| inviato il 12 Marzo 2014 ore 20:04
@Ramoso46 “ Ho una 600d (la mia prima reflex) da gennaio, ed anche io all'inizio usavo solo il centrale. Però poi mi sono accorto che nelle foto (es. ritratto) con il soggetto di lato, usando il centrale e ricomponendo, con f1.8 o comunque molto aperte anche se di un minimo, non erano mai perfettamente a fuoco. Da quando utilizzo gli altri punti è tutta un'altra musica. Se non ho fretta di scattare quindi cerco di comporre prima e spostare il punto poi :) „ In pratica sta dicendo che in molti casi non conviene usare il solo punto centrale? |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 20:09
Dalla domanda che avevi posto (“ ma il numero di punti di messa a fuoco che si ottengono dipende dal diaframma impostato? „ ) avevo inteso che ti sfuggisse quel concetto ma devo aver interpretato male, scusami. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 20:19
“ Dalla domanda che avevi posto (" ma il numero di punti di messa a fuoco che si ottengono dipende dal diaframma impostato? " ) avevo inteso che ti sfuggisse quel concetto ma devo aver interpretato male, scusami. „ in effetti la domanda poteva essere male interpretata, ma in questo casa volevo intendere proprio quello che tu hai capito. Non lo so ancora se è cosi, ma il software della fotocamera, potrebbe per volontà del programmatore ragionare proprio così. Ripeto è un'ipotesi. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 20:48
Mario ora e' molto piu' chiaro. 1) in questo scatto la macchina fotografica e' inclinata verso il basso, il piano di fuoco e' parallelo al piano del sensore, quindi se inclini la macchina inclini anche il sensore ed il piano di fuoco. 2) la lente e' un grandangolo mediamente buio, il modulo AF funziona registrando il contrasto con la lente a TA anche se chiudi il diaframma sfruttando il preset o come nel tuo caso il diaframma elettronico; comunque con l'accoppiamento focale/diaframma da te usato il modulo AF ha registrato un buon contrasto in molte zone e te lo ha segnalato evidenziandolo nel mirino e in DPP; nonostante il piano di fuoco sia uno solo la percezione del contrasto sia per l'occhio che per il modulo AF e' esteso a tutto il volume in cui la lente ha trasmesso e il sensore ha registrato un segnale puntiforme in funzione al circolo di confusione dato dall'ingrandimento. Probabilmente se ingrandisci il file al 100% noti che nonostante il software ti segnala la zona a fuoco la tua percezione inizia a non essere soddisfatta in funzione dell'ingrandimento massimo. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 22:09
“ Scusami, dove l'ha letta questa procedura? Sul manuale della mia 600D non l'ho trovata! „ Questa procedura esiste sulle fotocamere Canon che la prevedono sin dal 1986 anno di debutto della Eos 620, siamo nell'era della pellicola ed è sempre quella. Riguardo all'esempio postato,concordo con Marinaio l'inclinazione, la focale e la massima apertura del diaframma dell'ottica usata ha fatto si che più sensori sono stati attivati e "concordi" sul fuoco avvenuto. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 23:07
Sul manuale della 600D c'è scritto: A-Dep: AE con profondità di campo automatica Gli oggetti in primo piano e sullo sfondo vengono messi a fuoco automaticamente. Tutti i punti AF sono attivati per il rilevamento del soggetto e l'apertura richiesta per attivare la profondità di campo necessaria viene impostata automaticamente. * A-Dep è l'acronimo di Auto-Depth of field (profondità di campo automatica). Questa modalità imposta automaticamente la profondità di campo. Non è citata la procedura d'uso, e quindi, quella da te citata è valida per tutte le fotocamere? |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 23:24
“ Mario ora e' molto piu' chiaro. 1) in questo scatto la macchina fotografica e' inclinata verso il basso, il piano di fuoco e' parallelo al piano del sensore, quindi se inclini la macchina inclini anche il sensore ed il piano di fuoco. 2) la lente e' un grandangolo mediamente buio, il modulo AF funziona registrando il contrasto con la lente a TA anche se chiudi il diaframma sfruttando il preset o come nel tuo caso il diaframma elettronico; comunque con l'accoppiamento focale/diaframma da te usato il modulo AF ha registrato un buon contrasto in molte zone e te lo ha segnalato evidenziandolo nel mirino e in DPP; nonostante il piano di fuoco sia uno solo la percezione del contrasto sia per l'occhio che per il modulo AF e' esteso a tutto il volume in cui la lente ha trasmesso e il sensore ha registrato un segnale puntiforme in funzione al circolo di confusione dato dall'ingrandimento. Probabilmente se ingrandisci il file al 100% noti che nonostante il software ti segnala la zona a fuoco la tua percezione inizia a non essere soddisfatta in funzione dell'ingrandimento massimo. „ quindi non servirebbero a nulla tutti questi punti segnalati? hanno solo un valore relativo? oppure la mia è un interpretazione errata delle due risposte? anche perché Gian Luca, ti devo essere sincero, leggendo i due punti ho avuto la sensazione che mancasse un terzo punto come sintesi di tutto il ragionamento |
| inviato il 13 Marzo 2014 ore 0:14
“ A-Dep: AE con profondità di campo automatica Gli oggetti in primo piano e sullo sfondo vengono messi a fuoco automaticamente. Tutti i punti AF sono attivati per il rilevamento del soggetto e l'apertura richiesta per attivare la profondità di campo necessaria viene impostata automaticamente. * A-Dep è l'acronimo di Auto-Depth of field (profondità di campo automatica). Questa modalità imposta automaticamente la profondità di campo. „ Probabilmente in Canon usano molto il copia-incolla nel compilare i manuali, perché lo stesso testo è riportato nel manuale della 50D. Giorgio B. |
| inviato il 13 Marzo 2014 ore 8:35
Mario lasciare tutti i punti attivi serve solo se stai in Ai Servo e stai inseguendo un soggetto in movimento che rischia di spostarsi tra un punto e l'altro; per funzionare bene pero' questa opzione ha bisogno di moduli AF sofisticati e sensori AF performanti. Se scatti in One Shot e' meglio selezionare un solo punto e mettere a fuoco con quello sapendo che il centrale e' il piu' preciso e che gli altri con un buon contrasto funzionano abbastanza bene. Il fuoco totalmente automatico purtroppo ha molte limitazioni, l'unico che a me piaceva tantissimo era quello della Eos3 a pellicola, 45 punti guidati dall'Eye Control, ossiaselezionava il punto scelto dal tuo sguardo, fantastico! Non si capisce perche' lo abbiano eliminato. |
| inviato il 13 Marzo 2014 ore 9:35
Io uso solo il centrale per sicurezza O non sono buono io oppure i risultati in altri modi sono sempre altalenanti Mi scoccerebbe tantissimo perdere un buon scatot di ritratto per avere perso il fuoco su gli occhi Piuttosto sarebbe forse utile un sistema diverso di rivelazione della messa a fuoco Magari colorata come accade per alcuni sistemi di focus peaking |
| inviato il 13 Marzo 2014 ore 10:39
Stefano non puoi averli nel mirino ottico, ci vuole un mirino elettronico. |
| inviato il 13 Marzo 2014 ore 19:17
O ibrido ... |
| inviato il 14 Marzo 2014 ore 3:21
“ Non si capisce perche' lo abbiano eliminato „ per far credere agli ignoranti (coloro che ignorano) che oggi gli possono dare qualcosa in più. ricordo la mia eos 1V per esempio....(tanto per citare) |
| inviato il 14 Marzo 2014 ore 11:01
Leggendo questo topic mi sono accorto di essere veramente ignorante in materia di messa a fuoco e di composizione!!! Ma per un principiante come me, da che topic, libro o manuale consigliate di partire? Per diventare bravo a scegliere il punto di messa a fuoco senza ricomporre, che area di valutazione della luce ... ecc ecc!! grazzzzie!!!! |
| inviato il 14 Marzo 2014 ore 17:36
@Giobol “ Probabilmente in Canon usano molto il copia-incolla nel compilare i manuali, perché lo stesso testo è riportato nel manuale della 50D „ E quindi qual è l'uso corretto con la relativa procedura? O è tutto automatico? |
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