user493 | inviato il 06 Agosto 2012 ore 17:09
“ @Supermarinaio Le tue foto sono belle e ben fatte ma perdono quell'atmosfera e fascino tipico del paesaggio, colto magari negli unici 10 minuti buoni per la luce all'alba o al tramonto ... L'uso massiccio dei filtri rende inoltre la foto "piallata" e innaturale. Queste foto sono esercizi di tecnica e composizione più che paesaggi e non trasmettono quella forza emotiva e immersione nella scena che ci si aspetterebbe da questo genere di fotografia. Juza penso che intendesse questo. :) „ Si inizia ad entrare nello "psicologico" o quasi però in quanto, quello che ho voluto rappresentare io, è una realtà "diversa" dalla solita. Se ti pubblicavo la foto del lago di Garda (la prima) con le solite onde, non aveva senso (sempre a mio avviso) ed era più "piatta" di queste che ho fatto io. Che poi, non sempre il paesaggio è "fotografia alba / tramonto" secondo me. Ti giro la domanda, una foto elaborata in PS quanto naturale è? Una doppia esposizione quanto naturale è?
 5DII | 24L 1.4 | f/8 | iso 100 | gnd 0.6
 5DII | 135L 2 | f/3.5 | iso 100 | gnd 0.6
 7D | 11-16 2.8 a 11mm |iso 100 | f/20 | 177sec Cambiando contesto (ma mica tanto alla fine) una foto così: www.juzaphoto.com/galleria.php?cat=singola&t=202723&l=it seppure bellissima quanto naturale è? chiedo scusa all'autore (la foto mi piace un sacco anche se non mi piace l'HDR) ma è solo per disquisire visto che si sta parlando di "naturalità" degli scatti. |
| inviato il 06 Agosto 2012 ore 18:53
Naturalità? In pratica dipende da come si usano i mezzi. Questo forum è strapieno di cieli che, grazie ai filtri, tendono progressivamente ad un blu che nemmeno sull'Everest (e magari siamo in Brianza), tutti con la stessa gradazione, tutti con quell'intento strappa-wow, tutti con l'illusione di rendere accattivante quella che - altrimenti- sarebbe solo un'onesta foto di paesaggio. Per non parlare delle scempiate fatte in post-produzione, dove all' effetto-filtro prestabilito si sostituisce la pennellata scurente-schiarente creativa , giustificata dalla parolina magica: interpretazione . E infine c'è chi ha occhio per la compo e per il resto, e riesce - anche con i filtri, o anche con i livelli - a creare qualcosa di equilibrato, di notevole. Quindi, in pratica, si vede di tutto. Inutile portare a proposito degli esempi. Vogliamo proprio fare un discorso assolutamente teorico , indipendente dal tipo di foto che di solito facciamo o vediamo? Beh, credo che un laborioso ed accurato processo di ricostruzione della gamma perduta sia da considerarsi - a priori e dal punto di vista della naturalità - più versatile di un filtro con un gradiente prestabilito messo davanti all'obiettivo. Ora non ditemi che esiste una gamma di filtri vasta, raffinata, e che il loro posizionamento e uso richiede occhio ed esperienza: ci credo. Ma tutto questo non potrà mai arrivare alle virtualmente infinite e calibrabili possibilità della post produzione. Fatte salve le eccezioni tecniche in cui il filtro è insostituibile, ovviamente. Se parliamo solo di naturalità, di fedeltà di riproduzione, la nostalgia di chi considera più fotografia un sistema perchè fa parte della tradizione, o il fare fotografia di chi ritiene di fermarsi al click (che comunque rispetto) non sono da considerarsi. Tutto questo, ribadisco, in via teorica: in pratica le abilità in campo producono la miscellanea cui accennavo più sopra, ed è per questo che vediamo - per esempio - tante foto con il filtro che si sgamano da sole già nelle thumbnail e alcune foto col filtro alla Fortunato. |
user95 | inviato il 06 Agosto 2012 ore 19:47
...o alcune, come questa, che sono un "click" e basta. (dove per basta ovviamente è da intendersi: poca saggia gestione dopo, ma un (nobilissimo) mazzo così, prima ) |
| inviato il 06 Agosto 2012 ore 20:24
“ ...o alcune, come questa, che sono un "click" e basta. „ Ma certo. Che però è una splendida foto... "nature". Io mi riferivo alla scelta obbligata , che è il leit-motiv del topic: per recuperare gamma dinamica, metto davanti all'obiettivo un pezzo di vetro con uno scurimento - pur nella scelta - già prestabilito (nella forma, nella gradualità, nell'intensità), o mi faccio il mazzo così dopo? A dispetto di quanto possa sembrare, se cancelliamo anni di abitudini, è teoricamente più calibrabile (e quindi più fedele al visto, più nature ) il secondo metodo. Questo pensiero solo ed esclusivamente perchè ci si è trasferiti sul versante della naturalità . E' un aspetto: poi, avanti con le discussioni a più ampio raggio... |
user95 | inviato il 06 Agosto 2012 ore 20:38
più calibrabile in apparenza Giuseppe... in fondo con le lastre decidi la luce che dipingerà la foto, in camera chiara c`è comunque la limitazione di un RAW già demosaicizzato che puoi certo tirare di qui e di là, ma nei limiti. (è solo un pensiero neutro, e riguarda la composizione unica e l`esposizione singola. resta inteso che anche con queste premesse i filtri digitali hanno i loro vantaggi). |
| inviato il 06 Agosto 2012 ore 20:55
“ decidi la luce che dipingerà la foto „ Questa tua frase penso centri perfettamente la questione. La decisione cui accenni è senz'altro più limitata (i filtri hanno caratteristiche predeterminate) rispetto alle possibilità infinite della post. E poi a decisione (termine adatto ai filtri) contrappongo... ricostruzione . La macchina in un colpo solo non ce la fa. Devo aiutarla io a ricomporre i valori di luminosità originari: dove, come e quando richiede impegno, in compagnia di una tazza di the, un ottimo video e forse tanto tempo. Il raw non ce la fa ancora? Ok, allora possiamo passare alle eccezioni cui accennavo più sopra. Oppure, se si preferisce, alla doppia esposizione (due click in sequenza) e anche qui - riguardo la naturalità - ci sarebbe da discutere... Spero - non mi riferisco a nessuno in particolare - che un metodo non sia giudicato nei risultati più naturale perchè mentre si attacca un filtro con un orizzonte graduato immaginario si sente il freddo della neve mordere gli scarponi, invece che il ronzio del computer. Ma vi sto annoiando, lo so. A che ora c'è Bolt? |
| inviato il 06 Agosto 2012 ore 21:14
Ne convengo, però non tutti i sensori demosaicizzano  |
| inviato il 06 Agosto 2012 ore 21:17
“ Se non sbaglio c'era ieri „ visto. mi riferivo ai 200. “ Ci sarebbe da discutere anche sulla naturalità dell'immagine demosaicizzata ( già la parola da i brividi....) e sulla resa del''immagine digitale in genere comunque interpretate da software e dalla resa distante da ciò che noi vediamo, dalla pellicola .....e forse quel che più conta, da quel che noi sentiamo „ Ok, ma ci vorrebbero tre vite. Purtroppo (o per fortuna?) l'intreccio è irrisolvibile. Se poi andiamo sulla pellicola, Baf & c. ci sotterrano... Il presupposto ( fortunatamente limitante) del corpo del topic mi era sembrato: sto fotografando con una digitale, e devo per forza usare un filtro o la post. Perchè uso questo o quello? Quando si è parlato di naturalità ho detto la mia. Spero di aver insinuato un dubbio in chi è tentato di considerare sempre più genuino tutto ciò che precede il click, e a pericolo di artefazione ciò che lo segue. La discriminante (in questo caso) non è il fattore temporalità o la tradizionalità. Semmai è una questione concettuale, di sostanza. E senz'offesa, spero che nessuno ora mi tiri in ballo casi in cui si è obbligati ad usare o i filtri o la post. Se non c'è scelta, inutile discutere, no? Chiudo con la naturalità. Bonne nuit! |
| inviato il 06 Agosto 2012 ore 21:50
“ Per fortuna o purtroppo ancora una volta in sintonia Giuseppe „ il tuo purtroppo è indice della tua sanità mentale... “ ma la naturalità come la intendiamo? „ Eh. Siamo su questo forum, stiamo parlando in genere di certe immagini. Per naturalità s'intende il tentativo (disperato) di avvicinarsi il più possibile al visto . Disperato perchè già io e te vediamo in maniera leggermente diversa, la memoria comunque è quella che è, i mezzi di raccolta e trasmissione sono quelli che sono. Ci si arrangia. Questo, e non altro, per l'amor del cielo! Le sensazioni non appartengono a questo topic e l'arte meno ancora. Altrimenti può saltare su qualcuno e dire: ma io mi trovo bene avvitando un filtro cokin alla rovescia, dopo averci fatto urinare sopra il mio gatto. E magari ti sforna un capolavoro. Avevo premesso che nella pratica il manico si vede. Un ganzo che usa in genere i filtri, per quella foto... zac... fa tutto in post. E viceversa. Noiosamente ricordo ancora che il mio intervento teorico era solo sulla naturalità. Van Gogh... sarebbe bello approfondire l'arte degli ultimi cento anni. Ma per un altro aspetto. Se ne sbattevano del prima, del dopo, del ripassare sulla tela, dell'usare pennelli di prim'ordine o di lanciare i colori per aria, di incollare carta straccia o approfittare della pioggia che scorre su una tela. E rapportare aperture e possibilismi a certi piccoli recinti fotografici. Ma scenderei in querelle con una parte di forumisti duri e puri, e non mi sembra la sede. Anche perchè non è che il click e basta sia condannabile o meno: dipende se è assunto quale vangelo solo per ignoranza, pigrizia, convenienza o sentito dire, o se è un tratto meditato e consapevole di un fare fotografia . Ho divagato, non odiatemi troppo. |
| inviato il 06 Agosto 2012 ore 22:01
Divagare è d'obbligo...si continuano a leggere troppe certezze derivanti da mezze verità..... seminare il dubbio non è solo un dovere è una missione Vero che l'approccio artistico è spesso scusa per coprire nefandezze in post ed altre volte è l'input per arrivare a risultati sentiti, onesti ma comunque sbagliati...ma quando porta a qualcosa di buono...beh allora ripaga di tutte le brutture alla grande!!!! |
| inviato il 06 Agosto 2012 ore 22:07
Direi che ognuno si esprime come riesce e come può ... in base al proprio estro, alla propria tecnica, alla propria attrezzatura, alla propria competenza in PP. Si "espone" al confronto, accetta il contradditorio, a volte tutto ciò per imparare, a volte si rimane della propria idea. |
| inviato il 06 Agosto 2012 ore 22:09
“ Ne convengo, però non tutti i sensori demosaicizzano „ Hai ragione  |
user95 | inviato il 06 Agosto 2012 ore 22:13
“ Per naturalità s'intende il tentativo (disperato) di avvicinarsi il più possibile al visto . „ beh è un'ipotesi forte però, che non condivido. altrimenti ci tocca sentire che non è "naturalità" il processo che ti porta alle setosità dell'acqua in una lunga esposizione, o le facce grigie (non è mio il copyright ) in un bianco e nero, o la stessa via lattea di mila-stelle. non è purismo (qualche giorno ho dichiarato di apprezzare certi scatti di N.Brandt che purista proprio non è), è solo... il mio punto di vista, mettiamola così (e sai che non taglio corto a causa tua, Giuseppe, anzi) “ Se poi andiamo sulla pellicola, Baf & c. ci sotterrano... „ e perchè mai?!? per dire... l'ultima che ho postato è figlia di un crop (!), oltrechè di scansione, livelli e curve (insomma altissimo Photoshop, mica caSSi ) ...bugia. è figlia di Aperture. |
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