| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 16:29
Sono arrivato solo ora è ho letto quasi tutto ma non tutto tutto. Giusto perché si parla di lettura delle immagini: “ Ti traduco il titolo: "senza lavoro" Ti dice qualcosa ora? „ Sinceramente questa foto anche leggendo il titolo non mi parla di crisi potrebbe benissimo essere una persona che si legge un libro e si rilassa sul lungo Arno, magari è un pensionato, è un impiegato in pausa pranzo, un poeta in cerca di ispirazione “ Se osservi bene la foto il signore ha un grosso zaino sulle spalle (che sembra contenere tutti i sui averi), un aspetto molto trasandato (il modo in cui le due donne lo considerano lo dimostra in modo inequivocabile), ma allo stesso tempo i suoi abiti non sono quelli di uno che vive ai margini della società da molto tempo. Sono abiti da classe media, di discreta fattura e non logori al limite del disfacimento. Nota in particolare le scarpe e lo zaino stesso che non è certo nelle condizioni che può essere quello di uno che vive per strada da anni. Questo sta a significare che la crisi ha colpito anche gli esponenti di quello strato della nostra società che fino a poco tempo fa si ritenevano (ed erano) al sicuro... „ Sinceramente la foto a me non racconta della crisi della classe media ma solo di una tizia snob, appartenente alla classe media, che guarda con la puzza sotto al naso un tizio trasandato nel modo di vestire. Questa cosa sarebbe potuta accadere anche in un altro momento anche in pieno boom economico. |
user39791 | inviato il 16 Febbraio 2015 ore 16:44
“ PS ma perchè avete tutta questa smania di esibire le vostre foto? „ Era per evitare di postare foto di altri in risposta ad un utente............ ad ogni modo concordo che è meglio evitare da subito le provocazioni. |
| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 16:57
Visto la proposta di una sezione culturale. Perché non proporre foto di fotografi famosi e provare a leggerle sia tecnicamente che a livello più profondo cioè di messaggio? Forse è banale leggere foto famose ma così partiamo da immagini che stanno al di fuori del forum, che hanno un valore e che sono già state lette. Per noi la sfida sarebbe rifare la strada del critico e imparare a vedere quei dettagli tecnici, di contesto, emozioni, che hanno portato un semplice scatto ad essere un'opera apprezzata. Sarebbe un po' come stare a scuola. |
| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 17:03
Aspettiamo che Jeronim trasmetta le linee guida, questo perchè è stato lui a proporre l'iniziativa. Qui invece alcuni erano già partiti per la tangente.... Forza ragazzi, un pochino di pazienza. |
| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 17:29
Grazie Paco ! |
| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 17:46
Memy, ovviamente io non concepisco l'autoreferenzialità. Però secondo me è utile che a questa discussione partecipino utenti con un portfolio notevole, quindi sei il benvenuto, credo che sia giusto il fatto di mischiare utenti con poca esperienza con fotografi di lungo corso come te o Caterina, per poter ampliare i punti di vista, partendo dalle vostre esperienze. |
| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 17:48
Nota "per il futuro" sull'importanza della nomenclatura. Cito un post di Adam Marelli: “ I don't know how many people I have met who think they have style. They say, "Sure I have style...my style is contrasty street photography." Sorry pal, that is an aesthetic (contrasty) and a genre (street photography.) „ Che mi ricorda come spesso siamo "ignoranti" sui fondamentali. Da cui, il promemoria.... |
| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 18:21
Spero che questa ennesima iniziativa funzioni, purtroppo però non riesco ad essere ottimista e sapete perché? Perché l'utenza, ovvero noi, siamo sempre gli stessi che hanno fatto naufragare tutte le altre. All'inizio plausi ed entusiamo per tutto, tempo 2 settimane e già ci si annoia. Però vi seguo dalla finestra, fosse mai che mi sbaglio, almeno questa volta. |
| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 21:31
Mah, io faccio parte di una nuova utenza (nel senso che non ho mai collaborato a iniziative del genere) e quindi per parte mia provo a non essere pessimista. Diciamo che mi capita in un momento in cui non riesco più a trovare il piacere di fotografare, cioè ritrovare un mio sguardo non superficiale su ciò che mi circonda, e questo mi manca; il post di @jeronim mi ha stimolato a riprovarci, e così sono fiducioso. Quanto a polemiche, provocazioni, eccetera.. credo che non sia impossibile tenerle fuori da questo spazio: basta lasciarle cadere. Quello che mi piacerebbe trovare qui è un confronto tra fotografi accomunati da passione e curiosità, dove chi sa non salga sullo sgabello e dove chi non sa abbia voglia di imparare davvero. Alla fine secondo me ci si seleziona tra chi vuole veramente contribuire a uno spazio comune di confronto (anche acceso, ma senza presunzione e malignità) che non si fermi al "mi piace". Aspetto (im)pazientemente le linee guida di @Jeronim... |
user20639 | inviato il 17 Febbraio 2015 ore 0:02
Questa frase, riportata da più persone, avrebbe bisogno di essere spiegata, sopratutto la parte finale, vorrei comprendere quali sono le fotografie "difficili" (Difficile lettura? Difficile interpretazione? Difficile concetto? Difficile esecuzione?). "“ Siccome è già lo stesso forum a fare da volano alle immagini di impatto, questa iniziativa potrebbe provare a dare visiblità anche a quelle più... "difficili „ ". Le iniziative sono sempre lodevoli e spero proprio che possiate ottenere tutte le soddisfazioni, anche a colmare tutte le vostre curiosità di ricerca. Può darsi, qualcosa succeda, discutendo di cultura fotografica in una sezione a parte. Potrebbe darsi che un giorno mi metto anch'io a discutere con voi di fotografia in una sezione a parte, perché no, ma questo: l'ho già sempre fatto di consueto con voi e con tutti, nell'apposito spazio sotto la fotografia in collaborazione con l'autore. Questa forma di interazione con l'autore della foto da quanti anni è praticabile? Prima non si poteva, ma credo sia abbastanza recente questa forma di dialogo, forse incompleta per alcuni e troppo particolare. Ogni epoca si dispone a intrecci di storie complesse, non possiamo paragonare la storia di oggi con quella di ieri, rimangono semplicemente delle relazioni, se confrontiamo gli eventi del passato con quelli attuali. Mi riferisco alla riflessione sulla "crisi", ma anche alla "scolarizzazione" della fotografia, che andrebbe abbattuta e ripensata con altri parametri più liberi. Anche se le mutazioni sono già in corso e in alcune mostre e piazze, già ben visibili. Anche le tecnologie sono in rivoluzione e daranno la possibilità di giungere all'immagine tridimensionale, che sarà il futuro, tutto da inventare. I cambiamenti epocali ci sono, sono adesso, le mutazioni non sono solo per la fotografia, in effetti sono in tutta la sfera umana, quella che ogni arte cerca di studiare e capire. Mai, come ora, la storia dell'uomo cambia in fretta, quello che si credeva un valore poi diventa un disonore, qualcosa di sbagliato e da pentirci di averlo creduto e fatto. Degli amici di varie pratiche artistiche si sorprendevano per non parlare mai d'arte, ma solo di noi: donne e uomini, di usare l'arte come un mezzo per poterci capire, solo un poco. Non è la natura ad aver bisogno di riforme, ma è l'uomo. La fotografia è un viaggio, è un cammino fisico e spirituale del nostro tempo, di adesso. Buona fortuna |
user20639 | inviato il 17 Febbraio 2015 ore 8:26
Grazie a te Caterina, sempre gentile e disponibile. Ho capito la differenza, senza molte parole. Non è la natura ad aver bisogno di riforme, ma è l'uomo. (che non fosse mal interpretata quest'ultima frase).... ossia, la natura non può adeguarsi alle esigenze dell'uomo, ma al contrario è l'uomo che deve cambiare per seguire le esigenze della natura. Un caro saluto. |
| inviato il 17 Febbraio 2015 ore 9:30
Leconte, visto che hai citato una mia frase, posso risponderti dicendo che per me il distinguo tra foto difficile e foto facile è esattamente nei due esempi che ho postato. |
user20639 | inviato il 17 Febbraio 2015 ore 9:52
Certo Soft, inoltre, non ho mai sentito un bambino che dica: da grande farò il critico! Certe critiche e certi critici mi fanno venire la psoriasi. Praticare la ricerca, è altro... Grazie Paco, vado a vedere! Si, comprendo cosa hai voluto dire. Siamo nel figurativo... |
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