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Cucù! (mi sembra ragionevole intervenire di tanto in tanto)
Volevo rendervi edotti su un dubbio (amletico?) che mi è sorto in questo ultimo periodo. Ho quattro macchine fotografiche. Di queste, una l'ho subito scartata perchè troppo comoda. Delle rimanenti tre alla fine ho scelto quella che a ben vedere risulta essere la peggiore. Ed ecco il dubbio: la peggiore diventa automaticamente la migliore in virtù della scelta, o rimane pur sempre la peggiore?
Allora, abbiamo detto che una fotografia è un tempo parallelo. Possiamo immaginare il tempo come una linea, in cui il presente è rappresentato da un punto, punto che non è fermo ma scorre sulla linea (sempre in una direzione eh, mi raccomando ). Ora quando facciamo una fotografia noi in qualche modo fissiamo questo punto (il presente), ma siccome il vero punto non si ferma mai allora fare una foto significa prendere questo punto e metterlo su un'altra retta. Una retta parallela. Qui il punto può fermarsi. Che ci sia questa retta parallela non ci sono dubbi, perchè quando noi la guardiamo (la foto) il punto (cioè il momento della foto) inizia a muoversi lungo questa retta parallela. Spero sia tutto chiaro.
No. Non mi trovi d'accordo. Il punto (la foto) è l'intersezione delle due rette. Una delle quali nasce dal punto stesso, una semiretta. É il susseguirsi degli eventi dopo che hai scattato. La realtà non è più la stessa dopo aver fatto la foto.
“ La realtà non è più la stessa dopo aver fatto la foto. „
e cambia tanto più quanto c'è interazione attorno alla foto.
è un fenomeno che si verifica ogni qual volta interviene un fenomeno sociale, culturale, su un qualsiasi tempo e luogo. è anche uno dei dettami buddhisti: la concausalità (ogni accadimento è congiunto a tutto il resto), che significa tra le altre cose, che muta anche gli eventi nel tempo seguente.
Epperò, ma se questa è la teoria dei tempi paralleli... accetto tutto ma le rette devono essere parallele sennò sarebbe la teoria dei tempi a zig-zag. Bella quanto volete, ma è un'altra cosa. Nella teoria dei tempi paralleli non c'è il concetto di direzione del tempo (ecco perchè sono paralleli, per forza), né c'è un collegamento tempo-realtà.
La direzione è circa quella, ma l'evento-foto cambi a tuttoe non si può parlare di paralleli visto che hanno un punto in comune... Metti l'ipotesi che tu abbia fotografato l'assassinio di Kennedy riuscendo, per caso, ad inquadrare chi sparò, rendendolo riconoscibile: non credi che QUELLA foto cambi in maniera incredibile gli eventi successivi?
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