| inviato il 06 Aprile 2018 ore 15:14
Se una street è pensata con criterio e se la scena si presta bene, credo che il colore possa starci benissimo Ma per me il bn è motivo di espressione assoluta, e io sono propenso a vedere la strada in bn |
| inviato il 06 Aprile 2018 ore 15:20
Ecco perché scattate in b/n allora ammettetelo! E siete pure in tanti. Ma che è un epidemia? |
user104642 | inviato il 06 Aprile 2018 ore 15:27
“ Se una street è pensata con criterio e se la scena si presta bene, credo che il colore possa starci benissimo „ Non si tratta lo stabilire se con criterio o meno, si tratta solamente di stabilire cosa e quando. Se fai la street a colori non sei 'inferiore' a chi la fa in bn, ma a colori è decisamente più articolata e complessa. Generalmente si cerca una correlazione tra gli elementi presenti (umani e non) che possano interagire, ma anche il colore come elemento caratterizzante all'interno della sfera emotiva. Non è così semplice fare street a colori, certamente più facile in bn, anche perchè tale uso era diffuso agli albori della street e quindi si cerca di emulare il passato (almeno nel bn...sui contenuti...stendiamo un velo pietoso ) Imho |
| inviato il 06 Aprile 2018 ore 15:41
Io non sarei così estremista. Capita che non sempre le foto a colori sono migliori convertite in b/n e viceversa. Bisogna vedere caso per caso e usare il b/n solo quando e se serve. |
| inviato il 06 Aprile 2018 ore 16:13
In una foto street a colori il colore deve essere un punto di forza della foto stessa , la deve caratterizzare o essere uno dei soggetti , se non è cosi diventa un fattore di disturbo ed è meglio trasformarla in bianco e nero . Detto ciò forse sarebbe meglio previsualizzare e scattare direttamente in B&N o a colori a secondo della scena . |
user28347 | inviato il 06 Aprile 2018 ore 16:47
bravo vnczo sempre dipende |
| inviato il 06 Aprile 2018 ore 16:51
dipende sempre cosa vuoi raccontare nelle tue fotografie..... Comunque mi avete convinto da domani solo streeet a colori ciao rob |
| inviato il 06 Aprile 2018 ore 17:10
Sapete che anche la mia avrei tanto voluto metterla a colori? La bimba era vestita da coccinella ed era rossa, e la facciona era anch'essa, indovinate, rossa... nient'altro di rosso nell'inquadratura. C'era oltre al gesto la sua continuità con il gruppo cromatico dei due soggetti, e mi piaceva anche per quello. A volte colore è meglio, a volte colore è peggio, avete proprio ragione! L'analogia di Pistinna mi torna prepotente in testa. |
| inviato il 06 Aprile 2018 ore 17:26
Fortunatamente non ho preferenze. Quando scatto non amo pormi molte domande tecniche, preferisco concentrarmi sulla scena, la scelta di realizzarla a colori o in b.n è secondaria. Entrambi i sistemi son validi, sta a noi valutare. Non sono d'accordo con chi dice che il b.n sia meno impegnativo o serva per nascondere una foto non riuscita bene. Lavorare in monocromia vuol dire andare subito al dunque senza distrazioni, se questo l'intento con il b.n non sbagli (sempre che lo scatto si presti!!!)...ma bisogna saperlo fare altrimenti si avranno solo immagini piatte monocromatiche con dettagli confusi e poco comprensibili. Non sono nemmeno d'accordo con quelli che dicono di scattare solo in b.n perché si perderebbero molte occasioni che il colore ci offre. |
| inviato il 06 Aprile 2018 ore 17:49
Io faccio bianconero da sempre, probabilmente proprio perché è più facile... Però credo una cosa, per cui sono in disaccordo con molti tra coloro che sono intervenuti. In qualche modo anche con il Virus, con cui solitamente siamo in grande sintonia Forse perché due decenni di pellicola che ti obbliga a scegliere a monte non te li togli di dosso, ma non mi piace pensare che la scelta (colore o bianconero) nasca dopo, "a casa". Ovvero: se davvero crediamo che le due cose siano espressioni diverse (e lo sono), com'è possibile pensare che questo non cambi qualcosa nel realizzare lo scatto? Il bianconero richiede cose diverse dal colore e questo, ragionevolmente, cambia qualcosa nello scegliere il punto di ripresa, la disposizione degli elementi nel fotogramma, la capacità di capire al volo cosa produrranno certi accostamenti cromatici e gestirli. Che ci siano anche molte foto che tengono bene in entrambi i casi non significa che questo, come principio, non sia vero. Il concetto di "vedere in bianconero", tema tra l'altro di una recente serata padovana, non è astratto, non è un'immagine evocativa, ma qualcosa che si può definire con una certa precisione (magari meriterebbe un topic specifico). E non riguarda, sempre a mio avviso ovviamente, "quello scatto", ma piuttosto riguarda l'approccio complessivo. Il modo di vedere non "quella fotografia": il modo del fotografante. Per questo motivo, secondo me, se si sceglie una via ci si abitua a osservare, pensare e scattare in modo funzionale alla via stessa e quindi la scelta non avviene nemmeno al momento dello scatto, ma ancora prima. E non è un caso che, in genere, i fotografi che hanno fatto la storia tendano a usare l'uno o l'altro (colore o bianconero) in modo praticamente esclusivo. Naturalmente con eccezioni... |
user28347 | inviato il 06 Aprile 2018 ore 17:58
credo che hai ragione francesco ma io non ho mai capito come si fa a vedere prima il bn,ci vorrebbe una scuola apposita,io come tanti provo banalmente a vedere se poi ci sta bene in bn ,nel mio piccolo mi sono accorto che quando è molto bella a colori allora forse è ancor più bella in bianconero.se apri un post sarei ben felice di provare a capirlo.in passato ho fatto questa domanda 3 volte ma solo risposte soggettive.parliamo di digitale naturalmente.io ho usato la pellicola 10 anni col telescopio che non c'era nemmeno il digitale e come succede spesso a volte belle e a volte brutte |
| inviato il 06 Aprile 2018 ore 18:06
Caro Sergio, poco tempo fa sono stato invitato a un corso avanzato (presente anche qualche juzzino) che toccava e toccherà (sta continuando) tematiche differenti: questa era proprio sul tema del bianconero. Ovviamente questa cosa ha avuto una certa centralità (anche l'esposizione cambierebbe parecchio, ma con le moderne fotocamere si può anche considerare cosa accademica...) e mi è parso che i concetti siano passati, piuttosto bene. Ma c'è un però: per quanto si possa acquisire con lo "studio", solo la pratica costante serve davvero. Oggi vorremmo tutto e subito, ma ci sono cose per cui l'umano, non si scappa, ha bisogno di tempo. Già Weston lo diceva: "a un principiante darei solo un messaggio: in fotografia non ci sono scorciatoie" Anche per questo, io credo, se si alternano le due cose (colore e bianconero), è difficile "automatizzare" il proprio modo di osservare... |
user28347 | inviato il 06 Aprile 2018 ore 18:07
uffa bisogna sempre farsi il mazzo |
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