| inviato il 14 Ottobre 2014 ore 23:40
Per esempio quella dei pois (non pua......).. |
| inviato il 14 Ottobre 2014 ore 23:58
Lo strumento WB a contagocce è stato concepito per passare al RAW converter una informazione certa di un oggetto neutro. La cosa migliore (e che si dovrebbe fare) è usare un target tipo questo :
 La tacca da usare è la terza da destra ultima riga, preferibile al bianco, ed è un grigio veramente neutro. In mancanza di un target si può usare il contagocce anche su oggetti che riteniamo neutri, ma va tenuto in mente che la cosa non è affatto ortodossa e che i risultati potrebbero non essere quelli sperati. Per gli incarnati CO offre uno strumento simile che però si usa direttamente sulla pelle; a differenza dello strumento WB, che rende la zona selezionata un bianco neutro (nei limiti), lo strumento SkinTone di CO si basa su di un database di incarnati noti. |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 8:54
E' naturalmente più che corretto quanto dice Raamiel in merito all'uso del checker. Chiaramente questo implica una preparazione allo scatto che evidentemente non è applicabile cross su tutti i generi che includano figure umane nel frame. Ve lo immaginate Steve McCurry durante un reportage dire ai suoi soggeti "spetta va che prima ne facciamo una col checker che altrimenti poi mi vanno in botta tutti i colori" ... Ci son occasioni dove volenti o nolenti bisogna fare di necessità virtù. |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 8:57
Come Maurizio. E comunque credo che molti fotografi affermati usino una PP (o sviluppo RAW) che non è mirata alla riproduzione fedele dei colori originari, ed anzi che li alterino deliberatamente... |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 10:18
Bravo Maurizio, ti quoto! |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 10:28
Però Raamiel dice una cosa giusta, ho visto un sacco di colori "rovinati" perchè si puntava la pipetta dove ad occhio, si pensava di avere il colore neutro. Sul discorso poi della "interpretazione" dei colori, è un parametro espressivo della ritrattistica, esattamente come lo sfocato. |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 10:53
per restare in tema di ritratti fantasy 500px.com/oprisco |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 10:53
“ Però Raamiel dice una cosa giusta, ho visto un sacco di colori "rovinati" perchè si puntava la pipetta dove ad occhio, si pensava di avere il colore neutro. „ Be' però se uno usa il contagocce dovrebbe sapere cosa sta facendo, e quindi controllare se l'esito è quello in un certo senso previsto oppure se ottiene un risultato improponibile... Atteso che nella maggior parte delle foto una resa da color checker non è richiesta e forse nemmeno desiderabile. Io temo che se si potesse ottenere una resa fedele al 99,99% le immagini NON colpirebbero particolarmente. Come accade in HiFi: spesso gli impianti migliori passano... inosservati, e colpiscono di più quelli che introducono caratteristiche timbriche evidenti. “ Sul discorso poi della "interpretazione" dei colori, è un parametro espressivo della ritrattistica, esattamente come lo sfocato. „ Lo penso anch'io. Paolo |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 11:31
Le foto di oprisco se fossero fedeli sarebbero anche più banali (passatempi il termine).... In molti casi la fissazione della pipetta ucciderebbe la creatività... |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 11:45
Era ciò di cui parlavo qualche pagina fa, mi autoquoto... “ (...) Ho cercato un color checker da inserire in ogni scatto fra gli amici, professionisti e non , ma nisba purtroppo (quello su cui contavo l'aveva perso nel trasferimento di locale, e che cu... hem ...fortuna! MrGreen). Stò pensando di acquistare quello della X-Rite, anche se costa un botto per qullo che poi lo si usa, ...vediamo, forse con l'amico che mi ha aiutato oggi lo prenderemo in società. „ Secodo me in fase di test o di calibrazione è una cosa molto utile (a prescindere da eventuali "viraggi creativi", partire da una base calibrata è sempre meglio) e non solo per il grigio al 18%, poi chiaro che non se ne fa uso ad ogni scatto, ed è proprio questo che mi ha frenato nell'acquisto, per capirci quello a cui mi riferivo, della X-Rite costa una 90ina di "euri". Una buona soluzione è come dicevo, di acquistarlo e usarlo in società visto l'uso molto sporadico, ma comunque importante quando serve, come nel caso delle prove dell'altro giorno (che spero di postare fra oggi o domani). Una curiosità che sapevo ma non so se corrispondente al vero (immagino di si), pare che poi a distanza di diversi anni questi strumenti "scadano", suppongo per variazioni nelle tolleranze della durata dei pigmenti dei colori nel tempo. Fabio |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 12:08
“ Per esempio quella dei pois (non pua......).. „ Si certo corretto....ma credo si sia capito comunque :-) |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 12:19
Bellissime. Lui usa MF.... a pellicola..... (delle vecchie Kiev) |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 12:37
e un po' di pp... io al massimo posso provare con la mia Diana, se si riuscisse a sapere se un soggetto è a fuoco! |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 12:40
“ Ve lo immaginate Steve McCurry durante un reportage dire ai suoi soggeti "spetta va che prima ne facciamo una col checker che altrimenti poi mi vanno in botta tutti i colori" ... „ considerato che la maggior parte dei suoi scatti sono preparati, niente di più facile cmq, il concetto è corretto :) |
| inviato il 15 Ottobre 2014 ore 15:47
Andrea, se vuoi dargli un'occhiata, ho aperto un topic a parte sugli scatti fatti l'altro giorno. Ciao. Fabio |
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