user80653 | inviato il 15 Dicembre 2016 ore 12:21
Una foglia al giorno toglie il medico di torno.
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| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 12:24
“ Una foglia al giorno toglie il medico di torno. „ È la foglia sbagliata E comunque, si ritorna sul i bianchi non sempre devono essere sparati, ma i neri "neri" ci sono sempre i tutti gli esempi che sono stati postati |
user80653 | inviato il 15 Dicembre 2016 ore 12:38
“ P.s. amo il bordo bianco/nero sulla stampa in CO ma a monitor.. brrr mi pare fuori posto „ Un piccolo bordo bianco serve sempre, soprattutto nella visualizzazione a monitor. Serve a indicare dove finisce la foto e dove inizia lo sfondo della pagina. Bordo bianco oppure nero, a seconda del colore delle sfondo. |
user46920 | inviato il 15 Dicembre 2016 ore 13:10
RobBot:“ Il sistema zonale nato per la pellicola, anzi lastra, prevede azione in ripresa, sviluppo e stampa. „ esatto, e secondo me c'è una stretta relazione con la serie dei vari passaggi, che oggi in digitale sembrano mancare di una coerenza o almeno, sembrano non averla più, allo stesso modo. Ad esempio, non c'è più una densità del negativo da controllare prima di decidere la carta da stampa e relativi tempi di esposizione e sviluppo. Non c'è un riferimento di base che porti a stabilire un procedimento adeguato in base al risultato ... è tutto un po' troppo lasciato al "cervello rettile" e alla "mano d'artista" !! Questo può essere anche interpretato come libera forma d'espressione, ma porta o può portare tecnicamente "fuori strada", fin dall'inizio ... non trovi? “ Se non hai il BO serve a poco.Attualmente di quegli insegnamenti resta il gusto estetico di analisi della scena e di come dovrebbe diventare in bw „ è proprio quello che dico qui sopra: manca una relazione oggettiva e si va a caso o a naso, scimmiottando il passato, ma senza una cognizione coerente. .. o mi sbaglio? .. è un po' come se un musicista ripete ad orecchio il tema musicale, invece di leggerlo su di una partitura. |
user46920 | inviato il 15 Dicembre 2016 ore 13:21
Conte:“ E comunque, si ritorna sul i bianchi non sempre devono essere sparati, ma i neri "neri" ci sono sempre i tutti gli esempi che sono stati postati „ non ricordo se è già stato detto, ma l'occhio umano automatizza l'esposizione della retina, chiudendo l'iride, abbassando la soglia dei recettori interni ed applicando altri meccanismi celebrali, proprio per poter mantenere il massimo dettaglio sulla maggiorparte della superficie leggibile della fotografia che riprende. Per questo è abituato ad avere le luci leggibili piuttosto che le ombre. E va da sé che riproporre un'immagine con le luci leggibili, tenda a mantenere tranquillo l'osservatore e a farlo preferire le immagini senza luci bruciate (o il meno possibile). Dall'altra parte, il nero è molto più tollerato! |
| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 14:22
“ Questo può essere anche interpretato come libera forma d'espressione, ma porta o può portare tecnicamente "fuori strada", fin dall'inizio ... non trovi? „ se non hai ben fissato in testa il risultato finale, altrimenti non cambia nulla, è una semplice mia opinione. “ è proprio quello che dico qui sopra: manca una relazione oggettiva e si va a caso o a naso, scimmiottando il passato, ma senza una cognizione coerente. .. o mi sbaglio? „ La relazione oggettiva c'è ma manca la sovrapposizione totale. La creatività, segue al sua strada anche nell'aspetto della PP digitale, mentre prima era incanalata nelle prassi di istruzioni di sviluppo/stampa. Comunque 9/10 dei fotografi BW attuali facendo un parallelismo con in passato si fermano allo sviluppo del "positivo" o "negativo" si privano del piacere della magia della stampa. |
| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 14:47
“ si privano del piacere della magia della stampa. „ Se in questi 9/10 includiamo l'amatore ed il professionista purtroppo questo è vero perché gli uni dipendono dalla disponibilità economica o giustamente dal non sperperare denaro e gli altri dal potenziale cliente. Stampare oggi, in digitale, mi sembra più caro rispetto al periodo tradizionale, ma anche a farlo in proprio. Al tempo della pellicola non esisteva non fare una stampa di una foto utile, ma anche di una foto in ogni caso, fosse solo lo stampino standard 10x15, oggi è molto diverso, il monitor è il perfetto duratrans di un tempo. |
| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 14:56
Roberto F , .....dal mio punto di vista è una perdita dal punto di vista creativo. Problema Economico? "NI" più culturale che economico.Moltissimi hanno corredi da migliaia di euro ma non si sognano di stampare. |
| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 15:13
E un × se non stampasse avrebbe un corredo da almeno un migliaio di euro Tra pellicola, carta e stampa, partono tanti dindini... Comunque, credo che siamo andati fuori strada, il discorso è stato sviscerato quanto più si poteva e più o meno un accordo su alcune parti è stato raggiunto... P.s. se c'è qualcuno di Treviso o dintorni che sabato 17 va all'inaugurazione della mostra di venetofotografia, faccia un fischio, ci si prende una birra |
| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 15:19
RobBot, ma perché con la stampa diventerebbero 2 migliaia di euro, considera che si scatta tantissimo ed il proprio portfolio personale risulta abbastanza ricco. E' vero che si può fare solo una stampa ogni tanto. Certamente sarà anche come dici te, ma se manca qualcosa dal punto di vista culturale secondo me può essere quello dell'esposizione, o del collezionismo, che in Italia, nonostante sia iniziato da diversi anni, è sempre ancora troppo giovane, direi fra i più giovani nel mondo in cui si pratica. Il collezionismo, per la vendita delle fotografie, deve essere ben radicato. Questo perché parte dal facoltoso che spende fior di quattrini per il grande nome e con il tempo può diventare tendenza, moda, assorbendo anche il benestante che evidentemente spenderebbe cifre inferiori per autori minori, ma anche autori a livello locale, e poi cifre sempre minori per far entrare la fotografia anche come vero e proprio accessorio di stile per l'arredamento della casa. Quest'ultima sarebbe la cultura dell'arredamento dove secondo me non è ancora nel costume, nell'immaginario collettivo, arredare la casa con belle fotografie, ma perché da una parte è ancora troppo giovane il concetto, come è troppo giovane la fotografia rispetto alla pittura, e dall'altra, se si pensa ad appendere una foto in casa viene subito in mente la stampa su plexiglass scattata nelle vacanze o il poster, ricordate? Quello che si poteva trovare nelle case modeste negli anni 80. Adesso le case sono molto meno modeste, c'è più cultura del bello, dello stile, ma porca miseria non viene ancora in mente la bella stampa fotografica con la cornice stilosa o su materiali contemporanei. Adesso non dico che in una stanza di 4 pareti bisogna appendere 4 fotografie ma se in una parete c'è una pittura, nell'altra la maschera di legno, una parete per la fotografia si potrebbe trovare! |
| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 15:22
“ Il collezionismo, per la vendita delle fotografie, deve essere ben radicato. Questo perché parte dal facoltoso che spende fior di quattrini per il grande nome e con il tempo può diventare tendenza, moda, assorbendo anche il benestante che evidentemente spenderebbe cifre inferiori per autori minori, ma anche autori a livello locale, e poi cifre sempre minori per far entrare la fotografia anche come vero e proprio accessorio di stile per l'arredamento della casa. Quest'ultima sarebbe la cultura dell'arredamento dove secondo me non è ancora nel costume, nell'immaginario collettivo, arredare la casa con belle fotografie, ma perché da una parte è ancora troppo giovane il concetto, come è troppo giovane la fotografia rispetto alla pittura, e dall'altra, se si pensa ad appendere una foto in casa viene subito in mente la stampa su plexiglass scattata nelle vacanze o il poster, ricordate? Quello che si poteva trovare nelle case modeste negli anni 80. Adesso le case sono molto meno modeste, c'è più cultura del bello, dello stile, ma porca miseria non viene ancora in mente la bella stampa fotografica con la cornice stilosa o su materiali contemporanei. Adesso non dico che in una stanza di 4 pareti bisogna appendere 4 fotografie ma se in una parete c'è una pittura, nell'altra la maschera di legno, una parete per la fotografia si potrebbe trovare! Sorriso „ Pensa che io non riesco a convincere nemmeno mia madre ad appendersi una foto in casa... delle mie... Non saranno bellissime, ma che cazz* è mia madre. Dovrebbe esserne felice... E invece no, meglio i dipinti |
user80653 | inviato il 15 Dicembre 2016 ore 15:23
“ Moltissimi hanno corredi da migliaia di euro ma non si sognano di stampare. „ Purtroppo a questa categoria appartengo anch'io e sono consapevole che il non stampare è una perdita sotto ogni punto di vista. Credo però che nessuno decida di non stampare per motivi economici ma perché oggi la stampa, sia quella in proprio che quella presso laboratori, presuppone delle conoscenze tecniche non indifferenti, che spesso scoraggiano chi invece avrebbe intenzione di stampare. Sono troppi gli aspetti tecnici che, se non padroneggiati alla perfezione, regalano delusioni. Molti si scoraggiano e preferiscono non complicare ulteriormente un hobby già abbastanza complicato in generale. Tempo fa partecipai ad una discussione sulla stampa, anzi mi limitai solo a leggere. Fra profili, profilazione, calibrazione, gamut, colori fuori gamma, spazi colore, metodi di stampa... e qui mi fermo, mi chiesi: ma chi me lo fa fare? |
| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 15:55
@ Roberto F grazie per aver risposto alla mia richiesta... sto leggendo altrove di luminanza e luminosità in quanto le tue immagini sono scomparse...le avevo intraviste ieri sera e mi sono detto "leggo domani con calma" ma non ho più trovato le immagini che avevi postato... |
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