

Come faccio a stabilire il tempo di sviluppo? Basta chiedere i valori indicativi a chi l'ha già fatto e ha un po' di esperienza MrGreen

Con il tempo, passione e metodo ogni fotografo ha la possibilità di trovare i valori giusti di sensibilità nominale e sviluppo per la proppria catena.

Spero sia chiaro Sorriso

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 20:22

Altra considerazione, la sensibilità di lavoro di una pellicola è indicativamente il 50% della nominale. Non conosco il motivo di questa secelta anche se penso sia soprattutto commerciale.


Qui non sono molto d'accordo. Sorriso

La definizione di sensibilità è la seguente: la sensibilità è quel valore che permette di avere negativi con dettagli nelle ombre ben visibili (Kodak).
Come conseguenza, il giusto tempo di sviluppo è quello che ci darà negativi con i dettagli delle alte luci.
Risulta chiaro che il tempo di sviluppo, non è fisso, ma cambia legandosi ai materiali (chimica, ingranditore, carta) e da cosa vuole il fotografo.

Per farla breve ... serve provare per trovare la sensibilità che più ci piace (io come detto uso/usavo il ring-around).

Tutte le pellicole devono sottostare alla normativa ISO STANDARD indicando il valore di sensibilità (ISO/DIN) e dal relativo datasheet contenente i tempi di sviluppo (con diversi rivelatori e diluizioni). Sono chiaramente valori da cui partire (e indicato chiaramente nei bugiardini) ed andranno tarati per i ns gusti e materiali utilizzati.

La normativa internazionale ISO Standard che definirà l'indice di esposizione (sensibilità nominale) INDICA un INDICE di Contrasto (CI o Gradiente) di 0,6. Quindi ogni indicazione dello sviluppo deve rifarsi a questa normativa . NON E' ASSOLUTAMENTE UNA QUESTIONE COMMERCIALE come spesso si legge in giro.

Chiaramente con un gradiente (CI) così alto, dovremmo stampare con filtri di contrasto bassissimo ed avremmo comunque pochi margini di manovra in CO.

Per una stampa "normale" dobbiamo abbassare il gradiente (CI) e portarlo circa a 0,52.

Come si fa ??? Se diminuissimo UNICAMENTE il tempo di sviluppo (avendo scattato una 100 iso a 100 iso)
perderemmo i dettagli delle ombre. Dobbiamo quindi AUMENTARE l'esposizione (sempre diminuendo il tempo di sviluppo).

E quindi siamo arrivati al mantra che ogni fotografo amatorial diettante ha letto da tutte le parti !! Esponi per le ombre e sviluppa per le luci !!!

Quindi se si espone per l'indice di esposizione/sensibilità nominale (il valore scritto sulla scatola del rullino) questo funziona abbastanza bene per scene poco contrastate. Per situazioni aventi contrasto normale sarebbe buona cosa sovraesporre (1/2 stop) e sottosviluppare leggermente (15% circa). Diventa ovvio che per situazioni ad alto contrasto andrà sovra esposto ancor di più e sottosviluppato maggiormente (30% circa).

Ma QUESTO VALE per pellicole SINGOLE !!! Oppure applicare quegli accorgimenti più o meno (dannatamente) noiosi.

Il mio metodo è più basico con pellicole in rullini ...Se scatto negativi in rullo con diversi tipi di luce e contrasto della scena , mi attengo al normale tempo di sviluppo (che ho trovato con il ring-around) e vario semplicemente l'ISO sulla ghiera per compensare il tipo di luce in cui sto scattando. I miei negativi non saranno il massimo della vita e qualche acrobazia dovrò a volte farla in fase di stampa (ma mica tante). In definitiva non saranno così facili da stampare con questo metodo, ma mi fa star bene. Sorriso

avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 21:19

@Schyter,
grazie per il chiarimento non avevo mai approfondito la questione.

Guardando il datasheet della Foma 400, mi sorge però un dubbio. Se prendo il gradfiente 0,6 lo ottengo a circa 160 ISO; quindi stando a quanto hai scritto (che non comento perchè non sono competente) mi verrebbe da dire che la FOMA dovrebbe dichiarare la pellicola a non più di 200 iso. Mi sta sfuggendo qualcosa? HO letto male i grafici?
Addirittura nelle tabelle la masisma sensibilità indicata è 320 iso.

Per questo ho sempre pensato che fosse una "furbizia" tollerata dalla ISO, dichiarare valori un po' ottimistici. Immagino che ci sia una interpretaizone tra le righe che permetta ai produttori di dichiarare queli valori, che non sono falsi ma suonano un po' come i dati di consumo delle automobili.

Bella quella foto con le combinazioni che hai postato, dove l'hai trovata?

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 21:41

Bella quella foto con le combinazioni che hai postato, dove l'hai trovata?


è facile farla in digitale !Sorriso

avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 22:14

@Schyter,
volevo fare i complimenti al soggetto e al fotografo... perchè sono riusciti 9 volte a saltare compiendo gli stessi movimenti... ma hai già spoilerato il finale MrGreen

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 22:21

Credo che la iso sia un po' “malleabile” nei test, cioè che lasci qualche spazio ai fabbricanti per decidere come e dove far iniziare le pendenze delle proprie curve.
Kodak mi sa che pubblichi datasheet a 0,5equalcosa, ilford almeno 0,6, ognuno fa per sé. Rollei vende alla stessa pellicola di partenza in tre o quattro scatole diverse con diverse sensibilità dichiarate e altri vendono la stessa con altre ancora, figuriamoci…

Inoltre non è che sono obbligati a seguire la iso: puoi dire che la tua pellicola ha quell'indice e buonanotte (magari non scrivendo “iso” di fianco).

Quell'indice nasce da come si voleva che gli utenti usassero le pellicole: nelle scatole c'era la raccomandazione di usarle solo con il sole alle spalle e soggetti bene illuminati. Basso contrasto, condizioni ottimali, risultato garantito con qualunque pellicola.
I problemi nascono se, appunto, si vuole andare in una scena complicata o fare dei ragionamenti in più, lì si deve ragionare.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2023 ore 22:57

non era così. Se uno ci ragionava, leggeva e provava ... tante cose che abbiamo scritto sin qui era sulle scatoline delle pellicole. In molti storcono il naso sulla Sunny 16 rule ... lì c'è quasi tutto. Sorriso








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