| inviato il 06 Agosto 2017 ore 19:07
Scusa Blade, ma dissento. Se un corpo macchina è progettato per un numero di scatti limitato, per questioni di correttezza dovrebbe essere scritto sui manuali. Sui manuali, invece, non c'è nemmeno scritto per quanti scatti è testato l'otturatore. Non ce l'ho con te, ma la parola intensamente, vuol dire che hanno sempre ragione loro. Intensamente può significare 50 o 100 o 10 scatti al giorno. Fino a quando non lo scrivi, ogni operatore ti dirà una cosa diversa, perché siamo nel campo delle opinioni. Quello che ieri vendeva contratti telefonici e nulla sa di macchine fotografiche, potrebbe abbondare in corbellerie da urlo (già capitato sempre con il mio produttore del cuore vedi grip rubbers). Comunque sia se la macchina fotografica ha la scheda madre rotta, non è una questione di scatti. Vogliamo dire che su un'automobile è normale che la centralina motore, quella ABS o peggio quella dell'airbag si guastano se la macchina fa troppa strada? Non è credibile nemmeno su una Smart. Se poi il difetto è ricorrente, è un'evidente anomalia di progettazione oppure un processo produttivo al risparmio. In tutto ciò il mandante ne è al corrente e si arrocca dietro posizioni ingiustificabili per far ricadere gli oneri della sua colpa sul consumatore. I celeberrimi e celebrati call-center tracciano tutto a livello mondiale ed il marketing del produttore analizza costantemente questi dati. Accetto che la garanzia sia limitata nel tempo, ma se un difetto ricorre su un numero significativo di pezzi ed il produttore fa melina, io di quel produttore non mi fido più. Proprio perché se le lamentele non producono una flessione di fatturato, migliorare il prodotto non serve. Si chiama economia di scala. La dimostrazione di questo comportamento quantomeno balzano, sono le diciture "tropicalizzato". Cosa significa? Niente. Fintanto che non mi dai un'indicazione IP del grado di protezione, è aria fritta e ti diranno sempre che è colpa tua. Apple, per esempio, fornisce questa informazione. Se per uno smart phone è possibile e per una fotocamera no, evitate di prenderci in giro. Sarebbe già un inizio sulla strada del rispetto. Lespauly: anche qui c'è una soluzione. Debole, se vuoi, ma c'é. Se comperi ottiche originali, spesso simili a ottime ottiche considerate un gradino più in basso solo per effetto dei luoghi comuni, sei schiavo. O le vendi o resti lì. Alcuni produttori di ottiche considerati ingiustamente di serie B ti cambiano la baionetta. OK, non è gratis, ma ti danno questa opportunità. Il firmware lo aggiorni via internet. Credo che il consumatore debba ancora evolversi. In Europa le leggi sono a favore del produttore e questo ci abitua alla cultura della sottomissione. Non dimentichiamoci mai che il coltello dalla parte del manico lo abbiamo noi e questi signori nulla possono fare se noi non comperiamo. Non ho il dente avvelenato e non sono in guerra con nessuno. Vorrei solamente essere trattato da cliente, ben guardandomi dal chiedere la luna. Ciao Gabbia65 |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 19:14
“ Cmq spesso non é colpa del marchio in se per se, quanto del tipo di trafila e achi capita in mano la macchina, basta che uno dei riparatori fa una cazzata la occulta e da li comincia l'infinita lotta... „ Concordo, anche i centri assistenza hanno le loro colpe. Io ne ho anche esperienza diretta. Spesso sono proprio loro i primi a fare caxxate ecco perché poi nascono topic dove uno dice che si è trovato male in un CS e bene in un altro. Comunque Michele, io per solidarietà ho firmato, ma temo che queste petizioni abbiano ben poco effetto, al contrario di quelle di tipo sociale come quello di evitare la chiusura dell'ospedale Oftalmico di Torino. Avrebbe molto più effetto l'interessamento di una associazione di consumatori generalista, quindi non specializzata, perché le informazioni arrivano sia al fotoamatore, sia all'impiegato che deve fare un regalo alla figlia che si sta appassionando alla fotografia. Quando un produttore riceve una denuncia pubblica da parte di una associazione di consumatori, ha due strade: querelare l'associazione, se sa di avere ragione, oppure reagire intervenendo in modo plateale per fare sapere pubblicamente che si sta muovendo. Personalmente non credo che sia un caso che Nikon abbia deciso, ai primi di luglio, di partire con un quarto richiamo allargando la base dei seriali che verranno rimborsati. Combinazione, dopo la denuncia pubblica del ACU del 3 giugno scorso. Se le cose così funzionano, allora occorrerebbe che l'ACU facesse una denuncia simile per la 70D. Chissà mai... Giorgio B. |
| inviato il 07 Agosto 2017 ore 0:47
@gabbia65 guarda in generale il tuo discorso non é sbagliato... Però nel tuo caso siamo molto border line, solitamente per quanti scatti sono garantiti gli otturatori é riportato, certo arrivare a dire ad es.... Non superare tot al giorno la vedo dura, insomma loro si tutelano vero, ma anche noi non facciamo finta di nulla, se ci lavori devi investire e spenderci c'è poco da fare, affrontare un lavoro con una 70D come primo corpo, come macchina di backup é già diverso, perché cmq soddisfa le nostre necessità non é sufficente, l'affidabilità ha un prezzo, motivo per il quale lavorandoci ho sempre investito molto sui corpi.... Ho visto flash commerciali da due lire tanto blasonati implodere, trigger da 20 euro smettere di funzionare senza un perché e potrei continuare, ho amici che mi dicono di passare a flash Godox con pile a litio perché vanno da dio e costano la metà, ma io ancora non mi fido e ho due sb-5000 pagati 550 l'uno, oggi sono sceso a compromessi solo sulle ottiche, ma solo dopo aver avuto la serie sp tammy, il 15-30, per diversi anni senza un problema e perché cmq per me tammy su alcune cose ha una marcia in più dell'originale...quindi il discorso é complesso e potremmo descriverlo cosi... Poco pagare, poco pretendere ... Vale in tutto giusto o sbagliato che sia, per me é sbagliato sia chiaro, tutti dovrebbero essere trattati uguali, ma lamentarsi dopo spiacevoli accaduti sapendo come stanno le cose boh! Penso sia inutile ... |
| inviato il 07 Agosto 2017 ore 8:07
La linea semipro di Canon attualmente in aps-c è la 7D, la linea pro inizia dalla 5d. Le 70d le uso per lavoro e ne ho due per fare video, in poco meno di un mese ho ammortizzato gli acquisti, una è morta e ho cambiato la mainboard però pensavo fosse un caso isolato. Il mio Canon service di riferimento è stato veloce, ovviamente ho firmato, ma non mi sono mai aspettato la robustezza di una 50d o una 5d, è un rischio che mi sono accollato perché il gioco vale la candela se hai un ritorno economico e la possibilità di prenderne 2 |
user59759 | inviato il 07 Agosto 2017 ore 8:16
Condivido la posizione di Blade. Se devo fare un lavoro da professionista compro attrezzature da professionista. Se ho necessità di un avvitatore, che sia affidabile e robusto, non prenderò quelli proposti dal brico ma mi rivolgerò ad un fornitore di attrezzature professionali. Oppure, tra i marchi più famosi sceglierò il modello più prestante. La pretesa di essere informati sul numero degli scatti secondo me non é sostenibile. Quanti buchi si possono fare col trapano? Quanti km con l'auto? Quanti lavaggi con la lavatrice? Potrei continuare con le domande ma non c'è una risposta univoca. Per riguarda il costo, tutto é relativo allo scopo dell'oggetto. 800€ sono tantissimi se ci fai 100 foto all'anno per solo diletto. Ma se ci devi lavorare sono niente perché tra IVA scaricata e ammortamento, e il residuo del costo dell'usato la macchina si ripaga al 100%. Se poi parliamo di lavoro senza partita iva, allora possiamo chiacchierare all'infinito sul concetto di professione e professionalità. |
| inviato il 07 Agosto 2017 ore 8:36
L' unica cosa che mi fa strano è che sulla a6500/6300 e sul loro riscaldamento con i video 4k dopo 20min, sono stata spalate vagonate di letame! Mai uno che avesse detto ”occhio che non è una videocamera professionale ma una fotocamera che può fare ottimi video". Condivido il discorso di Blade ma anche qui dovrebbe valere un po' per tutti. |
user59759 | inviato il 07 Agosto 2017 ore 8:50
Mi pare però che lo stesso Gattonenero abbia detto che il problema non sia il surriscaldamento ma questione di contatti. |
| inviato il 07 Agosto 2017 ore 9:05
“ Mi pare però che lo stesso Gattonenero abbia detto che il problema non sia il surriscaldamento ma questione di contatti. „ No, surriscaldamento ma nel vano batteria. Non direttamente della scheda. |
| inviato il 07 Agosto 2017 ore 9:38
“ Mi pare però che lo stesso Gattonenero abbia detto che il problema non sia il surriscaldamento ma questione di contatti. „ Probabilmente si intende che il surriscaldamento fa saltare i contatti. Comunque, in una intervista delle Iene, un ingegnere tedesco spiegava come fanno le multinazionali degli elettrodomestici a progettare le schede elettroniche applicando l'obsolescenza programmata, è sufficiente progettare le schede montando i componenti meno tolleranti al calore troppo vicini a quelli che di calore ne producono parecchio, anziché fare come in passato tenendoli lontano tra di loro. Tempo due anni ed il componente delicato salta. Giorgio B. |
| inviato il 07 Agosto 2017 ore 9:50
Ovviamente ho estremizzato per rispondere a Gabbia65, comprare 2 3 macchine da poco che soddisfano le nostre esigenze e risparmiare migliaia di euro non è sbagliato in linea di massima... anche li però okkio.... un conto si rompe e ne uso un altra, un conto mi si rompe durante il rito delle fedi e me le perdo, non so se sono stato chiaro ;-) io che se ne dica, nikon sulle sue pro.... ad esclusione della D800 sulla quale andrebbe fatto un discorso a parte secondo me, D3 D3s D4 D4s D5 D300 D500 D810 non hanno mai avuto un richiamo ... in altri lidi le Pro lo hanno avuto ... ora che tutto questo sia anche voluto io non lo escludo a priori, perchè se ci devi lavorare devi spendere 1000/2000 euro minimo di più, però so che ormai funziona in questo modo e se voglio stare tranquillo mi devo adeguare, non saranno le mie battaglie a risolvere nulla e ad arrabbiarsi con chi? col mondo? e si perchè uno dovrebbe arrabbiarsi con il mondo e anche un pò con noi stessi se lo abbiamo fatto così, meditate.... |
| inviato il 07 Agosto 2017 ore 10:38
Idem....a me è sucesso pure peggio. |
| inviato il 07 Agosto 2017 ore 11:04
@Andrea, non è proprio una entry level ma poco ci manca, il solo fatto che costi/costasse 800 euro non vuol dire nulla. Non puoi guardare il prezzo in senso assoluto, ma rapportato a quel settore. Se la prima fascia costasse anche 2000 euro e la professionale 10000... La prima fascia sempre tale rimarrebbe... una macchinetta amatoriale. Che poi anche i professionisti la usino per lavoro quello è un altro discorso. Più corretto il discorso di @sabbiavincent.. sa cosa ha comprato, ha speso poco, ammortizza velocissimamente la spesa e se si guasta butta/ripara e avanti così. Se si dovesse guastare durante un servizio fotografico e perdi il servizio, perchè magari il secondo corpo uguale muore pure..... potrai lamentare l'affidabilità del prodotto? Mah fino ad un certo punto, perchè non è concepito per uso professionale (che equivale e stressare il prodotto tanto nell'unità di tempo). |
| inviato il 07 Agosto 2017 ore 11:37
e le 1dx che si guastano come se non ci fosse un domani ? anche quelle sono entry level ? dai non diciamo caxxate ! non è questione di prodotto entry o pro, ma è solo questione di tempo/garanzia/uso/curva d'usura/fortunasfortuna/cura. se volete la formula con più precisione ed essere esenti dall'obsolescenza programmata ma soprattutto riuscire ad avere la garanzia a vita sui prodotti, mandate un mp (dopo aver fatto una piccola donazione di 100euro sul mio conto) e vi svelerò il metodo ; ) |
| inviato il 07 Agosto 2017 ore 11:58
Che si guastino tutte, a prescindere dai posizionamenti di marketing, penso che siamo d'accordo (o quasi, fanboy esclusi ovviamente).. il mio discorso verteva su altro. |
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