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Quesito per i fotografi professionisti


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avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2024 ore 20:39

“Dai tutto al cliente allora così risparmi:-P “

Se paga una cifra congrua perché no?
Per inciso io do i jpeg dei matrimoni e servizi simili.
Non li do in un pacchetto comunione dove pagano due spicci ed il mio guadagno é sulle stampe o sulla vendita del singolo file.

Ripeto 10 euro non stai pagando un servizio. É chiaro che se stai pagando 10 euro é solo una parte del costo finale, quindi i file jpeg non sono di certo inclusi in quei 10 euro.

Poi su ogni cosa basta mettersi d'accordo.

I raw in genere non si danno per x motivi anche per semplificare eventuali problematiche future anche perché chi fa il fotografo non ha un cliente, magari in un anno ne ha 120, se fa i turni di comunioni ne ha centinaia, se non metti delle regole per semplificare non ne esci più. Ognuno ha le sue richieste più strampalate. Se devi andare dietro le idee di ognuno fai prima a chiudere e darti alla pesca.
Se degli sposi chiedono ad un fotografo commerciale i raw al momento del preventivo sicuramente troveranno qualcuno che dietro il giusto compenso lascerà anche i raw.

avatarsupporter
inviato il 11 Febbraio 2024 ore 22:53

Malexaos

>>Le radiografie e le tac non possono essere alterate facilmente da ogni tuo cliente e pubblicate su tutti i social, se non erro. Quindi la tua immagine professionale non può essere danneggiata così facilmente da chiunque. È così o no?
>>>

Non giochiamo a prenderci in giro però: l'unico VERO motivo per cui non vengono dati i RAW è SOLO perché esiste la possibilità di guadagnarci sopra ancora.

Io non consegno solo lastre e tac (che per legge sono del paziente) ma consegno anche tutto il progetto fatto su quel paziente grazie alle radiografie e consegno anche il modello prototipato in 3D con gli analoghi degli impianti inseriti.
Questo potrei NON farlo, allo scopo di garantirmi nel tempo un CERTO guadagno perché i manufatti protesici complessi necessitano sicuramente entro 15 20 anni di manutenzione e in alcuni casi rifacimento.

MA ... io non so dove e cosa farò tra 20/30 anni e non so neanche dove magari sarà emigrato il mio paziente. Oppure un suo nipote potrebbe essere diventato dentista ed io magari morto. Ed un paziente di 50 anni che ha fatto una riabilitazione complessa e ha speso già dei gran bei soldi, secondo me ha il DIRITTO di essere in possesso di tutto ciò che gli servirà in futuro. La legge però NON lo tutela, ma tutela me e la mia attività intellettuale sui MIEI progetti e sui MIEI manufatti preparatori al confezionamento delle protesi.

Però, eticamente, non me la sento di lasciare un mio paziente nella possibilità concreta di ritrovarsi col c..o per terra.

Alla stessa maniera penso che un fotografo, pur tutelato della legge, dovrebbe farsi firmare una liberatoria e consegnare al cliente le sue fotografia e ne faccia quel che vuole.
Poi se fossi Oliviero Toscani mi potrei il problema della tutela intellettuale... Ma per un matrimonio, una cresima, addirittura ho visto per me assurdo comportamento per gli scatti di laurea.... Ma che ti frega, quegli scatti li butti il.giorno dopo .... MrGreen

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2024 ore 23:04

Trovo questa discussione molto interessante perchè mette a confronto le esigenze dei Clienti (di alcuni, certo, non di tutti) del Fotografi professionisti (intendo quelli dotati di partita iva ) e le conseguenti contrapposizioni, e tutto questo mi ha spinto a riflettere sul passato delle mie esperienze.

Un dato di fatto è che oggi si tende a "svalutare" la professionalità del fotografo perchè ormai tutti sono dotati di uno strumento in grado di scattare foto e girare video, quindi "potenzialmente" tutti potrebbero sostituirsi a lui, poi nella realtà c'è da dire che come io sono dotato di qualche strumento per smontare un rubinetto, non è detto che riesca a riparare un guasto al lavandino di casa ed ammesso che ci riesca, non è detto che lo faccia a regola d'arte e magari impiegherei tre volte il tempo che avrebbe impiegato un idraulico di professione a fare il lavoro come si deve e, per questo motivo, se la cifra che mi ha preventivato è commisurata alla pestazione questa va pagata con tanto di ringraziamento. Questo per dire che dietro la professione del fotografo, che non conosco, ritengo ci sia molto altro oltre l'atto dello scattare le foto, ci sono anche molti costi che spesso non si immaginano o di cui non si vuole tenere conto quando si chiede o si valuta un preventivo per un sevizio fotografico.

Sulla questione del rilascio files nei diversi possibili formati io credo che al netto dei vari regolamenti o prassi comuni si vada per casi e molto dipenda dagli accordi presi prima di stipulare un contratto di compravendita con il fotografo: Il fotografo mi vende un prodotto che può essere il semplice set di foto finite e stampate (a), i files Jpeg (b) , il negativo digitale (raw o dng che sia) (c) , l'eventuale video (d), etc., il Cliente, in base ai servizi offerti dal fotografo compone il prodotto finale che vuole selezionando una combinazione delle opzioni precedenti e sulla base di questo riceve un preventivo di spesa su cui stipulare una eventuale contratto di compravendita. Fine della storia e delle diatribe.

Negli eventi di famiglia e personali che ho chiesto di fotografare, almeno per quelli dal 2017 ad oggi, mi sono sempre mosso, da cliente, nel modo appena descritto ed ho sempre ottenuto quanto pattuito, anche i files raw; l'ultimo caso a luglio 2022 quando ho commissionato ad un fotografo mio concoscente lo shooting della festa di benvenuto di mia figlia: gli avevo espressamente chiesto che mi occorreva la copertura per i momenti che non potevo coprire io, quelli in cui anche io dovessi essere fotografato (ricevimento degli ospiti, taglio della torta, foto di famiglia) che non mi serviva la post produzione dei files perchè mi sarei adoperato io facendola anche per le foto che avrei scattato durante la festa (in pratica mi serviva un semilavorato): mi ha inviato un suo assistente che ha coperto la parte iniziale della serata e mi ha rilasciato, per la cifra pattuita, tutti i files raw scattati perchè questo era negli accordi. Successivamente li ho selezionati e messi insieme alle foto che ho scattato io per fare un unico fotolibro, venuto molto bene tra l'altro. Due di quei files rilasciati dal fotografo li ho stampati su tela che ho appeso proprio oggi pomeriggio .

Tutto questo per dire che se si chiariscono a priori i termini del "contratto" non ci sono sorprese: però nel mio caso io ho potuto definire con i vari fotografi i termini contrattuali perchè ero un unico committente e quindi le controparti sono potute venirmi incontro.

Nel caso di una prima comunione, con molti bambini, vista la mole di lavoro che deve affrontare un fotografo che curi un minimo la qualità del proprio operato, diventa più complesso dare un servizio personalizzato ai tanti genitori coinvolti quindi è ragionevole trovare che un fotografo offra un set standard di opzioni ed oltre quelle non vada, questo anche perchè credo che per eventi del genere il guadagno netto che ne risulta non sia elevato ed è comprensibile che un fotografo voglia "chiudere" questo genere di lavori nel minor tempo possibile e non voglia tornarci su a consegna avvenuta.

In ogni caso, ribadisco che ho trovato la discussione finora molto interessante e piena di spunti di riflessione.

Buon proseguimento.


user213929
avatar
inviato il 11 Febbraio 2024 ore 23:37

Miky: E non si può rifiutare lavoro mica siamo tutti Toscani.
Ultimo lavoro commissionato, le stampe 30x40 non devono costare più di 2 euro( come spesa di costi vivi)...e così....ci si arrangiaMrGreen vaaiii di cartaccciaaaa…

user213929
avatar
inviato il 11 Febbraio 2024 ore 23:42

Voi siete fuori , io un 30x40 A3 opaco su carta ilford con 12 inchiostri me la paghi 20 euro

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2024 ore 1:35

Voi siete fuori , io un 30x40 A3 opaco su carta ilford con 12 inchiostri me la paghi 20 euro

E che ti devo dire, se il committente vuole così che ci devo fare? Non ho un nome di fama nazionale per mandarlo a quel paese dicendo..o si lavora come dico io o ciaone. Vuole il progetto, mi paga bene le idee, ma quelle idee devono avere come costo vivo con stampa e carta max 2 euro , sicuramente non si userà una carta ilford, ma nemmeno una canson e tantomeno una Hahnemühle e ovviamente nemmeno una stampa a pigmenti 12 colori.
Ma aspetta Ombra forse hai frainteso, io non gli vendo le stampe, ma il mio guadagno è sull'idea, le stampe le venderà il committente che appunto vuole stampe a prezzo di costo di max 2 euro o giù di lì.

user213929
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inviato il 12 Febbraio 2024 ore 1:51

È un lavoro diverso , io finalizzo con il ritratto la stampa , tu considera che 5 ore di lavoro commissionato a un ritrattista che fa iperrealismo con carboncino su carta opaca A3 prende 200 euro per un disegno , chiedo uno zero in meno mettendoci più materiale e meno ore , inoltre le mie idee sono un pacchetto incluso alla stampa , se vuoi le miei idee ti prendi la stampa oppure cerchi un'altra testa che elabora diversamente le immagini

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2024 ore 6:59

Vorrei vedere in una comunione che capolavori sforni…
Da doverti tenere i raw altrimenti poi qualcuno le manipola e le fa passare per tue….


Mi sembra di essere stato chiaro, non memorizzo le foto di una comunione in RAW, ma solo in jpeg, poi non capisco la strafottenza sarcastica della domanda, ma va bene cosi.

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2024 ore 9:02

Allora. Per dire.. due euro a stampa perché il cliente vuole così... anche io voglio bere Champagne ma pagare 50 cent a bicchiere. Peccato che nessun barista me lo dia.

Se accetti un consiglio da un vecchio.. quando ti chiedono una stampa a due euro .... rifiuta.

Non vai di cartaccia... perché se accetti domani la vorranno ad un Euro e poi sarai fallito.

Il punto è che se accetti qualsiasi bozza del cliente , alla pensione non ci arrivi. Cambi mestiere prima.

Max permettimi stiamo parlando di due cose diverse.
Se paghi un fotografo quanto un dentista stai pur certo che ti dà anche i raw. Succede normalmente con le aziende.

Il punto è che qui si vuole pagare dieci euro a bambino con fattura. E quindici una stampa e si pretende di di avere pere il raw per giocare su un file scattato da un pro.


Mio nonno a questo punto avrebbe detto: E una fettina di cu lo no?

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2024 ore 9:16

Mio nonno, medico, aveva lo stesso problema. Eera attorniato da persone che, per non pagare il consulto, lo avvicinavano nelle occasioni più strane. Al bar, A teatro nella pausa.vOlevano un parere medico gratuito.

La cosa aveva cominciato ad essere fastidiosa. Allora aveva escogitato un metodo per sottrarsi.

A chi chiedeva un parere medico per una bubba magari al pranzo sociale o al bar. Rispondeva: Hai ragione sembra un problema serio.. Affrontiamolo subito. Spogliati che ti visito.,.
MrGreen
Nel giro di pochissimo avevano smesso tutti la cattiva abitudine.

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2024 ore 9:37

Allora. Per dire.. due euro a stampa perché il cliente vuole così... anche io voglio bere Champagne ma pagare 50 cent a bicchiere. Peccato che nessun barista me lo dia.

Se accetti un consiglio da un vecchio.. quando ti chiedono una stampa a due euro .... rifiuta.

No Salta, aspetta mi sono spiegato male io, in sostanza io vengo pagato per la realizzazione del progetto, punto. Nel progetto io devo trovare la soluzione per fare sì che il committente possa stampare a 2 euro, si arrangia lui poi a venderle e a farle stampare dove gli dico, a me non interessa perchè si tratteranno forse forse 30 stampe all'anno ( se va' bene) quindi non gli interessa la qualità della carta o degli inchiostri. Io mi prendo il mio compenso sulla realizzazione. Gli fornirò un jpg congruo alla misura di stampa e fine.

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2024 ore 9:51

Che poi , appunto, ad una comunione dove ti fanno le pulci anche sul paraluce dell' obiettivo. Se non usi il paraluce, vero che costa meno e fai uno sconto?.


Che foto vuoi fare? Già sai che metà dei genitori non vorrà pagare e toccherà inseguirla per recuperare due spicci. Non è questione di essere signori o meno. È che, davvero, se nonostante tutto hai la voglia di fare un bel lavoro, te la Fanno passare a furia di richieste assurde.

Se il rischio è che il fotografo chiuda. Non è che il jpg che ti ha consegnato corra meno rischi.

Voglio davvero vedere chi conserva i negativi delle foto della sua comunione.

Facciamo un sondaggio.... chi ha ancora i negativi della comunione?

Tra venti anni quei file che il fotografo ti consegna saranno seppelliti in un HD malfunzionante

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2024 ore 11:34

Credo si sia usciti dalla domanda iniziale, la domanda di Modesto è chiarissima: "Secondo voi mi venderanno i file raw o jpeg Da mettere su una chiavetta?" ma ci siamo persi sul valore artistico delle foto alle prime comunioni, secondo me se c'è più di un bambino il valore artistico cala proporzionalmente al numero dei bambini e considerato che si parla di gruppi di comunicandi di 20 o 30 bambini che si scattano anche 1200 fotografie l'ora (Edmondo Parisi: "vuol dire fare anche 800 foto in 40 minuti o meno") di artistico, mi scusino i professionisti, c'è ben poco.

Se non ho capito male la maggior parte dei fotografi in questa occasione scatta in JPG e fa una post, se la fa, e a mio avviso, se la macchina è ben settata e il fotografo conosce il suo mestiere di post non ce ne sarà, quindi il discorso raw finisce nel nulla, semplicemente non esiste un raw e, sinceramente, nutro forti dubbi che la maggioranza assoluta dei clienti, direi oltre il 99%, conosca e richieda il raw.

A cosa serve il file originale di un evento come la comunione? Sempre se non ho capito male ha due scopi il primo tutelare le capacità e l'impegno artistico del fotografo, direi che di artistico in foto scattate in tre secondi ci sia ben poco se non nulla; il secondo è quello di garantirsi le ristampe e qui dipenderà molto dalla clientela ma temo che sia più remunerativo vendere i JPG al giusto prezzo che aspettare e sperare in qualche stampa futura .

Ci sarebbe infine il problema GDPR che rende il fotografo responsabile del trattamento dei dati personali dei soggetti fotografati, quindi diritto del soggetto ritratto a richiedere l'accesso e la copia dei dati in possesso del fotografo, di richiedere la cancellazione dei dati (la fotografia e tutti i dati ad essa collegati) senza parlare del consenso ecc. ecc. Non sarebbe meglio cedere i file delle foto acquistate (o inseriti in pacchetti specifici o venduti a parte al giusto prezzo) e poi rimuoverle dall'archivio?

Per quanto riguarda i discorsi sulle foto artistiche siamo in un campo completamente diverso, non si parla più di documentare un evento ma di creare l'immagine di un soggetto tramite le proprie capacità personali e tale percorso è un processo molto più complesso della foto di cerimonia percorso che parte dall'ideazione e si conclude con il montaggio delle stampe e lì, ovviamente il raw non viene consegnato se non a fronte di adeguato compenso e chiari patti relativi all'utilizzo che ne viene fatto, altre tipologie di file finito rientrano nella contrattazione specifica e ogni caso ha storia a sé.

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2024 ore 11:41

di artistico, mi scusino i professionisti, c'è ben poco.

se lo dici tu mi fido

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2024 ore 12:01

se lo dici tu mi fido


Edmondo sei tu che hai scritto che si scattano anche 800 foto in 40 minuti o meno, senza alcun intento offensivo, fammi capire cosa c'è di artistico in una serie di foto che hanno richiesto 3 secondi ciascuna. Sarò tardo io, probabile, ma sinceramente non riesco a capirlo.



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