| inviato il 17 Luglio 2024 ore 17:53
“ non ho mai usato in vita mia ISOauto.Sorry Voglio sempre essere io a decidere le impostazioni. A volte penso di esagerare; in fondo, con le fotocamere odierne salire un po' di ISO non è una tragedia. „ In determinate circostanze si può partire dal settare un range "comfort", magari facendo due esposizioni (zona ombra/zona luce) così da dare alla macchina i due parametri limite in cui operare. All'inizio è un po' dura abituarsi, però devo dire che così facendo ho alleviato alla scomodità delle ghiere sui corpi ML moderni, che mi rendevano il processo di modifica dei parametri molto più macchinoso rispetto ai vecchi corpi reflex. |
| inviato il 17 Luglio 2024 ore 17:55
“ @Claudio Santoro Idem, ma è un mio limite... „ Più che un limite è una purezza di scatto |
| inviato il 17 Luglio 2024 ore 18:02
Usare ISO auto non è diverso dall'usare tempi o diaframmi in automatismo... io lo preferisco soprattutto con una FF scattando a mano libera: con una FF meglio tenere sempre sotto controllo il diaframma perchè è un attimo non avere profondità di campo sufficiente e a mano libera per tenere sotto controlli i tempi di scatto, ovviamente. Queste due cose (tempo e diaframma) devono essere a posto perchè altrimenti lo scatto sarà da buttare. Dopo di che se gli ISO vanno troppo su posso rivedere velocemente gli altri due parametri, ma se non si possono ritoccare amen: meglio uno scatto a ISO alti che mosso o senza la necessaria profondità di campo. Ovviamente se si piazza il treppiedi invece meglio mettere tutto in manuale. |
| inviato il 17 Luglio 2024 ore 18:06
@Miopia...infatti, penso che tu abbia ragione. Io inizio con uno scatto con la luce che c'è. Eventualmente aggiusto il tiro e gli iso se non va bene. Non è rapido certamente, ma finisco per regolarmi regolarmente cosi, aggiustando tutti i parametri |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 12:33
“ Ne ho sentite tante Ma secondo voi quale può essere il metodo più corretto? X ottenere i migliori risultati?grazie „ Per ottenere il migliore risultato è sovraesporre più possibile evitando di bruciare i bianchi. Occorre pertanto, in situazioni non particolarmente dinamiche, utilizzare l'esposimetro su spot nella zona dei bianchi e sovraesporre fino alla massima capacità del sensore di sovraesporre. La mia z8 ad esempio arriva a sovraesporre al massimo 3 stop, la Z6II che avevo prima 3 stop e un terzo. In questo modo si riesce a catturare molta più luce specialmente nelle zone d'ombra. Scattate foto sottoesposte genera rumore nelle ombre quando si vanno ad aprire o semplicemente a riportare l'esposizione al valore corretto. Per le mirrorless l'utilizzo dell'instogramma a mirino agevola molto, attenzione però che l'istogramma, se si scatta in raw, fa vedere quello che sarà con il jpeg con le impostazione in camera - per avere un istogramma più neutro possibile occorrerebbe impostare a zero tutti i valori della fotocamera (nitidezza, saturazione, vividezza, riduzione rumore etc..) |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 13:56
A mio avviso ogni immagine ha la sua giusta esposizione e con le digitali attuali la gamma dinamica è più che sufficiente per il 99,9% dei casi per avere tutto correttamente esposto, sia luci che ombre senza necessità di sovra o sottoesporre. Potevo capire con la pellicola dove registrare già sei valori luce era difficile, e bisognava adottare un concetto zonale, ma adesso, .... suvvia è proprio una velleità. IMHO |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 15:18
“ Ciao a tutti Ma voi come esponete ? Io usavo il metodo valutativo e guardavo l' esposimetro dentro la fotocamera cercando di stare sempre sullo zero Forse non ho mai capito nulla Guardando un video sul canale” pro mirrorless” invece Damiano espone con la modalità spot sulle alte luci e poi compensa esposizione di 1,5/2 stop Qual'e' il metodo corretto? Ma alzando la compensazione non si bruciano le luci? Grazie „ Quello che consiglia e' ETTR ed è corretto solo per quella macchina in cui sa che il raw consente di recuperare quella compensazione in post. Ti costringe però nella maggior parte dei casi a sviluppare SEMPRE e correggere l'esposizione in fase di sviluppo. L'obiettivo è qualitativo ma anche il tempo ha un valore e personalmente ricorro all'ETTR solo in situazioni difficili. Normalmente espongo “bene” per il soggetto e cerco di tenere il JPEG già pronto SENZA post eccessiva (crop, qualcosa di piccolo da clonare, una leggera correzione saturazione, ombre, scherma e brucia moderati…) |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 16:53
L'ETTR serve per ridurre il rumore, perchè più si riesce a far arrivare luce sul sensore meglio sarà, da quel punto di vista. Perciò vanno tenute presente due cose: 1) a bassi ISO, coi sensori moderni, è abbastanza superfluo, e quindi in quei casi meglio stare abbottonati, esporre anche un pochino di meno ed essere sicuri di salvare il dettaglio nelle alte luci (sempre che lo si voglia salvare: non è obbligatorio) 2) a alti ISO invece è sicuramente utile, ma va praticato cum grano salis, senza esagerare, sulla base dell'esperienze che si sono fatte con quel sensore: in pratica succede che con certi sensori (tipicamente FF) ci si può andare anche un po' sul pesante nel sovraesporre mentre coi sensori piccoli, dall'M4/3 in giù meglio stare abbottonati: il rumore nelle ombre si potrà probabilmente recuperare, ma il dettaglio completamente bruciato nelle alte luci... ciaone... Ovviamente sarà sempre meglio scattare in RAW, anche se si pensa di usare i jpg della fotocamera: in quel caso scattare in RAW+jpg costa poco, e il RAW farà da utile paracadute... |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 18:38
A mio avviso ogni immagine ha la sua giusta esposizione e con le digitali attuali la gamma dinamica è più che sufficiente per il 99,9% dei casi per avere tutto correttamente esposto, sia luci che ombre senza necessità di sovra o sottoesporre. Potevo capire con la pellicola dove registrare già sei valori luce era difficile, e bisognava adottare un concetto zonale, ma adesso, .... suvvia è proprio una velleità. IMHO ============================================ Concordo al 100% |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 22:40
L'esposizione dipende dal soggetto e da ció che vogliamo realizzare. Non esiste un esposizione giusta o una sbagliata. Per quanto riguarda l'Auto ISO lo chiamiamo così per convenzione, ma non ha niente a che vedere con gli ISO della pellicola. É piu un "gain", come nel video. Lasciarlo in Auto é sicuramente una scelta razionale, con le digitali moderne. Piú migliorerá la tecnologia e pìù diventerá un parametro davvero secondario e forse un giorno sparirá. |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 22:48
Concordo con @ Robycass: specie in paesaggistica viene spesso consigliato il metodo ETTR senza arrivare a saturazione bruciando le luci. Molti paesaggisti lo insegnano nei loro corsi. |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 22:55
Sarebbe meglio insegnassero come comunicare ed emozionare, tramite un paesaggio, piú che pensare come rendere efficiente il sensore. Se ragioniamo da macchine, continueremo a produrre immagini tutte uguali ed impersonali. E l'A.I. é dietro la porta che aspetta solo di asfaltarci in quanto ad efficienza meccanica. Per questo penso all'esposizione in macchina come uno strumento creativo fondamentale e m non mi interessa se brucio le luci o non sono in gamma. |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 23:06
Edobette, qui si sta parlando dell'esposizione. Fare una foto bella e sviluppare bene una foto sono due cose differenti (anche se dovrebbero andare in parallelo). |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 23:35
Il titolo della discussione é "Metodi di esposizione". Per me l'esposizione é uno strumento creativo. Usare lo spot o la media ponderata, non é la stessa cosa. Partire da una certa tonalitá dell'immagine e sottoesporla per lasciare visibile solo una parte del soggetto. Oppure sovraesporre per creare un high key. L'esposizione é la base fondamentale della Fotografia stessa. |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 23:48
Va bene, Edobette, bisogna saper usare i propri strumenti di lavoro. Non è che gli artisti sono approssimativi: certe cose le conoscono bene e sanno molto bene come funziona lo strumento che usano: cosi bene che non ne sono schiavi. |
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