| inviato il 13 Settembre 2024 ore 7:59
A me piace tantissimo, un progetto che ho trovato davvero ben realizzato è Magpies, mi riconrdo una sua intervista, lei voleva realizzare una sorta di graphic novel ma non disegnata, ma usando la fotografia, la difficoltà è ovviamente quella di non fare un lavoro che sembrasse un fotoromanzo e nè è nato un progetto stupendo. Ebbe la possibilità di pubblicarlo con una casa editrice che voleva farne un libro d'arte, ma non era il suo intento e lo pubblicò esattamente come se fosse una graphic novel a un prezzo simile. Quella disponibile ora non è l'originale, ma una ristampa diversa perchè l'originale si esaurì velocemente e per molto non fu ristampato. Questa ristampa non so come sia e se rispecchia i canoni pensati inizialmente shop.papermoustache.com/magpies-graphic-novel/ per chi se lo chiede tutto è fatto come un progetto still life con scatole di cartone e oggetti ritagliati e costruiti appositamente, le figure sono fotografie stampate e ritagliate e messe nelle scatole per poi essere illuminate per creare gli effetti che si vedono |
user207727 | inviato il 13 Settembre 2024 ore 8:12
Stupendo, viva la creatività! (che è una delle cose migliori che caratterizzano Homo sapiens) |
| inviato il 13 Settembre 2024 ore 8:59
il suo progetto room 26 mi ha davvero scosso emotivamente, probabilmente perchè ho vissuto un'esperienza uguale alla sua e mi ha smosso ricordi che avevo volutamente messo da parte. Notevoli anche tutti gli altri progetti, ma non ho le capacità critiche adeguate per giudicarli dal punto di vista artistico, ma emotivamente sono ineccepibili. Grazie della segnalazione |
| inviato il 13 Settembre 2024 ore 9:37
Anche quello è un grande lavoro e credo che l'ultima foto non visibile sia la conclusione perfetta |
user207727 | inviato il 13 Settembre 2024 ore 10:29
“ il suo progetto room 26 mi ha davvero scosso emotivamente „ bello è bello ma, per me, si va troppo sul privato e personale, non mi sento a posto a visionare ed apprezzare certi scatti così intimi, anche se l'autrice ha deciso che il suo dolore fosse condivisibile. Non so, l'averci ricamato sopra parole, studiato come mostrare il tutto, al di là del realizzare le foto, pensato alla conclusione ad effetto, e mostrare tutto al mondo mi fa veramente senso. |
| inviato il 13 Settembre 2024 ore 11:31
è stato proposto non moltissimo tempo fa (altrimenti non lo ricorderei ) ribadisco ancora il mio gradimento per questo lavoro. Room 26 è un lavoro molto particolare l'ho apprezzato ma la condizione umana rappresentata mi ha creato disagio anche per vissuti personali recenti. Ho una serie di foto sul genere alcune delle quali trasformate in dittici, fanno per ora parte delle cose che mi rimangono dentro un cassetto. Sono molto combattuto nel condividerle anche se alla fine lo farò, magari con quelle meno esplicite. |
| inviato il 13 Settembre 2024 ore 11:55
“ bello è bello ma, per me, si va troppo sul privato e personale, non mi sento a posto a visionare ed apprezzare certi scatti così intimi, anche se l'autrice ha deciso che il suo dolore fosse condivisibile. Non so, l'averci ricamato sopra parole, studiato come mostrare il tutto, al di là del realizzare le foto, pensato alla conclusione ad effetto, e mostrare tutto al mondo mi fa veramente senso. „ Qui entriamo nella sfera personale di una persona, che giustamente decide di condividere o meno i dolori della propria vita. Ognuno di noi ha una sensibilità diversa in funzione del nostro vissuto. A me ha dato una sensazione molto diversa dalla tua, non ho percepito tutto questa "ostentazione del dolore" (passatemi il termine), anzi l'ho trovato un modo delicato di ricordare una persona cara. |
| inviato il 13 Settembre 2024 ore 15:47
piango ... col cuore in gola ... ogni volta che insisto nel tornare a guardare Room 26 ... Nonostante la mia etá ... Ma non è forse [ anche ] di questo che la Fotografia dovrebbe parlare ? Della Vita, della Nascita e della Morte, del Dolore e della Gioia. A restar pur sempre straziati dal dolore e dall'estasi della bellezza della Condizione Umana ... un caro saluto a Voi tutti ... |
| inviato il 13 Settembre 2024 ore 17:51
Io credo che room 26 sia per lei un lavoro molto importante, io lo trovo davvero bello, difficile ma bello e davvero importante. Amo comunque tutti i suoi lavori con la lana sui dove la usa cucita sulle foto sia quando crea maschere e vestiti per chi fotografa |
| inviato il 13 Settembre 2024 ore 18:36
Bryan Schutmaat acclamato fotografo americano, cattura l'essenza dei paesaggi americani e dei suoi abitanti. Impiegando un occhio da documentarista con una sensibilità artistica, tesse un ricco arazzo di colori e texture, evocando un senso di nostalgia e introspezione. Il suo lavoro, profondo e contemplativo, invita lo spettatore a riflettere sulla complessità della vita rurale e sul passare del tempo. www.bryanschutmaat.co

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| inviato il 14 Settembre 2024 ore 2:45
meraviglioso : la linea di congiunzione tra Robert Adams e i ritratti "rurali " di Avedon. una grandissima segnalazione, grazie. |
| inviato il 14 Settembre 2024 ore 10:09
Moooolto interessante. Grazie |
| inviato il 14 Settembre 2024 ore 11:15
ragazzi, questo "club" sta lavorando alla grande....sempre segnalazioni dalle quali c'è solo da imparare. Questo Bryan Schutmaat ha veramente uno stile una pulizia nei suoi scatti che diventano tutti magnetici senza avere nulla che apparentemente o in maniera evidente attiri, è una dote rara. |
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