| inviato il 22 Settembre 2012 ore 8:13
“ Il prezzo del Trioplan, purtroppo, dimostra ancora una volta che la stragrande maggioranza degli utenti dei forum, e di internet in generale, sia convinta che a rendere bella una foto sia solo l'obiettivo e mai il fotografo...... Triste „ questo era inevitabile, però Max con perseveranza vedrai che finito questo momento modaiolo se ne troveranno tanti a prezzi modici. saranno tanti gli acquirenti delusi da questo fondo di bottiglia(qualcuno di già) perchè concordo con te che non è il pennello a fare l'artista. Sarebbe troppo semplice se la sola spesa di 200 euro trasformasse un fotografo mediocre in un bravo fotografo. I valori devono essere altri e sopratutto credo che a formare un buon fotografo occorra la costanza di chi insegue una visione, l'occhio fotografico.. “ @Maxcasa72 beh, pero' devi ammettere che e' un obiettivo con delle sue peculiarita' senza le quali gli scatti avrebbero tutt'altro mood. per me dimostra solo che "se una farfalla sbatte le ali"... e dimostra come al giorno d'oggi ci sia gente molto sveglia ad approfittare delle pecore... pecora lo sono anche io che avendo visto tempo fa gli scatti della Bartocha, mi sono detto: "ma si... prendiamo sto fondo di bottiglia" e vediamo se riesco anche io a fare qualche scatto pittorico... pero' non ritengo di essere una "pecora da macello" che spende 600dollari per emulare la Bartocha, mi sento piuttosto una pecorella alla Shaun curiosa di sperimentare MrGreen „ Sicuramente questo tripletto ha il pregio di impreziosire se interpretato per le sue peculiarità però luca voglio farti notare come la Bartocha fa scatt del genere anche con il 105 micro nikon. Nn si tratta di emulazione anche se molti cercheranno di emularla(naturale che avvenga). Per quanto mi riguarda x esempio non vedo affinità tra i miei scatti e quelli della Bartocha anche perchè presto questo strumento ad un utilizzo che finora ritengo inedito, la macro e close-up fotografia degli insetti. Anche trattandosi di Fiori credo che sarebbe lo stesso. Sono visioni differenti. riporto questi due esempi molto attinenti al tema del topic entrambe le foto sono state fatte con il 180 dallo stesso punto di ripresa ma con un uso dello sfocato molto diverso. una è conseguenza dell'altra
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| inviato il 22 Settembre 2012 ore 9:33
Mi aggancio all'argomento Trioplan anche se vado un tantino OT. Tra il 100 L e 100 Trioplan secondo voi, ci sono differenze di prestazioni o sono simili? Tranne il discorso macro ovviamente. R. |
| inviato il 22 Settembre 2012 ore 10:37
dipende cosa intendi per prestazione. Considera che il trioplan è un ottica completamente manuale, quindi dev lavorare in stop&down con diaframmi piuttosto aperti altrimenti non ha senso. come nitidezza credo che il canon sia superiore, come sfocato no. sta a te capire cosa cerchi considerando pure che con gli attuali prezzi del trioplan, ottica usata 50 anni fa, il canon lo trovi nuovo |
| inviato il 22 Settembre 2012 ore 10:54
Infatti, avendo già il 100 L non so se è il caso cercare un Trioplan proprio per il suo prezzo, a trovare un esemplare col prezzo inferiore agli altri, sarei anche tentato di prenderlo. E' che il suo sfocato mi prende eccome... R. |
| inviato il 22 Settembre 2012 ore 11:05
sono ottiche completamente diverse. Il trioplan se non avesse un impiego "artistico" sarebbe considerato (come lo era qualche anno fa) un vero fondo di bottiglia anche se chiudendo un po' i diaframmi migliora. Per non sporcare ulteriormente questo thread convine spostarsi qui |
| inviato il 22 Settembre 2012 ore 12:01
Vedo che la pensiamo diversamente Luca. questa lente da il meglio di se a TA. se chiudi si perde quella magia. Purtroppo la nitidezza non è il suo forte per cui non deve essere sfruttato per quella |
| inviato il 22 Settembre 2012 ore 13:53
Leonardo, sono assolutamente d'accordo con te sul fatto che le sue "qualita'" vengono fuori a TA (le sue qualita' artistiche), stavo rispondendo a chi chiedeva un confronto con un ottica macro moderna come il 100L... certe ottiche SI DEVONO USARE A TA. punto :) Altrimenti diventano anonime... |
| inviato il 22 Settembre 2012 ore 14:17
credo che per le riprese macro non ci sia paragone. questa è una vecchia ottica da ritratto e usato per questo a TA non ci devi manco lavorare per togliere peli e difetti della pelle. tanto pialla tutto |
| inviato il 22 Settembre 2012 ore 14:59
Meyer Gorliz Trioplan 100/2.8 TA - 5DMKII |
| inviato il 22 Settembre 2012 ore 15:21
AF-S 50 1.4 a TA,la lente che per comodità, sopratutto al chiuso, ha sostituito l'85 1.8 Diciamo che ce l'ho fatta...non è che mi trovi molto a mio agio con i comandi dei forum in generale... Grazie Bafman! |
| inviato il 22 Settembre 2012 ore 15:25
Le quotazioni del Trioplan si alzeranno ancora se continuate a mettere certe foto ! |
| inviato il 22 Settembre 2012 ore 16:18
“ Sandra Bartocha... era un nome che non conoscevo. grazie a Leonardo per la citazione, ho scoperto una fotografa con una grandissima creatività e vena di poesia „ Non la conoscevo nemmeno io, un vero spettacolo il suo portfolio. Colgo l'occasione per complimentarmi con gli intervenuti nel megathread, di cui non ho seguito tutte le puntate, ma quando lo scorro mai rimango deluso. |
user4369 | inviato il 24 Settembre 2012 ore 9:26
Ciao ragazzi, non so se questo è il Topic giusto ma ho qualche dubbio che riguarda inevitabilmente lo sfocato e la messa a fuoco... Quando si fanno ritratti usando obiettivi con aperture di diaframma molto ampie, qual'è la tecnica migliore per riprendere un soggetto senza che questo esca dal fuoco precedentemente impostato? Mi spiego meglio: voglio riprendere un primo piano del mio soggetto e voglio anche decentrarlo nell'inquadratura. In genere si mette a fuoco sugli occhi, ma nel momento in cui (mantenendo "congelati" esposizione e focus) sposto la fotocamera per decentrare il soggetto nell'inquadratura, usando diaframmi molto aperti (e quindi avendo una profondità di campo molto ridotta), non corro il rischio di far uscire dal fuoco gli occhi (o la parte che avevo scelto di tenere a fuoco)? In genere i professionisti come si comportano in queste situazioni? So che ci si potrebbe aiutare col treppiedi per evitare movimenti troppo accentuati durante il decentramento del soggetto, ma come fanno di solito i fotografi? Mi capita di vedere video in cui, pur usando diaframmi apertissimi, il professionista si muove in continuazione, cambiando prospettive e fotografando come se stesse a f/11. Ho già posto questa domanda ma purtroppo non ho ricevuto molte risposte, spero possiate chiarirmi questo punto. Grazie |
| inviato il 24 Settembre 2012 ore 9:55
secondo me basta spostare il punto di messa a fuoco |
| inviato il 24 Settembre 2012 ore 10:02
“ secondo me basta spostare il punto di messa a fuoco „ Infatti, cosa che in Canon puoi fare agevolmente con 1Ds/1D e 5D mark III... visto che hanno i punti AF ben distribuiti sul fotogramma. Io spesso imposto l'AF in servo e scatto raffichette di 2/4 scatti usando il laterale che mi permette la migliore inquadratura. Tieni conto che se sei con un 50 f/1.2 a distanza breve, puo' bastare un centimetro per rovinare tutto.. Un altro sistema e' di usare un buon vetrino smerigliato e ritoccare il fuoco a mano.. |
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