| inviato il 31 Maggio 2014 ore 21:11
Avere la spalla libera significa inevitabilmente avere altre scimmie in arrivo. Oggi sono andato in uno dei negozi specializzati più grandi della città, stanno chiudendo, e visto che mi è venuta voglia di leggere pensavo di acquistare qualche libro a prezzi convenienti. Libri non ne avevano più, sono tornato a casa con un Nikon AI 28mm di cui non avevo assolutamente bisogno, ma è così piccolo e leggero che un posto da qualche parte si trova di sicuro. |
| inviato il 04 Giugno 2014 ore 7:50
Belle, mi pare che l'accoppiata Fuji-vintage funzioni alla grande. |
| inviato il 04 Giugno 2014 ore 8:10
Molto interessante. Come ti trovi col focus peaking della x-e1 ? |
| inviato il 04 Giugno 2014 ore 8:28
Carl zeiss jena 135mm exa exakta. Qualcuno ha qualche info in proposito? Vittorio |
| inviato il 04 Giugno 2014 ore 9:14
E' il 135 f3,5? Io ho la versione M42 e posso parlarne solo bene, relativamente piccolo, solido come una roccia. La resa è quella delle due foto che ho postato nelle pagine precedenti, entrambe a diaframma completamente aperto. |
| inviato il 04 Giugno 2014 ore 9:40
Purtroppo ha l'attacco per la exa exakta... |
| inviato il 04 Giugno 2014 ore 9:44
@Styx: mi trovo bene, diciamo che aiuta soprattutto con soggetti statici, ma comunque ci si prende presto la mano. Certo, quando hai qualcosa in movimento (specie se si avvicina o allontana) è meglio andare ad occhio e sperare :) |
user12181 | inviato il 04 Giugno 2014 ore 10:08
“ Grazie a un amico molto disponibile ho avuto modo di provare svariare lenti sulla mia 6d, tra cui il leica elmarit 100 2,8, che mi è rimasto veramente nel cuore. Mi ha stupito non solo la qualità dell'ottica ma anche la -relativa- facilità nel focheggiare in manuale che la lente mi permetteva. Una sensazione di - padronanza della messa a fuoco- che un neofita assuefatto all'autofocus come me, non aveva mai provato con alcun altro obiettivo messo in MF „ Se scatti con il diaframma aperto in effetti è facile mettere a fuoco, ma se hai bisogno di un po' di profondità di campo e chiudi il diaframma è abbastanza difficile centrare la massima precisione di messa a fuoco. A me resta difficile individuare il punto critico con diaframmi un po' chiusi (da 8-11), non sono mai assolutamente certo di cogliere la transizione dal quasi a fuoco al perfettamente a fuoco in macro, se poi ci metti quella ghiera che non finisce mai di girare... (uso solo il live view). Certo potrei mettere a fuoco a tutta apertura e poi chiudere, mi resta sempre il dubbio che però possa perdere un po' il fuoco, dovrei fare prove che però non ho voglia di fare. |
| inviato il 04 Giugno 2014 ore 10:24
Fino al diaframma 5.6 le cose vanno bene, poi diventa veramente difficile.Bisogna lavorare il stop down:focheggiare a piena apertura e poi chiudere e scattare, con tutti i problemi del caso. Come tutti i macro, diventa difficile mettere a fuoco da 10 metri in poi poiché l'escursione della ghiera è di massimo 1cm. tra 10m e l'infinito. |
| inviato il 04 Giugno 2014 ore 10:29
Vittorio non so che macchina hai ma gli adattatori si trovano anche per exakta, quello non dovrebbe essere un grosso limite. |
| inviato il 04 Giugno 2014 ore 10:41
@Stefano:Canon eos 600d |
| inviato il 04 Giugno 2014 ore 11:18
Attualmente ho 4 lenti vintage, mi piacciono particolarmente lo sfocato e la resa dei colori di queste lenti, non da "cartone animato" come quelle moderne e la costruzione robusta e non plasticosa. Questa è con l'ultimo arrivato, KMZ Jupiter-37A MC f/3.5 con attacco Nikon (non M42), in forte controluce
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