| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 9:48
@raamiel io continuo a preferire il vecchio metodo che è più idoneo alla rispondenza cromatica quando questa è necessaria per scopi professionali. Per i nostri prodotti richiediamo sempre il colorchecker incluso nello scatto... ma è un'esigenza specifica e i fornitori degli scatti sono sempre differenti. Rimango dell'idea che la profilazione della fotocamera sia un'operazione viziata da molte variabili, vedi voigtlander di Perbo, ma se quanto da voi riportato sulla Canon 7D è vero diventa in molti casi inevitabile. Certo questo fenomeno è senza dubbio sconcertante e sembra appartenere ad una logica commerciale da largo consumo anziché professionale. Comunque rimane il concetto che il "carattere" dei prodotti fotografici appartiene alla storia della fotografia e non è "stupido" affidarsi a questo... ovviamente fino a che i vari Brand avranno rispetto dei propri clienti. |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 12:02
Da quel che leggo in Canon, Nikon, Fuji, Olympus, Sony e chi più ne ha ne metta sono tutti dei ×, perché basterebbe dotarsi di un ColorChecker da 90 euro per risolvere tutti problemi....................direi che non c'è da aggiungere altro. Quindi da una parte c'è la teoria che ci interessa quanto la fisica quantistica e dall'altra c'è l'utilizzatore finale che vorrebbe fare il fotografo e non conseguire un master X-Rite, poi accettiamo volenti o nolenti che col cavolo che le macchine vengono controllate da un UMANO , col cavolo che Nikon Canon ecc danno i loro algoritmi ad Adobe o altri, col cavolo che viene detto che tra i sensori di uno stesso modello ci sono differenze che l'elettronica non riesce a compensare, col cavolo che nelle garanzie di es. Fuji viene scritto che a loro insindacabile giudizio la macchina può essere completamente sostituita, ma non c'era il controllo di qualità........prima della vendita. Per quanto sopra direi che delle affermazioni di Orio su come funziona un sensore e dei messaggi sbagliati che ne derivano sia l'ultimo dei problemi dell'utilizzatore medio A Filo63 vorrei rispondere che ai Brand non interessano più i clienti da un pezzo, mi è stato detto perché c'è poco margine, difatti i pro per poter avere una minima voce in capitolo sono tutti o sponsorizzati o in qualche maniera fidelizzati. Saluti Roberto |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 12:12
“ Perché si sa.. imparare è dura, insegnare è difficile, insegnare a chi non vuole imparare è impossibile (oltre che inutile). „ questa è da incorniciare.. |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 12:19
Veramente da incorniciare Raamiel santo subito |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 12:28
Comunque l'esempio di Gianluke vale più di mille parole, per chi volesse restare ancora ignorante e pretende che la macchina faccia da sola, magari con i picture style |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 12:37
Per rendere più chiaro il tutto avresti dovuto confrontare anche il profilo standard con wb custom vs profilo custom con wb custom e la differenza si sarebbe assottigliata... E' arrivata anche a te la ilcerm2, bene! (io devo ancora profilarla a dovere, non sono riuscito a beccare i 6500k nei giorni scorsi non passavo i 5000...oggi ho fatto una foto prima alle 10.30, cielo nuvoloso, spero di essere stato sopra i 6000k..) |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 14:05
Comunque, visto che siamo quasi in fondo e che è arrivato anche Raamiel, a garanzia di totale imparzialità. Certe affermazioni fatte nel 3d tendono a fuorviare, oltre che a generalizzare e a non fornire un'informazione del tutto corretta. In realtà le dominanti tipiche dei marchi delle fotocamere o le "temperature" di una lente non è vero che non ci siano nel digitale. Il digitale, attraverso il wb e la profilazione permette di eliminare (non sempre), mitigare o rimescolare a piacimento i colori. E l'esistenza (o la necessità) di profilare conferma proprio che esistono le dominanti e il "carattere" dei mezzi che usiamo per fotografare... Tra il resto, parlando di macchina, ha senso profilare esattamente il proprio esemplare di macchina e non è sufficiente, se si tratta di una stessa macchina (almeno in teoria), prendere il profilo da un'altra persona fatta a sua volta con il proprio esemplare...In pratica, esiste una variabilità tra gli esemplari di uno stesso modello di corpo macchina (che è una sintesi di sensore/taratura wb)... Tornando agli obiettivi, se sono prodotti nello stesso periodo, a parità di marchio, un profilo fatto su una coppia macchina/lente fuziona bene anche mettendo altre lenti tra quelle appena citate. Diverso è se si cambia marchio e soprattutto periodo di produzione, ma anche "vocazione" di una lente rispetto a un'altra...cambiano i rivestimenti, la disposizione degli elementi interni e di conseguenza il modo in cui è catturata la luce... Per fortuna che esiste la profilazione e per fortuna che esistono i "difetti". Servono entrambi e la cosa interessante è che se, soggettivamente, si ama un difetto, allora uno lo tiene così com'è senza tentare di riprodurlo (spesso invano) in camera chiara. Ma interessante è ugualmente sapere di poter eliminare (del tutto o quasi) quel difetto e portare a una condizione "neutra" marchi e lenti diverse...(questo aspetto, soprattutto per lavori condivisi da diversi fotografi che scattano con attrezzature disparate, può essere determinante per garantire un lavoro davvero professionale). A completare il discorso, per chi scatta in jpeg (e lo fanno con profitto tanti pro a differenza di quello che è stato detto a inizio 3d), è utile ricordare che (almeno in canon so c'è una utility dedicata) ci sono software che permettono di, partendo dal raw, creare profili custom ad hoc (dove si può agire su tutti i parametri che influenzano i colori) da importare nella macchina e utilizzarli per avere jpeg già pronti secondo tali profili. |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 14:14
Gann é vero che le dominanti delle lenti esistono ma se usi una tal lente in una situazione che richiede neutralità una volta che fai profilo e wb, quella tal caratteristica/dominante si azzera. Ecco perché oggi ha pochissimo senso parlare di resa cromatica delle lenti. A parte un WB neutro...in un attimo aggiusti tutto sul raw. Sui miei esempi certo la differenza viene esaltata anche dall'associazione del wb corretto ma spesso anche solo tra i due profili Adobe e custom c'é molta differenza |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 14:30
“ Sui miei esempi certo la differenza viene esaltata anche dall'associazione del wb corretto ma spesso anche solo tra i due profili Adobe e custom c'é molta differenza „ E' vero Gian, ma siccome stavi confrontando profilo standard vs profilo custom non è proprio corretto bilanciare (correttamente) il wb proprio nel custom “ Gann é vero che le dominanti delle lenti esistono ma se usi una tal lente in una situazione che richiede neutralità una volta che fai profilo e wb, quella tal caratteristica/dominante si azzera. Ecco perché oggi ha pochissimo senso parlare di resa cromatica delle lenti. A parte un WB neutro...in un attimo aggiusti tutto sul raw. „ Quoto, ovviamente. Ma non del tutto. Tutto questo ha senso se la finalità è "neutralizzare". (come hai detto infatti). Sensatissimo in certi tipi di fotografia e sensatissimo nell'ipotesi di fare sempre tutto in camera chiara (uno "azzera" tutto per poi scegliere esattamente cosa fare a monitor). Ma se a uno piace la foto così come esce ? (sapendo quello sta facendo ovviamente). Riprodurre un "carattere" è non scontato perchè se è vero che è esistono una miriade di preset "noti" è anche vero che va a culo quando "funzionano" o ci restituiscono l'effetto sperato...Perchè chi li ha riprodotti lo ha fatto in condizioni specifiche che non potevano (ovviamente) essere estendibili in ogni condizione possibile. Se invece ho una certa lente, con la mia macchina e delle determinate condizioni di luce etc che ho nel momento dello scatto, allora cercherò di sfruttare al meglio le "caratteristiche" di ciò che ho acquistato. O no? Non lo puoi negare questo! |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 14:45
La capacità di fare foto è lontana mille miglia dalle operazioni di profilatura di una fotocamera. Mi chiedevo se Steve McCurry o tanti altri come lui, che girano il Mondo in cerca di immagini uniche, si smenano i marones prima di fare un scatto o un ritratto con profili e menate varie. Quanto serve veramente questa profilatura a chi va in giro con la macchina appesa al collo, nelle mutabili condizioni di luce e di ombre!? Secondo me a nulla. |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 14:46
E' solo questione di come ci arrivi per me. Cambia solo il percorso se usi una lente piuttosto che un'altra. Della serie tutte le strade portano a Roma. Ovviamente parlo solo di colorimetria. Per il bilanciamento del bianco è ovvio che ci sono molte situazioni in cui non devi neutralizzare. In quel caso lí potrai notare differenza tra una lente calda o fredda. Ma anche lì compensi come vuoi poi :) |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 14:54
“ La capacità di fare foto è lontana mille miglia dalle operazioni di profilatura di una fotocamera. Mi chiedevo se Steve McCurry o tanti altri come lui, che girano il Mondo in cerca di immagini uniche, si smenano i marones prima di fare un scatto o un ritratto con profili e menate varie. Quanto serve veramente questa profilatura a chi va in giro con la macchina appesa al collo, nelle mutabili condizioni di luce e di ombre!? Secondo me a nulla. „ ma non scherziamo. Se non ci pensano loro, ci pensano di sicuro gli assistenti. Hai una vaga idee delle problematiche legate alla stampa, per esempio? Credi che le mostre vengano fatte senza "smenarsi i marones"? Prova a cercare in google quello che fanno con le foto di Salgato per stamparle. |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 14:54
“ chiedevo se Steve McCurry o tanti altri come lui, che girano il Mondo in cerca di immagini uniche, si smenano i marones prima di fare un scatto o un ritratto con profili e menate varie. „ lui no ma tutta la troupe che postproduce i suoi scatti, presumibilmente si.. |
| inviato il 01 Ottobre 2015 ore 14:57
Domimik. Steve non fa nulla. Scatta solo. Il resto lo fanno i collaboratori. E alcune cose anche male per me . Tipo le stampe della mostra di Roma |
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