| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 0:05
Rigel non so quando te ne ha parlato, anche nella mostra curata da Denis Curti Gardin espone delle foto fatte con la Monochrom (maiuscolo e senza e va bene? E' il correttore che me lo cambia, sai non conosce i marchi) proprio commentando quelle foto Gardin afferma di trovarla molto interessante soprattutto per la possibilita' di variare la sensibilita' in continuo. Dice pure di averla accantonata per tornare alla pellicola preferendo i metodi classici. Parla anche di gestione del suo archivio e di come si fidi piu' della pellicola che del digitale. Affermazioni discutibili nelle quali non mi addentrerei. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 0:05
Auguri Giuliano, mi era sfuggito. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 6:39
Grazie Marinaio! |
user46920 | inviato il 09 Dicembre 2014 ore 12:22
Ciao Giuli , ricorda: oggi è il primo giorno, del tuo sessantesimo giro intorno al Sole (naturalmente, da una prospettiva extraterrestre ) |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 13:26
Chissà che finalmente cresca! Ciao Occhio!!!! |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 16:30
Ho letto che c'è un poco dio confusione sui sensori.... talvolta vengono definiti monocromatici o a colori; un sensore, di per se, non è a colori e nemmeno monocromatico. Essendo il colore una sensazione umana non la si può attribuire a una macchina. In uscita il sensore, qualsiasi sensore, offre solo un valore di carica dell'integrale sul tempo di esposizione. Tale valore è lineare ed analogico. Anche dopo l'amplificazione e le conversione in digitale esso continua ad essere solo un segnale di carica; non esprime nessun colore, nemmeno un grigio. Solo dopo la fase di caratterizzazione questi valori numerici divengono coordinate colorimetriche. Il sensore della Monochrome evita la fase di demosaicizzazione non avendo un filtro colore, ma passa comunque dalla fase di caratterizzazione. Nel raw non ci sono mai colori, nemmeno i grigi; il raw non è una immagine, non ha gamut. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 16:33
“ Edit su Genesi, avevo dei dubbi e sono andato a verificare, e' stampata da Valèrie Hue e Olivier Jamin su carta Ilford's Galerie Prestige Gold Fibre Silk. „ Ma davvero? La Ilford Galerie Prestige Gold Fibre Silk è la mia carta preferita, dove di tanto in tanto stampo qualcosina in proprio. Ovvio che i risultati non sono certo di quel livello, però fa piacere avere conferma che il supporto è molto buono..... almeno quello |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 17:09
“ Nel raw non ci sono mai colori, nemmeno i grigi; il raw non è una immagine, non ha gamut. „ Raamiel, il raw non è una scatoletta magica da cui vengono generate le foto. Tecnicamente, di immagini non demosaicizzate ne contiene 4: due per il verde, una per il rosso e una per il blu. E sono immagini in bn, quindi a scala di grigi. Nel caso dei .CR2 canon le 4 immagini lette dal sensore sono dei banali jpg lossless. Non so come si comportano le altre case, ma presumo che sia più o meno lo stesso. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 17:18
No... non sono immagini monocromatiche; e il RAW non è una scatola magica, ovvio che non lo è. I dati che sono contenuti non sono riferiti ad una o più immagini, non sono coordinate colorimetriche. Solo dopo la fase di caratterizzazione hai una immagine vera e propria; per questo ogni raw converter presenta risultati diversi partendo dal medesimo raw. La scala di valori registrati in un raw non sono una scala di grigi, nel modo più assoluto. Sono valori di carica, non sono colori e il grigio è un colore. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 17:27
“ No... non sono immagini monocromatiche; e il RAW non è una scatola magica, ovvio che non lo è. I dati che sono contenuti non sono riferiti ad una o più immagini, non sono coordinate colorimetriche. Solo dopo la fase di caratterizzazione hai una immagine vera e propria; per questo ogni raw converter presenta risultati diversi partendo dal medesimo raw. La scala di valori registrati in un raw non sono una scala di grigi, nel modo più assoluto. Sono valori di carica, non sono colori e il grigio è un colore. „ no. Sono valori di carica che, guardacaso, rappresentano la luminosità di quel canale. E questo, tradotto, è un'immagine a scala di grigi. I raw converter danno risultati diversi solo perché applicano algoritmi differenti. Ma la base di partenza è sempre quella: quattro immagini a scala di grigi, in cui ogni "pixel" ha un valore compreso tra 0 e 16.383. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 18:35
Ti sbagli Perbo, ti assicuro che è così. Un valore di carica non è un colore, non lo puoi considerare monocromatico; è un errore concettuale. La caratterizzazione dei dati ne varia e stabilisce il gamut. Il valore di carica NON rappresenta la luminosità di un canale, non è un dato linearizzato. Le cose così stanno, piaccia oppure no. Ma credo di capire che non ti interessa la verità della cosa. Spiacente. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 19:58
La reputavo una lettura interessante per farmi un minimo di cultura tecnica, ma vedo che qua quelli che hanno un minimo di preparazione non sono d'accordo tra loro, mi chiedo cosa possa imparare in questo modo |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 19:58
Ps auguri in ritardo Giuliano! |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 20:06
“ Ti sbagli Perbo, ti assicuro che è così. Un valore di carica non è un colore, non lo puoi considerare monocromatico; è un errore concettuale. La caratterizzazione dei dati ne varia e stabilisce il gamut. Il valore di carica NON rappresenta la luminosità di un canale, non è un dato linearizzato. Le cose così stanno, piaccia oppure no. Ma credo di capire che non ti interessa la verità della cosa. Spiacente. „ mi interessa eccome la verità delle cose. E, allo stato attuale, dubito che tu ne sappia più di questi signori: lclevy.free.fr/cr2/ books.google.it/books?id=3w_XeZ2px6oC&pg=PA461&dq=grayscale+cfa&hl=it& e basta cercare "CFA images" o "grayscale CFA" per capire un po' meglio. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 21:33
Credo che l'equivoco nasca essenzialmente da questa frase : “ the Full Raw Jpeg is encoded with 14 bits, in 2 colors (prior to the 50D and the Digic IV), then using 4 colors with the 50D up to 1100D. Since 1D X and up to 6D, Canon is back to 2 components. „ Il metodo di archiviazione usato, jpg, viene scambiato per una immagine propriamente detta. I dati nel raw non sono linearizzati, non sono demosaicizzati e non caratterizzati. Nel documento indica che la matrice di dati ha una conformazione jpg, ma non è una immagine con coordinate colorimetriche. Se estrai una singola matrice tra queste e la visualizzi, di fatto la caratterizzi in modo grezzo per poterla visualizzare. Come ad esempio posso aprire un raw in CaptureOne e scegliere di non fare la caratterizzazione; ma questo significa semplicemente che assegno le coordinate colorimetriche con una valenza 1 a 1. Questo viene fatto durante la fase di caratterizzazione della fotocamera. Il raw non contiene coordinate colorimetriche; i dati sul colore sono implicati nella sua struttura, ma non esplicati. Il modo in cui si accede a tali dati e li si elabora li cambia in modo inevitabile. |
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