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Di "Dead of Night" ne avevamo già parlato ed anche di "Evidence", tra gli altri titoli mi ha incuriosito "Wisconsin Death Trip" di Michael Lesy e soprattutto "In This Dark Wood" di Elisabeth Tonnard, quest'ultimo lo trovo un ottimo esempio di progetto fotografico del genere "masterpiece"(John Truby insegna), un unicum da cui prendere spunto.
Saltando di palo in frasca ritorno su Praga Panoramica con questo video.
Io ci aprirei un topic per discutere su lavori come Evidence o questo Wisconsin Death Trip. Non avrà di certo grande partecipazione ma secondo me meriterebbe un approfondimento anche questo approccio alla fotografia Ci siamo lamentati che si pubblica troppo, il concetto del "riuso" è per molti versi interessante
il video del tizio sulla Vernacular photography l'ho guardato proprio qualche giorno fa è dopo un poco mi sono tjvirdayo che già qui si era parlato di Dead of Night e di Evidence
“ cercando un autore di cui mi sfugge il nome nelle vecchie puntate del "Club dei fotografi", mi sono accorto che Kyle McDougall lo aveva già segnalato Stefano Pelloni nella puntata 14 a pag.4 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4987054&show=4
quindi, per onore ai meriti, un po' di maledizione dovrebbe beccarsela anche lui, giusto ? MrGreen „
Perdona il ritardo, ma ho scoperto la discussione solo adesso. Hai ragione, è giusto che mi prenda la parte di maledizioni che mi merito
Questo libro presenta una panoramica dell'opera fotografica d'avanguardia di Shigeru Onishi degli anni '50. Che si tratti di raffigurare nudi, paesaggi urbani, alberi o interni (o combinazioni di questi realizzati attraverso esposizioni multiple o fotomontaggi), la cosa più sorprendente delle foto di Onishi sono i suoi metodi di stampa non ortodossi: usare un pennello per rivestire la carta fotografica con emulsione, appannamento, scolorimento con acido acetico, creando l'effetto che il processo di fissaggio fosse incompleto e correzione del colore variando la temperatura durante lo sviluppo. I risultati pittorici mostrano l'interesse di Onishi per non essere una rappresentazione convenzionale ma, nelle sue parole, la "formazione visiva delle idee" e far emergere "i sapori dell'immagine man mano che cambiano" abbracciando tutti gli aspetti del caso coinvolti nel processo fotografico. "In verità", sostiene, "se la tua fotografia consiste solo di elementi pianificati, è essenzialmente identica a un disegno di un singolo triangolo equilatero".
Onishi era inoltre un matematico e questa conoscenza era alla base del suo approccio: “Conoscere le condizioni della formazione dell'oggetto, questo è lo scopo della mia fotografia, che si basa sul desiderio di perseguire proposizioni metamatematiche come 'la possibilità di esistenza' e 'la possibilità di scelta facoltativa'”.
Da un artista in gran parte sconosciuto al pubblico internazionale durante la sua vita, A Metamatematical Proposition, realizzato in collaborazione con MEM, Tokyo, è il primo libro completo che presenta la visione originale di Onishi.
Tra qualche giorno esce questo video su YouTube.
Ps Bello anche al tatto, sia la copertina rigida in tessuto che le pagine spesse e leggermente ruvide.
Ciao, chiedo qui e ammetto di non aver letto tutto.
Cerco un libro (o un autore) che mostri le periferie USA, le cittadine, le realtà di provincia, gli spazi, le persone, tutto al di fuori delle grandi metropoli, possibilmente evitando le solite stazioni di servizio, insegne, e parcheggi. Insomma l'umanità al di fuori dei grandi centri, i veri USA, possibilmente a colori e degli anni recenti (diciamo dal 2000 in poi), mi piacerebbe proprio attuale. Grazie mille e scusate se ho approfittato di questo post ma non penso di essere ot.
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