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u.f.o., testimonianza di avvistamento


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user14286
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inviato il 23 Febbraio 2017 ore 20:29

Io sono stato membro del cicap per un po' di tempo, ho assistito anche ad alcuni dei loro corsi.

E' interessante, qui troverete tutto...

E' interessante vedere quanto scroccano per i loro ridicoli "corsi"...

user86191
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inviato il 23 Febbraio 2017 ore 22:35

PS L'atomo non è una congettura, ma neppure un fatto.


Questa se ne tieni voglia me la dovresti spiegare....ma con parole semplici però

avatarsenior
inviato il 23 Febbraio 2017 ore 23:30

per quel che riguarda l'atomo, la conoscenza dell'infinitamente piccolo approda su delle sintesi e delle spiegazioni di comodo.
Immaginarsi una pallina circondata da micropalline che gli girano intorno di fatto è una semplificazione che potrebbe non avere alcun riscontro così come noi ci rappresentiamo un atomo nella nostra nostra mente. Ma di fatto gli atomi esistono.

L'arca. in realtà non è neanche necessario immaginare un viaggio e una destinazione.
Si tratta di creare una città nello spazio, che rappresenti un microcosmo sufficiente alla nostra soppravivenza. é inevitabile che prima o poi ne costruiremo, parecchie credo.
Uno dei motivi per cui verranno costruite sarà l'evoluzione delle stazioni spaziali, e le stazioni spaziali saranno costruite per diversi motivi, tra cui il controllo dello spazio etraplanetario e le missioni spaziali, che partendo da gravità zero saranno enormemente meno costose e più agevoli. Dalle stazioni spaziali evolveranno le città nello spazio, e da queste, mettendo dei propulsori, il passo a creare arche spaziali sarà conseguente.
Quindi, anche se a noi può sembrare molto strano il passaggio di generazioni all'interno di una bolla, per alcuni sarà assolutamente normale vivere lì, riprodursici ed andare a trovare i nonni.
Quello che per alcuni sarà strano è che alcuni uomini siano nati e vivano sulla Terra.
L'ipotesi catastrofista della fine dell'umanità torna di continuo, da epoche remote, con le varianti del tormentone "la fine è vicina". La parola fine si scrive all'estizione di una specie, e anche con notevoli catastrofi se rimanesse vivo un essere umano su mille, resteremmo sempre 7.500.000.
Si consideri che per la prosecuzione della nostra specie è stato calcolato che sono sufficienti 100 / 120 individui, i quali in 100 anni potrebbe diventare 300.000 e in 200 anni potrebbero diventare di nuovo un miliardo.

avatarsenior
inviato il 23 Febbraio 2017 ore 23:57

Ora,pure l'atomo mettiamo in dubbio?
Mentre le visioni risultano veritiere e inequivocabili?

Il nuovo medioevo non é che all'inizio del proprio ciclo.

Il problema per me,é indicare una strada ai miei figli,piccoli,per cercare di farli rimanere in carreggiata dove questi assurdi nei canali social stanno proliferando.

Speriamo bene.

user86191
avatar
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:01

per quel che riguarda l'atomo, la conoscenza dell'infinitamente piccolo approda su delle sintesi e delle spiegazioni di comodo.
Immaginarsi una pallina circondata da micropalline che gli girano intorno di fatto è una semplificazione che potrebbe non avere alcun riscontro così come noi ci rappresentiamo un atomo nella nostra nostra mente. Ma di fatto gli atomi esistono.


L'atomo e un campo di forza, se tocco un uomo e lo sento solido e compatto non e perché in esso c'é della materia, tocchiamo solo il suo campo di forza, se potessimo schiacciare l'elettrone all'interno del nucleo dell'uomo che vedevamo e toccavamo resterebbe un volume grande come un granello di sabbia, noi e tutto quello che ci circonda siamo strutture vuote, ed inoltre quel granello di sabbia che vediamo altro non é che energia stando alla dualità onda particella della meccanica quantistica
si gli atomi esistono ma sono una grade illusione

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:05

Gli atomi sono il nostro elemento di misura.
Ma diamine qualcuno pensa di metterlo in discussione?

sono esterrefatto,non credevo possibile arrivare a tanto

user86191
avatar
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:19

Gli atomi sono il nostro elemento di misura.
Ma diamine qualcuno pensa di metterlo in discussione?

sono esterrefatto,non credevo possibile arrivare a tanto


quello che ho detto sono delle ovvietà che forse ti sfuggono

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:23

non dimentiachiamoci mai che le descrizioni e la percezione di tutte le cose passano attraverso l'umano.

Le cose non sono per come sono, ma sono per come le percepiamo.
Non ci è dato di sapere come esse siano realmente ma solo di come noi siamo in grado di percepirle, con i sensi e con i mezzi tecnici aggiuntivi, peraltro anche essi di derivazione umana.

Quindi, per quanto possa parere strano, tutta una serie di "dati oggettivi" in realtà sono soggettivi ed adatti per essere contemplati nella nostra percezione, ed il nostro interagire con il mondo è sulle basi di questa percezione, e su questa basiamo tutta la nostra realtà umana e umana conoscenza.

Non potrebbe essere altro che così, siamo vivi e viviamo in questo mondo, vediamo le cose come il ragno vede la mosca, il ragno conosce la mosca ma non vede e non conosce la balena, ed anche se la balena esiste per il ragno la balena non è.

Così siamo noi con quello che cataloghiamo e conosciamo, e il nostro esercizio intellettuale, quando non diventa solo una sega mentale, ci fa supporre ed intuire che esistono le cose anche differentemente da come noi le denotiamo. Ma tanto dal nostro percepire sensoriale ed al massimo strumentale/sensoriale non si può uscire.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:24

Fortuna vuole che il mondo al di fuori dei social abbia i piedi ben piantati in terra.
Meno male.

user86191
avatar
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:36

Così siamo noi con quello che cataloghiamo e conosciamo, e il nostro esercizio intellettuale, quando non diventa solo una sega mentale, ci fa supporre ed intuire che esistono le cose anche differentemente da come noi le denotiamo. Ma tanto dal nostro percepire sensoriale ed al massimo strumentale/sensoriale non si può uscire.


posso essere d'accordo con te sull'ultima frase, ma chiamarle sege mentali mi sembra eccessivo, Niels Bohr ha fondato la scuola di Copenaghen su queste congetture ed ha aperto la strada alla meccanica quantistica.

user86191
avatar
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:40

Fortuna vuole che il mondo al di fuori dei social abbia i piedi ben piantati in terra.
Meno male.


ma che senso ha entrare in una discussione per dire una banalità simile

dimmi quale mia affermazione e errata, altrimenti aria

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:45

io per sega mentale intendo in questo caso l'esercizio autosedatorio che si attua nel dire frasi del tipo "e chi ci dice a noi che in realtà ecc..." non tanto per intenzione conoscitiva ma per onore alla possibilità estrema della variabile infinita.
Anche fosse, è un esercizio autosedatorio che non ha finalità conoscitive, attuato in questo modo, quindi, abbinato alla sfera dell'inesplorabile ma possibile, una volta che ce ne siamo compiaciuti, esce dagli aspetti su cui possiamo affrontare un dialogo costruttivo.
Quindi un bella sega mentale. No di certo una branca della fisica.

user86191
avatar
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 1:02

Quindi un bella sega mentale. Non certo una branca della fisica.


la mia affermazione sull'atomo e fisica, provata da innumerevoli esperimenti da almeno 60anni, parlare di seghe mentali ed intento autosedatorio e fuori contesto, volgare, un po infantile e anche da ignoranti

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 5:13

Fiammifero,mica parlavo con te,non ti eccitare.

user14286
avatar
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 7:39

Quindi, anche se a noi può sembrare molto strano il passaggio di generazioni all'interno di una bolla, per alcuni sarà assolutamente normale vivere lì, riprodursici ed andare a trovare i nonni.
Quello che per alcuni sarà strano è che alcuni uomini siano nati e vivano sulla Terra.
L'ipotesi catastrofista della fine dell'umanità torna di continuo, da epoche remote, con le varianti del tormentone "la fine è vicina". La parola fine si scrive all'estizione di una specie, e anche con notevoli catastrofi se rimanesse vivo un essere umano su mille, resteremmo sempre 7.500.000.

Non è che può sembrare strano il passaggio di generazioni all' interno di una bolla; è che è praticamente infattibile per il semplice fatto che se già abbiamo dei grossi limiti di convivenza sulla "terraferma", figurarsi in un ambiente "ristretto" e obbligato come una nave spaziale, il viaggio finirebbe ancor prima di cominciare.
L' ipotesi catastrofista è una realtà, provata dalle numerose civiltà precedenti la nostra, che hanno popolato la piccola Terra e poi si sono estinte. Non è quindi un fatto remoto, e al ritmo attuale è molto più pensabile che ci distruggeremo piuttosto che evolveremo al punto da piegare ai nostri voleri le leggi dell' universo.

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