| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 13:22
Sta di fatto che per ora i controlli sono inesistenti e c'è chi, con il drone, ci campa e pure senza fatturare. Vorrei prendere un drone, ma se tutto si riduce ad essere più furbo degli altri, mah. |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 14:22
@Tonyrigo: aspettavo il tuo intervento correttivo. Io mi limito a comprendere ed intuire ciò che si legge in giro, ma non ho le tue competenze. |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 14:31
Però come vedi hai praticamente lo stesso centrato l'argomento. Le leggi (non sempre purtroppo) di solito hanno una loro logica. E quelli che Tu hai citato sono principi generali che sono nel modo di essere in tutti noi e vengono denominati l'insieme del "diritto naturale": tutti noi pensiamo (salvo i criminali) che non si debba fare del male agli altri, non serve conoscere la legge... |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 20:04
@Tonyrigo molto utile la tua desamina dal punto di vista legale. solo alcune precisazioni. non ho capito dove prendete il riferimento dei 200 e 70m di limite del volo, visto che lo citate tutti. poi ... tra i punti di divieto c'è da aggiungere : le zone balneabili dal 15 giugno al 15 ottobre ... così giusto per dire che foto come questa sotto .. che vanno di moda e vengono anche premiate nei concorsi, almeno in italia sono illegali. www.dronestagr.am/beach-view-loutraki-greece/ in ogni caso, anche se parliamo di tutti i divieti, non è impossibile fare foto video legati, anzi .. con una buona conoscenza delle regole ... alla fine non dico che si possa fare tutto, ma per lo meno si piò fare molto |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 20:49
Facciamo un esempio pratico: un matrimonio, dico questo perché mi è più facile. Allora diciamo che fino alla villa non si usa, poi arrivati là, si riprende dall'alto, si fa la passeggiata degli sposi e qualche ripresa agli ospiti. In questo caso, siamo in zone private, serve cosa? |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 21:07
@GAMBACCI E' nella norma dell'aereomodellismo ed è presente anche nel VADEMECUM per le forze di polizia che ho postato: V70: volume di spazio di altezza massima dal terreno (70 m.) e di raggio (200 m.). Le regole dell'aria applicabili per le operazioni in V70 sono quelle dello spazio aereo interessato, inclusa la capacità di “see and avoid” per il pilota e il rispetto del principio del “to be seen” dell'APR da parte degli altri aeromobili. E nel regolamento: SEZIONE VII Aeromodelli Art. 35 Generalità 1. L'aeromodellista ai comandi dell'aeromodello ha la responsabilità di utilizzare il mezzo in modo da non arrecare rischi a persone o beni a terra e ad altri utilizzatori dello spazio aereo, mantenere la separazione da ostacoli, evitare collisioni in volo e dare la precedenza a tutti. 2. L'aeromodellista è responsabile di ottemperare agli obblighi relativi e a ottenere le eventuali autorizzazioni per l'utilizzo dello spettro elettromagnetico impegnato dal radiocomando. 3. Non è richiesta riserva di spazio aereo se: a) gli aeromodelli hanno le seguenti caratteristiche: 1) massa operativa al decollo minore di 25 kg; 2) massima superficie alare di 500 dm2; 3) massimo carico alare di 250 g/dm2; 4) massima cilindrata totale dei motori a pistoni di 250 cm3; o massima potenza totale dei motori elettrici 15 kW o massima spinta totale dei motori a turbina di 25 kg (250 N) o massima potenza totale motori turboelica 15 kW; 5) a volo libero o a volo circolare vincolato; 6) aerostati ad aria calda con peso totale del contenitore di gas trasportato per i bruciatori non superiore a 5 kg; e b) l'attività rispetta i seguenti requisiti: 1) sia effettuata di giorno e l'aeromodellista mantenga il continuo contatto visivo con l'aeromodello, senza l'ausilio di dispositivi ottici e/o elettronici; 2) sia effettuata in aree opportunamente selezionate dall'aeromodellista, fino ad un'altezza massima di 70 m AGL entro un raggio massimo di 200 m, in zone non popolate, sufficientemente lontano da edifici, infrastrutture e installazioni; |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 21:10
@Sabbiavincent Non ho approfondito la questione zone private, ma temo che sia lo stesso: Qui si discute di aria e non di terreno. Mi spiego: se hai la villa vicino ad un aeroporto è chiaro che non puoi volare! Quindi di conseguenza, temo non si faccia differenza. Ma, ripeto, non ho approfondito. |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 21:49
Vabbé, che vuol dire che l'aria è proprietà dello Stato? |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 21:55
“ Vabbé, che vuol dire che l'aria è proprietà dello Stato? „ Non lo so chi ne sia proprietario, è innegabile però che se ne fossi tu il proprietario non avresti tutti questi vincoli. Se tu fossi proprietario dell'aria che sta sopra il tuo terreno, in teoria potresti farci salire un pallone aerostatico senza che nessuno possa dirti nulla, l'importante è che non esca dai confini dell'area del tuo terreno. Non so se sia così, però.... |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 21:59
Nemmeno io, ma allora anche il terreno credo che sia tuo per qualche metro di profondità, no? |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 22:08
Vero anche quello.... |
| inviato il 03 Febbraio 2018 ore 23:24
La questione è complessa ed è disciplinata dall'art. 934 c.c., che recita: Qualunque piantagione, costruzione od opera esistente sopra o sotto il suolo appartiene al proprietario di questo, salvo quanto è disposto dagli articoli 935, 936, 937 e 938 e salvo che risulti diversamente dal titolo o dalla legge. -------------------------------------------------------------------------------- La giurisprudenza ci insegna poi che questa estensione, di per se infinita verso l'alto e verso il basso (almeno fintantoché non si arriva in Cina   ) trova dei limiti nel concetto di utilizzo. In buona sostanza la proprietà si estende fintantoché il proprietario ne possa fare utilizzo. Pertanto il proprietario non può dolersi se 30 metri sotto passa la ferrovia e se sopra la testa gli vola un aereo. Quella locuzione poi in fondo all'art. 934 "salvo che risulti diversamente dal titolo o dalla legge" è quella che ci frega. Essendo le norme in materia di volo norme di natura pubblicistica, volte a regolamentare la sicurezza dei cieli, le stesse sopravanzano quelle di natura civilistica, con tutti i limiti del caso sulla libertà di volo. In buona sostanza, anche sopra il ns. terreno di proprietà valgono le regole generali che si applicano sul terreno pubblico. Questo anche perché se qualcun altro può volare sopra la ns. proprietà, dobbiamo necessariamente uniformarci alla norma di sicurezza di natura pubblicistica. Diversa forse, ma forse, la questione relativa al volo sugli assembramenti. Ma non vorrei essere nei panni del pilota il cui drone da 4 Kg. si sfracella sulla folla, anche se è un banchetto privato in area privata ... Questo almeno a mio avviso. ------------------------------------------------------------------------------------------------- Comunque mi si sta facendo avanti questo convincimento: probabilmente la soluzione è quella di 2 DRONI, un pò come con le fotocamere dove un solo corpo non basta mai. - un drone sotto i 300 g tipo il MAVERIC AIR modificato, per le riprese in ambienti affollati, rinunciando alla qualità dei 4K, ecc. - un drone di qualità, ma portatile (almeno per quanto mi riguarda) da usare stile "aeromodello) fuori dei centri abitati e con la regola V70, per questo potrebbe essere interessante il MAVIC PRO PLATINUM o l'annunciato MAVIC PRO II che dovrebbe avere un nuovo sensore a 1'', facendo caso mai in seguito il patentino. Vedremo il da farsi. Comunque il mio budget, che pensavo abbondante (2,5K€) a questo punto è del tutto insufficiente per entrambi ... Come sempre del resto !!!   |
| inviato il 04 Febbraio 2018 ore 0:00
Facciamo un esempio pratico: un matrimonio, dico questo perché mi è più facile. Allora diciamo che fino alla villa non si usa, poi arrivati là, si riprende dall'alto, si fa la passeggiata degli sposi e qualche ripresa agli ospiti. In questo caso, siamo in zone private, serve cosa? Qui entri nel regolamento SAPR, stai facendo un'operazione specializzata: Le OPERAZIONI SPECIALIZZATE sono le attività che prevedono l'effettuazione di un servizio a titolo oneroso o meno, quale ad esempio: riprese cinematografiche, televisive e servizi fotografici, sorveglianza del territorio o di impianti, monitoraggio ambientale, impieghi agricoli, fotogrammetria, pubblicità, addestramento. Il regolamento, parlando di SAPR, presuppone dunque che se si impiegano Aeromobili a Pilotaggio Remoto per lavori a titolo oneroso occorre che il pilota sia in REGOLA e che, quindi, abbia conseguito il “patentino” , abbia assicurato il proprio APR, abbia superato la visita medica e che sia stato riconosciuto ed autorizzato dall'Enac per le operazioni specializzate. L'art. 1 comma 3, infatti, precisa che “i mezzi aerei a pilotaggio remoto impiegati o destinati all'impiego in operazioni SPECIALIZZATE o in attività scientifiche, di sperimentazione e ricerca, costituiscono i Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) e ad essi si applicano le previsioni del Codice della Navigazione secondo quanto previsto dal presente Regolamento” |
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